Il traffico delle grandi città.
Non mi piace rimanere imbottigliata nel traffico. Soprattutto quando la giornata è grigia e deprimente, come oggi. Il cielo, coperto da nuvole cariche di pioggia, non contribuisce a migliorare il mio umore. Ho dovuto chiudere i finestrini dell’auto. Troppi rumori, clacson e fumi di scarico. Inoltre fastidiosi venditori clandestini insistono nel volermi vendere un ombrello. Per loro la pioggia sarebbe fonte di guadagno.
Decido di accendere la radio ma i canali di musica scarseggiano. Sono costretta a fermarmi su un noioso dibattito. Un politico poco onesto nega le offese della sua ennesima battuta. Sono complimenti, Sì, certo, a me non la dai a bere.
Preferisco cambiare canale che distruggere l’autoradio. Non sarebbe una bella mossa, contando che non ho ancora finito di pagarla.
Osservo fuori dal finestrino mentre nell’abitacolo un notiziario inizia il solito bollettino nero.
Uno dei venditori di prima ha una scarpa slacciata. Il velcro è rialzato e ondeggia lievemente ad ogni passo. Ma è uno di quei problemi di cui puoi non preoccuparti. Smetto di fissarlo, non vorrei che tornasse speranzoso. Ho già un bell’ombrello azzurro ma non voglio aprirlo oggi.
La mia attenzione si sposta su un furgoncino bianco. In realtà è cosparso di macchie marrone ruggine ma in principio era sicuramente bianco. Dalla marmitta escono sbuffi di fumo scuro. Mi chiedo quanto sarebbe dannoso trovarsi lì accanto.
Per fortuna scatta il verde e non ho il tempo di domandarmi accanto a quanti furgoni così è passato l’uomo con la scarpa slacciata.




Angolo dell'Autrice
Mi hanno costretta a postarla. Ma è uno dei pezzi che più mi piace, scritti per l'ora di composizione a scuola, l'anno scorso. Potete anche trucidarmi ora :D