HO AGGIUNTO I
RINGRAZIAMENTI VARI PER QUESTA FF ALLA FINE
PEACH
CORNER:
Ciao a tutti!
Eccomi qui con una one shot!
Ieri sera mi sentivo ispirata, così mi sono messa
al computer ed è nato questo piccolo sclero, spero che vi
piaccia!
Dedico questa ff alla mia migliore amica che mi
sostiene sempre e a cui voglio un mondo di bene, e a tutti i miei
lettori
affezionati ^___^.
Ne approfitto per ringraziare Red_93 che mi ha
inserito tra gli autori preferiti! Sono davvero contenta di questo!
Tra una settimana (o quando ci saranno recensioni
sufficienti) posterò un capitolo dove ci saranno le risposte
ai vostri
commenti, che dite, me ne lasciate qualcuno?
Baci a tutti! Peach
Il
destino di Draco Malfoy –HOMO
FABER SUAE FORTUNAE-
Era una notte
come tutte le altre nella scuola di
magia di Hogwarts.
La luna rischiarava il cielo con il suo candido
pallore, riflettendosi in un gioco di luci argentate sulle acque del
lago nero.
Draco Malfoy aveva appena finito il suo turno di
ronda da caposcuola, avrebbe dovuto tornarsene nel suo dormitorio ma
non aveva
affatto sonno.
Mille pensieri affollavano la testa bionda del
serpeverde, ed il ragazzo sentiva che aveva bisogno di un po’
di pace per
riflettere, pace che solo il lago nero, con la sua mistica atmosfera,
riusciva
a donargli.
Camminò per i giardini della scuola di magia che lo
aveva visto crescere e maturare, che aveva costituito per lui una
famiglia e
una seconda casa, e si sedette sotto le fronde di un albero dei tanti
che
costeggiava quel posto magico iniziando a meditare.
Capitano a tutti quei momenti in cui ci si ferma a
pensare e a riflettere sulla propria vita, momenti malinconici in cui
si viene
assaliti da ricordi più o meno felici che lasciano un
po’ di amarezza
nell’animo, momenti in cui si pensa a come sarebbe la propria
vita se soltanto
si avesse il coraggio di prendere in mano la situazione e decidere del
proprio
destino.
Homo faber suae fortunae dicevano i latini, l’uomo
è l’artefice della sua sorte.
Magari
fosse vero
pensò Draco Malfoy.
Lui non lo era mai stato, non aveva mai avuto il
potere di scegliere della sua vita, e quel marchio che si ritrovava sul
braccio
ne era la prova.
Il ragazzo si ricordava benissimo del giorno in cui
suo padre entrò nella sua stanza annunciandogli che sarebbe
dovuto diventare un
mangiamorte, ricordava altrettanto bene le parole con cui
l’aveva convinto ad
accettare quella condanna:“Se
non ti farai quel marchio, puoi
dire addio a tua madre”.
A quanto può arrivare la crudeltà di un uomo?
Sino a costringere il suo stesso figlio a ricevere
un marchio per degli ideali a cui non crede, che potrebbero portarlo
alla
morte?
Evidentemente si, e suo padre ne era la riprova.
Draco sospirò, e cercando di tirarsi su di morale
iniziò a pensare agli aspetti positivi (o perlomeno a quelli
che avrebbero
dovuto esserlo) del suo futuro fuori da Hogwarts, ormai prossimo.
Dopotutto non aveva motivo di essere così triste…
presto sarebbe diventato un uomo ricco e potente e si sarebbe sposato
con Pansy
Parkinson, una purosangue bellissima a cui era molto affezionato.
Affezionato,
non innamorato… pensò
il biondo.
La ragazza mora era come una sorella per lui, si
conoscevano sin da quando erano in fasce e si volevano davvero bene, ma
il loro
non era amore, bensì un matrimonio combinato.
La scelta di sposarsi era stata presa dalle loro
famiglie e i due ragazzi avevano dovuto accettarla, si erano quindi
fidanzati
fingendo di essere felici e che tutto andasse bene, ma per lui era
molto
difficile portare avanti questa farsa, nonostante fosse abituato a
mentire e a
mascherare i suoi sentimenti, perchè il suo cuore batteva
per un'altra.
Purtroppo per lui però quell’altra era la ragazza
sbagliata.
Perché? Semplice, era mezzosangue, grifondoro e per
di più amica di Harry Potter.
Ebbene si, lui era innamorato di Hermione Granger.
Sapeva benissimo che il suo era un amore
impossibile, non tanto perché contro tutti gli ideali che
gli erano stati
insegnati, oramai lui non ci credeva neanche più, sarebbe
stato pronto a
rinnegarli tutti per lei se solo glie lo avesse chiesto.
Il problema era che una ragazza come lei, dolce,
sensibile, fiera, leale e orgogliosa, non avrebbe mai potuto amare uno
come
lui, arrogante, freddo, opportunista e futuro mangiamorte.
Immerso nei suoi pensieri Draco non si accorse che
un’esile figura si stava avvicinando a lui, probabilmente non
avendo notato la
sua presenza a causa del buio.
Quando la ragazza si sedette di fianco a lui e si
accorse della sua presenza sussultò.
“M-Malfoy… che ci fai in giro?”.
Draco si riscosse dai suoi pensieri e guardò la
ragazza seduta di fianco a lui e il suo cuore ebbe un sussulto.
“Granger… potrei farti la stessa
domanda” rispose
lui senza scomporsi.
Hermione rimase immobile a fissarlo.
Il pallido viso illuminato dai deboli raggi lunari,
il grigio dei suoi occhi che sembrava risplendere di luce propria, il
biondo di
quei capelli scomposti che gli incorniciavano il viso, non
c’è che dire,
sembrava un angelo.
“Non riuscivo a dormire, continuavo a rigirarmi nel
letto senza prendere sonno e così ho pensato di venire qui,
a respirare l’aria
fresca del lago nero” disse Hermione con un filo di voce.
“A me capita spesso di venire qui dopo i miei turni
di ronda, è un posto che mi rilassa ed è ottimo
per riflettere” disse Draco
Malfoy in un sussurro come se avesse paura di spezzare
l’atmosfera mistica che
regnava in quel momento.
La grifona annuì concordante con i pensieri del
biondo.
Draco prese a fissare il panorama davanti a lui
ricominciando a pensare, inutile dire che la protagonista dei suoi
pensieri era
la ragazza al suo fianco.
Perché era costretto a sposare Pansy se era lei che
amava?
Perché doveva permettere alla sua famiglia di
decidere del suo futuro?
E fu allora che una frase, ancora una volta, gli
attraversò la mente.
Homo faber suae fortunae.
E lui voleva provarci davvero ad essere l’artefice
del suo destino, voleva capire se la grifona al suo fianco ricambiava i
suoi
sentimenti.
Voleva provare a fuggire dal matrimonio combinato
che gli avevano imposto i suoi genitori.
Infondo cosa aveva da perdere? Al peggio lei lo
avrebbe rifiutato e lui avrebbe sposato Pansy. Avrebbe però
potuto dire di
averci provato ad essere felice, e non avrebbe rimpianto il contrario.
Draco prese coraggio e lentamente si avvicinò al
viso della ragazza al suo fianco, che immersa com’era nei
suoi pensieri quasi
non si accorse che il biondo aveva posato le labbra sulle sue.
Non seppe nemmeno il perché, ma dopo un momento di
iniziale sgomento Hermione si ritrovò a rispondere al bacio,
che da casto e
delicato diventò sempre più profondo e passionale.
La grifona non riusciva a sottrarsi al ritmo
ipnotico che le imponeva il ragazzo e scoprì che non voleva sottrarvisi, ma un pensiero
improvviso la fece scostare
improvvisamente.
Draco la guardò confuso dalla sua improvvisa
reazione, ma prima che potesse parlare la ragazza lo precedette.
“Perché? Perché mi hai
baciato?” disse senza aver
il coraggio di guardarlo negli occhi.
“Perché volevo Granger, mi sembra
evidente” rispose
lui con tono di ovvietà.
“Ma Malfoy, tu non puoi volere questo! io sono
mezzosangue e tu… tu sei fidanzato
con
“E non la amo, e neanche lei ama me”
affermò con
sicurezza Draco interrompendo il flusso di parole di Hermione.
La grifona lo guardò confusa da quella rivelazione,
e Draco le raccontò del giorno in cui a lui e Pansy venne
comunicato che
avrebbero dovuto sposarsi.
INIZIO FLASH
BACK
Draco e
Pansy uscirono a testa bassa da Malfoy Mannor dirigendosi nei giardini
di
quell’immenso maniero, ognuno immerso nei suoi pensieri.
La
famiglia Parkinson e la famiglia Malfoy si erano riunite quel
pomeriggio ed avevano
deciso di unirsi definitivamente attraverso il matrimonio dei due
rampolli
delle famiglie.
Draco e
Pansy da quando avevano ricevuto la notizia non avevano ancora fiatato.
“Pansy,
tutto bene?” chiese il biondo volendo rompere il silenzio
imbarazzante che si
era creato.
“Si… è
solo che… insomma… non mi aspettavo la notizia
del nostro matrimonio”.
“Lo so
Pan, neanch’io me lo aspettavo…” disse
il ragazzo con voce atona.
“Il
fatto è che… avrei voluto un
matrimonio
di…” disse la ragazza non riuscendo ad esprimersi.
“Di
amore, lo so, anche io, però le nostre famiglie hanno deciso
così…” concluse
per lei il ragazzo.
“Già…”
disse la ragazza rimasta senza parole.
“Ascoltami
Pan, purtroppo questo è il nostro destino e non possiamo
farci nulla, però ti
prometto che anche se non ti amo cercherò di renderti
felice, e ti rispetterò
sempre e comunque” disse Draco in tono serio.
“Grazie
Draco, sei un vero amico” disse la ragazza sorridendo
sincera, e lo abbracciò
affettuosamente.
FINE FLASH
BACK
Hermione
ascoltò in silenzio il racconto del
ragazzo, colpita da come si fosse comportato con
“Mi dispiace… nessuno dovrebbe essere costretto a
sposare qualcuno che non ama… però continuo a non
capire il perché del tuo
bacio…” disse la grifondoro in tono calmo.
Draco trasse un respiro profondo e decise di
giocarsi il tutto per tutto, voleva andare fino in fondo rivelandole i
suoi
sentimenti; anche se per lui non era facile, essendo abituato a
nasconderli,
voleva provarci.
“Vedi, la mia famiglia ha sempre preso tutte le
decisioni al posto mio, da quelle più banali a quelle
più importanti, come
quella del mio matrimonio con Pansy, ed io ho sempre accettato tutto in
silenzio, ma quest’ultima scelta di mio padre è
troppo importante per la mia
vita, c’è in ballo la mia felicità. Io
non voglio sposare Pansy perché…sono
innamorato di te Hermione, lo sono
da
tempo. Poco fa ti ho baciata perchè prima di prendere in
moglie una ragazza che
non amo voglio sapere se tu ricambi il mio sentimento e se ho una
speranza per
essere felice, perché se tu provi lo stesso per me io sono
disposto a
disubbidire alla mia famiglia”.
Hermione rimase colpita da quelle parole
inaspettate, quasi stentava a crederci.
Com’era possibile che il nobile purosangue, nonché
il principe delle serpi, fosse innamorato realmente di una mezzosangue
grifondoro
come lei?
Il biondo vedendo che la ragazza non palava si
alzò, interpretando il suo silenzio come un rifiuto, e fece
per andarsene, ma
Hermione lo fermò istintivamente e lo trasse a sé
baciandolo timidamente.
Draco a quel gesto la strinse a sé per la vita
rispondendo con intensità a quello scambio di emozioni.
Quando si staccarono, entrambi col fiato corto, si
presero per mano e tornarono insieme al castello incuranti del loro
sangue,
della loro casata, delle loro famiglie, del loro futuro e del loro
passato.
In quel momento a nessuno dei
due importava nulla se non quel forte sentimento che li legava.
Ringraziamenti:
Un grazie a
1 - BabyFairy
2 - bribry85
3 - julietta22
4 - Samirina
Per aver
messo la storia tra i preferiti.
E grazie
anche a
1
- Haley_James
2 - hermionegranger95
3 - illyria93
Per aver
messo la storia tra le seguite
AliH: Grazie
mille per aver recensito!! E sono contenta che la mia storia ti
piaccia! Per
quanto riguarda la tua considerazione hai fatto benissimo ad esprimerla
e
rispetto la tua opinione, e sono contenta che tu l’abbia
espressa =) Ti
ringrazio ancora! Baci Peach
Ainel: Ti
ringrazio molto per aver recensito la mia storia, e il fatto che ti
piaccia mi
rende felice! Lo so che è strano vedere Draco che si
dichiara così apertamente
dicendosi disposto a rinnegare la sua famiglia e il suo passato, e non
so se lo
farebbe per davvero, spero comunque di aver spiegato bene il motivo per
cui lo
ha fatto, che è quello di sfuggire alla vita infelice e
scelta da terzi che lo
attendeva per costruirsi un futuro con la donna che ama.
Passando all’altro punto della tua recensione, forse
hai ragione, avrei dovuto rendere la storia più
introspettiva, ma questo genere
non è il mio forte ^^’’ comunque ti
ringrazio per avermelo detto, mi piace
sapere le opinioni altrui su ciò che scrivo
perché mi fa riflettere sul mio
modo di scrivere. Bene, dopo questo mini-poema ti lascio XD Baci! Peach