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Autore: Platone    19/06/2005    3 recensioni
Harry, Il Mago piu potente del mondo, ha vinto ma.... è solo. Cosa potrà fare per alleviare le sue sofferenze?
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti, Sorpresa
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Erano le 6 di mattina quando si svegliò nella sua stanza, la stanza più buia del castello, la stanza che lui aveva voluto occupare.
Aveva passato una notte senza sogni e quindi era molto tiposato e pronto a svolgere il suo compito.
Mancava ancora un ora alla partenza delle operazioni e difatti la calma regnava sovrana nel castello.
Si mise il mantello e pronunciando una formula con la mano tesa verso la sua brandina fece comparire una copia di se e scomparì.

Il preside Silente si era appena svegliato, come sua abitudine, e stava andando a fare la sua colazione in solitudine: adorava il silenzio della mattina.
Si sedette al tavolo dei professori in sala grande, un'altra abitudine che aveva.
La sala era vuota e poca luce vi entrava a quell'ora, era il clima adatto a riflettere: già perchè il preside voleva riflettere sulle parole di Sirius del giorno precedente.
Fece per addentare la sua focaccia quando la sua attenzione fu catturata da una figura incappucciata che era comparsa dalla parte opposta della stanza.
Non capendo chi fosse e non sentendo in lui alcun potere magico, chiese subito
-Chi sei?-
-Sono venuto per avvertirti che oggi avverrà qualcosa che cambierà tutto e non cambierà nulla! Perciò stai in guardia....-
E dette queste parole, scomparì così com'era arrivata.

-Bene, si sia inizio al piano!-
Disse dal suo trono il signore del castello.
E scoppiò in una risata malefica.

La colazione in Sala Grande era cominciata come al solito: studenti che si ingozzavano, altri che sembravano quasi allergici al cibo, altri che parlavano e scherzavano.
Una mattinata tipica ad Howgarts.
O almeno lo fu fino al momento in cui, al centro della sala, si materializzarono 3 uomini.
L'attenzione di tutti si portò al tavolo degli insegnanti dove i 3 uomini si stavano dirigendo.
Silente si stupì molto quando tra gli estranei riconobbe l'uomo che lo aveva avvertito.
-Chi siete e cosa volete?-
Chiese Hagrid, alzatosi dalla tavola e messosi dinnanzi ai 3.
-Da te, stupido mezzogigante, assolutamente nulla-
Parlò l'uomo al centro, che Silente continuava ad osservare in modo molto preoccupato, che finita la frase toccò il petto del guardiacaccia che fini svenuto contro il muro.
Dopo questo gesto, tutti gli insegnanti si alzarono ed estrassere le bacchette puntandole verso i nemici.
-Non potete evitare l'inevitabile-
Proferì ancora l'uomo e subito tutte le bacchette volarono nella sua mano.
-Siamo venuti per prendere il caro preside Silente. Se non vuole guai, le consiglio di venire senza opporre resistenza-
Silente osservò l'uomo per alcuni secondi e poi andò verso di lui.
-Si fermi, signor preside...non lo faccia-
Urlava una McGranitt sull'orlo del pianto
-No!Fermatevi!-
Gridavano molti studenti
L'unico a non esser sorpreso dell'accaduto era Sirius, che osservava la scena seduto tranquillamente, ma nessuno sembrò notare la cosa.
Silente appoggiò la mano sulla spalla dell'uomo al centro e sparì.
Gli altri due uomini intanto stavano cercando di attaccare gli insegnanti.
Ma successe una cosa stranissima.
Proprio quando erano arrivati su Piton, si polverizzarono all'istante.
Nessuno seppe spiegarsi nulla.
Intanto Sirius era scomparso...

-Ma bene bene, chi abbiamo qui?Il nostro illustrissimo preside Silente-
Disse una voce mellifua che proveniva da una sedia girata verso il fuoco.
-A cosa devo l'onore del mio viaggetto?-
Disse pacatamente il vecchio.
-Ho bisogno di discutere con lei alcune cose, caro preside.Per il momento però starà in compagnia del mio fidato mangiamorte.
Silente fu portato in una stanza delle torture dove ad aspettarlo c'era l'uomo che lo aveva rapito.
-Chi non muore si rivede-
Disse in tono sarcastico
-Dato che dovremo stare qui per un po, che ne dici di dirmi chi sei?-
Disse il vecchio preside.
L'uomo cominciò una risata glaciale e fredda.
Poi si tolse il cappuccio e rivelò il suo volto: neri capelli che cadevano sul volto, lasciavano scoperto un occhio che però era diverso da qualunque altro, era tutto rosso come quello di...
-Non è possibile...lui è morto...-
Si lasciò scappare il preside, preoccupato come non mai dalla situazione.
L'uomo ricominciò a ridere
-Non sono chi pensi tu...ma ho sono stato molto vicino al diventarlo..-
Disse dopo aver smesso di ridere.
-Disilludo-
Disse in seguito.
-Tu!-
Fu l'unica parola che riuscì a dire Silente.

  
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