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Autore: purepura    01/12/2009    2 recensioni
“Ciao, Rogue” mi aveva accolto Tempesta, mentre Logan non accennava a voltarsi. “Entra pure. Logan mi stava dicendo che ha intenzione di andare via per un po’”[...]
“Di nuovo?” mi ritrovai a dire[...]

Non è una Logan/Marie. Non credo sia nata per questo, anche se non ci metterei la mano sul fuoco. Non mi ha ancora detto che cos'è... E' ambientata dopo la fine del terzo film - sui quali questa storia è interamente basata.
Spero di non essere andata troppo OOC. In tal caso, sarò pronta a mettere l'avvertimento, o direttamente a cancellarla....
Buona lettura!!!!
Genere: Generale, Introspettivo, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Marie D'Ancanto/Rogue
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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LE COSE CAMBIANO
CAPITOLO VI

Logan sfreccia veloce lungo la strada deserta. Non dico una parola, ma all’improvviso un movimento dai sedili posteriori mi fa voltare la testa di scatto.

“Mamma”

“Charlie, ti sei svegliato finalmente!”

“Dove andiamo?”

“Torniamo da papà”

Si mette a sedere e si guarda intorno. Adocchia Logan al posto del guidatore.

“Ti ho visto ieri”

Logan lo osserva velocemente, senza perdere di vista la strada.

“Anch’io ti ho visto ieri”

“Papà dice che sei più pericolo di Ororo”

“Davvero?”

Charlie annuisce.

“E tu ci credi?”

“A mamma non fai paura”

Logan mi osserva. Alzo le sopracciglia e sorrido.

“E a te Logan fa paura, amore?”

Charlie lo guarda attentamente. Adoro il modo in cui studia le persone. Mi ricorda molto mio nonno, in quei pochi anni in cui l’ho conosciuto. È morto di cancro. Era già malato quando io nacqui, e le sue condizioni peggiorarono drasticamente che avevo quattro anni. La sua espressione era esattamente come quella di Charlie, come fissare un serpente: ci vuole fegato solo per restare immobili.

“No” dice infine il bambino, abbandonandosi contro il sedile. “Non ho paura di Logan”

“E’ meno Bobby Drake di quanto pensassi” osserva Logan.

“Probabilmente hai ragione”

“No, ho ragione”

“Si può sapere dove sei stato tutti questi anni?”

“No, non si può”

“Perché?”

“Perché tanto non ce la fai a cambiare argomento. Sbaglio o stavamo parlando di te e di come stai?”

“Io sto bene”

Alza le sopracciglia.

“D’accordo, non sto bene. Ma sei tornato, posso smetterla di chiedermi se sei vivo o morto e concentrarmi sulla mia vita. Per cinque anni, Logan, non ho fatto altro che chiedermi se ti avrei mai più rivisto, se sarei riuscita a chiederti scusa per come ti ho trattato l’ultima volta che ti ho visto. Non eri qui quando mi sono diplomata, non mi sono voluta sposare con Bobby perché tu non eri qui – anche se a lui ho rifilato una scusa – e quando mi sono ritornati i poteri e ho rischiato di uccidere Bobby tu non eri qui. Ho dovuto ammettere che Mystica mi ha aiutato davvero perché tu non eri qui; non sapevo con chi parlare. Sono andata in analisi di mia spontanea volontà, mi rendevo conto che non potevo uscirne da sola”

“Uscirne? Uscire da cosa?”

Deglutisco. Non posso farcela, è troppo difficile. Ho sempre odiato quella parola.

“Depressione, Logan. Il senso di colpa e poi la depressione”

Spalanca gli occhi, ma non mi guarda.

“E Drake?”

“Bobby cosa?”

“Come ha preso il fatto che… sei stata male per colpa mia?”

“Questo è stato l’unico lato positivo della tua partenza. Ti avrebbe ammazzato volentieri”

“Forse me lo sarei meritato”

“No. Mystica ha tentato di spiegarmi che cosa hai dovuto provare, che era necessario che te ne andassi, che dovevi riflettere, che avevi bisogno di pace. Ma alla fine della terapia, si è resa conto che più che tirarmi fuori dalla depressione non poteva fare. Con l’arrivo di Charlie e il ritorno dei poteri, l’analisi e la Stanza Bianca sono diventate indispensabili”

“Ti ho già detto che mi dispiace?”

“No, ma non sentirti in colpa. Questa mia reazione, questo mio comportamento, è stato a dir poco egoista. Prima che tu te ne andassi, ero stata occupata a chiedere scusa a Kitty. Qualche mese dopo lo scontro con Magneto, Bobby mi spiegò che cosa avevi fatto e perché. Allora mi sembrava di aver capito, ma quando Ororo mi disse che stavi per andartene, quella mattina nel suo ufficio, mi è crollato il mondo addosso, e ho capito che in quegli ultimi mesi non avevo proprio notato nulla. Non mi ero accorta di quanto tu potessi stare male, e non fui una buona amica. Per questo, la colpa di quel che mi è successo è solo mia. Se io fossi stata più attenta a te e ti avessi offerto il mio aiuto, probabilmente mi avresti anche spiegato il motivo della tua partenza, e non sarei stata così male. Perciò sono io che devo chiedere scusa a te, sia per come ti ho trattato appena prima che tu te ne andassi, sia perché non mi sono comportata da amica in quegli ultimi mesi”

Resta in silenzio. All’improvviso svoltiamo l’angolo e ci ritroviamo a scuola. Prima che lui possa uscire dall’auto, però, lo richiamo: “Logan? Quando torni indietro a prendere la macchina, puoi accertarti di come stia la ragazza?”

“Lo farò senz’altro”

“Ti ringrazio. Almeno non avrò qualcun altro sulla coscienza, anche se nella testa ho una voglia così forte di Hamburger che se entro dieci minuti non ne mangio uno credo che scoppierò”

Con Charlie per mano percorro il giardino e mi ritrovo in un baleno davanti al portone. Quando Logan lo apre e mi cede il passo, la prima cosa che scorgo è Bobby davanti all’ingresso. Sta fumando, e non mi ha vista.

“Drake, siamo qui”

Bobby si volta e fissa Logan appostato dietro di me. Ci viene incontro a passo svelto.

“Ciao papà!”

Bobby prende in braccio il bambino e si allontana. Non mi parla e non mi guarda.

Sospiro.

“Perfetto. Ora mi toccherà chiarire anche con lui”

“E’ solo preoccupato per te”

“Non ne ho bisogno. Sto bene. E fammi un favore: non diventare troppo amico di Bobby. Non potrei sopravvivere se la vostra alleanza diventasse stabile”

“Quando diventerò amico di Drake, gli asini voleranno”

“D’accordo, attenderò lieta quel giorno. Nel frattempo vado alla ricerca di una dozzina di Hamburger”




È incredibile come, se vuole, Bobby riesca ad evitarmi come farebbe qualsiasi uomo se avessi la Peste.

A pranzo non l’ho visto. Evidentemente ha affidato il bambino a Kitty, perché è venuto in refettorio in compagnia della sua piccola classe di piccioli mutanti. Ho cercato Bobby con lo sguardo, ma non c’era da nessuna parte.

Da quel che ho capito, Kitty ha integrato la sua classe con la mia per tutta la mattina. Non avevo particolare voglia di istruire giovani menti mutanti per oggi, ma è il mio lavoro, e un minimo di costanza in questo devo pur averla.

E’ appena suonata la campana, e la classe è ormai vuota. Sto riordinando il caos che c’è sulla cattedra, quando sento bussare alla porta.

“Avanti”

Mi volto. È Tempesta, che molto probabilmente avrà già pronta la ramanzina da brava Preside a ventiquattrenne irresponsabile.

“Ciao, Rogue. Come stai?”

“Benissimo. E anche mio figlio sta benissimo, se ti può interessare”

“Lo so, ho parlato con Kurt poco fa”

“Cosa c’entra…?” la mia voce si spegne mentre i miei occhi si dilatano.

Non è possibile, non ci credo. Come ha osato!

“Mi dispiace, Rogue, ma era necessario”

“No, non lo era affatto! Che cosa pensi, éh? Pensi che potrei fare del male a mio figlio?!”

“Te ne sei andata sconvolta e sei appena uscita da un brutto periodo. Non sapevo che cosa pensare”

“Dieci mesi fa!” sbraito. “Ho finito la terapia dieci mesi fa!”

Faccio per andarmene. Non voglio più parlare con lei. Per oggi ne ho avuto abbastanza di tutti loro: il rispetto e la fiducia non sono evidentemente principi sani su cui far riferimento.

Mi sbarra la strada. Allunga un braccio e lo posa sulla mia spalla.

“Che ne dici di parlare un po’ con Mystica? Ti ascolterà volentieri”

“Prende i tuoi soldi volentieri!”

“Rogue, per favore”

“Non ho bisogno di lei, sto bene”

“Rogue, per il bene di tuo figlio e della tua relazione con Bobby, va’ da Mystica per due settimane. Due settimane, ti chiedo solo questo. Dopodiché, se Mystica riterrà che le cose vadano meglio, potrai ritornare alla tua vita di sempre”

“Non ho chiesto io a Logan di tornare, Ororo. È stato via per anni. È stata una parte importante della mia vita, ed è vero: non sono stata bene. Ma ora sto splendidamente, sul serio. Devi concedermelo un momento di confusione, no? Nemmeno Logan si è arrabbiato più di tanto per quel che gli ho detto, perché dovresti farlo tu?”

“Bobby è preoccupato”

“Bobby è un codardo!”

“Bobby vuole aiutarti”

“E come? Come pensa di farlo? Sputando addosso al mio ruolo di Madre? Pensi che questo mi farà sentire meglio?”

“Nessuno qui dubita di te”

“Allora perché mi stai chiedendo di ritornare da Mystica? Tu non hai idea di che periodo sia stato. Dammi solo un po’ di tempo, fammi riprendere, e ti assicuro che scene come quella di stamattina non ne vedrai più, te lo giuro”

“Sono in pensiero per te”

“Dovresti essere in pensiero per Bobby, invece, visto che fra poco lo ucciderò”

La freddezza della mia voce è del tutto irriconoscibile.

“Rogue…”

“Non può assolutamente permettersi di dubitare di me come madre. Come Rogue e come fidanzata gliene do tutto il diritto, ma come madre no di certo! Non farei mai nulla a mio figlio! Piuttosto morirei, pur di non far del male a lui! Certo è strano che io abbia dovuto ricordartelo, però”

Tempesta sospira. Si scansa, e così posso sorpassarla. Mi avvio per il corridoio con un fastidioso ronzio nelle orecchie. La rabbia è troppo pesante, non riesco più a trattenerla.

Non so se credere a questa discussione. Non riesco davvero a capire cosa sia preso a Bobby. Sapere che pensa questo di me mi fa male; io sono una buona madre, amo mio figlio e non farei mai nulla che possa anche solo rattristarlo.

"BOBBY!

Arrivo in Sala Relax, furiosa, sperando di trovarlo.

Purtroppo non è qui. Veloce faccio scivolare un’ultima volta lo sguardo per la sala, ma non lo vedo, così mi volto. Mi ritrovo faccia a faccia con Mystica; sobbalzo mentre lei sorride.

“Non ho tempo per te, ora” snocciolo. “Devo trovare Bobby”

“Drake ha detto soltanto la sua verità”

Ma perché qui la gente sa tutto di te in meno di cinque secondi? A parte Jean e il Professore, credevo che non ci fossero altri telepatici qui intorno.

Faccio dietrofront e mi rannicchio sulla poltrona, ormai rassegnata ad un lungo discorso. Mystica mi segue e si accomoda sulla poltrona di fronte, le gambe accavallate e le mani posate sui braccioli.

“Che cosa sai?” le domando.

“Tutto”

“E scommetto che sei d’accordo con Ororo”

“Diciamo solo che ritengo una buona idea che tu parli con qualcuno. Non fa bene a nessuno tenersi tutto dentro, e tu non fai eccezione. Non sto dicendo che devi parlare per forza con me; io vengo pagata per ascoltare, perciò sei ben accetta, ma se parlare con me non ti ha aiutato una vola, farlo una seconda non cambierà le cose”

La fisso sbalordita. Da quando in qua vuole che io stia bene? Da quando in qua si interessa minimamente di quel che voglio o è meglio per me?

“Ehm, parli seriamente?”

“Sì. Strano ma vero”

Mi osserva e scuote la testa.

“Sei una delle persone più strane che io conosca, Rogue, ma sei senza ombra di dubbio una buona madre. Potrai essere un’amica schifosa, una fidanzata troppo gelosa, una paziente infinitamente lamentosa, ma sei una bravissima madre. Drake è arrabbiato, è geloso di Wolverine – anche se ora non se ne rende conto, credimi, pensa di aver superato quella fase – e preoccupato per la tua reazione. Ancora una volta, posso solo suggerirti di cercare di parlare con lui”

“E Logan?”

“Temo che per Wolverine ci vorrà un po’ più di tempo”

“Cosa intendi?”

“Che cosa vi siete detti quando è venuto a prendervi?”

In breve, le racconto ciò di cui abbiamo parlato durante il tragitto in macchina. Tralascio il fatto di aver rischiato di uccidere una persona. Sì, lo so, sono solo una vigliacca!

“Questo è un inizio” proclama alla fine. “Ma ancora non basta”

“Cosa vuol dire?! Per cortesia, non parlare in questo tuo modo criptico, mi fai venire l’ansia e poi non capisco, mai”

“Oh, bèh, non…”

Sento sbattere la porta d’ingresso e sobbalzo.

“Chi è?” domando a bassa voce. Che idiota! Nessuno al di fuori di questa stanza può sentirmi.

“Wolverine” sussurra Mystica.

Mi volto a guardarla. Evidentemente è riuscita a vederlo dalla sua posizione.

“Rogue!” sento chiamare. “Dove sei?”

È Logan. Cosa vorrà da me?

Mi alzo e precipitosamente raggiungo l’ingresso, con Mystica alle calcagna.

Trovo Logan intento a guardarsi intorno, frenetico.

“Logan, che cosa succede?”

Quando mi vede si blocca un istante.

“Che cosa succede?” insisto.

Lancia uno sguardo a Mystica.

“Ignorala!” sbraito. “Che cosa succede?”

“Quella ragazza” mormora, “quella ragazza è morta”




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Salve! Per favore, non trucidatemi. Non so neanche io che piega sta prendendo questa strana fan fiction! Ho iniziato a scrivere, e non ho più fatto molto caso alla razionalità degli eventi, ma ho solo cercato di restare IC.
Bobby_Drake: Grazie del commento! Sono contenta che Bobby non ti sia sembrato così terribile, anche se lo ammetto: ora il ragazzo sta perdendo la pazienza. Ma le cose non stanno come sembrano...
SoniaCristina1989: Grazie. Eccoti un nuovo capitolo. Spero che sia leggibile, e che non sia andata troppo sul tragico. In tal caso, incolpa la mia mente, non me.
Un altro saluto, a presto... quasi!:)

  
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