"E così, alla fine l'hai lasciata"
"Era la soluzione migliore per entrambi. Quando uno capisce che è finita, hai poco da gingillarti"
"E da cosa l'hai capito?"
"Pardon?"
"Che fra voi due era finita?"
"Mah, sai, una serie di piccoli segnali. Cose che solo una coppia può percepire come vibrazioni negative"
"Per esempio?"
"…Non c'era più contatto fisico: mai una carezza o un bacio. Una volta veniva sempre a lavarmi la schiena; nell'ultimo periodo era una furia perché diceva che riempivo di peli la saponetta. E non faceva che ripetermi che avevo messo su pancia"
"Aha, se è solo questo il motivo"
"Tu non hai idea di che liti ci facevamo, alle due di notte: gridavamo così forte da svegliare il vicinato. E solo perché io non mi facevo il bidet!
Dimmi tu se questa è vita…Io sono nato per essere libero. Non posso essere schiavo di una femmina"
"Questo vuol dire che un giorno pianterai in asso anche me?"
"Ma no…Lo sai benissimo che il motivo principale per cui l'ho lasciata sei tu. Noi tre siamo troppo diversi, non l'avrebbe mai retto un menage a trois"
"Potevi almeno scriverle una lettera"
"Non è nella mia natura scrivere lettere.
Ma devo ammettere che mi mancheranno i suoi manicaretti"
"Perché tu da solo non sapresti prepararti un pasto decente?"
"Ti sembro in grado di cucinare uno spezzatino?"
"Beh, volevo solo essere certa che i legami fra voi due fossero definitivamente recisi. Stavate intrattenendo una relazione decisamente morbosa, lasciamelo dire: quella donna ti aveva fatto regredire a un lattante, praticamente dipendevi da lei"
"È per questo che sono fuggito.
Coraggio, attraversiamo la periferia di questa città e vediamo cosa ci riserva la notte"

I due cani si drizzarono in piedi, diedero una rapida sniffata al rispettivo posteriore e poi schizzarono nell'oscurità come fantasmi impazziti.