Ciao a tutti! Eccomi tornata (poveri voi!) con un raccontino breve, breve (sarà per questo che sono riuscita a finirlo?!), che parla di un viaggiatore che ha attraversato il mondo.
È la prima storia originale che riesco a concludere e, non so perché, ma sento come se mancasse qualcosa, o comunque non mi convince del tutto. Spero che mi lascerete un commento, anche corto, corto, per dirmi cosa ne pensate! A presto!
Il Viaggiatore
Ho preso la
chitarra, del pane e un po' di vino. Ho messo tutto in spalla e sono partito
per il mondo.
Ho attraversato
paesi, città, regioni, stati e continenti. Ho camminato, son caduto, ma mi sono
sempre rialzato. Con qualche cicatrice in più, come monito per il futuro.
Ho navigato per
fiumi, laghi, mari e oceani. Ho sentito la lieve brezza mattutina portarmi
profumi sconosciuti, e il vento di tempesta sollevarmi e schiaffeggiarmi.
Ho incontrato tanta
gente: famosa e non, sincera e bugiarda, buona e cattiva.
Ho visto albe e
tramonti, temporali e arcobaleni, deserti e oasi, monti, colli e pianure.
Ora son tornato:
scarpe rotte e senza pane, il vino è finito da tempo.
Ora son tornato,
viaggiatore senza un soldo. Mi rimane la chitarra, e una ricchezza che nessuno
potrà ereditare: il ricordo di quei giorni, quelle strade e quei cieli. Le
città e le persone, così diverse ma in fondo uguali: nel modo di amare, e
purtroppo di odiare, ma per fortuna, anche nel modo di sperare e desiderare.
Il ricordo di quei
boschi, dei mari, dei deserti. Posti così differenti eppure tutti necessari.
Ora son tornato,
viaggiatore senza fiato. Mi rimane la chitarra per esprimere i pensieri. Un
accordo e ancora sento il frinire delle cicale, il vento, i canti della gente.
Ora son tornato,
viaggiatore ormai stanco. Ho preso carta e penna e mi son messo a scrivere: di
come tutte queste cose così differenti siano estremamente necessarie perché il
mondo vada avanti.
Di come ho ritrovato
la mia gente e i suoi sentimenti, in gente molto lontana e apparentemente
diversa da noi.
Di come il sole mi
ha scaldato e la pioggia rinfrescato.
Di come ho scoperto la bellezza del mondo, nella più alta e maestosa montagna e nel più piccolo e semplice fiore di campo.