Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: mamarty    09/01/2010    7 recensioni
E se Bella non fosse un essere comune? Se avesse un compito ben preciso da portare a termine? Se fosse una Guaritrice? Cos'è una Guaritrice? Scopritelo!!^^
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Buongiorno!! Uffi.....poche recensioni :((
Ma ringrazio infinitamente chi ha trovato il tempo di scrivermi, soprattutto le 'vecchie' amiche!!! é un vero piacere 'rivedervi'.
Grazie anche chi ha aggiunto la mia storia a preferite o seguite:))
Vi lascio al primo capitolo!
Buona giornata!
Un abbraccio
Marty



Capitolo 1

Carlisle era come impietrito. Chi era quella ragazza? Lo aveva chiamato papà? Edward aveva un sacco di domande e non era il solo. Ascoltava le menti dei suoi fratelli e anche loro erano confusi, volevano sapere. La mente di sua madre invece era silenziosa. Non lo era mai stata prima, come se non volesse renderlo partecipe di quella sofferenza che percepiva però nei suoi occhi.


‘Chi sei?’. Domandò nuovamente alla ragazza.


‘Sono Bells, papà’.


‘Non è possibile. Tu non…’ La voce di suo padre tremava. Non lo avevo mai visto così. Gli occhi sgranati per lo shock, la bocca semiaperta incapace di emettere suoni sensati all’improvviso. Tutti i membri della sua famiglia lo guardavano preoccupati. Era un uomo forte, determinato, non lo avevo mai visto in quello stato. Nessuno era mai riuscito a piegarlo o impaurirlo. Non Carlisle.


‘Viene cara, accomodati’. Esme circondò le spalle della ragazza e l’accompagnò in sala, rompendo il silenzio troppo pesante che si era creato. Bells si posizionò in centro, di fronte ai divani su cui si sedette la famiglia Cullen. Edward non riusciva a staccare gli occhi da lei, non sapeva cosa aspettarsi e voleva proteggere la sua famiglia. Ma come poteva una creatura così piccola e apparentemente così fragile fare del male? Allo stesso tempo era affascinato da quell’umana, sentiva attrazione verso di lei, una sensazione nuova, mai provata.


‘Chi sei? Tu non sei Bells. Isabella è morta, molti anni fa’. Quella di Carlisle sembrava un’accusa.
Era rabbia quella che trasmisero le sue parole, allo stesso tempo angoscia, disperazione.


La ragazza gli diede le spalle e si sfilò la mantella. I suoi movimenti erano lenti, misurati, sapeva che doveva mantenere la calma. Se avesse anche solo fatto un gesto avventato avrebbe spaventato suo padre, causato la collera e la preoccupazione degli altri membri della famiglia. Voleva invece che l’ascoltassero. Ne aveva bisogno.


Aveva un paio di pantaloni stracciati, logori, troppo grandi per lei, una camicia anch’essa di diverse taglie più grandi della sua e notevolmente rovinata. Non aveva le scarpe, non si ricordava nemmeno dove le avesse perse. Ad un certo punto si tolse i guanti lunghi che le arrivavano fino il gomito. Si girò verso Carlisle e gli mostrò le mani.


Il vampiro schiuse le labbra come se volesse dire qualcosa, ma non uscì nulla. Prese quelle piccole mani fra le sue, le girò e le rigirò più volte, per poi interrompere quel contatto lasciando libere le mani di Isabella.


‘Ma come è possibile?…io…tu…’


‘Tranquillo papà. Ti spiegherò tutto, te lo prometto.’ Fece una breve pausa. ‘Ma ora ho bisogno di aiuto. Non mangio da molti giorni e come puoi vedere le mie condizioni di salute non sono delle migliori. Ho bisogno di aiuto. Ti prego.’ Il suo tono era supplichevole. Era stanca, affaticata. Sembrava sul punto di abbandonarsi sul pavimento da un momento all’altro.


Carlisle però non si mosse, sembrava stregato, incapace di dire e fare qualsiasi cosa. Non reagì alle parole della figlia. Esme si alzò all’improvviso.


‘Alice, Rose portate vostra sorella di sopra. Aiutatela a lavarsi, non credo abbia le forze. Jasper, Emmett preparate qualcosa da mangiare io vi raggiungo subito per aiutarvi. Edward prendi l’occorrente per le medicazioni. Risveglio vostro padre e arrivo. Veloci!’. Quella vampira, dal viso angelico e materno, era l’essere più dolce e docile del mondo ma mai contraddirla, per nessun motivo.


Bells fece un lieve sorriso. ‘Grazie Esme, so quanto ti costi.’ Poi chiuse gli occhi e si lasciò cadere.

Alice la prese appena in tempo, prima che toccasse terra. Esme aveva detto vostra sorella. Nessuna sembrava essersene reso conto. E poi perché le sarebbe dovuto costare aiutarla? Edward voleva delle risposte.


‘Si è addormentata.’ Alice la guardava con occhi dolci, amorevoli. In un attimo la portò in camera seguita da Rose.


Un ringhio echeggiò nella sala. Esme si stava alterando. Edward corse a eseguire gli ordini. Prese tutto l’occorrente per le medicazioni nell’ufficio di suo padre.


‘Edward..’. Carlisle comparve sulla porta.


‘Papà, come ti senti? Ma che succede?’. Il volto di suo padre era stravolto dalla stanchezza, uno stato estraneo all’essere vampiro.


‘Figlio mio.’ Carlisle si era lasciato cadere sulla poltrona della sua scrivania e si era preso la testa fra le mani, come a volerla fermare per paura che continuasse a girare. ‘Quando ero giovane ebbi una bambina. Morì quando aveva 8 anni. Il tutto avvenne prima della mia trasformazione..non capisco cosa sia successo, non mi spiego come possa essere qui ora, dopo la sua morte, dopo più di cento anni…’ La stretta delle sue mani si intensificò.


‘Perché ti ha mostrato le mani?’.


‘Ora capirai.’


Ringrazio: Eliza1755 (Benvenuta:)), free09 (Bentornata!:)), didi_coldone (Ma riciaoooo:)), Toru85 (Risalveeee:)).


  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: mamarty