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Autore: Nero Virgil    09/12/2009    2 recensioni
Siamo nel XXII secolo, dopo la terza guerra mondiale la popolazione mondiale ha smesso di progredire tecnologicamente e basa la propria vita sull'agricoltura. Un lungo periodo di pace venne interrotto dallo spirito di Hades tornato in vita e dalla resurrezione dei 108 specter. Athena per riportare la pace si reincarna nuovamente e richiama a se le 88 armature appartenenti ai suoi cavalieri. Una nuova guerra sacra ha inizio!
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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hdgfdf Inferno, Palazzo del giudizio

Achal era finalmente giunto all'altra dell'Acheronte, il paesaggio era lugubre e spettrale.
Le roccie sulla strada che portava al Palazzo del giudizio erano di uno strano colore... violastro per l'appunto e nel terreno si potevano notare delle orme di specter che andavano e venivano.
Dopo una corsa che tolse quasi il fiato ad Achal, il Palazzo del giudizio apparve all'orizzonte come un angelo in quell'oscurità.
La costruzione ricordava l'architettera greca ma con qualcosa di diverso...
Dall'edificio provenivano dei rumori che si distinguevano chiaramente, erano urla di anime che probabilmente avevano ricevuto qualche punizione.
"Se la memoria non mi inganna il tribunale dovrebbe essere presieduto da degli specter di cui non so il numero preciso, devo stare in guardia quando entrerò perchè l'abitudine più frequente degli specter deboli è attaccare alle spalle l'avversario" pensò Achal salendo la scalinata che conduceva all'ingresso.
Il cuore di Achal cominciò a battere molto forte una volta terminata la scalinata per paura di incontrare qualche specter molto potente oppure un altro giudice; a passi molto lenti cominciò a percorrere il breve spazio che divideva la porta d'ingresso dall'ultimo scalino, poggiò la mano sulla maniglia e sentì una vocetta stridula dire "Hihihi ma cosa abbiamo qui? Un cavaliere di Athena che ha perso la strada?".
Achal si voltò di scatto e fece un salto indietro vedendo uno strano specter alla sua sinistra.
Lo specter camminava a gattoni e aveva un strana armatura di un colore grigio che presentava su tutta la superficie come delle strane bolle o lentiggini che lo specter presentava anche nel viso bruttissimo.
"Chi accidenti sei?" esclamò Achal e lo specter rispose "Zelos della Rana, stella della terra sinistra; hai fatto uno sbaglio imperdonabile a venire qui ti ucciderò di persona così il sommo Radamantys mi darà una bella promozione" e cercò di attaccare Achal.
"Sei veloce come una tartaruga specter preparati! Sarai tu a soccombere! OHMM!" esclamò Achal prima di attaccare Zelos che venne investito da un raggio dorato di una potenza incredibile, dello specter non c'era più traccia.
Niente poteva ora impedire al cavaliere della vergine di varcare il portone del Palazzo del giudizio, con calma mise la mano sulla grossa maniglia, aprì la porta ed entrò nella struttura.
All interno la struttura ricordava un tribunale e Achal potè riconoscere, nel posto dove di solito si sedeva il giudice, uno strano individuo, probabilmente uno specter, con addosso una tunica da giudice.


Atene, sala del Gran sacerdote


Il ragazzo entrato nella sala  si diresse verso il Gran sacerdote e non si inchinò nemmeno dicendo "Allora? Per che cavolo di motivo avete interrotto la mia caccia allo specter?".
Il ragazzo, dal punto di vista fisico, presentava dei capelli argentati portati a taglio corto, occhi perforanti di un colore verde chiaro, una carnagione abbronzata e un fisico abbastanza robusto.
"Sai che questi modi non mi piaciono Dedalo del Cancro! Comunque voglio affidarti il comando della spedizione che interesserà te e i cavalieri d'argento qui presenti" rispose il Gran sacerdote.
"E dove si dovrebbe fare questa spedizione?" domandò Dedalo.
"Nell'ade".
"Bene, conosco l'ade come le mie tasche ma cosa dovremo fare lì?".
"Dovrete aiutare Achal della vergine a recuperare l'oggetto in grado di uccidere gli specter e portarlo qui al Grande tempio".
"Ok, meglio non perdere tempo! Forza tutti nell'ade!".
"Una domanda ma come facciamo ad entrarci?" domandò Tanes.
"Così! Seki Shi Ki Mei Kai Ha!" Dedalo alzò il dito e spedì gli spiriti dei cavalieri d'argento nell'ade prima che riuscissero a dire una sola parola.
Il Grande sacerdote, rimasto solo, esclamò "Ragazzi, il futuro di questa guerra sacra è nelle vostre mani, non deludetemi!".


Siberia orientale

Lucas e il suo maestro si trovavano davanti ad una montagna ghiacciata molto alta che sfiorava circa i 4000 metri di altezza.
Il paesaggio era molto lugubre e freddo e si vedevano dei piccoli alberi morti che rendevano il paesaggio ancora più lugubre.
Il maestro esclamò "Lucas, è arrivato il momento di diventare un valido e coraggioso cavaliere e per farlo dovrai scalare questa montagna, poi rompere, con l'aiuto delle energie fredde, il ghiaccio che custodisce l'armatura".
Lucas stava per andare quando si sentì una voce provenire da dietro il maestro "Maestro... Le avevo chiesto di aspettarmi prima di far cominciare la prova al suo allievo... non è di parola...".
Apparve una strana figura dietro il Maestro con addosso un'armatura dorata.
Aveva dei lunghi capelli verdi scuro che portava sciolti dietro e davanti aveva una lunga ciocca di capelli che copriva l'occhio destro; per il resto era un ragazzo alto con una carnagione molto chiara tipica degli abitanti siberiani.
"Lucas ti presento il mio precedente allievo di cui ti ho tanto parlato, è un cavaliere d'oro di Athena, più precisamente il cavaliere dell'Acquario" disse il Maestro.
Il cavaliere dell'Acquario fece un piccolo inchino con la testa e disse "Salve Lucas... una volta diventato cavaliere sarai sotto il mio comando quindi ho ritenuto necessario venire a constatare le tue capacità di persona...".
Lucas esclamò "Posso sapere il tuo nome?".
"....." rispose il cavaliere d'oro.
"A lui non piace che la gente sappia il suo nome ed io, per quanto ne so, sono l'unico dopo la morte dei suoi genitori a sapere il suo nome" intervenne il Maestro "Lucas, puoi partire quando vuoi".
Lucas, prima di partire, guardò meglio il cavaliere dell'acquario che ricambiò guardando Lucas con uno sguardo che gli fece "gelare" le vene.
Lucas prese la rincorsa e cominciò a scalare quella terribile montagna di ghiaccio che gli avrebbe arrecato fatica e dolore.


ps:  ringrazio tutti coloro che hanno lasciato una recensione ai precedenti capitoli e tutte le persone che seguono la mia storia; scusatemi se ci ho messo del tempo ad aggiornare e scusatemi se trovate delle lettere doppie o delle lettere mancanti ma non ho avuto tempo di rivederlo e ho scritto di fretta. Comunque spero che questo capitolo vi soddisfi! Ciao ^^!

 






  
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