Libri > Il diario del vampiro
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Autore: CathyEarnshaw    11/12/2009    1 recensioni
E' basata sullo spoiler recente dell'ultimo libro della Smith di questa saga, ho provato ad immaginare ... Non voglio dire altro. Scritta sotto il punto di vista del mio vampiro preferito.
Genere: Romantico, Commedia, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Umano?! Come? Quando? Perché?
Per tutti i demoni dell’inferno,non diciamo stronzate.
E’ Stefan quello che ha sempre voluto ritornare umano,io … io,bah lasciamo stare.
Non era nei miei piani. No,per niente. Non era per niente nei miei piani ritornare umano.
Probabilmente se avessi saputo che tornare indietro dallo Shi no Shi dopo: aver sconfitto Shinichi e aver salvato mio fratello,mi avrebbe portato a questo,beh … può darsi che non mi sarei preso la briga di addentrarmi in quel luogo.
Okay, non mi ci vedo molto bene sotto la veste di paladino della giustizia,ma chissà.
Cosa più importante, che non ho ancora pensato (il mio cervello arriva in ritardo per la maggior parte delle volte), è che avrò una marcia in più per avere Elena tutta per me.
Ah,questa sì che mi piace come idea, e se per averla dovrò sopportare qualche debolezza umana … vedrò di sopravvivere.
Devo pensare al presente,però.
Elena ha lasciato Stefan perché,uhm … credo perché l’abbia fatta inacidire parecchio.
Lei è qui ora,a casa mia.
Crede che io abbia bisogno di qualche tipo di supporto morale o cose del genere.
Non siamo a Fell’s Church né a Firenze,siamo a Londra.
Vicino Central Park,avevo comprato una casa qui quando ero ancora vampiro e finalmente sarà di una qualche utilità.
La mia dea in miniatura è seduta sul divanetto rosso del soggiorno,con il braccio sul bracciolo e la testa indolentemente appoggiata alla mano.
Parla,Dio quanto parla! E’ assurdo,non riesco a sentire granché di quello che dice,sono evidentemente abituato ad un udito più sopraffino.
Una cosa mi è rimasta però: il fascino e l’eleganza,almeno quelli hanno sempre fatto parte della mia natura.
Così come la modestia d’altro canto.
Mentre Elena parla,convinta che io la stia ascoltando,mi dirigo in cucina a prendere qualcosa da bere.
Dopo tutto quello scroscio di parole insensate avrà pur bisogno di fermare quella lingua e di dissetarsi,no?
La mia mente inizia a viaggiare vero tutt’altri pensieri,ancor meno che impuri.
Le dita scorrono a toccare i vari bicchieri di vetro e invece di prenderne uno dalla mensola, lo faccio cadere.
Ora è in frantumi sul piano da cucina con alcuni cocci sparsi per terra e il mio dito sanguinante.
Resto ammaliato da quell’unica goccia di sangue che mi riga l’indice,alzo la mano d’avanti gli occhi per analizzarla meglio.
Da quant’era che non provavo del dolore.
Elena entra dalla porta già lasciata aperta da me,accorre quasi di corsa e blocca tutti i miei pensieri di colpo quando mi giro a guardarla.
Sono consapevole di avere uno sguardo assolutamente stupido in questo momento, ma non ho la capacità di riprendere il controllo e bloccare i miei sentimenti precedenti e quelli attuali.
“Oh,Damon. Ti fa male?”
Non le rispondo ancora, rimango a fissarla,la bocca mi si apre per dire qualcosa: non so esattamente cosa,ma non dev’essere intelligente.
Che preoccupazione stupida la sua,è un taglietto. Fa male solo un po’,ma passerà.
Come è diventata apprensiva nei miei confronti,è sconvolgente: crede che mi metta a lagnare per questo quando ho qualcosa di molto simile ad un angelo d’avanti agli occhi?
E’ veramente speciale, Elena€, è la personificazione della bellezza.
Elena è … tutto e basta,tutto per me,e lei non lo sa.
Perché non lo sa? Perché non glielo dico?
“Oddio è più grave di quanto pensassi”
Dice lei prendendomi il dito tra le sue soffici mani.
Mi riprendo dalle mie stupide fantasie.
“Ma no,quale grave” la mia voce è piatta,reduce dei sogni spezzati dalla voce del mio angelo terreno.
“Ah,okay. Parli allora,pensavo fossi troppo sconvolto.
Immagino come ti debba sentire,stanno succedendo un sacco di cose insieme,soprattutto a te.”
“Non hai proprio idea di come mi senta” le rispondo,lei mi guarda torva. Probabilmente pensa che le mie parole siano delle frecciatine,ma no … io sto benissimo,la cosa che più mi stravolge ora è solo l’effetto che mi provoca la sua vicinanza.
Questo eccesso di battiti cardiaci … potrei rischiare un infarto.
Mi allontano e vado nel ripostiglio a prendere una scopa ed una paletta per spazzare. Mi rendo conto di essere un pessimo spazzino,Elena mi sorride e io non riesco a staccare lo sguardo da quelle labbra.
“Faccio io,tranquillo.”
Prende la scopa e inizia a spazzare.
I miei occhi si muovono frenetici,passo lo sguardo tra lei e il pavimento.
Non voglio fissarla,ma non posso farne a meno.
E’ la cosa più bella che mi sia mai capitato di osservare: è perfetta.
  
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