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Autore: keiko_chan86    14/11/2009    8 recensioni
Nella vetrina del negozio di antiquariato vi era una bambolina di porcellana, non era la classica bambolina con i boccoli e vestiti dell’800. Era bionda anch’essa, ma indossava uno smoking ed aveva una sigaretta in bocca. Una bambolina di tiratura limitata, un’oggetto inestimabile, la cui vendita avrebbe fatto vivere come un re il suo negoziante. Eppure anche se molti collezionisti avevano provato ad acquistarla, qualcuno anche a rubarla, il proprietario rifiutava sempre. Allora perché si trovava in vetrina, se il negoziante non voleva venderla, vi chiederete. Il motivo è semplice; quella bambolina, era un’oggetto ancora più prezioso di quanto quegli esperti potessero immaginare, qualcosa che non poteva certo andare a chiunque.
Genere: Romantico, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Roronoa Zoro, Sanji | Coppie: Sanji/Zoro
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Non ne ho idea u_u ...
Come?! non mi avete chiesto da quale neurone malato e uscita questa idea?
No?!
Beh! Tanto meglio per me XD
Allora ecco a voi una long fic... che spero di non lasciare incompleta .___.
Era un’idea che mi ronzava in testa da un po’, mi venne in mente mentre in dormiveglia tornavo da Lucca(in auto solitamente dormo; per chi se lo chiedesse non guidavo io tranquilli *ride da sola*)... non ho idea del perché mi siano venute in mente quelle bamboline di porcellana con i boccoli, che solitamente mi dicevano “guardala pure, ma non toccarla!” sapendo perfettamente la brutta fine che avrebbe fatto in mano mia, ne soprattutto perché l’abbia collegata a Sanji .___.
Il cervello opera in modi misteriosi u_u
Comunque ho buttato giù solo i primi tre capitoli, di cui stranamente sono soddisfatta, e un “bel” finale, che però non ho idea di come ci arriverò *ride nervosamente*.
Avverto in partenza che sarò lenta a postare, e so che il titolo fa pena, ma faccio una fatica a pensare hai titoli >_<
Quindi perdonatemi okay? *faccina angelica*
Per ora direi che rimane in rating arancio.. più avanti vedrò se e il caso di cambiarlo in rosso u_u
Che altro ho da dire... uhm... ah! Si, farò del mio meglio per rimanere IC è_é9 nel caso ciò non mi sia riesca chiedo venia *inchino*
Infine dedico questa Fic a Lasty-chwan, che mi ha convinto a postarla e ai suoi commenti che aumentano l’autostima XDXD

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Eiichiro Oda; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.


Detto ciò, sperando che sia di vostro gradimento; Buona Lettura! ^_^

 

Cap. 1

Nella vetrina del negozio di antiquariato vi era una bambolina di porcellana, non era la classica bambolina con i boccoli e vestiti dell’800. Era bionda anch’essa, ma indossava uno smoking ed aveva una sigaretta in bocca. Una bambolina di tiratura limitata, un’oggetto inestimabile, la cui vendita avrebbe fatto vivere come un re il suo negoziante.
Eppure anche se molti collezionisti avevano provato ad acquistarla, qualcuno anche a rubarla, il proprietario rifiutava sempre.
Allora perché si trovava in vetrina, se il negoziante non voleva venderla, vi chiederete.
Il motivo è semplice; quella bambolina, era un’oggetto ancora più prezioso di quanto quegli esperti potessero immaginare, qualcosa che non poteva certo andare a chiunque.

- coff coff -
- vecchiaccio la tua tosse è peggiorata! Curati! -
L’anziano negoziante sorrise, mentre chiudeva la porta del negozio.
- la vecchiaia è una brutta bestia, ma tu non lo saprai mai mio caro! -
Il ragazzo ciccò la sigaretta nel portacenere di ceramica, accomodandosi sulla sedia accavallò le gambe, posando il posacenere su esse. Il vecchio gli passo davanti guardando male la sigaretta, sbuffò e iniziò a sistemare delle carte sul bancone.
- potresti avere dei soldi in più con facilità -
Il vecchio ridacchiò osservandolo per un attimo, prima di ritornare al suo lavoro.
- se lo facessi poi non avrei più il piacere della tua compagnia, hihihi! -
- smettila di dire stronzate vecchiaccio!! -
Chiuse la cassa e si avviò verso la porticina che portava in casa, stava per perdere l’equilibrio quando il ragazzo lo afferrò al volo, gli occhi azzurri del giovale lo osservarono per un istante. Ancora ricordava la prima volta che lo aveva incontrato al mercatino delle pulci, aveva pensato che fosse la fine, gettato via come un calzino bucato, il suo valore reale in riconosciuto, sarebbe andato a finire in pasto ad un cane oppure nella spazzatura, questo era il destino che ormai si vedeva davanti, ed invece aveva incontrato il vecchio che lo acquistò per pochi spiccioli. Gli aggiustò i vestiti ormai logori, lo sistemò rendendolo come nuovo. Ricordava anche la prima volta che gli aveva parlato, causandoli quasi un infarto. Effetto più che giustificato, infondo non capita tutti i giorni veder trasformare davanti ai proprio occhi una bambolina di porcellana, alta poco più di otto centimetri, in un ragazzo vero e proprio, alto un metro e settantasette, che comincia ad insultarti.
Un velo di preoccupazione si posò su quelle iridi azzurre.
- non fare quella faccia Sanji! È la vita di un essere vivente è questa! Si nasce si cresce e si muore! Non temere prima che avvenga troverò la casa giusta per te! -
Il biondo si scostò irritato, mentre un sorriso si dipinse su quella vecchia faccia.
- ragazzo raccontami ancora la storia di come sei sfuggito da quel mastino! -
Sorridendo il vecchietto si sdraiò a letto, ecco l’ora della favola della buona notte. Era al suo fianco da cinque anni, le chiacchierate notturne erano le preferite del vecchio, amava ascoltare le avventure e disavventure del ragazzo, anche se ormai, le chiacchierate all’inizio lunghe, si facevano sempre più brevi. Sanji sorrise, prese una sedia e cominciò a raccontare. Presto tutto sarebbe finito, ne erano consapevoli entrambi.

Alla nove in punto, come ogni giorno, il vecchio andò a riaprire il negozio. In vetrina la piccola bambola di porcellana, teneva in mano la sua sigaretta, osservando, come un oggetto inanimato può fare, le persone che passavano.
Dopo circa un’ora la porta del negozio si spalancò bruscamente facendo sussultare l’anziano negoziante.
- oi! Avete delle spade! -
Squadrando il giovane da cima in fondo, gli si avvicino un poco traballante. Capelli spettinati di un colore alquanto bizzarro, vestiti alla “prendo la prima cosa che capita”, due spade legate sul fianco, per non parlare dell’entrata villana appena fatta; non che i suoi clienti fossero solitamente degli aristocratici, ma almeno salutare come si deve! Sbuffò, lo guardò fisso ponendosi di fronte a lui e poi lo colpì con il bastone su un fianco.
- ma che...!! -
- si saluta educatamente, cosa mi rappresenta quel “oi”?? -
Il ragazzo lo osservò stranito, sospirò pesantemente.
- salve, avete delle spade? -
Disse poco convinto. Il vecchio si girò indicandogli una zona del negozio.
- sono di la maleducato! I giovani d’oggi!!... -
Il giovane ignorò quell’ultima affermazione e si diresse nel punto indicatogli, prese in mano varie spade osservandole con estrema concentrazione; il vecchio era sicuro che gli occhi del ragazzo stavano brillando mentre le girava e rigirava in mano.
- cosa te ne fai di tre spade? -
Un sorriso a trecentosessanta gradi, seguito da una strana luce gli comparve negli occhi, il negoziante non seppe definirla, sapeva solo che quello era certamente un tipo particolare.
- anche se non sembra sono uno spadaccino! -
- ebbene signor spadaccino, che cosa fa per campare? Lavora al circo? -
Una vena pulsò sulla fronte del verde.
- il cacciatore di taglie! -
Il vecchio sorrise.
- quante avventure avrai avuto! Sai conosco qualcuno a cui le avventure mancano! -
- non porto le mummie con me! -
Rispose calmo ispezionando una un’altra spada.
- NON STAVO PARLANDO DI ME!!! Coff coff -
La tosse si fece sempre più forte, costringendolo a piegarsi su se stesso.
- oi! Non è che ora mi muori!! -
L’uomo rise amaramente guardando il ragazzo. Gli occhi stanchi si scontrarono con quelli neri e profondi dello spadaccino, occhi pieni di ambizione e fiducia verso se stessi.
- non ancora, non è ancora il momento! Ma presto accadrà -
Il ragazzo si avvicinò al bancone con una spada.
- prendo questa! Non guardarmi così, guarda che soldi ne ho!! Ho appena ritirato una bella taglia -
- voglio farti un regalo! -
Mentre diceva questo si avvicinò alla vetrina prese la bambola di porcellana, orgoglioso la diede al giovane.
Il ragazzo lo osservò per un secondo, guardò la bambola e poi di nuovo il vecchio.
- sei scemo? Che me ne faccio di un giocattolo! -
- sono vecchio, la mia fine e vicina.. non può più stare con me, mi sembri un tipo apposto. Prenditi cura di lui, per favore! -

Continua...

  
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