Ciao a tutti!Siamo contentissime che la storia piace, rispondendo a kellymiller2 no questo non è un flashback!I primi 3 capitoli sono solo l'inizio della storia, una specie di riassunto che finirà nel momento in cui Bella prenderà una decisione!Ma non voglio svelarvi altro!Questo capitolo è scritto dalla mia amica V. perdonateci se è un'pò corto, prometto che vi rifarete nel prossimo!Approfittando di questo spazio vi faccio tantissimi auguri di Buon Natale da parte di entrambe..Un Bacio A&V.

Ps: Non ho ancora finito di scrivere il 3 capitolo perché è molto difficile e decisivo per la storia. Lo posterò comunque appena possibile!

Capitolo 2

Un passo.

Un altro.

Ed un altro ancora.

James dall’altare mi sorride.

Oddio perché mi sembra un ghigno satanico.

< Bells, tieni duro > dice mio padre sorridendo contento a James… è normale questa mia voglia di urlare, afferrare le fedi e farle ingoiare con la forza al mio “maritino”?

< Trattamela bene, James > dice Charlie al ragazzone biondo che afferra il mio braccio e mi trascina di forza all’altare.

< Fai la brava Bells, stasera ci divertiremo > questa frase gela il mio povero sangue nelle vene, credo di essere sbiancata.

La funzione passa velocemente, troppo velocemente.

Sento il mio cuore scricchiolare ad ogni parola del sacerdote.

Più volte ho guardato Victoria in cerca di sostegno, ma lei fissava sempre peggio i miei genitori.

Credo che se potesse li avrebbe già uccisi.

< Vuoi tu, James Black, prendere la qui presente Isabella Swan come tua legittima sposa? > dice il sacerdote

< Si > risponde ovviamente lui, fissandomi con occhi che definirei affamati.

< E tu, Isabella Swan, vuoi prendere James Black come tuo legittimo sposo? > chiede, questa volta alla sottoscritta.

Deglutisco a vuoto, guardo i miei genitori che mi fanno segno di accettare.

Guardo Victoria che ha uno sguardo omicida verso i miei.

Guardo James che mi guarda con cattiveria.

< Si > rispondo flebilmente al sacerdote, che, compiaciuto ci dice dove firmare.

< Se qualcuno vuole opporsi, parli ora o taccia per sempre > continua il prete, mi volto speranzosa verso Vic, ma vedo Simon, il migliore amico di James, tapparle la bocca ed impedirle di parlare.

Maledizione.

< Con i poteri conferitimi, io vi dichiaro marito e moglie > dice alla fine, James mi afferra malamente il volto e mi bacia, contro la mia volontà.

Finita la celebrazione, tutti i parenti e gli amici ci accerchiano per congratularsi… anche i miei genitori.

< Congratulazione ragazzi! > dice mia madre abbracciando James e poi me, che mi ritraggo furiosa.

< Allora, tutto sistemato per la nostra villetta? > chiede mio padre e mio… marito, annuisce.

Mi sento un oggetto da barattare.

Una figlia per una casa…

Ma siamo tornati al medioevo?

< Ehm… io vado da Victoria, scusatemi > mi defilo velocemente e raggiungo la mia amica che sta da sola in un angolino, e le lacrime le rigano le lacrime.

< B-Bella… mi di-dispiace > dice abbracciandomi

< Tranquilla, ho visto tutto… non sono arrabbiata con te, non potrei mai esserlo > rispondo asciugando le sue lacrime.

< BELLA DOBBIAMO ANDARE! > urla James indicando la sua auto.

< Oddio Bells… non possiamo provare a scappare? Ti porto dai miei parenti irlandesi > sussurra Victoria

< No tesoro… sarebbe inutile, io vado… ti voglio bene > dico io avvicinandomi al mio aguzzino.

Il viaggio in auto è veloce e silenzioso, non ho la forza di parlare, probabilmente scoppierei a piangere.

< Eccoci Bells. Il nostro nido > dice ridendo sadicamente, scende dall’auto e viene ad aprire la mia portiera.

Mi afferra malamente e mi trascina dentro, incurante delle mie urla.

< Stai zitta stupida! Tu senza di me non vali niente! Non sei niente! Neppure i tuoi genitori ti vogliono! Ti hanno barattata con una villetta! Stai zitta e fa quello che voglio io! > mi urla scaraventandomi violentemente sul letto.

< Ja – mes… ti prego > sussurro scossa dalle lacrime, per poi urlare dal dolore quando spinge con forza sui lividi.

< Fanno male? Beh, adesso saranno ancora peggio! > detto questo inizia a spogliarmi, ed io dico addio alla mia anima.

Da oggi sono solamente un guscio vuoto.