Serie TV > Il mondo di Patty
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Autore: ily95    09/01/2010    2 recensioni
E se Nicolas avesse lasciato Antonella e se ne fosse andato con Milagros in Spagna? Due anni dopo molte cose sono cambiate, sia la vita di Nicolas che quella di Antonella stanno andando alla deriva. Entrambi non sanno più chi sono. E poi un giorno... [Pairing: Niconella]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Antonella Lamas Bernardi, Nicolas
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Avanzo nel buio, in un cunicolo stretto. Vedo una luce in fondo e comincio a camminare velocemente. C'è una figura in piedi davanti a me, non riesco a vederla in volto perchè è contro luce ma mi tende la mano. Dietro di me sento la roccia franare e io mi metto a correre all'impazzata, non più fiato...tendo anch'io la mano e...
Mi sveglio di soprassalto, con il fiatone. Cerco di ricordarmi il sogno e inizio a tranquillizzarmi. E' diverso da quelli che faccio di solito...da quando Nicolas se n'era andato io ho sempre fatto dei sogni strani...in quello più ricorrente c'ero io in una stanza buia e le pareti si muovevano per schiacciarmi ed io non riuscivo ad uscire. Questo era diverso...c'era la luce. C'entrerà qualcosa con il fatto che ho ritrovato papà e Nicolas?
Guardo l'ora dal mio cellulare: le 7.18. Zio Fito sarà già andato al lavoro e gli altri staranno ancora dormendo a quest'ora...
Scendo dal letto e vado di sotto in cucina a bere un bicchiere d'acqua. Poi decido di uscire in terrazza. Fisso la superficie ghiacciata della piscina e mi siedo su una sedia.
-Buongiorno.- dice qualcuno, comparendo dietro di me.
Sorrido. Che bello sentire questa voce di nuovo...
-Ciao, Nicolas.- dico accennando un sorriso e gli faccio cenno di sedersi sulla sedia accanto a me.
-Già sveglia?- chiede.
-Sì...mi sono svegliata e non sono riuscita a riaddormentarmi.- spiego. -Tu?
-Mi sveglio sempre a quest'ora.- dice. -Di solito guardo il sole sorgere. Mi dà fiducia.
-Fiducia?- chiedo.
-Sì...che un nuovo giorno può sempre iniziare...una nuova vita.
-Mi sei mancato.- sussurro, senza distogliere lo sguardo dal paesaggio della città illuminata dai colori dell'alba.
Sento il suo sguardo su di me.
-Com'è stato qui...senza di me?- domanda.
-Uno schifo.- rispondo. -Ma forse era giusto così. Che tu ti facessi la tua vita...a proposito, come sta Milagros?
Lui abbassa lo sguardo. -Antonella, io...
-Non ti devi giustificare. Hai fatto la cosa giusta.- cerco di convincermi, rimandando indietro le lacrime.
Sospira.
-Ti vorrei dire quanto sono stato male senza di te...che l'unica cosa che mi teneva là era la certezza che tu stavi meglio senza di me...Antonella, io non sono più la brava persona che conoscevi. Io non sono quello che ti meriti...meriti molto di più di un bastardo schifoso e vigliacco come me...
Lo guardo. Ma cosa gli è successo in questo tempo? Leggo nei suoi occhi un velo di tristezza...sembra quasi che il suo cuore si sia messo in standby...che abbia abbandonato tutto...un po' come ho fatto io.
-Sai qual è la verità? Che noi due non possiamo stare divisi...Noi separati muoriamo!- dico.
-Sei diventata grande, Antonella...e sempre più bella...- dice lui in un sospiro. Ha l'aria triste. -Hai bisogno di qualcuno che ti dia ciò di cui hai bisogno. Io non ti merito più...sei davvero troppo perfetta per me.
-What the hell...? Cosa cavolo stai dicendo?- dico, alzandomi in piedi e andando di fronte a lui. -Non mi ami più, non è vero?
-Ti sbagli. Io ti ho sempre amata e ti amerò per sempre però...
-Ah, siete qui!- dicono papà e Max, comparendo dalla porta a vetri della sala.
-Ciao.- diciamo all'unisono io e Nicolas.
Mi passo una mano tra i capelli.
-Vado a preparare la colazione...cosa volete?- chiedo rientrando.

Entriamo tutti a far colazione.
-Tieni!- dice papà, lanciandomi delle chiavi.
Lo guardo con aria interrogativa.
-Il tuo nuovo mezzo di trasporto.
-Legale?- gli sussurro.
-Al 100%. Pensa che lo volevano rottamare!! Noi l'abbiamo salvato ed è tutto per te!
Non oso immaginare che razza di...coso...sia.
Antonella intanto mi porge il mio cappuccino e serve anche Roberto, papà e Fabio, che è appena sceso.
-Non mangi?- chiedo ad Antonella.
-No.- dice lei. -Faccio colazione con Patty.
Sono contento che sia ancora amica di Patty. Lei è una brava ragazza, non come me...dovrei sparire definitivamente dalla vita di Antonella o lo rovinerò...
Mentre Antonella e Fabio vanno di sopra a prepararsi e gli uomini vanno a cercare un appartamento e un lavoro, io esco a dare un'occhiata al mezzo che mi hanno procurato.
Lo cerco. Davanti alla casa c'è solo la macchina di Fabio e un pick up blu tutto sgangherato mi ostruisce la visuale...oh no. E' quello.
Mi avvicino con aria schifata. Non che quello che usavamo noi era messo meglio ma almeno non dovevo andarci in giro. Anche se ero un delinquente prima di tutto sono un uomo di classe.
-Allora, amico. Tu non piaci a me ed io non piaccio a te. Quindi che si fa?
Salgo sul sedile del guidatore e infilo le chiavi. Almeno sembra funzionare bene.
-Cos'è quello?- chiede Antonella, uscendo di casa e trattenendo a stento le risate.
-La mia nuova macchina, a quanto pare.- dico, alzando le spalle.
-Il mio scooter è dal meccanico. Non è che mi dai un passaggio fino a scuola?- chiede.
-Fabio non prende la macchina?
-No. Va a piedi.
-E non ti dà fastidio salire su un catorcio come questo? Insomma, non è affatto divino!
Ride.
-Non m'importa. Lo guidi tu; quindi è ok.- dice aprendosi in un sorriso.
Sorrido anch'io e le apro la portiera.
-Madame.- dico scherzosamente.
Lei sale e partiamo verso la Pretty Land.
-Non mi ha risposto bene prima.- dice, diventando seria.
-A cosa?- chiedo, non ricordando a cosa si riferisca.
-Tu mi ami ancora, Nicolas?- domanda guardandomi negli occhi.
-Certo Antonella che ti amo. Te l'ho detto...ti amerò sempre. Solo che non voglio che tu perda il tuo tempo con uno come me.
-Uno come te in che senso?- chiede.
Quando glielo diremo?
-Nel senso che sei troppo speciale per me.
-Nicolas...- sussurra.
-Siamo arrivati.- la interrompo.
-Continuiamo dopo. Mi vieni a prendere, vero?
-Se riesco sì.- dico e la guardo scendere.
Squilla il mio cellulare.
-Pronto?
-Nico, sono io.- dice papà. -Ti prego per ora non dire niente ad Antonella. Comunque ti volevo dire che io e Roberto abbiamo trovato un impiego come buttafuori di un locale. Ora stiamo cercando qualcosa per te e un appartamento.
-Va bene. Ma non preoccupatevi per me, posso anche cercarmelo io...
-Inserire credito.- sento che dice la voce della cabina telefonica all'altro capo del telefono.
-Ora devo andare, ci sentiamo dopo.- dice papà.
Riattacco. Voglio godermi questi giorni con Antonella. Dopodichè sparirò dalla sua vita definitivamente, non dovrà più soffrire.


ANGOLO DELL'AUTRICE
Finalmente sono riuscita a pubblicare anche questo capitolo...ora che è iniziata la scuola posterò un po' più lentamente ma comunque continuate a seguirmi! Grazie a tutti quelli che recensiscono, aggiungono la ff ai preferiti/alle seguite e anche a chi legge solamente! Continuate a farmi sapere i vostri pareri ^^
Kiss8 AshleyilyDivina
  
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