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Autore: Agartha    24/06/2005    3 recensioni
James convince Remus ad aiutarlo a conquistare Lily ma.....come è immaginabile le cose non vanno come dovrebbero e.......questa è la mia seconda fic su Harry Potter ed è ambientata ai tempi dei malandrini. E' sia slash che non e spero possa piacervi.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash, Yaoi | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily, Remus/Sirius
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Prima di iniziare il capitolo premetto una cosa

Prima di iniziare il capitolo premetto una cosa.

Sta volta posterò il capitolo diciottesimo in due versioni.

La prima è quella corretta da Twinstar per cui è definitiva, l’altra è la prima stesura con alcune modifiche qua e là giusto per correggere le parti più ostiche.

Perché ho fatto questa scelta?

Perché Twinstar ed ha ragione mi ha fatto notare che il mio capitolo conteneva molte parti con romanticismo da Harmony (anche se non leggo gli harmony), e quindi ne è venuto fuori qualcosa di estremamente esagerato.

Tuttavia a me, quelle parti piacevano per cui non me la sono sentita di eliminarle totalmente.

Per cui….la versione definitiva del capitolo è quella corretta da Twinstar, ripulito di molte ingenuità, corretto e reso più "comune", che però non riesco a sentire completamente mia. Già….perché quando ho riletto il capitolo dopo le correzioni, mi sembrava solo che l’idea fosse mia, ma che fosse stato scritto da una terza persona.

Mentre l’altro capitolo che posto è quello sì pieno di errori, pieno di ingenuità, pieno di romanticismo da Harmony ma che sento parte integrante di me.

Ora….non è che i capitoli discostano più di tanto, per cui sarebbe inutile leggerli entrambi almeno che…non vi fa piacere metterli in confronto.

Se…volete leggerne solo uno, leggete quello definitivo, e solo se avete tempo, leggete anche l’altro.

Poi, se volete farmi sapere cosa ne pensate, ve ne sarei grata.

Un bacione

Agartha

 

Questo è quello definitivo.

 

Ecco il penultimo capitolo.

E’ dedicato a Chu che, come premio per aver risposto per ben due volte correttamente al mio quiz finale, mi ha chiesto una scena dolce tra Sirius e Remus (un GROSSO grazie a Chu da parte della Beta Reader!! *.*) (spero che quella in questo capitolo lo sia abbastanza).

Un ringraziamento va anche a Twinstar, una beta reader unica e preziosa. Grazie!

E un saluto è rivolto anche a . In bocca al lupo per gli esami di maturità!!!!!!!!!!!!!!!!!!

E, poi, un bacio anche a tutti quelli che leggeranno il capitolo.

Un bacione

Agartha

 

P.S. Spero di non deludere nessuno con questo chiarimento tra Sirius e Remus. E’ semplice ma…per me in linea con la storia. Voi come lo trovate?

 

Un bacione.

Agartha

 

CAPITOLO 18 – CHIARIMENTI (SIRIUS E REMUS)

 

Sirius correva per i corridoi deserti della scuola, con un unico pensiero in testa: raggiungere Remus quanto prima, chiarirsi con lui e, magari dichiarargli il suo amore.

Doveva riuscire a farsi perdonare dal suo amico, fargli capire che il motivo per cui in quel periodo si era comportato in modo particolarmente stupido erano i suoi sentimenti per lui: nonostante quella malefica pozione gli avesse fatto provare dei sentimenti d’amore (o presunti tali) per Lily, era Remus la persona che gli aveva fatto davvero battere il cuore.

Aveva finalmente compreso che il suo cuore apparteneva a Remus e, ora lo sapeva, gli era sempre appartenuto, anche se per molto tempo non era riuscito a dare un nome a quel sentimento d’affetto profondo che lo legava all’amico: si era ingannato in tutti quegli anni, aveva mascherato ciò che provava con l’amicizia, ma finalmente quel velo che gli copriva gli occhi era caduto.

Si, lui amava Remus Lupin, se ne rendeva davvero conto.

Ora doveva rendersene conto anche Remus, però.

Doveva riuscire a trovare le parole per fargli capire quanto l’amasse, quanto desiderasse essere solo fonte di gioia per lui. A quel pensiero Sirius sentì una stretta al cuore: sarebbe riuscito a dargli gioia se fino a quel momento non gli aveva causato che sofferenze?

Si, ce l’avrebbe fatta, ne era sicuro: avrebbe recuperato il tempo perduto, cancellato tutto il male che gli aveva fatto; l’avrebbe circondato col suo amore, fatto suo.

Uscì dal portone d’ingresso e, nascosto dal mantello della notte si recò nel luogo in cui, a quanto aveva detto la Mappa del Malandrino, si trovava Remus.

Sperava fosse ancora lì.

Fu difficoltoso camminare nell’oscurità, all’inizio, dal momento che i suoi occhi non si erano ancora adattati all’oscurità: per Remus, al contrario, era abbastanza facile orientarsi nella notte. Era uno dei pochi vantaggi che comportava l’essere licantropo. Le cose poi, erano complicate dalle nuvole che coprivano la luce della luna.

Una persona comune si sarebbe smarrita in quelle tenebre.

Fortunatamente i suoi continui girovagare con gli amici durante le notti di luna piena gli avevano fatto sviluppare la capacità di orientarsi nel buio, per cui riuscì a mantenere comunque un’andatura piuttosto rapida e sostenuta finché i suoi occhi non riuscirono a penetrare il velo nero della notte, dopodiché accelerò il passo.

Si guardò rapidamente intorno per capire dove fosse con esattezza: accanto alla casetta del Guardiacaccia. Nell’oltrepassarla si accorse che la luce era spenta: Hagrid doveva essere andato a festeggiare il Natale ad Hogsmeade con il resto dei professori, oppure era già a letto. Non che gli importasse granché di ciò che faceva Rubens Hagrid nel tempo libero, solo che Remus si trovava nelle vicinanze e se Hagrid non fosse stato in casa non ci sarebbe stato nessuno ad ascoltare la confessione d’amore che Sirius aveva in mente da fare all’amico. Non voleva testimoni.

Quella era una faccenda troppo personale.

Percorse i metri che lo separavano dall’oggetto dei suoi pensieri in pochi minuti.

Raggiunse il limitare della foresta proibita, si fermò e si guardò in giro: Lupin avrebbe dovuto essere lì in zona. Strinse gli occhi e corrugò la fronte con aria assorta, cercando di individuare la sagoma di Remus tra le ombre del bosco, ma non era affatto facile: s’intravedevano le fronde degli alberi della foresta proibita, l’erba che ondeggiava al vento, i cespugli del sottobosco.

I rumori, invece, erano attutiti, quasi impercettibili, e forse era meglio così: sapeva che nella foresta proibita c’erano creature pericolose d’ogni foggia, e avrebbe preferito trovare Lupin prima che qualcuna di queste trovasse lui. Il solo pensiero lo fece rabbrividire.

Camminando continuò a guardarsi intorno con occhi vigili: dov’era finito Remus? Secondo la mappa doveva trovarsi lì. Possibile che fosse talmente disperato da introdursi nella foresta proibita? Non poteva essersi comportato in modo tanto irresponsabile!

La foresta era un posto pericoloso, specie di notte.

Anche un mago bravo come lui avrebbe avuto seri problemi.

No… No, non Remus. Doveva essere lì da qualche parte, come sempre!

Continuò a guardarsi intorno con attenzione, finché non scorse un’ombra familiare.

Emise un sospiro di sollievo: era Remus. L’aveva trovato. Il suo amico gli dava le spalle, era rannicchiato a terra, col capo chino e lo sguardo assorto, rivolto verso la foresta: alla ricerca di se stesso, forse.

Sirius era sicuro che l’avrebbe trovato lì, anche senza Mappa.

Per Remus era un’abitudine recarsi lì quando si sentiva triste, dal momento che per lui quel luogo rappresentava un po’ se stesso. La foresta proibita era abitata soprattutto da creature oscure spaventose, Hogwarts da maghi, comuni esseri umani: Remus era sia Semiumano che uomo, e in quanto tale non apparteneva davvero a nessuna delle due specie. Solo in quel luogo di confine tra la scuola e la foresta si sentiva davvero a casa.

Remus non era mai riuscito a sentirsi accettato per quello che era: sapeva che gli altri, non appena fossero venuti a conoscenza del suo oscuro segreto l’avrebbero allontanato: solo i malandrini l’avevano accettato. Tuttavia non apparteneva completamente ad Hogwarts, così come non sentiva propria l’oscurità del sangue di licantropo che gli scorreva in corpo. Lui era un ibrido, e per la maggior parte del tempo era felice di esserlo, perché capace di scegliere ciò che era bene e ciò che invece non lo era, ma a volte sentiva lo sconforto avvolgerlo, ed allora sentiva il bisogno di trovare un posto tutto suo, in cui rifugiarsi, un luogo che lo rappresentasse, e quello era il posto adatto.

Non la Stamberga Strillante.

Non qualche aula nascosta di Hogwarts.

No. Era lì che la sua anima si sentiva davvero a casa.

Un essere metà uomo e metà mostro, però capace di convivere con le due nature in modo spontaneo grazie all’aiuto dei suoi amici. Però in quel momento si sentiva solo, e sperava che qualcuno lo trovasse e lo aiutasse a far chiarezza nel turbine di sensazioni che erano ritornate a farsi vive in lui in modo impetuoso dopo l’apatia dell’ultimo periodo. Ciò che era successo nella Sala comune della Torre dei Grifondoro gli sembrava quasi un sogno. Sirius l’aveva baciato, e non solo.

Perché? Non lo sapeva.

Era tutto così confuso, incerto…

Sirius amava Lily, non lui. Però l’aveva baciato.

Sospirò, sconsolato: non voleva perdersi in quegli assurdi pensieri senza risposta: voleva solo che il suo amico come sempre lo raggiungesse, lo abbracciasse e lo facesse sentire parte di un insieme, lo facesse sentire accetto e… Amato.

Sì, voleva essere amato da Sirius.

Lo voleva con tutto sé stesso. Lo desiderava con tutto il cuore.

Ma sapeva perfettamente che non era possibile. In quel momento, con ogni probabilità, Sirius era con Lily, le stava spiegando il motivo per cui l’aveva baciato: nient’altro che pietà.

Avrebbero fatto pace e poi, come avevano stabilito, avrebbero fatto l’amore.

Al solo pensiero sentì un nodo serrargli la gola, lo stomaco si accartocciò su sé stesso, ma il suo volto rimase impassibile come pietra, il suo corpo immobile: non sentiva il freddo incipiente, non provava nulla.

Da quando era arrivato lì si era accasciato il suolo e con occhi vitrei guardava la foresta proibita con aria bramosa, come se sperasse che qualcosa uscisse da essa e lo trascinasse all’interno. E lo voleva davvero: desiderava che qualcosa lo assalisse, lo divorasse, gli facesse smettere di soffrire.

Lo desiderava, ma non aveva il coraggio di entrarci da solo.

Non ci riusciva.

L’uomo Remus era ancora forte in lui, non accettava quella situazione, non accettava l’arrendevolezza. Sperava nel domani, sapeva che il futuro non sarebbe stato solo fatto d’oscurità e dolore. Il suo futuro non era quello. Non era la foresta proibita.

Il suo futuro era Hogwarts. Lui era un mago, un uomo.

Remus voleva essere un uomo, non un ibrido. E voleva Sirius.

Poi, sentì dietro di sé il rumore di alcuni passi: non ebbe bisogno di voltarsi per capire chi fosse. Solo una persona avrebbe potuto seguirlo fin lì.

Il cuore cominciò a battergli all’impazzata.

L’aveva seguito! Era venuto!

Solo!

Perché?

Per lui, o solo per alleggerirsi la coscienza?

Aveva chiarito con Lily ed era lì solo per consolarlo, per farsi perdonare un bacio dato per errore? Non importava: qualunque fosse il motivo, doveva essere felice della considerazione che gli stava dando il suo amico. Tutto sommato se Sirius invece di fare l’amore con la sua ragazza era andato da lui, provava qualcosa nei suoi confronti, anche se solo amicizia.

Si fece coraggio e prima che l’altro potesse dire qualcosa, si alzò e si voltò verso di lui e gli sorrise.

"Scusami per averti fatto preoccupare…", mormorò, cercando senza successo di apparire sereno. "Non era necessario che tu venissi qui, stavo giusto per tornare a scuola. Immagino tu abbia chiarito con Lily, e voglio solo dirti che mi dispiace per ciò che è successo in Sala Comune. Non avrei dovuto essere così condiscendente con te…" Chinò la testa, cercando di cacciare le lacrime che cominciavano a pizzicargli gli occhi. "Ho sbagliato.", aggiunse, arcuando le labbra in una smorfia che avrebbe dovuto essere un sorriso.

Il suo volto rimase impassibile, ma Sirius capì ugualmente che dietro quella maschera di indifferenza Remus stava tentando ancora di proteggersi disperatamente, nascondendo i suoi sentimenti più profondi. Non voleva più illudersi, non voleva più sperare in qualcosa che, poi, si sarebbe rivelato una falsa. Si era auto-convinto che Sirius amasse ancora Lily perché non voleva più sperare, confidare nella possibilità che l’altro potesse amarlo, dal momento che ancora non sapeva che James, dopo la sua fuga dalla torre, aveva rivelato a lui e Lily la faccenda della pozione.

Sirius si avvicinò all’amico. "James, mi ha detto tutto…", mormorò.

Remus rialzò lo sguardo. Il suo volto era ancora incapace di mostrare emozioni, solo i suoi espressivi occhi d’ambra rivelavano il suo turbamento, reclamavano spiegazioni.

Black si fece sempre vicino. "Mi ha parlato della pozione."

La bocca di Remus si mosse in maniera impercettibile, le guance tremarono lievemente. Era preoccupato.

Sirius gli sorrise e l’abbracciò.

"E sai perché mi ha detto tutto?"

Remus non rispose.

Non riusciva a farlo, non voleva sperare inutilmente.

Cercò di dire qualcosa, ma dalle labbra non uscì alcun suono.

Sirius lo tolse dall’imbarazzo. "Perché dopo il nostro bacio ed il bacio tra James e Lily l’effetto della pozione è svanito.", disse, affondando il viso nei suoi capelli, assaporandone l’odore.

Nessuna reazione. Di nuovo.

Sirius sentì il corpo di Remus irrigidirsi.

Il suo cervello gli stava suggerendo la conclusione giusta ed a lungo agognata, ma il suo cuore non voleva saperne ancora di sperare. Toccava a Sirius insistere, farglielo capire.

"E tu sai cosa significa questo, vero?", continuò l’Animagus. "Dopo tutto sei stato tu ad aiutare James con la pozione, no?"

Ancora nessuna risposta.

Sirius capì che doveva essere più diretto.

La sua stretta si fece più forte sul corpo del compagno.

Remus era ancora incapace di capire se ciò che stava vivendo fosse realtà o meno. Gli sembrava tutto così assurdo. I suoi sogni d’amore stavano forse per realizzarsi? Il suo cuore, anche quando si credeva rassegnato al fatto che l’altro non l’avrebbe mai amato, era sempre appartenuto a Sirius, ma quello di Sirius non era mai appartenuto a lui, no? Oppure si sbagliava? Cosa doveva fare? Illudersi o sperare?

La voce di Black cancellò ogni dubbio.

"Ti amo, Remus! Ti ho sempre amato, solo che per tanto tempo non ho mai considerato l’ipotesi che fosse possibile. Mi sono illuso di amare le ragazze, ho ricercato in loro ciò che, solo ora lo capisco, puoi darmi solo tu. Da chi è che tornavo sempre dopo ogni relazione finita? Di chi è che cercavo la compagnia quando avevo bisogno di avere qualcuno intorno che non mi facesse pesare la sua presenza? Chi è che adoravo coccolare, accarezzare? Chi è che ha sempre saputo donarmi il suo amore senza farmi mai pesare il mio comportamento irresponsabile, egoista, egocentrico? Chi è che ha sempre saputo perdonarmi anche quando non me lo meritavo?" Rimase in silenzio per qualche istante, sperando che Remus desse un segno di vita, ma niente. Continuava a restare nel suo mutismo. Sirius gli afferrò il viso tra le mani e lo fissò dritto negli occhi. "Tu, Remus! Sempre e solo tu! Ti amo." Remus spalancò gli occhi, incredulo, e Sirius dovette lottare con se stesso per non scoppiare a ridere: non era il momento giusto. "Non sei tu che devi scusarti per il tuo comportamento di stasera, Remus…", continuò. "Sono io che devo chiederti scusa per tutto il dolore che ti ho arrecato in questo periodo. Va bene, è stata la pozione di James a farmi agire in modo irragionevole, anche quando stavo con Lily non riuscivo a frenare i miei sentimenti per te e, non riuscendo a spiegarmeli, non facevo che agire in modo ostile. Mi dispiace! Tu non hai colpa di niente. E’ nel tuo carattere voler aiutare gli altri, per cui naturale che James sia riuscito a convincerti ad aiutarlo con la pozione. Sono io da biasimare." Il suo sguardo si velò di tristezza. "Riuscirai mai a perdonarmi?"

Finalmente Remus uscì dal suo stato catatonico: cercò con le mani la vita del compagno e l’abbracciò a sua volta, affondò il volto sul torace del compagno. Era così caldo, e lui si sentiva così protetto e al sicuro.

Le parole che gli uscirono dalle labbra, però, rivelarono il suo bisogno di ulteriori rassicurazioni: "… Non è un sogno, vero?", mormorò, incerto.

"No!", fu la pronta risposta. "Non è un sogno, Remus. Sono qui con te, sono venuto a rivelarti i miei sentimenti, a chiederti di perdonarmi, a chiederti una nuova possibilità per farti felice. Ti amo."

Finalmente il cuore di Remus si liberò dalla stretta che l’aveva racchiuso fino a quel momento. Il licantropo si sentì invadere da un turbinio d’emozioni.

Sirius, l’amava. Non era un sogno.

Si sentì felice come non mai.

"Ti amo anch’io…"

Fu tutto quello che riuscì a dire.

I suoi occhi s’inondarono nuovamente di lacrime. Lacrime di gioia.

Finalmente era riuscito a dirglielo senza paura di essere rifiutato e l’altro l’aveva ascoltato.

Non appena si accorse di quelle lacrime Sirius cercò di calmarlo. "Che mi amavi lo sapevo già!", esclamò, cercando di far sorridere l’amico. "Quello che m’interessa sapere adesso è se mi perdonerai per essermi comportato da sciocco, per averti detto quelle cose orribili, e per averti fatto soffrire."

"Beh, sciocco lo sei sempre stato…", rispose l’altro abbozzando un sorriso. "Però non ti ho mai odiato per le tue parole. Ero deluso, e soffrivo perché sapevo che non mi avresti mai amato. Però ora va tutto bene, sono felice."

"Allora perché piangi?"

"Sono lacrime di gioia!", esclamò Remus con veemenza. "Sono fra le tue braccia, e hai appena detto di amarmi! Mai lo avrei creduto possibile."

"E invece è possibile! E lo sarà fino a quando vorrai."

Remus sollevò finalmente lo sguardo. Non piangeva più. "Grazie…", sussurrò, e sorrise. Un sorriso dolce, vero, autentico, in cui Sirius lesse tutto il desiderio del suo compagno: avvicinò le labbra a quelle dell’altro e lo baciò; un bacio tenero, dal retrogusto salato.

Quando si separarono, si sorrisero a vicenda.

"Non devi ringraziarmi, è solo quello che penso…"

Remus lo fissò titubante. "Non mi farai più soffrire, vero Sirius?"

"No, se sarà in mio potere…"

"E non mi lascerai più solo, vero?", incalzò il licantropo: sapeva di apparire petulante, ma aveva bisogno di quelle conferme. Era tutto talmente meraviglioso da sembrargli ancora irreale.

"Se lo farò non sarà per mia volontà…", aggiunse, con fare pratico. Con la guerra alle porte era impensabile pensare che avrebbero potuto stare sempre insieme. Non voleva illuderlo. "L’unica cosa che posso fare è assicurarti che ti amo, e promettere di amarti per sempre."

Remus scosse la testa con rassegnazione. "Non promettermi cose impossibili, Sirius. Per sempre è un tempo molto lungo, lo sai?"

"Si, lo so…", convenne l’altro. "E voglio trascorrerne ogni momento assieme a te."

"Come siamo seri, potrei quasi crederti!", esclamò Remus, ridacchiando.

Sirius, dopo un primo momento di perplessità, lo imitò.

Ogni ombra nel loro rapporto s’era dissipata.

Finalmente s’erano chiariti: in modo semplice, senza tante parole inutili. Sirius aveva aperto a Remus il suo cuore, Remus aveva capito e perdonato. Conosceva abbastanza Remus da poterlo affermare con assoluta certezza.

Improvvisamente, il dolore di quegli ultimi mesi non fu che un lontano ricordo

Tutto era tornato come prima, con un’unica grande differenza: ora per entrambi era chiaro che ciò che li univa era non solo l’amicizia, che ancora esisteva, ma anche l’amore.

Remus stava ancora ridacchiando quando venne colto da un brivido improvviso. Sirius se ne accorse. "Forse è meglio se torniamo al castello…", disse con tono apprensivo. "Fa freddo, e tu sei senza cappotto."

"Anche tu sei senza cappotto."

Sirius scrollò le spalle con aria noncurante. "Beh, avevo fretta di venire da te dopo aver chiarito alcune cose con James, per cui non l’ho preso…"

Remus sollevò il capo e baciò leggermente le sue labbra screpolate dal gelo, per ringraziarlo dell’affetto che gli aveva dimostrato con quelle semplici parole. Poi, alla fine, prendendolo per mano, disse: "Hai ragione, fa freddo. Rientriamo."

Continuando a tenersi la mano i due giovani tornarono al castello percorrendo a ritroso il sentiero che li aveva portati fin lì, col cuore carico di speranze: mai nella vita avrebbero creduto di poter provare una simile gioia, specie in seguito a quel periodo orribile.

Quando raggiunsero la Sala Comune videro che la festa di Natale era già finita: alcuni studenti, però, si erano addormentati sui divani, troppo ubriachi o stanchi per raggiungere il loro dormitorio.

"Cosa diremo loro domani di questa faccenda?", sospirò Remus. "Il nostro bacio l’hanno visto tutti, ed immagino vorranno spiegazioni…"

"Diremo la verità.", rispose l’altro, stringendosi nelle spalle. "E se hanno qualcosa da ridire, se trovano il nostro rapporto disgustoso, beh… Peggio per loro! D’ora in poi voglio essere sempre sincero con me stesso e con le persone che amo. Non voglio più fare gli errori di questi mesi."

Remus sorrise senza dire niente: le parole del compagno l’avevano reso talmente felice che non si sentì in grado di replicare. Non ce n’era bisogno.

Ripresero a camminare.

Quando entrarono in dormitorio si accorsero che era deserto.

"James deve avermi dato retta…", ridacchiò Sirius. "Sarà andato in Aula di Astronomia con Lily, quel vecchio volpone!"

"Lily? James?", chiese sorpreso Remus.

"Ah, è vero!", esclamò l’altro. "Tu non lo sai ancora! Lily sa tutto della pozione. C'era anche lei quando io e James ci siamo chiariti e, a dirtela tutta, sono convinto che la ragazza sia cotta di Ramoso.", insinuò, facendo all'amico un occhiolino complice. "Non me l'ha detto chiaramente, ma dal momento che già da quando stavamo insieme aveva dei dubbi sui suoi sentimenti per James..." Sorrise. "Quando sono venuto a cercarti ho lasciato Lily e Ramoso qui insieme in modo che si chiarissero, e dal momento che non sono più qui, presumo che l’abbiano fatto. Inoltre…", aggiunse. "Avevo consigliato a James di andare nell’aula di Astronomia per…"

Sirius lasciò in sospeso la frase con fare allusivo.

"… Vuoi dire che ora anche Lily e James sono una coppia?"

"Credo di sì, anche se lo sapremo con certezza solo domani mattina."

Remus lasciò la mano di Sirius e si sedette compostamente sul suo letto.

"Speriamo sia così.", mormorò. "James mi è stato molto vicino in questo periodo, merita tutta la felicità del mondo."

Sirius gli fu subito accanto e lo baciò.

Quando si separarono, Remus chiese: "A cosa devo questo bacio?"

Sirius assunse un’espressione fintamente piccata. "Deve esserci per forza un motivo per baciare la persona che amo?"

"No, ma…", balbettò l’altro, un po’ intimorito. Forse l’aveva offeso. "E’ solo che mi sembrava che questo bacio nascondesse qualcos’altro…"

Sirius sorrise dolcemente, tranquillizzando l’amico.

"Non ti si può nascondere nulla, vero?"

"No… Per me sei come un libro aperto."

Sirius si sedette vicino a Remus e l’abbracciò, poi tornò a baciarlo.

"Questi baci mi servono per compensare quelli che ti ha dato James. Non so quanti siano stati, ma voglio essere io ad avere il primato sulle tue labbra."

"Sirius!", lo ammonì Remus ridendo, prima di porgere le labbra invitanti al compagno.

Ricominciarono a baciarsi, ma ben presto la passione li invase e finirono stesi sul letto.

Le mani vagavano sui loro corpi, per accarezzarsi e donarsi piacere.

Ben presto entrambi provarono l’impulso di toccare la pelle nuda del compagno e si privarono della camicia.

Poi, però Sirius si fermò.

Sembrava titubante: lui e Remus stavano per compiere un passo troppo importante, forse avrebbero dovuto rallentare. Sirius non era sicuro che ci sarebbe riuscito, però: desiderava il compagno più di ogni altra cosa, ma al tempo stesso temeva di fargli male.

"Remus, non voglio obbligarti a fare nulla… Non è necessario che…"

Remus lo interruppe con un bacio. "Prima avrei fatto l’amore con te anche in Sala Comune, davanti a tutti. Non mi stai obbligando a fare nulla, non c’è niente che voglia di più al mondo."

"Si, ma…" Le guance di Sirius si colorarono d’imbarazzo. "E la prima volta che faccio l’amore con un uomo, per cui… Non so… Io…"

"Perché, con chi altro avresti voluto farlo?", replicò l’amico sollevando un sopracciglio con aria inquisitoria.

"Con nessuno!", fu la mesta risposta di Sirius. "E’ solo che, non avendo esperienza, non so come comportarmi…"

Un altro bacio. "Sono felice che sia anche per te la prima volta con un altro uomo, così lo sarà per entrambi." Gli carezzò una guancia con la mano, e gli sorrise dolcemente. "Sii naturale, Sirius, e andrà tutto bene."

"Ti farò male…"

Un terzo. "Il dolore fisico non mi spaventa, lo sai."

"Ma…"

"Sirius…", replicò deciso. " Il dolore che proverò sarà ciò che mi farà davvero capire che tutto questo è reale. Farà male, non lo nego, ma poi verrà il piacere, e condivideremo quest’esperienza meravigliosa. Ti prego, Sirius, credimi: non c’è nulla che voglia di più in questo momento che sentirti dentro di me, nulla che potrei desiderare di più che fare l’amore con te… Oppure…", aggiunse, incerto. "Tu non mi vuoi?"

"Non dirlo nemmeno per scherzo!", esclamò Sirius, quasi con rabbia. "Voglio fare l’amore con te più di ogni altra cosa, è solo che ho paura di non essere all’altezza. Di non donarti il piacere che meriti…"

"Ansia da prestazione?", ironizzò Remus.

"Non è il momento di scherzare….", bofonchiò l’altro.

"Io invece credo che lo sia… Io voglio fare l’amore con te, ho aspettato così tanto che tu ti accorgessi del mio amore, e ora voglio essere parte di te. E dal momento che, a quanto ne so, anche tu lo vuoi, perché ti stai negando? Solo per non farmi del male? E’ un’idiozia. Sirius, sono certo che sarà bellissimo, sono sicuro che sarà l’esperienza più meravigliosa della mia vita."

"… Come fai ad esserne tanto sicuro?", chiese Sirius, incerto.

"Perché ci amiamo.", rispose l’altro con semplicità.

Forse era un ragionamento un po’ ingenuo, questo lo sapevano entrambi: in fondo Remus non aveva esperienza, e non sapeva quanto dolore avrebbe provato esattamente, però aveva detto il vero. Non c’era nulla al mondo che volesse di più.

E Sirius questo lo sapeva.

"Hai ragione!", ammise finalmente Sirius e così ogni parola divenne superflua.

Black ritornò a baciare il compagno con tutta la passione che aveva in corpo.

Bastava che facesse all’altro ciò che gli gridava il suo istinto, ciò che faceva piacere anche a lui.

Accarezzò, baciò, leccò ogni parte del corpo di Remus e finì di spogliarlo mentre lo faceva.

E l’altro fece altrettanto con lui.

Quando si ritrovarono nudi, Sirius strinse tra le dita l’erezione dell’altro accarezzandola con energia, provocando brividi di piacere nel compagno, poi tornò a baciarlo, dopodiché toccò all’altro donargli piacere nello stesso modo.

Quando, poi, entrambi si sentirono al limite, Sirius si decise ad entrare nel compagno.

Lo fece con un’unica spinta.

Remus gridò dal dolore, ma resistette.

Sapeva che prima o poi sarebbe arrivato il piacere.

Gli occhi di Sirius erano ricolmi d’amore e questo lo aiutò a sopportare.

Quando Black cominciò a muoversi in lui e toccò un punto particolare nel suo corpo, Remus si sentì avvolto da un gran calore.

Anche Sirius provò la stessa cosa.

Era così bello essere parte di Remus. Con nessuna donna aveva provato le stesse cose.

Tutto quello che condividevano era frutto del loro amore.

Vennero insieme, e dopo l’amplesso, tornarono ad abbracciarsi ed a baciarsi fino a quando la stanchezza non li colse e si addormentarono, sereni come mai nella vita.

 

FINE CAPITOLO 18 – CHIARIMENTI (SIRIUS E REMUS)

 

Allora come avete trovato questo capitolo?

Troppo colmo di melassa?

Non posso darvi tutti i torti, ma dal momento che ormai siamo alla fine della fic ho voluto scrivere qualcosa di tenero anche per Remus e Sirius. Se lo meritavano!

Come avevo anticipato nel capitolo precedente, anche in questo c’è una scena lemon, anche se piccola (in fondo la fic ha raiting R non NC-17).

Ed ora l’ultimo quesito di questa fic, chi risponderà esattamente potrà, tra un gruppo di titoli che annuncerò la prossima volta, scegliere quale sarà la nuova fic che comincerò a scrivere alla fine di questa storia.

La domanda a cui rispondere è: dovete indovinare almeno due delle tre situazioni ancora aperte nella fic che troveranno soluzione nell’epilogo. Qualcuno ha qualche idea?

Fatemi sapere.

 

Ed ora i ringraziamenti a chi commenta:

 

Per Chu. Grazie! Sono davvero felice di sapere che hai trovato lo scorso capitolo dolce! Spero che anche questo lo sia al punto giusto visto che è il tuo premio! Soddisfatta? Oppure devo scriverti altro? Fammi sapere! In effetti ho creato una Lily un po’ fuori dagli schemi, ma credo che come personaggio nasconda molti lati diversi, lati che hanno saputo conquistare e controllare uno spirito inquieto come James per cui…non poteva che essere sorprendente. La sua risata, era programmata da sempre, volevo già dall’inizio della fic scrivere un capitolo del genere, in cui tutta la tensione sparisse. Per quanto riguarda Potter, lui è un ragazzo innamorato per cui è naturale che si comporti con premura e titubanza nei confronti di chi ama no? Per quanto riguarda le tre opzioni di Sirius…quelle sono uscite mentre scrivevo il capitolo, volevo qualcosa che facesse capire l’animo del bel Black anche in questo capitolo in modo da non far troppo pesare la sua mancanza. Ci sono riuscita? E, poi, mi sembra giusto che James che conosce l’amico riesca ad individuare ciò che è anche …dai piccoli gesti no? Sono soddisfatta di sapere che la parte lime ti è piaciuta e che l’hai trovata ancora una volta "pensata" e non pesante. Bene! Bene! Era l’effetto che volevo. E per i capitoli corti, questo è un po’ più lungo del precedente visto? Spero di non deluderti né con questo capitolo, né con il prossimo che è l’ultimo. Grazie di tutto il sostegno che mi hai sempre dato. Un bacione.

 

Per Minako. Sono felicissima di sapere che consideri Sirius un genio, lo pensi anche dopo questo capitolo? Anch’io sono felice che James e Lily si siano chiariti. Ma sono ancora più felice che l’abbiano fatto Sirius e Remus. Era ora! Soddisfatta di questo capitolo? Spero di sì. Grazie per il commento. Un bacio.

 

Per Twinstar. Tentano di rimorchiarti solo padri di famiglia? Come mai? Sei così sfortunata! Che disgrazia! Ora comincio a capire perché sei arrabbiata di tuo! Spero però che il brutto periodo passi in fretta. No…è giusto ringraziare. Sei stata gentile ad offrirti come Beta Reader. Grazie! Ed hai ragione, d’ora in poi aspetterò le tue correzioni prima di postare il capitolo, non posto più prima va bene? Anche perché se tutti i capitoli che scrivo fanno così schifo come questo delle coppie sbagliate bhe…è meglio correre ai ripari. Comunque tu correggi con calma, pensa prima agli esami. No problem!! In bocca al lupo! E, sì, il lavoro che fai di correzione mi è molto utile. Spero solo di migliorare davvero. Tu cosa ne pensi? Come vedi poi accetto molto umilmente anche i tuoi consigli, come mettere "Cane maggiore" oppure modificare le frasi che non ti convincono. In questo modo la fic diventa più carina ed io…mi sento più soddisfatta. Grazie ancora! Sono davvero felice di sapere che il capitolo scorso ti è piaciuto, che l’hai trovato dolce, che hai trovato James un signore e che ti è piaciuto molto come Sirius aveva sistemato la Sala di Astronomia. In effetti, quell’uomo è un genio. E’ facile perdere la testa per lui, qualcuno ne sa qualcosa. E, poi, hai ragione, se aveva organizzato tutti quegli incanti sull’aula questo significava che ci aveva pensato molto alla sua prima volta con Lily, vuol dire che credeva davvero di esserne innamorato molto. Per quanto riguarda scrivere qualcosa di dolce, sarebbe bello che tu ce la facessi. Io già mi prenoto in prima fila per leggere. Sbav!! Secondo me…dubito che…in questo capitolo Sirius sia riuscito ad esplodere, si è comportato bene ma è rimasto molto sulle sue. Poverino! E’ il personaggio che meno è riuscito ad emergere, devo farmi perdonare in una delle prossime fic. Speriamo. Sono felice però di sapere che la fic ti è piaciuta comunque. Spero che anche questo ed il prossimo capitolo possano essere di tuo gradimento. Dopo tutto quello che ha patito, Remus non vedeva l’ora di buttarsi tra le braccia di Sirius, un po’ ha tentato di fare il duro, ma alla fine ha capitolato. Il Remus freddo me lo terrò per altre fic, ho intenzione di approfondire meglio questo lato del suo carattere in futuro, anche perché potrebbe essere una bella reazione a certe situazioni della sua vita. Molto in linea con il suo vero carattere. In effetti il secondo bacio tra James e Sirius l’ho introdotto proprio perché a quel punto, era l’unico modo per risolvere un po’ la situazione. Anch’io non l’ho trovato forzato, in quel contesto ci stava bene, per cui istintivamente l’ho scritto. Sono felice di sapere che tu hai capito le mie motivazioni. No…non è proprio vero, a Sirius è successo la stessa cosa di Lily. Alla fine era così deluso e non ne poteva più di non capire i suoi sentimenti, non ce la faceva più a stare distante da James e Remus per cui durante la vigilia ha voluto una volta per tutte capire cosa provava. Tutto qui! Ovviamente lui non è una persona molto normale, per cui…invece di andare a chiedere scusa per il suo comportamento è rimasto sulle sue fino a quando non ce l’ha fatta più ed ha trovato la scusa del bacio al buio, per fare ciò che voleva da sempre. Non so se sono riuscita o meno a far capire questo passaggio, da quello che dici sembra di no. Mi dispiace! La prossima volta farò meglio. Credimi…bisogna essere portata per il disegno, la pratica può aiutare ma non è indispensabile. Io sono proprio negata, ed invece tu sei bravissima. Anche a me il viso di Lily ha fatto davvero ridere. Ancora complimenti. Grazie per il commento. Un abbraccio. P.S. I tuoi amici dicono davvero che assomigli caratterialmente a Ran? Sei sempre così eccitata? Devi essere una forza. Che bello! Ancora un bacio.

 

Per Momo_san. Bhe…ma potevi anche chiedermi di scriverti qualcosa. Guarda Chu…mi ha chiesto una scena dolce tra Sirius e Remus ed ho tentato di accontentarla. Comunque ormai hai scelto le anticipazioni e così sia, abbiamo già cominciato a parlarne in pvt. Sono felice di sapere che lo scorso capitolo ti è piaciuto. Spero che anche questo sia stato di tuo gradimento. Grazie per il commento. Un bacione.

 

Per Hermione91. Sono convinta che se ti avessi scelta come beta reader, avresti fatto un ottimo lavoro. Mi sembra una persona molto attenta ai particolari! Grazie ancora per l’esserti offerta. Ho scelto Twinstar, perché è stata la prima a proporsi, non volevo fare torto a nessuno. Ed ora passiamo al commento del capitolo. Perché? Pensi che non esistano uomini come James? Io credo di sì. Basta trovarli. Davvero hai riso con Lily? E tua madre cosa ti ha detto? Spero che tu non l’abbia sconvolta poi più di tanto. Figurati! Mi piacciono le tue recensioni, perché dovrei ritenermi offesa? Grazie per farmi sempre dei commenti molto acuti. Va tutto bene. Hai fatto gli esami di terza media? Come sono andati? Tutto ok? Spero di sì, così la prossima volta ti dedico qualcosa per festeggiare. Grazie anche per la super recensione che mi hai mandato. Mi ha commosso. Le tue impressioni sono state così intense. Per quanto riguarda "Le coppie sbagliate" in effetti è partita da un’idea base sfruttata nelle fic (la pozione d’amore) ma che può essere sfruttata in milioni di modi. In effetti, in materia avrei già un’altra mezza idea. Vediamo se prima o poi la scrivo. Boh! Sono felice di sapere che la mia storia ti ha preso così tanto da essere uno svago per lo studio. Davvero i tuoi genitori sono felici che passi un po’ di tempo davanti al computer invece che a studiare? Lo studio per te deve essere proprio un’occupazione importantissima. Sono felice anche di sapere che i tuoi due amici che hanno affrontato una situazione simile a quella tra Remus e Sirius alla fine si siano chiariti. Il tuo prof deve essere proprio una brava persona. Mi dispiace per la persona cara che è scomparsa e che il mio Remus ti ricorda. Spero solo che te lo faccia ricordare non con la tristezza ma…con la gioia …di quello che avete condiviso insieme. E’ così? Per quanto riguarda "V". In effetti è una fic cupa ma d’altra parte è mia intenzione esplorare ogni genere letterario per le mie fic. Non voglio etichettarmi ad un unico genere. Spero che la fic continui a prenderti e di riuscire a rendere le atmosfere e le emozioni sempre nel modo giusto. Io adoro raccontare storie misteriose, spero di scriverne altre e che ti prendano nello stesso modo. Sì, William Wallace, l’eroe scozzese è stato l’ispiratore della fic. Davvero ti piacerebbe studiare ad Oxford? Come te la cavi a scuola? Grazie! Sono davvero felice di sapere che ti sembra che io riesca a rendere i personaggi della Rowling con il loro carattere ne "I malandrini ed il torneo tre maghi", non è facile ma se tu dici che è così, ne sono davvero soddisfatta. E per quanto riguarda Karkaroff, è facile gestirlo così, è un imbecille. Comunque…no…purtroppo non conosco di persona la Rowling, altrimenti l’avrei già uccisa per aver ammazzato Sirius. Sigh. Sigh. Sob. Spero anch’io che l’amante un giorno riesca a prenderti nel modo giusto. Incrocio le dita. E no…non ti ho stra maledetto…a me ha fatto piacere, sapere cosa ne pensi delle mie storie ad una ad una. Grazie per i tuoi commenti. Grazie per il tuo sostegno. Un super bacio.

 

Per Joy. Grazie! Sono davvero felice di sapere che lo scorso capitolo è stato di tuo gradimento. Che hai trovato divertente la parte nella Torre di Astronomia, che ti è piaciuto il modo in cui James e Sirius hanno affrontato il loro passato, trovando fiducia nel presente, nel loro rapporto e guardando al futuro come due persone finalmente adulte. In effetti…James e Lily si sono risvegliati dalla pozione, ma si sono risvegliati anche come persone…finalmente crescendo e capendo di essere pronti per una relazione seria. Come al solito sei troppo gentile con i tuoi commenti. Non penso di essere poi così geniale. Grazie per il commento. Un bacio.

 

Per Mira ’82. Bhe…era ora che Lily si gettasse tra le braccia di James, era già stata troppo tra le braccia di un altro no? Spero che la reazione di Remus ti sia piaciuta, così come il suo chiarimento con Sirus. Grazie per il commento. Un abbraccio.

 

Per Miki_TR. Grazie! Sono felicissima di sapere che hai gradito lo scorso capitolo e che la divisione in due ti abbia soddisfatto in modo da poter dare il giusto peso al chiarimento tra Lily e James. In effetti è stato un capitolo dolce anche se a tratti simpatico. Anche a me è piaciuto caratterizzare Lily in quel modo, come una persona simpatica ed anche spregiudicata. Dopo tutto era una grifondoro no? Per quanto riguarda le decorazioni di Sirius…bhe…lui è un genio e come tale non poteva venirgli che un’idea del genere. E’ stata simpatica vero? Sono felice di sapere che ti piace il mio stile. E per quanto riguarda gli errori spero di farne sempre meno. Spero che anche il chiarimento tra Sirus e James sia di tuo gradimento. E per quanto riguarda ulteriori mie fic, spero che tu le possa sempre apprezzare ed essere così all’altezza delle aspettative. Grazie per il commento. Un abbraccio.

 

Per Matteo. Ben venuto nella schiera dei lettori commentatori. Grazie! Sono davvero felice di sapere che la mia fic ti sia piaciuta nel mio modo di gestire i fatti senza cadere troppo nello sdolcinato (sta volta però con Sirius e Remus ci sono cascata, ma qualcuno me l’aveva chiesto. Faccio mea culpa) e nel parlare di sesso senza essere volgare (io non sono volgare di natura, non mi piace usare una terminologia troppo sboccata. E’ più forte di me). Io credo che quando si ama si debba mettere sempre l’altro al primo posto per cui…è naturale che James pensi a Lily così come, invece Lily pensi a James anche quando fanno l’amore. Per quanto riguarda il rafforzativo diamo a Cesare ciò che è di Cesare. Il "rise, rise, rise!" è mio, ma Lei, la ragazza che… è farina nel sacco di Twinstar. E’ stata lei a sistemare la frase in quel modo. Io avrei sempre usato un rafforzativo, ma l’impostazione della frase era peggiore, di gran lunga peggiore. Che imbarazzo! Di che cosa parlava la tua fic, che dici fa ribrezzo? Sono molto curiosa! Bhe…Lily è un personaggio sorprendente a mio avviso. Mi piace molto. E’ una donna splendida. James è il tipico ragazzo della porta accanto, è naturale che si debba comprendere dopo tre righe. La tua ultima frase non l’ho capita, intendi forse dire che nella realtà una persona non riesce ad amare tanto un’altra da metterla al primo posto? E’ così? Non capisco! Se sei più chiaro, ti rispondo la prossima volta. Grazie per il commento. Un bacio.

 

Per imooto. Grazie come al solito per tutti i complimenti che mi fai. Sono felice di sapere che hai apprezzato il chiarimento tra Lily e James. Spero che anche quello tra Sirius e Remus ti abbia colpito visto che l’aspettavi da tanto. In effetti…negli ultimi capitoli avevo perso di vista il licantropo, ma d’altra parte per tutto il resto della fic è stato lui il personaggio meglio caratterizzato no? Spero che continuerai a sostenermi. Grazie ancora. Un bacio.

 

Per Dragonfly. Anche a me Lily e James piacciono molto come coppia. Siamo in due. Sono davvero felice di sapere che hai apprezzato la vena seria, umoristica e dolce del capitolo in ogni sua forma. E trovo anch’io che a Lily si addica una bella risata, è un personaggio molto sfaccettato. Per quanto riguarda Sirius e Remus come vedi il loro chiarimento è stato più semplice di quello che si poteva pensare. Ma d’altra parte, loro prima di essere amanti sono amici. Spero visto che non ti ha deluso il capitolo precedente, che non ti deluda nemmeno questo. Fammi sapere. Grazie per il commento. Un abbraccio.

 

Per Pè. Grazie! A me fa piacere ricevere le tue considerazione e non trovo i tuoi commenti ripetitivi. Se ti piace una cosa è giusto dirlo no? Come è giusto dirlo se non ti piace, ti pare? Sono felice di sapere che ti è piaciuto il modo in cui James e Lily si sono chiariti ovvero alla Evans e Potter. Bella definizione. E sì sono fiera della caratterizzazione di James in questa fic, mi ha dato molte soddisfazioni. Spero che gli esami di maturità ti vadano bene e spero che questo capitolo sia all’altezza degli altri. Grazie per il commento. Un bacione.

 

Per ClyClu. Grazie! Sono davvero felice di sapere che ti piace come rendo i sentimenti dei personaggi. Spero di continuare sempre così. Continua a sostenermi. Grazie per il commento. Un bacio.

 

Grazie anche a chi legge e non commenta.

 

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Un bacione

 

Agartha

 

 

 

 

  
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