Ninnananna

A Ely, come sempre.

L’aria è gelida, affilata – la nebbia ha un cuore di ghiaccio.

I muri che imprigionano la via deserta non sono altro che freddi frammenti sgretolati, e sembrano poter rimanere lì solo finché un soffio di vento non li farà crollare, come un castello di carte sotto gli occhi delusi di un bambino.

Lui è all’angolo della strada, appoggiato a quella fragile pietra. 

Lui ha gli occhi persi in un mondo lontano, un violino stretto a sé e fra le labbra una canzone.

Suona, perché sa che solo la musica può sciogliere un cuore di ghiaccio.

Lui suona e canta i suoi sogni, per scaldare un po’ l’inverno.

E laggiù c’è lei. Avvolta nella soffice lana di una sciarpa verde, cammina veloce – nessuno in quella strada cammina lentamente, è tardi fa freddo e quanto manca ad arrivare a casa – ma d’un tratto lo sente.

Perché anche se l’aria è gelida le note vibrano e i sogni fremono, e forse in qualche angolo di mondo il sole sta nascendo.

Si ferma. Non potrebbe non fermarsi, perché anche le sue labbra conoscono quelle parole e il suo cuore sa battere su quelle note.

Lui la vede, coglie il movimento della sua bocca, forse riesce ad udire l’eco delle loro voci unite prima che il vento gliela rubi, e le sorride.

Chissà se i suoi occhi la stanno vedendo davvero, chissà se sorride a lei o al suo mondo lontano, al suo tremulo sogno dal sapore di musica.

Lei non lo sa.

Ma entrambi sanno che la musica può sciogliere un cuore di ghiaccio, avvolgendo la strada in un tiepido manto di complicità fugace, e gli aghi di gelo non pungono più la pelle. O forse fanno solo meno male.

~
 

Era un giorno freddo d'inverno
e sulla strada ho incontrato il mio amore,
mentre intorno gente correva,
gridava certezze, vendeva opinioni.

Se il vento soffia e grida forte
e la notte è gelida e scura,
ll mio amore è un uccello che canta
e mi aspetta sotto la luna.

[Modena City Ramblers – L’amore ai tempi del caos]

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