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Autore: Liberty89    22/11/2009    3 recensioni
Storia Incompleta.
Vexen s’inchinò e scomparve in varco oscuro per riapparire nel suo laboratorio. Si avvicinò alla scrivania e prese in mano una fiala di liquido scarlatto.
-Numero XIII… presto sarai mio…- sibilò il Freddo Accademico con un ghigno divertito.
-dal capitolo 2-
Una long-fic sull'arrivo di Roxas nell'Organizzazione e sul suo addestramento, nonché sulla pazza e misteriosa non-vita che conduce con i suoi compagni.
Par: Akuroku, Zemyx, Vekuroku, XemnasxSaix
Genere: Angst, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Crack Pairing | Personaggi: Altro Personaggio, Organizzazione XIII
Note: Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: Incompiuta, Non-con | Contesto: KH 358/2 Days, Contesto generale/vago
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Ciao a tutti lettori e lettrici che seguite questa fic!!! Capitolo forse un pò corto, ma con nuovi enigmi che vi faranno diventare matti! xD Ci sentiamo alla fine! Buona lettura!

(stasera sei priva di fantasia NdBanditore Non ricordarmelo ç.ç La stanchezza sta prendendo il sopravvento, le mie presentazioni cominciano a fare schifo! ç.ç NdFly *il banditore patpatizza l'autrice e se la porta via* Tieni, bevi e dimentica..NdBanditore *afferra la bottiglia di coca-cola e affonda i propri dispiaceri nell'analcolico* XD dopo 'sta cazzata, possiamo dare inizio al capitolo xD)



Capitolo 11: Missione individuale
Il Superiore camminava pensieroso per i bianchi corridoi del castello sull'orlo del Nulla.
Il numero IV gli aveva detto che non ci sarebbero stati problemi, ma non era del tutto sicuro come il collega. Si fidava di lui, era uno dei fondatori, un ottimo scienziato e aveva una mente fredda e razionale sulle spalle che gli assicuravano il rispetto che si meritava. Tuttavia, non era tranquillo…
Si fermò, corpo, mente e conseguenti pensieri, quando udì una calma melodia.
Riprese a camminare, imboccando il nuovo corridoio, le cui finestre davano sul giardino. Si affacciò ad una di esse e sorrise a ciò che i suoi occhi d’ambra gli mostrarono: il numero IX e il numero VI, appoggiati al tronco del grande salice, il primo che suonava e il secondo che leggeva calmo e rilassato.
Era uno spettacolo raro, vedere il Notturno Melodico fermo in un punto, senza chiacchierare, e il Burattinaio Mascherato in compagnia di qualcuno che non fosse il silenzioso numero V.
Si voltò quando avvertì una presenza in arrivo alle sue spalle, che rimase in silenzio finché non fu lui a parlare per primo.
-Come mai da queste parti Saix?- chiese girandosi totalmente e avvicinandosi all’altro Nessuno.
-Volevo vederla Sir…- rispose, abbassando lo sguardo, ma l’albino gli alzò il mento con due dita, incrociando i loro sguardi. Ambra che si getta nell’oro.
-Dammi del tu, non ti mangio mica sai?- sorrise e prese a giocare con i lunghi capelli azzurri. -Volevi solo vedermi o c’è dell’altro?-
-Volevo avvisarti, che ho fatto come mi hai chiesto e sono andato dal numero XIII per riferirgli che presto saremo andati in missione insieme, ma…- con tono incerto si fermò.
-Ma?- chiese, invitandolo a proseguire.
-Mi ha aperto il numero VIII e quando ho chiesto di poter parlare con la Chiave del Destino, mi ha detto che stava dormendo perché non si sentiva molto bene…-
-Strano… Vexen mi aveva assicurato che era guarito, aveva solo bisogno di curare l’ustione…- pensò il numero I. -Passerò io stesso da Roxas per informarmi. Con questo non sto dicendo che non mi fido di te Saix, anzi, forse sei l’unico su cui possa veramente fare affidamento…- disse, per poi posare un delicato e leggero bacio sulle sottili labbra del numero VII.
-Grazie Sir…-
Con un varco oscuro i due si ritrovarono nella stanza dell’albino, che spinse il compagno sul grande letto a baldacchino candido come la neve. I loro occhi s’incontrarono, finché la distanza che separava i loro visi non fu colmata da un lungo e intenso bacio. Le mani del Superiore racchiudevano il viso del Mago che Danza sulla Luna, che nel frattempo faceva passare le dita tra le ciocche color platino dell’altro.
Si separarono entrambi in cerca d’aria e poco dopo fu il Nessuno dai lunghi capelli azzurri a prendere l’iniziativa: cominciò a lasciare una scia di piccoli baci sul collo abbronzato del numero I, percorrendo una strada immaginaria e precisa fino ad arrivare al lobo dell’orecchio. La lingua del numero VII si fece dispettosa e iniziò a stuzzicare la pelle morbida che aveva trovato.
Le attenzioni di Saix furono ricambiate con dei piccoli sospiri da parte di Xemnas, che riprese il viso del compagno tra le mani per affondare nell’oro brillante delle sue iridi. Avvicinò lentamente le labbra al suo orecchio e egli rabbrividì di piacere quando avvertì il respiro del Superiore sul collo.
-Ti voglio…- sussurrò con dolcezza.
Le labbra si unirono nuovamente in un bacio passionale ben presto seguito dall’unione dei due corpi e di due anime che s’infiammarono di quel sentimento che solitamente scaturiva dal cuore.

***


La Chiave del Destino si alzò a sedere e si stiracchiò piano, scostando le bianche coperte per scendere dal letto.
Si guardò in giro e vide che il Nessuno dai capelli di fiamma non c’era. Mentre pensava a dove potesse essere andato cominciò a togliersi le bende dal torace per potersi fare una doccia calda.
-Magari è andato a pranzo…- pensò, osservando sulla sua nuova sveglia che era quasi mezzogiorno.
Si diresse in bagno e dopo essersi tolto gli indumenti s’infilò sotto il getto d’acqua.

Quando rientrò nella stanza notò immediatamente il letto vuoto.
Sentì dei movimenti provenire dalla stanza attigua e si voltò appena sentì la porta muoversi, ma quando si girò del tutto il sorriso del numero VIII si spense per lasciare spazio ad un’espressione indecifrabile. Questo perché il proprietario della stanza era appena uscito con indosso solo un asciugamano legato in vita.
Gli occhi smeraldini rimasero incantati ad ammirare il corpo del giovane: i muscoli e gli addominali ben sviluppati nonostante la sua età e delle piccole cicatrici sparse sul fianco. Lo sguardo passava lentamente dal basso verso l’alto, notando le gocce d’acqua che correvano senza fretta sulla pelle leggermente abbronzata. Il rosso studiò l’inizio del viso con attenzione: le labbra rosee leggermente dischiuse, i grandi occhi azzurri aperti per lo stupore e infine i capelli color grano arruffati e un po’ schiacciati dal peso dell’acqua che ancora gocciolava.
Si sentì fortunato più che mai in quella sua noiosa non-esistenza, diventata speciale dall’incontro con il biondo.
Da parte sua, il numero XIII non sapeva cosa fare.
Non si era accorto della presenza del compagno e appena era uscito dal bagno si era bloccato lì con una mano sulla maniglia e una a tenere l’asciugamano che gli copriva dalla vita in giù.
Arrossì di colpo. Non seppe nemmeno lui se per vergogna o altro e si richiuse in bagno.
-Ehm… Axel… Ti dispiace aspettare in corridoio che mi sia vestito?- chiese con una nota di timidezza.
-Certo! Scusami…-
-Non fa niente…-
Il Nessuno più grande uscì dalla stanza e sorrise.
-Ma che mi è preso?! Mi sono imbambolato a fissare il suo corpo bagnato e… mi sono sentito così leggero… Quasi… Felice!-
Il Soffio di Fiamme Danzanti scrollò la testa, come per scacciare quei pensieri troppo insoliti per uno come lui.
-Meglio non pensarci ora…- concluse, mentre il biondo lo richiamava dall’interno della stanza.
Un po’ titubante, il numero VIII rientrò nella stanza del compagno e lo vide seduto sul letto, a petto nudo.
-Axel… potresti… rimettermi le bende?- chiese, con voce leggermente insicura.
-Lo faccio subito.-
Detto questo, il Nessuno prese le bende pulite che l’altro gli porgeva e cominciò ad avvolgerle attorno al suo corpo. Quel corpo che poco prima aveva risvegliato qualcosa nel suo vuoto, come se quel vuoto fosse stato colmato.
Forse in quell’istante di silenzio, in cui poteva permettersi di toccare quel piccolo corpo a suo parere perfetto, il ragazzo dai capelli rosso fuoco comprese realmente cosa si agitava nell’animo del Notturno Melodico, quando pensava al numero VI.
Il numero XIII era arrossito appena le mani dell’amico erano entrate in contatto con la sua pelle. Tuttavia, l’imbarazzo iniziale scemò rapidamente poiché il tocco del rosso era in grado di rilassarlo e metterlo a suo agio. Il suo pensiero però volò alla situazione in cui si era trovato poco prima.
Era rimasto spiazzato, ma aveva avvertito anche qualcos’altro… Qualcosa che aveva riscaldato il punto in cui avrebbe dovuto trovarsi il suo cuore. Qualcosa che risvegliò la sua memoria sopita che riguardava il suo originale, perché era qualcosa che il Custode aveva provato.
-Ho finito.- comunicò Axel, rimettendosi i guanti. -Credo che già da domani potrai fare a meno delle bende, ma è meglio se passi da Vexen per un controllo…-
-Eh?- rispose il biondino, voltandosi di scatto. -Sì, hai ragione…-
-Volevo chiederti scusa, per essere entrato in camera tua senza permesso, ma credevo dormissi ancora…-
Il più piccolo scosse la testa. -Figurati, non l’hai fatto apposta. Io piuttosto dovrei scusarmi con te…-
-E per quale motivo?- domandò perplesso.
-Bè… Ieri sera mi sono addormentato mentre mi rimettevi le bende…-
Axel spalancò gli occhi.
-Non si ricorda niente? Com’è possibile?- pensò preoccupato mentre osservava il biondo, che lo guardava in attesa di una risposta. -Ehm… Non fa niente, eri stanco… Non hai colpa…-
-Sei sicuro?-
-Ma sì…-
-Ok… Senti… se non sono troppo invadente, posso sapere dov’eri stamattina?-
-Ah, già! Xemnas ha indetto una riunione! Ero tornato per svegliarti!-
-Mi vesto e andiamo.-

***


Finita la riunione, Roxas uscì dalla sala di troni in compagnia di un Axel furioso e di un Demyx preoccupato che veniva tranquillizzato da Zexion senza risultato.
La Chiave del Destino sospirò stancamente e dopo aver aperto un varco si voltò verso i compagni.
-Ragazzi, ho bisogno di stare un po’ da solo… Ci vediamo più tardi…-
Detto questo entrò nel passaggio, che si richiuse alle sue spalle.
-Ma cosa diavolo è saltato in mente a Xemnas?!- sbottò all’improvviso il numero VIII. -Roxas è con noi da meno di un mese! Ha partecipato solamente a due missioni e vuole mandarlo in missione individuale! Ma da dove gli è uscita un’idea simile?!-
-Anch’io sono preoccupato…- intervenne il numero IX. -Non c’è nulla da dire sull’abilità di Roxas, ma è presto per una missione individuale… Io la mia l’ho fatta quasi due mesi dopo che sono entrato nell’Organizzazione…-
-Ragazzi…- li chiamò con voce calma il numero VI. -Se Xemnas ha preso questa decisione un motivo ci sarà, anche se è effettivamente presto per una missione individuale ed è tornato conciato male dalle uniche a cui ha partecipato…-
-Vieni al dunque Zexion.- lo riprese il rosso.
-Subito… Io credo che Xemnas voglia valutare le potenzialità di Roxas.-
-Ma l’ha già fatto quando ha combattuto con Saix!- replicò Axel.
-Lì si stava battendo contro uno di noi, è probabile che voglia vedere come se la cava da solo e come sa uscire dalle situazioni difficili se dovesse trovarvisi.-
-In effetti ha un senso…- fece Demyx.
-Già…- sospirò il Nessuno dai capelli di fiamma. -Ma non so perché la cosa non mi convince…-
-Axel, devi aver fiducia in Roxas.- lo rassicurò l'amico.
-Non è che non mi fidi di lui… E’ che… Accidenti! Non so come spiegarmi…- esclamò mettendosi le mani tra i capelli.
-Tanto per cominciare calmati…- fece il Burattinaio Mascherato, aprendo un varco. -Andiamo.-
Zexion entrò nel passaggio seguito da Demyx e Axel. In breve arrivarono in fondo alla biblioteca e i tre presero posto sulle poltrone presenti intorno al tavolino.
-Allora…- cominciò il Nessuno col ciuffo. -…mettendo da parte il fatto che provi una certa attrazione per il numero XIII…-
Il Soffio di Fiamme Danzanti prese lo stesso colorito dei suoi capelli. -Ma…-
-Demyx mi ha detto tutto.-
Il rosso puntò uno sguardo omicida verso l’amico.
-Eddai Axel… Gli ho detto che tu mi hai aiutato molto, quando ero in crisi, e così vuole ricambiare il favore dandoti una mano insieme a me… Non prendertela…- rispose il biondo, mettendo le mani avanti.
Un ringhio fu la risposta del numero VIII, che si voltò nuovamente verso l’altro Nessuno. Lo ammise: se avesse avuto un cuore sarebbe stato più che sorpreso di vedere che un soggetto come il numero VI, che solitamente non bada a chi gli sta intorno, gli offrisse il suo aiuto. La voce di questo interruppe i suoi ragionamenti, riportandolo alla realtà.
-Tornando a noi… Dalla tua reazione è evidente che è successo qualcosa e questo qualcosa potrebbe causare problemi a Roxas se sarà da solo…-
-E’ così Axel?- aggiunse Demyx.
Il ragazzo annuì lentamente, chiudendo gli occhi. -Io… non so cosa sia… ma so che c’è qualcosa che non va…-
Con queste prime parole, iniziò a narrare di quando il loro compagno era stato preda di un terribile incubo e dell’incidente del giorno prima, di cui Roxas non aveva conservato memoria.
Il silenzio calò sovrano e il rosso si lasciò andare stancamente sulla poltrona con un sospiro.
-Tutto questo è molto strano…- rifletté il Nessuno dai capelli grigio-azzurri. -E’ normale che non si ricordi nulla della sua precedente esistenza, ma che dimentichi anche i fatti di questi giorni…-
-Cosa proponi di fare?- chiese il biondo.
-Purtroppo non possiamo fare molto, non abbiamo indizi su cui fare ipotesi, anche se…-
-Cosa?- domandò l’altro.
-C’è un’altra cosa strana, quando ho parlato con lui è improvvisamente andato in uno stato di trance e ho chiaramente avvertito la sua temperatura corporea calare.-
-A cosa può essere dovuto?-
-Non lo so, ma forse qualcosa possiamo farla…-
-Cioè?- chiesero i due.
-Possiamo solo tenerlo d’occhio senza farlo insospettire e aspettare che accada qualcosa…-
-Spero che non gli accada nulla…- fece il numero VIII, appoggiando i gomiti sulle ginocchia e chiudendo la testa fra le mani.

***


Uscì dal varco oscuro e si avvicinò al cancello in ferro nero che aveva davanti.
Oltre il muro di cinta, una vecchia villa abbandonata si ergeva silenziosa ed imponente, padrona incontrastata di quel luogo dimenticato dagli abitanti di quel mondo.
E’ lì che Xemnas l’aveva trovato e gli aveva rivelato il suo nome, per poi condurlo nella sua nuova dimora.
Non sapeva che fosse Crepuscopoli, quel mondo che ad Axel piaceva tanto.
Ripensò al momento in cui il Superiore aveva comunicato che l’avrebbe mandato in missione individuale e il dubbio l’assalì. Non era presto per lui andare in missione da solo? Le uniche a cui aveva partecipato non erano andate poi così bene, quindi, perché?
Lo insospettì anche il fatto che il luogo in cui sarebbe andato gliel’avrebbe comunicato prima della partenza.
Scosse la testa, per scacciare tutti quei pensieri, e richiamò i keyblade per fare un po’ di allenamento in vista della nuova missione che gli era stata assegnata.


Cominciano a vedersi delle scene un pochino piccanti, spero che voi lettori siate soddisfatti di questo "assaggino" u.u Roxas andrà in missione da solo, cosa succederà? Io vi dico che accadrà l'impensabile u.u Alla prossima!
See ya!!!



Angolo Recensioni

Xemnas89: La Zemyx trionfa su tutto u.u Ed eccoti il seguito tanto atteso, in cui però non ho dato molto spazio ai tuoi beniamini, ma non preoccuparti! Si rifaranno, te l'assicuro u.u Bye!!!
Che facoltà frequento? Sono al secondo anno di tecniche ortopediche alla statale di Milano (lunga vita agli studenti del secondo anno!!! NdFly)xD E tu?

Glilvia: Ben trovata Glivia ^^ Il tuo commento mi fa molto piacere ^^ Già già, finalmente Axel comincia a far girare il criceto sulla ruota e anche Demyx e Zexion si stanno mobilitando u.u Spero che questo chap ti sia piaciuto, anche se non picca per il romanticismo xD Ciauuu!!!


Io mi stupisco sempre di più °-° ogni settimana ci sono nuovi lettori.. mi fate commuovere così ç.ç Ma passiamo ai ringraziamenti u.u Ovviamente un grazie grande grande a voi che leggete e un abbraccio a kagomechan89 (un'altra sorella dell'89!!! *-*) per aver messo la fic tra le preferite! Arigatou!!! *-* Ora vi lascio in pace e sparisco fino al prossimo week end! xD Ciau ciau!!!!
  
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