-E lo chiedi a me?-

Ormai questa domanda ci torturava da più di un’ora, sembravamo tre cani in gabbia. Niente di niente. La finestra chiusa chissà con che colla, ma comunque impossibile da aprire. Niente cibo e niente acqua. Solo la voglia di uscire.

Mike è ancora in accappatoio che gironzola nervoso per la stanza alzando di tanto in tanto lo sguardo verso la telecamera che sembra uscita pazza anche lei, la lucina rossa non fa altro che spegnersi ed accendersi mentre tentiamo di parlare. Trè si è steso sul pavimento formando un asterisco, mentre si guarda interessato la bruciatura provocata dalla porta.

Questa storia mi puzza troppo. Lo sapevo io, lo sapevo!. L’ho notato da quel mongospastico di Paul che non mi ha degnato nemmeno di un saluto, lo sapevo!. Invece di uscire con Mike con la speranza che non mi credesse pazzo avrei dovuto starmene a casa per i fatti miei e chiudere porte e finestre mettendo tutti i mobili e divani dietro, staccare la spina del telefono, prendere un po’ di patatine e qualche birra e magari anche qualche canna, aprire la porta della mansarda e ficcarmi dentro ingoiando la chiave insieme alla birra!.

Lo sapevo!.

Mentre pensavo noto che cammino come un pazzo isterico per tutta la stanza e che gli occhi di Trè e Mike sono puntati dritti su di me.

‘’Che c’è?’’

Dico mordicchiandomi un’unghia e buttando lo sguardo sugli occhi di quei due gnocchi davanti. Mi fanno morire dal ridere.

Trè è ancora steso ma si è un pò girato con il viso per potermi guardare mentre si ciuccia appassionatamente la mano arrostita. Mike invece è fermo ai piedi del letto mentre si tiene l’accappatoio con tutte e due le mani sulla vita, forse per paura di uno stupro!. La sua faccia da emerita coglia mi farebbe rotolare a terra dalle troppe risate e le sue babbucce dei Teletubbies con Poh e Tinky Winky che si danno il cinque, ma non ora, non è tempo di ridere. Mi sento in gabbia. Voglio uscire!.

Trè e Mike si scambiano un’occhiata veloce e rispondono insieme che è tutto ok. Ma per quanto possano far finta di crederci qua ora non è niente ok.

Inizio a camminare di nuovo per la stanza ma questa volta con calma, il culo mi fa ancora male e non solo per la siringa mattutina.

Guardo fuori dalla finestra e non vedo nessuno passare, strano siamo a …….. dove siamo?

‘’Ragazzi?’’

‘’Che c’è?’’ mi rispondono con aria scocciata e di preghiera

‘’Ma dove siamo precisamente?’’

‘’Billie siamo a Londra l’ha detto prima Justin Puzziland!’’ con voce ovvia mi risponde Trè che viene corretto da Mike

‘’Timbarlake, timaberlake!’’

‘’Ah mi scusi sire’’

‘’Di nulla plebeo’’

‘’INSOMMA LA VOLETE SMETTERE? VOLETE RISPONDERMI MANNAGGIA A CRISTOFORO COLOMBO!’’

Mi sembra di parlare con dei muri anzi con degli idioti visto che ora si rotolano sul pavimento e non credo abbiano intenzione di fermarsi.

‘’Ahahahaahahaahahahah Billie ahahahahahahha aspetta ahahahahaha qual’era la domanda? Ahahahahahaha’’

‘’DOVE CAZZO SIAMO?’’

Ridono ancora e non vogliono fermarsi.

‘’CAZZO RAGAZZI, SIAMO RINCHIUSI IN UNA STANZA CHISSA’ DOVE, IN CULO AL MONDO, SENZA VIA D’USCITA NON SAPPIAMO PERCHE’. CHE CAZZO NE SAPPIAMO DI COSA SUCCEDERA’ PER FAVORE, CAZZO, STATE CALMI E ASCOLTATEMI UNA BUONA VOLTA!’’

Si sono fatti immediatamente seri e i loro visi mi indicano che hanno finalmente capito in che situazione di merda ci troviamo.

‘’Cazzo Mike, Billie ha ragione’’ dice Trè come un bambino quasi con le lacrime

‘’Oh Cristo, credo proprio di si’’ vedo Mike sedersi sul letto e Trè gattonare fino a pochi passi da me

‘’Ragazzi mi raccomando ciò che dobbiamo fare è mantenere la calma’’ annuncia Mike mantenendosi la testa

‘’Si, si’’ annuisce convinto Trè e mi scappa un sorriso di soddisfazione.

Adoro questi momenti, diventiamo una sola persona e ci prendiamo cura l’uno dell’altro.

‘’Allora, innanzi tutto, assicuriamoci di star bene’’ dico solenne in attesa di risposta

‘’Si, si, ho solo una mano bruciata ad una chiappa scassata con un buco che farebbe invidia all’Ozono ma si sto bene’’ si massaggia compiaciuto la chiappa e mi guarda con un sorriso per rassicurarmi

‘’Io stò bene mi fa male solo il culo e mi servono delle mutande pulite, quelle sono sporche di sangue ma stò bene anch’io’’ Annuisce tentando di mostrarmi la macchia rossa sui suoi boxer rossi e neri a righe che conosco fin troppo bene.

‘’Perfetto poi dobb…………’’

‘’E tu come stai?’’

Hanno parlato insieme e li guardo con dolcezza, sorrido.

‘’Stò bene stò bene. Allora dobbiamo dividerci i compiti uno di noi deve badare costantemente alla telecamera, uno deve provare in tutti modi d’aprire la porta o la finestra e un altro deve trovare del cibo!’’

‘’Billie, ci parli come fossimo le giovani marmotte’’

‘’Em, forse, ma non importa! Sù all’opera!’’

*

Trè gioca con i lacci delle sue scarpe con la testa alzata che fissa l’obbiettivo della telecamera, Mike è in giro per la stanza che apre cassetti e mobili, per quanti ce ne siano. Io ho appena preso l’ennesima scossa vicino la porta, ci rinuncio e provo con la finestra.

Ma anche questa fa i capricci, provo a tirarla in tutti i modi e Trè mi viene in soccorso.

‘’Spingi, spingi di più’’

‘’Trè non si apre!’’ dico con la voce tra i denti

‘’Tiraaaaaaaa’’ si muove dietro di me e allunga le mani sulla maniglia appoggiandole sulle mie.

‘’Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa’’

BUM

‘’Guarda che cazzo hai fatto’’

‘’Aio che botta’’

‘’Stronzo, TU, sei uno stronzo’’

‘’Ma non è stata colpa mia, Billie io ho solo fatto quello che stavi facendo anche tu’’

‘’Trèèèèèèè hai tirato TROPPO forte è colpa tua’’

‘’Billie non è colpa mia non ho fatto niente, cercavo solo d’aiutarti’’

Mi fa un pò pena, ha abbassato la faccia ed ha incrociato le gambe, siamo entrambi spalmati sul pavimento incazzatissimi e pure doloranti, ma mi fa tenerezza.

‘’Uff, non importa non l’avremo nemmeno aperta’’

‘’Non ce l’hai con me?’’ dice Trè alzando la testa con gli occhi che brillavano

‘’No’’ dico seccato

‘’Grazie Billiee!’’ Mi abbraccia e mi fa ricadere, bagnando la mia lingua con la sua.

‘’Cazzo ditemi che non è quello che penso?’’

E’ tornato Mike sicuramente ci ha sentiti urlare

‘’Cosa?’’

‘’Non ditemi che quella è la maniglia della finestra, no’’

‘’Eheh, si’’ esce una risatina isterica ad entrambi

‘’SIETE DEGLI IDIOTI!’’

‘’Mike aspetta …… ‘’

‘’No niente aspetta io me ne vado!’’

‘’Ah e dove vai?’’ dico secco

‘’Me ne vado!  Punto’’

‘’Si ok ma sta attent…….’’

‘’Aaaaaaaaaaa’’

‘’Ecco, a quello’’

‘’Ok resto, ma sono ancora incazzato con voi, idioti’’

‘’Mike, che faresti in questi casi a me e Trè?’’

‘’Vi riempirei di pugni e poi vi scoperei fino a farvi piangere’’

‘’Vieni un pò qui’’

Mi alzo e lo faccio avvicinare alla finestra dove mi sono messo apposta davanti.

‘’Avanti sù se hai le palle sferramelo questo pugno, sù’’

‘’VAFFANCULO BILLIEEEE’’

*SCRASH*

‘’Aia, aia Billie, cazzo aia, aiaaaaaa!’’

‘’Amore è tutto ok, ora siamo liberi!’’ dico con un sorriso a cento denti mentre prendo in mano il polso di Mike pieno di sangue. Lo accarezzo e gli dò un bacino tenero sulle labbra lui chiude gli occhi e mi abbraccia dicendo che gli fa male il braccio. Trè intanto si è alzato sul letto saltando come un pazzo ma è subito scendo per prendere dell’acqua dal lavandino per Mike.

‘’Ora pensiamo ad uscire, cari miei! Siamo liberi!’’

**Continua**

Salve a tutti!

Cavolo quest’idea mi piace sempre di più XD. Scusate se mi sono permessa di postare T.T, spero sia di vostro gradimento il capitolo, nonostante abbia letto il commento di Green Star 90 troppo tardi T.T!.

Lo sò mi sono dilungata un pò troppo …… forse davvero troppo XD.

In ogni caso spero che continuiate presto perché mi stò appassionando sempre di più, l’idea di scriverla tutti insieme e d’essere uniti mi piace tantissimo **.

Confido in voi per il seguito XD.