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Autore: Liberty89    06/12/2009    4 recensioni
Storia Incompleta.
Vexen s’inchinò e scomparve in varco oscuro per riapparire nel suo laboratorio. Si avvicinò alla scrivania e prese in mano una fiala di liquido scarlatto.
-Numero XIII… presto sarai mio…- sibilò il Freddo Accademico con un ghigno divertito.
-dal capitolo 2-
Una long-fic sull'arrivo di Roxas nell'Organizzazione e sul suo addestramento, nonché sulla pazza e misteriosa non-vita che conduce con i suoi compagni.
Par: Akuroku, Zemyx, Vekuroku, XemnasxSaix
Genere: Angst, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Crack Pairing | Personaggi: Altro Personaggio, Organizzazione XIII
Note: Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: Incompiuta, Non-con | Contesto: KH 358/2 Days, Contesto generale/vago
Capitoli:
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*arriva il banditore tutto contento e suona la sua trombettina per annunciare l'autrice* Bentrovati lettori e lettrici!!! *il banditore continua a suonare e viene guardato malissimo dall'autrice* In questo capitolo continua la missione di Roxas, cosa scoprirà? *il banditore suona di nuovo* Dacci un taglio altrimenti so io cosa tagliare <.< *il banditore tace e annuisce* Ecco... Tornando a noi! Roxas attraverserà la Fortezza Oscura e chi può dire cosa succederà? Leggete e scoprite! Buona lettura!!!

ps: questo capitolo è quasi totalmente descrittivo e quindi privo di dialoghi, spero che non vi annoi
ps2: scusate per il cambio di dimensione del carattere, ma sto iniziando a usare nvu e devo ancora capire bene come funge xD

Capitolo 13: I primi ricordi
Con un lungo cigolio, la porta della biblioteca si aprì e Roxas rientrò nel salone principale della fortezza, deciso a riprendere la sua esplorazione da dove era stata interrotta. Era più che mai convinto che Xemnas non l’avesse mandato lì per caso o altro motivo, ma l’aveva fatto per una ragione ben precisa.
Si rimise il cappuccio e veloce e silenzioso si diresse all’entrata che portava alla funivia.
Senza abbassare la guardia s’inoltrò nel corridoio e arrivò davanti al primo meccanismo. Vi salì e pochi istanti dopo, questo cominciò a muoversi, portandolo ai livelli superiori.
Il silenzio era interrotto solamente dal rumore delle scintille che i cavi energetici emettevano.
Il giovane si riscosse quando la funivia si arrestò di colpo, facendolo sobbalzare. Scese e salì le scale che aveva di fronte per ritrovarsi all’esterno della fortezza. Si avvicinò al cristallo per far muovere la funivia che l’avrebbe portato al piano superiore, ma un gruppo di Heartless comparve alle sue spalle.
Si voltò e scrutò i suoi avversari uno a uno.
Una decina di Darkball, grandi sfere dagli occhi gialli che ghignavano mentre i loro sguardi lo esaminavano da capo a piedi, e cinque Wyvern, dragoni dalle squame rossastre che sbattevano lentamente le loro ali logore strappate in più punti. Roxas allargò le braccia e le armi a forma di chiave comparvero tra le sue mani.
Uno scatto e dopo aver superato il gruppo di ombre, la prima sfera dagli occhi gialli diventò polvere dopo pochi secondi. A quel gesto, le restanti creature d’ombra si mossero come un solo essere verso il loro nemico, che nel frattempo si era girato mostrando due iridi spente all’interno del cappuccio.
Le ombre tremarono un istante quando avvertirono la freddezza di quello sguardo, ma non si tirarono indietro e continuarono la loro avanzata.
Il Nessuno corse verso il gruppo di avversari e con un rapido balzo arrivò sulla schiena di un drago, dove conficcò con decisione la lama del Lontano Ricordo. Il malcapitato emise un unico gemito di dolore per poi scomparire e tornare al buio da cui era venuto. Senza esitare, appena appoggiò i piedi a terra, il giovane si lanciò contro le creature che lo circondavano e una volta ridotta la distanza tra loro, menò un fendente orizzontale con il Portafortuna, che fu immediatamente seguito da un colpo verticale del secondo keyblade, decretando la fine di due Darkball.
Avvertì un movimento alla sua destra e velocemente balzò all’indietro con una capriola, dopodiché l’arma bianca fu scagliata in direzione della sfera d’ombra, mentre la seconda chiave era impiegata contro altre due che si erano avvicinate a lui. Dopo aver distrutto il suo obiettivo, il Portafortuna riapparve nella mano del suo possessore, ma fu nuovamente rilanciato contro il Wyvern che stava scendendo in picchiata sul biondo. Le due Darkball attaccate in precedenza svanirono e, recuperata la chiave bianca, il ragazzo saltò fino a raggiungere la stessa altezza del drago e cominciò a colpirlo ripetutamente con fendenti su fendenti finché non scomparve.
Tornato a terra, Roxas compì un giro su se stesso e con due attacchi circolari arrestò l’avanzata della terza creatura alata che dopo un violento e rapido affondo seguì i suoi compagni nell’Oscurità.
A quel punto, le restanti quattro Darkball lo circondarono e tentarono il tutto per tutto: le sfere si scagliarono contemporaneamente contro il numero XIII e si auto-distrussero provocando una forte esplosione.

***
Un varco si aprì nella stanza dalle pareti bianche e il proprietario si gettò stancamente sul letto dalle lenzuola color notte senza neanche levarsi il lungo cappotto nero. Si girò sulla schiena e si mise a fissare il soffitto.
-Sono stato in entrambi i posti, ma non ho scoperto nulla…- pensò. -Non so che pesci prendere…-

Toc, toc!

-Avanti!- disse mettendosi a sedere talmente in fretta che il cappuccio gli cadde sulle spalle, mostrando il lungo ciuffo grigio-azzurro.
-Ciao Zexion!- esclamò il biondo entrando e chiudendo la porta dietro di sé per poi andare a sedersi accanto al compagno.
-Ciao Demyx…- rispose lui in un sussurro, abbassando lo sguardo e trovando i suoi piedi stranamente interessanti.
-Che è successo? Hai scoperto qualcosa di grave?- domandò l’altro preoccupato.
Il Burattinaio Mascherato aveva deciso di recarsi al Castello della Bestia e nell’Oltretomba per cercare indizi che potessero aiutarlo a scoprire qualcosa sugli strani fatti che accadevano alla Chiave del Destino.
-No, non ho scoperto proprio niente… Possiamo escludere che sia qualcosa legato a ciò che gli sta intorno.-
-Capisco… A questo punto ti converrebbe chiedere a Xaldin se ha notato qualcosa mentre era con lui…- propose il numero IX.
Il numero VI alzò lo sguardo sul compagno. -E tu? Non hai notato niente di strano?-
Scosse la testa. -No, mi è stato accanto per tutto lo scontro, tranne quando sono stato colpito e ho perso i sensi finché Cerbero non ha iniziato a schiacciarmi con la zampa.-
-Quindi non sai cosa sia successo a Roxas nel frattempo…- affermò, portandosi una mano sotto il mento in segno di riflessione. -Potrebbe essere successo di tutto in quel poco lasso di tempo…- pensò poi. -Ma forse nemmeno Roxas stesso saprebbe risponderci…-
Sospirò stanco e si lasciò cadere nuovamente sul letto, chiudendo gli occhi.
-Più tardi parlerò con Xaldin… Adesso voglio riposarmi…-
Aprì di scatto gli occhi quando avvertì del peso su di sé e trovò l’altro Nessuno con un sorriso malizioso dipinto sul viso.
Demyx si chinò sul compagno e cominciò a baciargli dolcemente il collo per poi spostarsi sull’orecchio.
-Ci penso io a farti passare la stanchezza… Vuoi?- sussurrò.
Zexion rabbrividì quando sentì il fiato caldo del biondo a contatto con la sua pelle. Non rispose e prese il viso dell’altro tra le mani portandolo davanti al proprio per unire le loro labbra in un bacio passionale. Il Notturno Melodico chiuse gli occhi a sua volta e schiuse la bocca, lasciando campo libero al ragazzo sotto di sé che capì al volo. La lingua del numero VI esplorò la bocca del biondino e quando incontrò la sua gemella, iniziò con essa una giocosa danza.
Le mani di Demyx si mossero audaci e andarono alla ricerca della lunga zip del soprabito e, quando la trovarono, la abbassarono velocemente e il ragazzo col ciuffo tremò quando sentì le lunghe dita dell’altro percorrergli l’addome con delicate carezze.
Si separarono alla ricerca d’aria e senza interrompere il contatto tra i loro sguardi, entrambi si liberarono del soprabito e di ciò che gli ricopriva la parte superiore del corpo, restando in pantaloni.
Le iridi acquamarina osservarono attentamente il corpo dell’altro Nessuno, trovandolo irresistibile nonostante i muscoli non fossero ben definiti, arrivando a posarsi ancora sul viso dalla pelle candida e su quei profondi occhi blu, mentre il loro proprietario si spostava il lungo ciuffo dietro l’orecchio.
-Sei bellissimo…- sentenziò semplicemente, facendo arrossire un poco il compagno. Sorrise dolcemente e si abbassò nuovamente portando le sue labbra vicino all’orecchio dell’altro. -E quando arrossisci, lo diventi ancora di più…-
Non ancora abituato a sentire certe affermazioni su di sé, Zexion arrossì maggiormente, ma gli scappò un gemito di piacere quando Demyx prese a tormentargli il lobo dell’orecchio con la lingua. Dopodiché scese lungo il collo, lasciando una scia di baci al suo passaggio, arrivò alla spalla per poi proseguire sul petto e continuare fino all’ombelico. Alzò lo sguardo quando sentì un suono a lui nuovo. Il Burattinaio Mascherato stava trattenendo una risata…?
-Zexion? Tutto bene?-
-S-sì… Non preoccuparti…- rispose lui col fiato corto, ma con un sorriso dipinto sul viso.
Il biondo osservò con sospetto il compagno e poi riprese da dove aveva interrotto per fermarsi ancora quando udì chiaramente una risata.
-Zexion… soffri il solletico?- chiese con un ghigno.
-Non pensarci neanche!- esclamò lui, intuendo le intenzioni dell’altro.
Il Notturno Melodico non lo ascoltò e cominciò a passare la lingua sul punto debole appena trovato, ma poco dopo fu interrotto con violenza da uno scatto dell’altro che aveva invertito le posizioni.
-Adesso se permetti tocca a me…- disse il ragazzo col ciuffo col respiro affannato, mentre bloccava i polsi del compagno.
-Non eri stanco?- domandò Demyx.
-Sì, ma non ho detto che avrei lasciato fare tutto a te…- rispose malizioso, per poi dedicarsi alla cintura dei pantaloni del biondino.

***
L’unico suono udibile era il battito d’ali dei due Wyvern, che osservavano l’intensa nube di fumo in attesa. In attesa di vedere il corpo senza vita del loro avversario che era costato il sacrificio dei loro compagni.
Veloce, una lama nera uscì dalla nuvola grigia e tagliò di netto l’ala destra del drago più vicino che emise un verso di dolore per poi accasciarsi a terra, sbattendo l’altra ala. Il fumo si diradò, ma il proprietario dell’arma era svanito.
Il secondo Heartless si guardava attorno nervoso tuttavia non si accorse del varco oscuro che si aprì alle sue spalle. Il Nessuno caricò un fendente verticale dall’alto verso il basso, ferendo la schiena della creatura, dopodiché con l’altro keyblade menò un rapido fendente orizzontale che decapitò l’ombra senza lasciarne nemmeno il ricordo.
Con una capriola, il biondo fu di nuovo a terra e lentamente s’incamminò verso l’ultimo ostacolo che si trovava sulla sua strada. Caricò il Portafortuna alle sue spalle e si preparò a colpire l’essere che gemeva ai suoi piedi.
L’ultima cosa che egli vide fu una figura in nero che gli si fermava davanti e con uno sguardo di ghiaccio lo trapassava da parte a parte con la candida lama della sua chiave.
-Sei stato bravo Roxas…- sibilò la voce del Freddo Accademico, mentre il giovane si dirigeva verso la funivia che l’avrebbe portato al piano superiore del castello. -Ora continua pure la tua missione…-
Gli occhi del ragazzo tornarono limpidi e dubbioso si guardò in giro. -Ma non erano comparsi degli Heartless? Bah…- pensò, grattandosi la testa e salendo sulla funivia.

***
-Bene, posso ritenermi soddisfatto.- affermò il numero IV, sedendosi alla scrivania. -Sono riuscito a mantenere il contatto per più tempo e anche durante l’esplosione… Direi che per oggi gli esperimenti si possono concludere qui…-
Detto questo prese tra le mani la catenina a cui era legato il ciondolo di vetro e un ghigno si dipinse sul suo viso.
-Roxas… grazie a te il mio piano potrà realizzarsi più in fretta del previsto…-

***
Una brezza leggera muoveva i dritti capelli di fiamma del ragazzo seduto sull’alto campanile. Le iridi smeraldine erano fisse sull’eterno tramonto di quel luogo, senza osservarlo veramente. La mente del Soffio di Fiamme Danzanti era rivolta a un unico pensiero, divenuto fisso, quasi un’ossessione.
Sospirò, abbassando lo sguardo per poi riportarlo sull’orizzonte.
Quel mondo eternamente bagnato dalla luce del sole al crepuscolo era in grado di placare il suo animo turbolento, ma da quando aveva iniziato a condividere quei momenti con il giovane Nessuno dagli occhi color del cielo, tutto aveva preso un aspetto diverso e il suo vuoto era stato lentamente colmato. Ora che il giovane non era lì accanto a lui, il numero VIII si sentiva spento, come la debole fiamma di una candela che in mancanza di ossigeno smette di bruciare.
-Roxas… Ciò che provo per te aumenta sempre di più… E ora che non ci sei, mi sento perso nel vuoto di me stesso…- pensò, mentre si alzava senza però distogliere lo sguardo dal sole.
Rimase in piedi per un periodo indefinito, dopodiché aprì un varco e vi sparì all’interno per riapparire davanti ad una porta bianca su cui era inciso il numero XIII. Quando la aprì, essa non emise suono e lentamente il ragazzo entrò, si diresse verso il comodino accanto al letto perfettamente in ordine e prese l’innaffiatoio dall’armadietto del mobile e andò in bagno per riempirlo. Tornò indietro e versò l’acqua nel vasetto in cui la piantina cresceva tranquilla dando un tocco di vita a quella stanza silenziosa e fredda.
Terminato il suo compito, Axel aprì un nuovo varco e si diresse nella sua stanza. Si tolse il soprabito e dopo aver aperto la finestra, si sedette sul davanzale con una gamba raccolta al petto e l’altra penzoloni, poi rivolse lo sguardo color smeraldo alla luna a forma di cuore, che sovrastava il buio cielo di quel mondo bianco, porta del nulla, lasciandogli una muta preghiera per il suo compagno.

***
Si fermò sulla cima della scalinata coperta da un soffice tappeto rosso sangue.
Finalmente vi era giunto. Il Grande Salone, il luogo in cui giaceva, sigillata, l’ultima serratura. Il luogo che aveva visto la sua nascita.
Prese a camminare. Passi lenti e silenziosi, ancora più del solito perché attutiti dalla stoffa, che si allargava su tutto il pavimento. I sei bracieri, tre da un lato e tre dall’altro, segnavano il breve percorso che portava alla scalinata seguente. Le fiamme blu e azzurre illuminavano la stanza con la loro fiamma fredda come la neve.
Il Nessuno gettò una rapida occhiata alla sua destra e alla sua sinistra e vide i cunicoli di ghiaccio in cui erano state rinchiuse le sei principesse del cuore. In un flash improvviso di memoria, gli parve di rivederle davanti a sé, addormentate in un sonno simile alla morte, in attesa del loro salvatore.
Salì i pochi gradini che poi si dividevano in due scalinate, ma che portavano alla stessa meta.
Scelse la strada di destra e passo dopo passo arrivò.
Fino a quel momento non ricordava esattamente com’era avvenuta la sua comparsa, ma quando si fermò davanti a ciò che una volta era la serratura, tutto gli tornò alla mente.
Il keyblade oscuro, che libera i cuori delle persone.
Il Prescelto che di sua spontanea volontà lo usa su di sé, per liberare il cuore che riposa accanto al suo.
Un cuore puro come la Luce stessa, che ormai libero torna al suo corpo, mentre colui che fino a quel momento ne è stato il custode scompare in una scia di luci, per sprofondare nell’Oscurità.
Vide il cuore del ragazzo dai capelli castani lasciare il suo corpo e diventare una piccola ombra dagli occhi scintillanti e vide quello stesso corpo mutare e prendere le sue fattezze: capelli biondo grano, pelle chiara, ma gli stessi occhi azzurri come il cielo.
La Chiave del Destino si ritrovò in ginocchio, alla fine del flashback.
-Perché hai rinunciato così al tuo cuore? Non ci hai pensato due volte a sacrificare la tua vita per quella della principessa…- disse, per spostare lo sguardo accanto a sé, dove in un ricordo vide una ragazza dai capelli rossi tentare di stringere a sé un corpo ormai privo del cuore.
-Perché l’hai fatto Sora?-





Et voilà! Saranno contenti gli amanti della Zemyx xD Visto che porcellini? u.u
Axel invece sospira e si affligge per l'assenza di Roxas, che nel frattempo giunge al luogo in cui è nato e scopre com'è diventato Nessuno. Mentre Vexen fa tranquillamente i suoi esperimenti u.u
Ce la faranno a fermarlo in tempo? E Roxas come reagirà a ciò che ha ricordato? Questo e altro nel prossimo capitolo, che potrebbe arrivare prima grazie al ponte dell'immacolata!
See ya!

Angolo Recensioni

soral: Ciao gemellina ^^ Sono contenta che i due capitoli ti siano piaciuti! E che mi dici di questo? Piaciuta la scena Zemyx? Fammi sapere! Ciauuu!!

LittleKairi14: Eccoti il nuovo chappy ^^ Spero che ti sia piaciuto come il precedente ^^ Byee!!

BloodberryJam: Dici che è lui? Chi lo sa... u.u Può anche essere qualcuno che gli somiglia u.u Sono felice che la fic ti entusiasmi! E ora che mi dici? u.u Aspetto commenti ^^

infiammabile: *se la immagina come un ultras* Wow xD Tanti miei lettori finiscono così, ma io non smetterò mai di stupirmi xD Non preoccuparti per Roxas u.u Non gli succederà nulla.... *nasconde copione* Che mi dici di questo chap? Spero che ti sia piaciuto ^^ Bye!!!

uomo nero: Sei perdonata ^^ Non ho mai scotennato nessuno per non aver commentato, quindi vai tranquilla xD Anche tu dici che è codesta persona? Ma chissà u.u Stai tranquilla che a Roxy-chan non succede niente... per ora.... *nasconde altro copione* Spero che la Zemyx ti piaccia come coppia ^^ per l'akuroku bisognerà aspettare un pò xD Ciauuu!!!

Ovviamente ringrazio anche tutti voi che vi limitate a leggere la fic ^^ Vi adoVo tutti sempre di più *v* Alla prossima gente!!! E buona immacolata a tutti!!!!
  
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