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Autore: DadaOttantotto    29/11/2009    8 recensioni
Jake e Marie... due persone così diverse, si sopportano a malapena. Lei è vittima degli scherzi organizzati da lui e i suoi amici. Ma uno scherzo più pesante del solito cambierà le cose tra i due...
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima di tutto ringrazio chi anche solo leggerà questa storia! :)
Una cosa vorrei dirvi riguardo alla struttura della ff: ci saranno dei nomi all'inizio di qualche paragrafo. Segnalano il cambiamento di pov, cioè spiegano chi dei protagonisti sta raccontando la storia...
Bene, non mi resta che augurarvi buona lettura!
Un baci8!


Marie

Quando me ne accorsi era già troppo tardi. In nessun modo avrei potuto evitare quello che stava per succedere.
Jason passò davanti a me sgommando, e mi ritrovai irrimediabilmente coperta di fango.
Imprecai sottovoce, cercando di ignorare le risatine alle mie spalle. Quasi certamente erano Beth, Kim, Jake, Andy e Meredith. Il gruppo dei ragazzi più in vista della scuola, al quale apparteneva anche il suddetto Jason. Sei deficienti annoiati il cui unico divertimento consisteva nel prendere di mira con scherzi più o meno pesanti una sola persona: me.
Non dar loro considerazione era l'unica arma che avevo per difendermi.
Pulii gli occhiali con un pezzo della maglietta su cui la fanghiglia aveva gentilmente evitato di posarsi, poi mi incamminai verso casa.
Mi fermai soltanto quando la vidi in lontananza. Allora feci un respiro profondo.
Dovevo riuscire ad entrare senza farmi notare, altrimenti avrebbero iniziato a fare domande. E nessuno, a parte mio fratello Timothy, sapeva delle "piccole divergenze" tra me e quei sei.
Purtroppo il mio piano andò in fumo appena misi un piede nell'ingresso.
- Bentornata.
Per poco non mi venne un infarto. Mi voltai lentamente, conscia di cosa avrei visto.
Tim se ne stava in piedi vicino alle scale, le braccia conserte. L'espressione seria sul suo volto lasciava intendere che non avrei avuto vita facile.
- Ciao.
- Cos'è successo?
Fissai lo sguardo su un punto indefinito della stanza.
- Sono caduta in una pozzanghera.
- E ti aspetti che ci creda?
Mio fratello avanzò nella mia direzione. Mi ritrovai a pensare che la sua stazza incombente avrebbe potuto anche fare paura a qualcuno. Ma Tim, 22 anni, occhi e capelli castani, atleta e brillante studente, era la persona più buona che abbia mai conosciuto.
- Marie, se ne vuoi parlare...
Scossi la testa, con il risultato di spargere sul pavimento un po' del fango secco attaccato ai capelli.
- Va tutto bene, Tim. Ti ringrazio.
Lo sentii sospirare mentre mi dirigevo verso il bagno.
Mi guardai allo specchio, constatando di avere un aspetto orribile. Poi mi spogliai e mi concessi una lunga doccia.

Jake

Era stato divertente. Come ogni scherzo che facevamo ogni giorno a Marie. Avevo riso con gli altri, e poi ne avevamo parlato ancora a lungo.
Allora perchè, sdraiato sul mio letto a fissare il soffitto, mi sentivo a disagio? Era forse senso di colpa?
Estrassi l'annuario della scuola da sotto il letto e lo aprii. Eccola. Marie McGill, intelligenza superiore ma aspetto "da migliorare".  Gli occhiali che portava di certo non aiutavano.
Il cellulare squillò, interrompendo i miei pensieri. Lessi il nome sul display: Kim.
- Pronto?
La voce altisonante della mia ragazza mi riempì le orecchie.
- Ciao, amore! Allora, hai deciso cosa fare stasera? Andiamo a mangiare una pizza con gli altri? Oppure stiamo a casa e ci vediamo un bel film?
Tipico di Kim: riusciva a parlare per ore senza prendere fiato e non lasciava il tempo alle persone di rispondere.
- Fa lo stesso per me - le risposi senza entusiasmo.
- Ma sei sicuro, tesoro? Perchè avrei già detto di sì a Beth... ci aspettano in pizzeria per le sette e mezza. Sai, lei e Andy avevano litigato! Adesso, però, hanno fatto pace! O almeno così mi ha detto...
Smisi di ascoltarla. Sarebbe andata avanti per parecchio, e non era necessario che io sapessi tutto quello che stava dicendo.
Lo sguardo mi ricadde sull'annuario, ancora aperto sulla foto di Marie. Forse, se si fosse curata un po' di più, sarebbe anche potuta piacermi.
Certo, era molto diversa dalla mia fidanzata: Kim era bionda, occhi azzurri, un bel fisico... non a caso era considerata la più bella della scuola.
- Jake? Hai sentito quello che ho detto?
- Eh? Sì, sì...
- Bene! - urlò, fracassandomi i timpani. - A che ora passi a prendermi?
Guardai l'orologio. Erano quasi le quattro. Non mi era mai servito molto tempo per prepararmi, tuttavia volevo prendermela comoda. Una sera in pizzeria con i miei cinque migliori amici non era nelle mie intenzioni, ma non me la sentivo di dire di no.
- Vengo alle sette, ok?
- Perfetto!! A dopo, amore!
Detto ciò, chiuse la conversazione prima che io potessi risponderle.
Sbadigliai rumorosamente. Non avevo dormito molto bene la notte precedente, quindi mi sentivo piuttosto stanco. Ci pensai su un attimo. Beh, tanto avevo tempo...
Gettai un'ultima occhiata all'annuario prima di chiudere gli occhi e abbandonarmi alle dolci braccia di Morfeo.
   
 
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