breathe in the future, breathe out the past
~
{we'll never know how it ends}
Andò da lui di giorno, in modo che potesse scambiarla per un sogno.
<< Puoi farlo, ora? >> Alucard si svegliò e non lo credette vero. Gli stava davanti vestita di bianco, e pareva si offrisse a lui come una vittima all’altare. Soppesò quel che ancora fluttuava tra loro: era davvero la prima volta che gli chiedeva se poteva fare qualcosa, piuttosto che ordinarla?
Sentì come l’eco di un evento che veniva scartato e gettato nei rifiuti del tempo.
<< Puoi farlo, Alucard? - disse guardandolo attraverso i capelli chiari e fini come paglia - La scelta è tua. >>
Andò da lui di notte, in modo che potesse capire.
Integra portava sul collo i disegni del suo amore e sul volto il desiderio della conseguenza: le sue mani guantate tremavano appena, strette ai fianchi come a formare una croce.
Ancora una volta, l’ombra della nostra croce tra noi? Alucard rise del suo disappunto, sentì in gola la sua amarezza e non si pentì della scelta.
Lei lo guardò, spaesata, perplessa; capì che amarla senza l’armatura gli era molto più difficile.
<< Perché mi sembra di aver già vissuto tutto questo? >>
<<
Perché lo hai già fatto, Integra.
>> le rispose chiudendo gli occhi.
A.N.
Evviva. Basta un po’ di Solid ETC per farmi venire la voglia di scrivere su di loro. Dieci minuti contati.
Il titolo è una frase della canzone If you stayed over di Bonobo. Tecnicamente sono due drabbles belle e finite, ma è possibile che continui a scrivere. Statemi bene. (L)