Il mondo di Voldy- la storia mas linda
Il Mondo di Voldy- La Storia Mas Linda!
La luce verde scaturita dalla bacchetta dell'altrettanto verde nemico, sfiorò l'orecchio di Harry che trasalì.
Fuggire...pensò devo fuggire...
Ma come fare? Anche se
avesse corso aumentando la distanza con Voldemort, l'uomo-rettile lo
avrebbe colpito con un incantesimo...
Bastava... sparire nel nulla...APPUNTO! Sparire nel nulla!
Così afferrata la bacchetta, puntandosela contro si volse un'ultima volta verso il suo nemico.
« Che vada in un
posto disperso in cui c'è gente che somiglia a me ma non a
Voldemort...» detto ciò si smaterializzò, senza
sapere la meta.
Voldemort urlò di
rabbia come al suo solito, uccise qualche Mangiamorte per sfogarsi e
lanciò avada kedavra al cielo.
Harry, in una nuvoletta di
fumo e un "pop" cadde su del terriccio, che puntualmente gli
entrò in bocca e gli sporcò gli occhiali.
Si alzò inforcandoli
e sputando la terra, poi pulendo le lenti con la manica della
maglietta, si guardò intorno posando gli occhi sugli alberi che
lo circondavano. Sospirò esausto e con sollievo, ma quando si
alzò trasalì, e gli venne un dubbio atroce a cui non
aveva pensato...
« Ma dove porco tubero mi trovo?»
Si guardò intorno grattandosi la testa come un deficiente e alzò le spalle.
«
Mah...vediamo...» avanzò tra gli alberi e scorse una
stradina « Là!» indicò a se stesso un punto
imprecisato tra la fitta vegetazione, ancora una volta come un
deficiente. La raggiunse e con un sorriso sulle labbra e le braccia
stiracchiate urlò: « Ah-ah, Voldemort! Non mi raggiungerai
ma-...»
Un qualcosa di grosso lo
investì facendolo precipitare a terra. Si rialzò e scorse
una ragazzina bionda a terra insieme la bicicletta. Aveva i capelli
raccolti in due treccine, era bassa e aveva perso degli occhiali
rettangolari, dall'orrenda montatura nera e spessa, tipo quegli
occhialoni che si usavano negli anni '80, ecco.
« Oh, scusa...»
Harry si accucciò, afferrò con una mano gli orrend-...
cioè bellissimi occhiali della ragazza e con l'altra
l'aiutò ad alzarsi.
Poi le mise gli occhiali e si sorrisero a vicenda... colpo di fulmine?
...
Naaah! Il povero Harry rideva per inerzia, perché sorrideva quella deficie- ...intelligentissima fanciulla.
« G-grazie...» fece la ragazzina abbassando leggermente la testa, con fare riconoscente.
« Ah, emh... di niente, comunque...» Harry stava per chiederle dove si trovava quando ella lo interruppe.
« Non ci siamo presentati...» buttò lì.
Ma chi si vuole presentare?
« Mi chiamano Patty Castro...»
E allora? Chi se ne frega, va!
« Tu puoi chiamarmi Patty se vuoi...»
Non voglio.
« Viene da...Patrizia...»
E dopo? Comincio ad odiare questa piattola...
« Ah...emh ok!»
Lei continuava a guardarlo speranzosa.
Ma si può sapere che vuole?
« Tu...tu come ti chiami?»
Oh...accidenti! Ma che rompiballe!
« Ha-harry...»
« Harry? Che strano... »
EIH! Il
mio nome è bellissimo, stupido rifiuto della
società! L'unica cosa strana qui è la tua faccia e il tuo
cervello... sempre nel caso ne avessi uno, si intende.
«... Potter!»
La ragazza sorrise « Ah, ma tranquillo, sono argentina anche io, Enrico Vasaio!»
COOOOOOOOOOOOOSA? Enricochecosa?!?!??!?!?!?!?!?
« Ti sei perso?»
Però è perspicace, anche se... ci faccio una figura!
« Emh...no! Ma cosa dici!» rise di gusto.
« OK. Ti sei perso. Tranquillo...ti accompagno io! A scuola, lì la preside saprà cosa fare...»
Ma fare che??? Ma sparati, va!
« Eh...no, ma non mi sono pers-...»
« In che scuola vai?»
IMPICCIONA! Ma da quando sono affari tuoi, eh?
« Ca-...-voli miei...»
« Cosa hai detto?»
Accidenti alla mia boccaccia! Ma per la barba di Merlino, come è possibile che i pazzi squilibrati capitano sempre a me?
« Emh... in una scuola...particolare! Di Arti M-...»
« Ah, La Pretty Land School!»
Eeeeh?! Che sarebbe?! Non vado in una scuola con un nome tanto idiota, eh no!
« Ti ci porto io, seguimi!»
Mah...
Così i due, bel belli -EIH! Bel belli a chi? Limitati a fare da spettatrice passiva, Grazie!- Vabbene, Harry... quindi dicevo... i due percorsero la stradina
insieme, ovviamente Patty sulla bicicletta e il povero Harry a piedi...-povero è dir poco! -.- -
Si vabbene, adesso non intrometterti, IO sono la narratrice, chiaro? -Se rispondo mi intrometto di nuovo, no?=_=- Giusto! Perciò stai zitto d'ora in poi! Va bene? Ah è una domanda retorica, eh...
Comunque, risparmiandovi tutti i commenti -negativi ovviamente- di Harry e i suoi preposti omicidi, i due arrivarono finalmente alla tanto nominata Pretty Land School of Art.
Ma un nome più corto no?
Patty con un sorrisone sornione, - e ho fatto anche la rima!- entrò nella scuola.
« Guardate cosa ho qui!»
L'unica cosa che dovresti guardare è lo specchio, stupido sherzo della natura!
« Emh... non c'è bisogno di urlare, no?»
« Hai
ragione...» gli occhi a cuoricino di Patty brillarono « Mi
dispiace... MI DISPIACE! UNGUEEEEEEEEEEE!»
EH NO, CHE BAAAALLE! PIAGNONA!
Patty continuò a piangere come una bambina, corrugando quell'orribilant-....adorabile faccino.
« Dai... non è niente...»
Basta che la finisci di bagnarmi la felpa, scrofano!
« Oooooh grazie!!! Sei così gentile... »
Eeeeh, modestamente!
« Ti voglio bene!»
Eh...coosa? Ma se nemmeno mi conosci, rifiuto umano!
« Tanto tanto....»
Dio mio, la carie!
« Ma proprio tanto tanto tanto...»
« Emh... sì, va bene...» ho capito, perché io, a differenza di te, non sono ritardato!
Nella sala vuota, provvista
solo di un palco, entrò una donna che teneva puntualmente la
mani sollevate, con quel fare da papessa che innervosirebbe chiunque...
« Patty, tesorino
mio, cosa ci fai qui? Presto, presto, devi andare nel pulman, gli altri
sono già saliti...oh ma chi è questo bel
giovanotto?»
E' inutile, non sei il mio tipo...troppo vecchia...
« Lui è il mio amico...»
Amico? Ma chi ti conosce!
«...Harry, nonna! L'ho trovato per strada...»
Che idiota! CHE ODIO!
« Per strada?» fece la "nonna" che con quei capelli lunghi sembrava ben altro.
« Si è perso, nonna Ines!»
Ma che storie sono queste? Io la denuncio...come osa diffamarmi?
La donna inclinò la testa di lato e si aprì in un sorriso.
« Oh... stai tranquillo...»
Porca Bietola del Cavolo (che strana pianta, eh? O.o) ma io NON mi sono perso, chiaro???
« Ma io...»
« VIENIIII!» la bambolina -venuta male, anzi moooolto male- trascinò il bambino sopravvissuto (ancora per poco -.- n.d.Harry) fino al pulman strapieno di gente di ogni tipo, di ogni altezza, di ogni... vabbè avete capito: tutti.
Appena entrato "tutti" lanciarono sguardi confusi ad Harry e un urlo per l'arrivo di Patty.
Harry sorrise imbarazzato. Ma chi me l'ha fatto fare?!
Finalmente arrivarono al concorso, ed Harry fu trascinato ancora (oh santa pazienza! -.- n.d.il poveraccio trascinato) da Patty e portato ai camerini.
« Emh... io dovrei andare...»
« Ma cosa!» disse Giusy scoppiando a ridere.
Fermatela...
« Tu rimani qui con noi, Harry, non l'hai ancora capito?» Giusy riprese a ridere seguita a ruota da Patty.
Ma perché?! No, io mi rifiuto...
« No, tranquille, io vad-...»
« C'è il concorso, Harry, e tu dovrai vederci!» spiegò Tamara con fare logico.
Ma anche no!
« Sì, ma...»
« Niente Ma, Harry...»
Ma morire no?
« Non puoi scegliere...» disse ancora Giusy, con il suo solito sguardo omicida « TU dovrai vederc-...»
« ATTENZIONE RAGAZZE!
UN PROBLEMA!» il professor Barcaroli, ovvero Chicco Ginobili,
entrato trafelato nella stanza, si teneva alla parete della porta per
sorreggersi.
« Che...succede?» sussurrò Patty, terrorizzata.
E' morto qualcuno? E' scoppiato un incendio? Gli alieni hanno invaso il mondo? Ti pregoTipregoTipregoTiprego, uno di questi!
« Manca un giudice!»
Patty, Tamara e Giusy trasalivano mentre Harry sussurrava « Ma vieni! Ma vaaaai! Ma chi soono!»
« Sì!» sussurrò Harry, muovendo di scatto il pugno in segno di vittoria.
« Harry? Tutto bene?» chiese Patty, con fare indagatorio ed offeso.
« Umh?» Harry
impallidì nascondendo il braccio dietro la schiena ed abbassando
la testa « Sì... stavo solo... cacciando una
mosca...»
Ginobili sospirò e si schiarì la voce per attirare l'attenzione « Chi è questo?»
No, scusa, chi sei tu!
« Io... sono...»
« Harry Potter, professore..!» rispose Patty.
Bestia, aveva chiesto a me...
« Oh...piacere Harry...»
Il piacere è tutto tuo, tziè!
« Salve, ecco, io...»
Gli occhi del professore si spalancarono « EUREKA!»
Patty, Giusy, Tamara ed Harry spalancarono gli occhi uno più scandalizzato dell'altro.
« Che succede, professore?»
« Senza i giudici la gara non si fa, ma...se Harry...»
No, No, No...non mi dire che...
« Harry!»
« Sì?»
Mi preparo al peggio, sisi...
« Tu sarai il nostro giudice!»
E tu sarai morto! Ma come ti salta in mente? Anche no!
« Emh, ma io non sono un giudice...»
« CHE
IMPORTA!» urlò Ginobili al colmo dell'eccitazione «
Basta una persona che ne occupi il posto, e tu... sei perfetto!»
Eeeeh, modestamente! Questo già lo sapevo!
« Perfetto per il
ruolo, non trovate?» questa volta il prof si era voltato verso le
tre ragazze che annuirono con decisione.
« Senza dubbio... ma
non solo per quel ruolo...» aggiunse Patty, con gli occhi a
cuoricino e un'espressione maliziosa in direzione di Harry che
ammutolì.
Ok, tutto era meglio di quella...
« Accetto!»
fece Harry, improvvisamente, per staccarsi da quella sanguisuga
appiccicosa « Quando iniziamo?»
« Subito!»
rispose il prof facendo con la mano il segno di vittoria e sorridendo
radioso « Seguimi, giudice...»
Giudice? Mmm, sì mi piace! Suona bene!
Arrivò dietro le
quinte, e sentì una voce « Oh, è arrivato
finalmente il giudice che tanto aspettavamo!» fece la voce di un
uomo, il presentatore del concorso evidentemente.
« Ecco, solo per voi, Harry James Potter!» Harry entrò con un sorrisone e le mani in tasca.
Poi rimase lì in mezzo al palco, sempre con quel sorrisone, e nella sala giunse il silenzio.
...
Le cicale.
...
Il presentatore sembrava
alquanto imbarazzato, infatti poi si accostò ad Harry e gli si
avvicinò all'orecchio « Dovresti sederti dietro la
scrivania dei giudici...» spiegò.
« Oh!» Harry
impallidì come se avesse capito la cosa solo in quel momento
« Oh capperi, hai ragione...» con un altro sorriso fece un
inchino e si diresse veloce al tavolo dei giudici.
Perfetto... adesso dovrò solo fare il bravo giudice per un po' e poi finalmente tornare a casa...
« Ma...ma!»
balbettò Hermione, scandalizzata, osservando con tanto d'occhi
il televisore che mostrava, a tutta la sala di Hogwarts, Harry con un
sorriso a trentadue denti.
« E bravo Harry!» rise Ron ingozzandosi di cibo come al suo solito.
La tavolata dei Serpeverde
era praticamente piegata in due dalle risate, i Corvonero erano
scandalizzati, i Tassorosso confusi e i Grifondoro tra l'imbarazzato e
il fiero.
Silente -e nessuno ne seppe mai il perché- se la rideva di gusto.
« E adesso... vi presento... LE DIVINE!»
Il presentatore aprì
le mani come se volesse abbracciare il pubblico e si spostò per
lasciar entrare le divine. Le luci si spensero e partì la musica.
La canzone era Quiero Quiero.
Proprio dopo un secondo che la canzone era partita si sentì un Pop ed una figura cadde in mezzo al palco.
Antonella spalancò gli occhi e si girò.
« Ma dove cazz-... OH... MIO... DIO...» fece Voldemort, scandalizzato.
La musica iniziò ed
Antonella fece la sua solita risatina dando un calcio negli stinchi a
Voldemort che si coprì la pancia con un verso di dolore.
Antonella rise di nuovo.
« A...Keda-!»
voleva lanciarle un incantesimo di morte, ma non ne aveva la forza: non
era riuscito nemmeno a dire Avada Kedavra. [se fate caso all'inizio
della canzone, si sentono questi suoni maschili xD per confermare
cliccate qui: http://www.youtube.com/watch?v=C1r_ednMK94 (ascoltatela
in contemporanea alla letturaaa :D)]
«Quiero, quiero, bailar yo quiero, quiero, quiero
Quiero, quiero cantar yo quiero, quiero, quiero...»
Voldy si rialzò
facendo cadere Caterina e Pia, poi puntò la bacchetta contro
Antonella, ma una delle ragazze ballando gli finì addosso e lui
venne sballottato da un lato all'altro, fino a inciampare nella sua
stessa tunica.
« Quiero, quiero, bailar yo quiero, quiero, quiero
Quiero, quiero cantar yo quiero, quiero, quiero...»
Voldy lanciò diversi Avada Kedavra ma senza riuscire a colpire il bersaglio.
Al pubblico piacquero molto quelle luci verdi e fecero i complimenti a chi aveva organizzato la scenografia.
« Quema el sol, el aire está caliente
Hace horas que amaneció
En la arena del desierto ardiente
Nuestro baile comenzó...»
Il cuore di Harry
mancò di un battito quando riconobbe il signore oscuro.
Portò silenziosamente la mano alla tasca, dove era nascosta la
bacchetta.
«Quiero, quiero, bailar yo quiero, quiero, quiero
Quiero, quiero cantar yo quiero, quiero, quiero...»
Voldy si rialzò ma
si accorse di aver perso la bacchetta così la cercò con
lo sguardo ma fu spinto di nuovo da Antonella, che voleva stare al
centro dell'attenzione.
« Quiero, quiero, bailar yo quiero, quiero, quiero
Quiero, quiero cantar yo quiero, quiero, quiero»
Voldy finalmente intercetto
la sua bacchetta e si accucciò per riprenderla, e quando
finalmente le sue lunghe dita la raggiunsero, si sentì spinto
verso il basso e come schiacciato.
Antonella, infatti, gli si era appoggiata coi piedi di sopra, come faceva sempre sugli altri ragazzi durante il ballo.
Voldy fremette di rabbia e afferrò la bacchetta, si scosse ed Antonella cadde dal suo corpo finendogli sulla....mano!
La ragazza non si scompose e come se niente fosse continuò la sua canzone.
«Canto, bailo, subo, bajo
Es la fuente de mi inspiración
Y entre los brazos del viento
Canto y bailo esta canción»
Tutto il coro riprese a cantare "Quiero" e Voldy intanto imprecava sottovoce.
Finalmente si rialzò, e dimenticandosi della bacchetta cominciò a spingersi con Antonella.
« Vamos todos, sigan nuestros pasos
Con nosotras no tendrán fracasos...»
Antonella cadde a terra e
furiosa si avventò su Voldy, cercando di afferrarlo per i
capelli ma si accorse che quello non ne aveva.
« Vamos todos, la alegría espera
Aquí tendrás todo lo que quieras...»
Voldy le afferrò i capelli e gli strappò... la PARRUCCA!
Il pubblico lanciò un forte e scandalizzato "Oooh"
« Mas mas...oooh, mas mas... yeeee... mas mas, yeeee... mas mas!»
Antonella, coi capelli naturalmente blu ( essì, aveva usato uno shampoo molto particolare!) si accucciò.
« Quiero, Quiero, quiero, bailar yo quiero, quiero, quiero
Quiero, quiero cantar yo quiero, quiero, quiero...»
Antonella si riprese la parrucca e Voldy la bacchetta.
« Quiero quiero cantar y bailar, quiero, quiero...»
« Quiero...» cominciò Voldy « Ucciderti... Quiero quiero... tu morir!»
« Mas mas...»
« Avada mas Kedavra mas...»
Antonella, essendo sempre the best, morì in gran stile e fece la sua solita risata.
Ecco che finì la canzone con gli applausi del pubblico che non aveva capito un emerito tubero.
Voldy si ritrovò in mezzo al palco, e le luci lo illuminarono.
« Ed ecco Le divine ed Antone-... eih un momento ma quello non è Antonella!»
« Non mi dire!» fece Voldemort con voce annoiata « Sei un fulmine!»
Tutta Hogwarts lanciò urla terrorizzate nel riconoscere al televisore il volto di Voldemort.
L'unica che urlò per
un'altro motivo fu Hermione « Eih! Quel pezzo di stronzo mi ha
rubato la battuta! Ma come si permette?! Io lo devasto!»
« Oh... beh
farà parte della scenografia...» rifletté il
presentatore « Ma chi se ne frega! Passiamo avanti... adesso
è il turno dei giudici...»
Le luci si riaccesero, e in
particolare fu illuminato tavolo dei giudici, nel quale Harry
cercò inutilmente di nascondersi.
« Ma di che
parli?!» Voldemort si grattò la testa senza capire, e
strinse la bacchetta « Io ti faccio fuori...»
Ma la sua attenzione fu catturata da un giudice in particolare.
« POTTER!»
« Esatto, vede che già conosce i giudici...» fece il presentatore con un sorrisone.
« Ma va a visitare il bagno, non ho capito! Cosa vuoi ancora tu?» fece Voldemort, in direzione del presentatore.
Poi si avvicinò con la bacchetta puntata verso Harry.
« Io do 8 alla squadra...» iniziò il primo giudice ma fu avadakedavrizzato all'istante.
« Io do 7...» continuò la seconda, ma anche lei venne avadakedavrizzata.
« Io do...» stava dicendo il terzo, anch'esso avadakedavrizzato.
« Io...» il quarto non fece in tempo a finire che fu avakedavrizzato.
« E adesso tu, POTTER!»
Harry evitò gli
incantesimi muovendo a scatti la testa e mettendola sotto il tavolo,
poi scappò inseguito da Voldy che lanciava luci verdi.
Il presentatore rimase un minuto buono con lo sguardo perso nel vuoto laddove fino a poco prima stava Voldemort.
Il pubblico, senza capire, credendo fosse tutta una scena, era indeciso se applaudire o no. Alla fine scelse di applaudire.
Il presentatore, destato da
questi applausi sorrise incerto e riportò il microfono alle
labbra « Orbene... emh, c'è stato un problema di
...personale attualmente attivo?... in ogni caso,
pubblicità...»
Nello schermo di Hogwarts apparve un Pandoro e un bamboccio.
« A natale... si può fare di più...Buttati, che è morbido! Bauli!»
Tutti i ragazzi, sconvolti
dapprima per la comparsa di Voldemort all'inseguimento, adesso si
guardarono scandalizzati per la bauli. E tra i serpeverde si sentivano
frasi come "Vai Voldemort" "Tifiamo per te!" "Verde meglio"(alludendo
al colore del signor oscuro e delle loro casata) "Il verde va di
moda..." e si dividevano spille con su scritto "Team Voldy" "Potter
feccia". Nelle altre tre tavole si sussurravano parole di conforto
verso Harry della serie: "Sei tutti noi..." "Il bene vince sempre..."
"Il verde è fuori moda..." e cose simili, e ognuno aveva sul
petto la spilla "Team Harry" "Voldy feccia"
Infine, nel tavolo degli insegnanti si discutevano argomenti profondi su quanto visto...
" Il pandoro è
migliore del panettone..." "Ma Babbo Natale esiste!" " Quel bambino ero
io da piccolo..." "Ma il pandoro è davvero così morbido?"
e si dividevano spille con su scritto "Team Bauli" "Altre marche
feccia".
Harry, terrorizzato ed
inseguito da Voldy, corse per corridoi e corridoi, senza via di scampo.
Per qualche assurdo motivo non riusciva a smaterializzarsi!
Cercò con lo sguardo
una via d'uscita, uno scampo... ma niente! Trovò una porta ed
entrò rapidamente, chiudendosela con forza alle spalle ed
appoggiandosi col respiro affannoso.
« Ooooh, HHHHaaaarrrrryyyy!» una Patty euforica gli si buttò letteralmente addosso.
Harry urlò scandalizzato e uscì fuori dalla porta, meglio affrontare Voldy che quella piattola.
« Adiè!» Harry fece il segno della croce, credendo che la sua fine fosse arrivata.
« POTTER!» Voldy puntò la bacchetta contro il bambino sopravvissuto (ancora per poco, vedrai! bwahahha n.d.Signore Oscuro) e sussurrò l'incantesimo.
« AVADA...
KEDAVRAAAA!» una luce verde scaturì dalla sua bacchetta e
si diresse velocemente verso il moro che chiuse gli occhi, non essendo
riuscito a dire in tempo "expelliarmus" l'incantesimo tanto demente che
gli aveva sempre salvato la vita.
In quello stesso momento aprì la porta Patty (spiattellando Harry contro il muro, ma questi sono dettagli.)
« Harryuccio, dove
sei? Oh cos'è questa luce? Una fatina?! Buuuu, sto
morendo!» la bambina demente cadde a terra e sia Harry che Voldy
cominciarono a ballare "Pepepepepepe".
« Adesso però tocca a te, Potter! Non credere di sfuggirmi...»
Harry batté le
palpebre, non sapendo che fare « Come vuoi... vorrà
dire che non ci crederò!» gli fece l'occhiolino e se la
diede a gambe, inseguito da Voldemort.
L'unica via d'uscita era il palco... bastava... bastava superare la tenda rossa...
« Eih! Tu, sì, parlo con te!» Harry si sentì afferrato e chiuso dentro una stanza.
« Aiutooo! Ti avverto che chiamo Silente!»
L'uomo che lo teneva, uno
dei truccatori, lo osservò scandalizzato « Come fai a
chiamare silenziosamente, scusa?»
Harry lo osservò annoiato « Emh... beeene... non è che potrebbe lasciarmi adesso, umh?!»
« Oh, no!» rispose ovvio il truccatore -questo o è gay o emo... quel trucco agli occhi non gli dona proprio!
« Non so cosa è successo al capitano delle Popolari, ma la
pubblicità è finita e noi dobbiamo tornare in scena con
un pezzo...»
Harry annuì ad ogni
parola del gay-emo senza in realtà approvare nulla. « E
allora? A me che me ne frega...»
« Senza capitano non
c'è un pezzo e senza un pezzo noi non abbiamo lo stipendio e
senza stipendio noi non possiamo portare i soldi a casa e senza portare
i soldi a cas-...»
« E VA BENE, MI DICI COSA DOVREI FARE?»
Almeno statte zitto! (non fate caso all'espressione romana, mi andava di usarla, qualche problema? U_ù)
« Ok... dovrai essere tu il capitano delle Popolari!»
...
Un momento.
...
Ho capito male, ne sono sicuro.
...
HO sentito MALE, vero?!
...
« Se ti stai chiedendo se hai sentito bene ti posso rispondere che i tuoi timpani sono a posto!»
Ok... sono letteralmente ed incondizionatamente fritto, in padella con olio extra vergine di oliva ed abbondante sale...
« Quindi... accetti?»
Anche no!
No, però devo...
E...
Il gay-emo (decisamente più il primo!
-.- n.d.Harry) gli fece gli occhi dolci « Fallo per me! Senza
capitano non c'è un pezzo e senza un pezzo noi non abbiamo lo
stipendio e senza stipen-...»
« L'HO CAPITO, PORCA BIETOLA IN SALAMOIA!»
Il gay si zittì all'istante.
« E' un sì?»
« Se questo servirà a chiuderti la bocca, va bene!»
Il gay si aprì in un sorriso « UUUUUH!»
OK. Adesso basta, hai davvero rotto!
« Forza, corri! Oh,
prendi questo!» il gay gli spiattellò sulla testa un
qualcosa di peloso ed Harry fu letteralmente buttato in mezzo al palco,
dove trovò Voldemort...
Un momento! Ma che aveva Voldy in testa??? Una parrucca?! Ahahahahahhah
Harry non resistesse e si portò le mani sul capo.
Voldy si voltò verso di lui e, una volta riconosciuto, si portò anche lui le mani ai capelli.
Poi ognuno indicò la capigliatura dell'altro e scoppiò a ridere.
Le pareti di Hogwarts, nel
frattempo, tremavano letteralmente, scosse dalle risate dell'intera
sala. Il televisore, al centro di essa, mostrava Harry Potter con delle
treccine bionde e Lord Voldemort, il signore oscuro, colui che non deve
essere nominato, l'uomo più crudele dell'intero universo... con
una capigliatura confusa di un colore imprecisato color principe cacca
e una gonnella bianca orlata di nero.
« Bene! E adesso i nostri due capitani, insieme, ci canteranno una canzone...»
« COSA!?» ripeterono scandalizzati Harry e Voldy.
« Patty!» il presentatore indicò Harry che impallidì « E Antonella!»
ed indicò Voldy di
cui risaltarono gli occhi rossi, scandalizzati quanto il padrone
« Ci canteranno Gasolina...»
« MA ANCHE NO!»
« Musica, maestro!»
Le luci si spensero e
partì la musica. [cliccate qui per la canzone, e ascoltatela in
contemporanea al testo, così avrà + effetto! xD casomai
la stoppate aspettando la strofa successiva! =P ecco:
http://www.youtube.com/watch?v=5xypV6HOfII]
«Nadie pasa de esta esquina
aquí mandan las divinas
porque somos gasolina
gasolina de verdad!»
iniziò Harry, leggendo da uno schermo le parole e cercando di
imitare Patty: l'unico modo per uscire da quel posto era far finire
quel maledettissimo concorso!
« Todos saben quién manda en este school
porque nosotras somos gente
cool» continuò Voldy, spingendo Harry per mettersi al
centro del palco « gente que siente, con sangre caliente
que quiere hacerse oir
sea como sea, aquí no entran feas
pa’ que lo veas, te voy a mostrar
mira esa fea,» ed indicò Harry.
« a quella otra fea...» cantò Harry indicando Voldy e mettendosi di fronte a lui.
«aquí no pueden entrar.» concluse Voldy.
« Nadie pasa de esta esquina
aquí mandan las divinas
porque somos gasolina
gasolina de verdad.»
Voldy fece lo sgambetto ad
Harry e si mese a pavoneggiarsi in mezzo al palco, cantando ed
accarezzandosi la parrucca. « Nosotras bailamos bien you know?
dance, dance y mucho dance
lo que pide tu corazón
your heart, your heart, a tí te vamos a dar.»
Harry gli si mise accanto e continuò« Las divinas,»
Voldy lo spinse a sua volta « las divinas, brillan, brillan,»
« Como
stars!» urlò Harry alzando le braccia al cielo.
«fuera feas, fuera feas, para ustedes no hay lugar.» alla
parola "fea" indicò Voldy.
« Nadie pasa de esta esquina
aquí mandan las divinas
porque somos gasolina
gasolina de verdad.» continuò quest'ultimo.
« Nadie pasa de esta esquina
aquí mandan las divinas
porque somos gasolina
gasolina de verdad» ripeté il primo, con uno sguardo omicida in direzione di Voldy.
« Nadie pasa de esta esquina
aquí mandan las divinas
porque somos gasolina
gasolina de verdad» Voldemort recuperò la bacchetta e la puntò contro Harry, lanciando avada kedavra.
« Nadie pasa de esta esquina
aquí mandan las divinas
porque somos gasolina
gasolina de verdad» aggiunse Harry, recuperando e stringendo tra le dita la propria bacchetta.
Infine cantarono assieme l'ultimo pezzo.
« Nadie pasa de esta esquina
aquí mandan las divinas
porque somos gasolina
gasolina de verdad!» La fine della canzone fu coronata da due luci verdi e due urla.
« IO SONO THE BEST!»
« IO SONO UNA DIVINA!»
Harry e Voldy, dette queste
parole, precipitarono a terra sul palco che crollò su di essi,
distrutto per l'esplosione. Poi si sentì un pop.
Ad Hogwarts si alzò
un urlo di vittoria, e Silente spense la televisione nella quale si
intravedeva la pubblicità dell'Omino Bianco.
Tra i Grifondoro si
discuteva della morte di Harry, Tra i Serpeverde di quella di
Voldemort, e tra i professori del fatto che l'Omino Bianco era in
realtà nero.
Silente si schiarì
la voce « Harry Potter e Lord Voldemort sono passati a miglior
vita! Ciò vuol dire che finalmente ce ne siamo liberati!»
Tutti alzarono le mani dal cielo e urlarono di felicità, allegri più che mai.
« Ho modificato le
bacchette di Lord Voldemort e Potter, perché mi ero proprio
rotto le balle di quei due!» concluse con un sorriso larghissimo
« Musica maestro!»
Nella sala si spanse la
canzone "Fiesta" del Mondo di Patty, proprio perché era il
tema...[andate qui per la canzone, è bello leggere da qua con la
canzone in sottofondo, proprio come se vi trovaste là ahah! xD :
http://www.youtube.com/watch?v=AvyWrTil3No]
Tutti i ragazzi
cominciarono entusiasti a fare il trenino cantando "Pepepepepe" e
Silente si sedette sul suo trono e aprì lo spumante il cui tappo
schizzò via con un pop, come se fosse capodanno «
Allegria!» urlava al modo di Mike Bongiorno.
Nella sala, tuttavia, si
sentì un altro "pop": Harry Potter e Lord Voldemort erano
apparsi in quel momento, con lo sguardo omicida, l'espressione da
Edward Cullen e la bacchetta puntata contro la sala.
I ragazzi che facevano il
trenino si bloccarono scandalizzati provocando un effetto domino su
quelli dietro che caddero uno dietro l'altro.
Silente si bloccò
con il beccuccio della bottiglia di spumante in bocca. « Oh che
bello» disse temendo il peggio « Come mai da queste
parti?» aggiunse, con un sorriso imbarazzato.
Voldy ed Harry si
schioccarono le ossa del collo e delle mani « Entrambi abbiamo
fatto finta di cadere colpiti dall'incantesimo dell'altro e di morire,
ma in realtà nessuno dei due è stato colpito e ci siamo
smaterializzati...» spiegò Harry, furioso.
Silente deglutì e batté le palpebre « Noi... stavamo festeggiando per la vostra salvezza...»
« Per tua sfortuna
stupido vecchio bacucco!» fece Voldy muovendo il braccio per
portare indietro la lunga manica « Non siamo deficienti come
te...Harry?» i due si scambiarono uno sguardo complice «
Sì, mbare?»
« Ora!»
I due si buttarono sulla
folla lanciando Avada Kedavra a destra e a manca contro i ragazzi che
si difendevano assiduamente. Silente prese un microfono e
cominciò a cantare la canzone che risuonava nella sala "Fiesta,
fiesta", con i passi delle popolari.(ovviamente per "divinas" intendeva
Harry e Voldy quindi era una canzone per mettere forza ai suoi
alunni)
« No,no,no no queremos no
ser tan uecas como las divinas
no,no ,no no queremos no
ser muñecas sin corazon no no no
si, si, si queremos si
compartir los sueños de la vida
si, si, si queremos si
dar siempre lo mejor or or or
juntas podemos reir
juntas podemos volar
adonde querramos ir
juntas podemos llegar uh uh uh
fiesta fiesta, la vida es fiesta
escucha a tu corazon
fiesta fiesta que poco cuesta
dame un poquito de amor
dame un poquito de vos
con un poquito de amor
fiesta!!!!!!»
Alla fine fu colpito da un Avada Kedavra e cadde a terra.
Conclusa la strage Harry e Voldy con un sospiro si guardarono ed afferrarono ognuno un microfono.
« Bel lavoro di squadra, Potter!»
« Neanche te sei
male, Tom!» Harry con un calcio accese lo stereo e
cominciò a cantare, insieme a Voldy la canzone "Amico del
corazòn".[andate
qui:http://www.youtube.com/watch?v=xzrQ6aNooBY&feature=related*
« Quiero que cuentes conmigo
a donde vayas te sigo
nosotros somos amigos
amigos del corazón.
Y si tienes un problema
si algo te llena de pena
siempre estarán tus amigos
amigos del corazón.
Para ayudar a que te sientas mejor
para poder dejar atrás el dolor
porque en las buenas y en las malas yo estoy.
Amigo, dame un abrazo te pido
que no está todo perdido
se viene un mundo mejor.
Amigo, hay que seguir el camino
para llegar al destino
no hay que soltar el timón
contra el viento y marea, amigo
contra todo lo que sea, amigo
amigos del corazón!
Quiero que cuentes conmigo
a donde vayas te sigo
nosotros somos amigos
amigos del corazón.
Y si tienes un problema
si algo te llena de pena
siempre estarán tus amigos
amigos del corazón.
Para ayudar a que te sientas mejor
para poder dejar atrás el dolor
porque en las buenas y en las malas yo estoy.
Amigo, dame un abrazo te pido
que no está todo perdido
se viene un mundo mejor.
Amigo, hay que seguir el camino
para llegar al destino
no hay que soltar el timón
Amigo, dame un abrazo te pido
que no está todo perdido
se viene un mundo mejor.
Amigo, hay que seguir el camino
para llegar al destino
no hay que soltar el timón
contra el viento y marea, amigo
contra todo lo que sea, amigo
amigos del corazón!»
Infine si abbracciarono da veri amici... non vi dico la gelosia del truccatore Gay!
FINE... o come direbbero in spagnolo- dato il tema xD-... FIN!
Ooook!
E' finita questa demenzaaa! xD non vi dico come mi è venuta in
mente, perché ad esserne sincera non lo so nemmeno io O.o... o
forse sì? Mah... ho pensato ad una cosa carina da dedicare alla
mia migliore amica, che ieri ha fatto gli anni (15! =D) e io le ho
fatto questo regalino! ^^ Mi farebbe piacere comunque avere anche altri
commenti, perché io mi sono divertita un mondo a scriverla e
spero di avervi fatto divertire! ;) [beh, se state leggendo questo
messaggio è un buon segno, vuol dire che siete arrivati fino a
qua senza chiudere la pagina prima!!! xD] con questo concludo, anzi, ho
un ultimo appello: AUGURI GIULIAAAAA! <3