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Autore: SognatriceCullen_182    09/01/2010    9 recensioni
E se Bella non fosse figlia unica? E se avesse una sorella?
(Magari anche una sorella più simpatica, allegra e spigliata? E che magari ne capisce appena un pò di più della nostra amabile tonna?!) xD
Una nuova storia, e una nuova protagonista. Nuovi incoroci, nuovi avvenimenti.
E l'affetto che le terrà sempre unite.
-Disfaciamo le valigie?-
-Okay.-
Si chinò sui bagagli e li aprì.
-Nuo! Cosa stai facendo?- chiesi con tono esageratamente accorato.
Si voltò perplessa.
-Ma l'hai proposto tu di disfare le valigie!-
-E tu le stai davvero facendo?-
-Stephy, lo sai che sono una brava bambina.-
-Sei terribile, lo sai?-
-Puoi sempre rimandare.- propose.
-A-ha, e poi tu fai la figura di Quella Brava!-
Ammiccò: -Steph, io sono Quella Brava.-
-Devo pur salvare le apparenze, no?- scherzai sedendomi sul letto.
-E' onorevole da parte tua, ma sappiamo tutte e due che tanto non durerà a lungo.-
Appese due golfini.
-Grazie, Bella.-
-Ma ti pare.-
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Isabella Swan, Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo VI

-The Twilight Sisters -

Capitolo sei: Gran bel... Paesaggio*

-Non ci posso credere che ti sei portata dietro tutti quegli shampi.- sbuffai sollevando una ciocca di capelli, elettrici per via del phon.
-Non ci posso credere che ci metti un'ora abbondante a farti una semplice doccia.- ribatté Alice infilando nella sua borsetta il diffusore.
-Solo con le tue docce.- replicai io piccata, incrociando le braccia sul petto.
-Mettilo, dai.- disse porgendomi ancora una volta il vestito. Odiavo farmi asciugare i capelli.. preferivo che si asciugassero per conto loro, possibilmente al sole. Ma Alice non era così paziente.
Afferrò un pettine dai denti larghi, e cominciò a passarmelo tra i capelli, districando i nodi che lo shampoo non aveva trovato, mentre io m’infilavo il costume - il mio costume più carino, su indicazione di Alice - e poi il vestito di Phoenix. 
-Sicura che non debba indossare le calze?- Quel vestito era adorabile, ma troppo corto.
-Stai una meraviglia!- concluse Alice, soddisfatta, guardandomi dallo specchio.
Ero tutta ringalluzzita da quel complimento, però mi finsi esasperata: -Era necessario il lucidalabbra?- Non che mi stesse male. Ripeto, di Alice avevo imparato a fidarmi, ma.. Se solo mi mettesse a parte dei suoi assurdi progetti!
-Necessarissimo.- assicurò lei, prima di scortarmi fuori dal bagno. -Ora andiamo, o rischiamo di arrivare in ritardo.-
Smisi di camminare. -Ritardo? ..Alice.- 
Si voltò, interrompendo finalmente il suo passo leggero, guardandomi con le sopracciglia perfettamente inarcate. -Uh?-
-Io resto qui.-
Strabuzzò gli occhi, allarmata. -No! No, ti prego. Spezzeresti il cuore ad Esme.. Volevamo farti vedere una cosa! Ti portiamo in direzione del fiume! Il paesaggio è stupendo, credimi!-
-E allora dimmi cosa stai architettando! Ti prego, mi stai facendo impazzire.- esclamai con voce frustrata.
Emmett entrò in sala, spostando lo sguardo dall'una all'altra. -Bè, andiamo? Voglio sapere che sapore hanno i coccodrilli.-
Esme si fiondò nella stanza, con sguardo minaccioso, le perfette sopracciglia corrugate in un'espressione severa: -Tu non assaggerai un bel niente, Emmett.-
I miei occhi si accesero di divertimento: -Ci saranno i coccodrilli?-
-Bè,- attaccò a spiegare con tono pratico Emmett, -Adesso non so dirti se ci saranno anche dopo che li avremo visti, ma..-
Scoppiai a ridere, prima che Esme lo ammonisse con un'occhiata severa che lasciava trapelare il suo reale divertimento ("Emmett,"). I suoi capelli, illuminati dalla luce che entrava dalle finestre, assumevano dei riflessi biondo dorato sul caramello naturale dei suoi boccoli, rendendoli magnifici.
Rosalie scoppiò a ridere, entrando in stanza con il costume addosso e dirigendosi senza nemmeno un'esitazione verso il possente braccio di Emmett, intrecciando le sue dita a quelle di lui. 
Era bella da svenire, i lunghissimi capelli d'oro impreziositi dalla luce del sole, il costume rosso scuro su quel corpo di mille diamanti e un semplice prendisole a coprirla, mozzafiato.
Come avevo fatto a pensare di essere bella, stando nella sua stessa casa?!
-Faremo il bagno?- domandò ad Alice, interrogativa.
Il suo sguardo si appannò appena, quindi replicò: -Sì, l'acqua è stupenda, oggi. Steph, credo che la temperatura sarà magnifica.- mi assicurò con un sorriso furbo. La maledetta sapeva benissimo che la mia decisione di non venire stava sfumando piano piano...
Entrò anche Jasper nella stanza. Porca miseria..
-Allora, Steph, possiamo andare?- chiese Alice guardandomi con un sorriso accecante.
Jasper corrugò le sue sopracciglia bionde, prima di guardarmi con un sorrisino sarcastico. -Abbiamo bisogno del tuo permesso?-
-Ah, ah.- risi senza calore, guardando con un sorrisino fintissimo Alice che gongolava sull'ingresso. -Andiamo, va.-
-Sì!- esultò Alice, scomparendo dalla mia vista e riapparendo praticamente nello stesso momento a svariati metri di distanza, sulla sabbia. -Andiamo?-

***

-Questo posto, - decretò Rosalie, - è favoloso.-
Eravamo nella zona più assolata della riva del fiume, e qualche decina di metri dietro di noi spuntavano i primi alberi della foresta - fittissima. A Jake sarebbe piaciuto un sacco quel posto.. Per non parlare di Bells. Non che a lei il sole mancasse, pensai aprendomi in un pigro sorriso. 
So che con la mia pelle era inutile ragionare - non si abbronzava nemmeno se lo chiedevi per favore, ma la tentazione di prendere il sole era troppo forte per resisterle.
- Ti fai un bagno, Steph?- propose Emmett, speranzoso dopo il rifiuto di Rose e Alice.
Aprii appena un occhio, sollevando il capo. -Tra un po'..- promisi.
Grugnì esasperato, e si tuffò in acqua, ricomparendo svariate decine di metri dopo. 
Per un attimo credetti davvero che non sarebbe tornato fuori... -Idiota!- gli urlai contro, -Quasi mi spaventavo!-
Emmett buttò indietro la testa - lanciando in aria microscopiche goccioline d'acqua brillante - e scoppiò a ridere, prima di immergersi nuovamente sott'acqua. Erano tutti bellissimi, sotto la luce del sole. Esme aveva dovuto chiedermi il permesso di esporsi almeno quindici volte, preoccupata - come Carlisle - che la loro vista potesse scioccarmi. Ero a posto, invece.. Ormai ero abituata alle loro stranezze. Abbastanza, almeno.
Feci per girarmi sulla pancia, quando Carlisle si drizzò fulmineo sulla schiena. -Zitti.- ordinò.
Cercai di stare zitta e immobile, perché quando è un vampiro a pretendere il silenzio puoi giurarci che sarà molto più difficile assecondarlo.
Tutti tesero l'orecchio cercando di capire... Cosa di preciso non lo so. Io non sentivo niente. 
Vidi le labbra di Emmett muoversi, senza però sentire il suono. "Guardate", diceva. 
Guardai dove stava indicando. Come Carlisle assunse un aspetto terrorizzato, io ne assunsi uno ottuso. Che diavolo c'era, da guardare?!
-Vieni, Stephanie.- sibilò Emmett, veloce, serio. Senza aspettare una mia risposta mi portò dentro la foresta, stringendomi tra le braccia come fossi stata una bambola di pezza - e non una ragazza di diciassette anni di più di cinquanta chili. Quando si fermò e mi poggiò a terra, non era più visibile la nostra piccola spiaggia, e nemmeno il sentiero tra gli alberi che Jasper aveva fatto per lasciarci passare. Dov'eravamo? La domanda che però mi salì alle labbra fu: -Che sta succedendo?-
-Vampiri.- bofonchiò Emmett, continuando a guardare nella direzione - presumevo - della riva del fiume.
Mi tappai la bocca, spalancando gli occhi verdi - azzurro. 
Cosa?! 
-Non.. sono come voi.- tirai a caso, certa di aver indovinato. 
-Non credo. Aspetta, okay? Zitta un attimo.- fece Emmett accompagnando alle parole un gesto spazientito delle mani ancora gocciolanti.
-Certo scusa,- sussurrai prima di premere le labbra l'una sull'altra. 
Dopo minuti che mi apparvero ore, il viso contratto di Emmett si rilassò. -Garrett, razza di...- Quindi tornò a voltarsi verso di me, sorridendo. -Aspetta ancora un attimo.-
Ci avvicinammo di qualche passo. Garrett? Chi era Garrett? Un amico - vampiro? Non riuscivo a vederlo - un albero lo copriva quasi totalmente. Ogni tanto un braccio si staccava dalla sua figura, gesticolando. Cosa stava gli chiedendo Carlisle? 
- Garrett, ti devo chiedere un grosso favore. Dimmi: hai già cacciato, oggi?-
Garrett - che al contrario di Carlisle non sapeva di dover tenere un tono di voce alto per farsi sentire anche da me ed Emmett - rispose in un mormorio indistinto. 
Emmett mi sorrise. -Vieni.-
Mi avvicinai timidamente alle sponde del fiume Orinoco, cercando con gli occhi il vampiro a me sconosciuto. Non era difficilissimo da individuare - ovviamente era meraviglioso. 
Alto, slanciato, dai capelli biondo scuro mediamente lunghi, sciolti sulle spalle. I capelli erano bagnati e gocciolanti, segno della recente nuotata, e il petto brillava al sole come il diamante più bello e meraviglioso del mondo. Le goccioline d'acqua che gli correvano sul petto - distogli lo sguardo, distogli lo sguardo - aumentavano ancora più l'effetto arcobaleno, rendendolo... semplicemente favoloso. Sembrava di guardare il più incredibile gioco di luci mai esistito.
Gli occhi, come quelli di Zafrina, erano rosso vinaccia, in costante movimento prima e poi, d'un tratto, fermi su un solo punto. Il mio viso. 
Gli occhi si fecero più scuri, le labbra rosee si dischiusero un momento. I lineamenti grezzi e morbidi si tesero, nervosi.
-Carlisle, ma che diavolo..?-
Carlisle gli poggiò una mano sulla spalla. -Va tutto bene. E' con noi.-
Continuò a fissarmi, e sotto il peso di quello sguardo contrariato e confuso sentii le guance prendere fuoco, il respiro farsi leggermente più affannoso. Era... Garrett. Garrett, Garrett, Garrett. Che nome stupendo.
Sollevò un sopracciglio, sconcertato, e a quel punto credetti di poter crollare lì, sul posto, come se mi avessero tagliato i fili. Era.. Santo cielo, era la cosa più bella che avessi mai visto. Sapevo che era maleducato fissarlo così apertamente - una parte di me urlava di staccargli gli occhi di dosso - ma non ci riuscivo. Era come se i miei occhi si fossero incatenati ai suoi, e fossero felici così.
Deglutii. 
Nemmeno lui smetteva di guardarmi. Ma certo, io ero la curiosa umana... Ma allora perché ero così felice della sua attenzione? Non era per me Steph che mi guardava, ma per me... Umana che sa dei vampiri. 
-Garrett, lei è Stephanie.- ci presentò Alice, e ad un tratto provai il desiderio di abbracciarla per avermi convinto a mettere il mio costume più carino. Dimenticai Rosalie, accanto a me e bella come il sole, dimenticai Alice, luminosa come una stella, dimenticai di Will, dimenticai Bella da qualche parte nell'Atlantico, dimenticai tutto. 
Garrett. 
Solo lui nella mia mente. Come se fosse l'unica cosa che valesse la pena vedere.
Non mi accorsi dei lunghi secondi che trascorsero dalle ultime parole dette, probabilmente in attesa che dicessi qualcosa. Quindi Garrett, con un lampo di divertimento negli occhi, chiese: -Ma parla?-
-Sì. Molto. E ti chiedo per favore di lasciarmi godere questi rarissimi momenti di pace.- disse serio Emmett, prima di sorridere - ne ero certa; il solito simpaticone.
Alice, tanto per rincarare la dose, aggiunse: -Scommettiamo che tra due giorni le chiederai per favore di stare zitta?- quindi rise con la sua voce cristallina.
Okay, era evidente. Dovevo parlare. Prima, forse... Bocca. Parlare - bocca. Dovevo aprire la bocca. E soffiare. Emettendo suoni. Cercando di modularli in modo che abbiano senso compiuto. Dio, era sempre stato così difficile parlare? Ecco ce l'avevo quasi fatta.
Troppo tardi. Sistema inceppato.
Le labbra di Garrett si erano arricciate per un istante, e poi si erano dischiuse e aperte. Stava sorridendo. L'allegria negli occhi, un angolo delle labbra più in su dell'altro in un ghigno mozzafiato.
Oh, mio dio. Qualcuno mi tiri una botta. Fatemi parlare! Okay. Okay. Pessima figura, Steph. 
- Non scommetterei mai con te, Alice.-
Gli altri ridono. Cosa ha detto? Che bella voce. 
-Steph.- 
Ah! Chi ha parlato?! Oh, santo cielo, sono stata io! Cosa ho detto? Staccagli gli occhi di dosso, Stephanie Swan. Ora basta.
-Come scusa?- mi chiede con il riso negli occhi, una vaga presa in giro appena percepibile dai lineamenti tirati di lui. Oh, santo cielo. Meno male che aveva già mangiato. Cioè, bevuto. Cioè. 
Sgranai appena gli occhi, dopo essermi sentita rispondere: -Steph. Chiamami.. Steph.-
Non potevo - non potevo proprio - essere stata così stupida! Avrebbe pensato che ero una totale cretina! Oddio, volevo scomparire.
No, volevo scomparire ma volevo continuare a tenere i miei occhi nei suoi - che ne frattempo si stavano increspando per via del suo sorriso. 
-Come vuoi.. Steph.- rispose lui, e sentii qualcosa all'altezza dello stomaco, o forse dei pomoni, gonfiarsi orgoglioso e riuscii finalmente ad aprirmi a mia volta in un sorriso - un sorriso instupidito e ebete, realizzai poi, ma almeno un sorriso. 
Mi sentivo così felice. Mi sentivo sospesa per aria, leggera come un palloncino. 

E per qualche motivo ero certa che Jasper non c'entrasse nulla.

***

-Prego, Garrett, entra.- , invitò la voce pacata di Carlisle.
-Sono felice che tu abbia accettato il nostro invito.- questa era Esme, che subito dopo si rivolse a me dicendo: -Cara, ti vanno bene degli hamburger con l'insalata?-
Uh. Sta parlando a me? Alice mi aveva tirato una gomitata vittoriosa quando Garrett aveva accettato l'invito "a cena". Garrett aveva trovato divertente sia la trovata dell' "invito a cena" ovviamente metaforico, sia la reazione entusiasta di Alice. Santo cielo, ovviamente aveva visto tutto - era un vampiro! Era la cosa più imbarazzante del mondo. Tanto che poi Garrett mi aveva guardata con uno sguardo un po' malizioso che mi aveva fatto salire la febbre a DUECENTO. A-hem, forse era meglio dirottare i miei pensieri. Stavo arrossendo, di nuovo. Possibile che bastasse un vampiro carino a farmi diventare la versione patetica di mia sorella? 
Decisi quindi di rispondere con un grande sorriso: -Sono perfetti, grazie Esme.-
Crac.
E qualcosa cambiò. Avevo riacquistato l'uso della parooolaaa!! Mi sarei messa a correre per tutta la casa ringraziando il miracolo, ma forse Garrett mi avrebbe giudicata strana. Sì, decisamente. 
Esme mi rivolse un sorriso ammirato, e sparì in cucina, e Rosalie le fu subito dietro.
Alice, in mezzo a noi due, prese l'avambraccio di ognuno, e con una frase a caso, tipo "E' stato un piacere, ma devo andare a pettinare una scimmia.", si dileguò. Okay, ammetto di non averla ascoltata con esagerata attenzione. 
Jasper ed Emmett si erano messi a smanettare con la televisione, e il loro linguaggio mi divenne inaccessibile - sia per il volume, che per il vocabolario. La presa scart già era al di là di ogni mia possibile comprensione. 
Carlisle ci fece accomodare, e da bravo gentleman non fece un plissé quando Garrett rimase in piedi. Probabilmente non era abituato a sedersi e cose del genere. 
-Ti porto qualcosa da bere, Stephanie?- propose subito Carlisle rialzandosi di nuovo in piedi.
-Uhm, okay. Hai del sangue?- chiesi prima seria, e poi aprendomi in un sorriso.
Carlisle riprese a respirare normalmente dopo la pausa che il suo respiro aveva fatto, e sorrise: - Una Coca va bene?-
-Grazie.- dissi io sorridendogli divertita. Scuotere Carlisle non era cosa facile, ma cosa era impossibile per me? A parte, ovviamente, parlare con Garrett - che appena Carlisle si fu allontanato mi chiese, curioso: -Da quant'è che conosci i Cullen?-
-Mh.- mormorai mentre ci pensavo, per poi rispondere: -Un anno, un anno e mezzo. Come mai?- domandai in risposta, ansiosa di non lasciar cadere la conversazione; per una volta sembravo in grado di dare risposte sensate.
Garrett si afferrò un gomito con la mano del braccio opposto, annuendo appena. -E' un bel po'. Come sei venuta a conoscenza del loro..- Lasciò un momento la frase in sospeso, prima di concludere: - ..segreto?-
Aveva ignorato la mia domanda, ma non me ne importava gran che. Probabilmente era solo curioso.. Non so quante ragazze conoscesse che facevano comunella con i vampiri. L'idea che fossi per lui fonte di interesse mi fece sorridere compiaciuta, e decisi di non menzionare mia sorella. Voglio dire, lei era già accasata, o mi sbaglio? Il mio sorriso si allargò di un paio di molari, e prima che avessi il tempo di rispondere lui domandò, ancora: -Perché sorridi?-
Scrollai le spalle, cercando di smetterla di sorridere: -Ho dei pensieri divertenti, ogni tanto.-
Anche lui sorrise: -Tipo?-
Oh-oh. Cosa dovevo rispondere, a quel punto? "Oh, mi divertiva l'idea di sposarti". Uhm, forse non era la migliore risposta possibile. Aprii la bocca, trattenni un momento il fiato e poi lo buttai fuori, ancora alla ricerca di una risposta.
Mi aprii in un enorme sorrisone, sperando che gli bastasse come risposta, e quindi mi affrettai a rispondere alla sua prima domanda: -Comunque ci sono arrivata per vari indizi. Insomma, cose varie. Una volta ho toccato la mano di Alice: era fredda e durissima. Poi ho cominciato a notare che non mangiavano mai.- Tentai di tornare con la memoria all'anno prima. -Ma soprattutto la maggior parte delle cose son venute fuori stando a stretto contatto con i Cullen. Per dire, Alice una volta si è fregata dicendo una cose tipo "Non preoccuparti della mia guida, ho anni e anni di pratica alle spalle" quando in teoria ne avrebbe dovuto avere solo uno. Oppure..- Mi umettai le labbra, gli occhi rivolti verso il soffitto nel tentativo di non ricordare - oltre al fatto che tenere gli occhi in quelli di Garrett avrebbe come minimo rallentato l'operazione. -Una  volta sono uscita con lei, con Alice, e ad un certo punto l'ho fatta spaventare mentre guidava, perché andava tipo a tremila all'ora, e mi sono accorta che aveva lasciato l'impronta delle sue dita sul volante, dato che aveva stretto improvvisamente la presa. Oppure, ancora: ho notato il cambiamento di colore dei loro occhi, da nero ad ambra. A proposito, perché tu hai gli occhi rossi?- Era l'unico dettaglio vagamente inquietante della sua figura statuaria.
-Credo che sia dovuto al fatto che io mi cibo di... Dovuto al fatto che io non bevo sangue animale.- terminò lui, evitando di dire troppo chiaramente che lui uccideva le persone come me.
-Oh, è un peccato.- dissi io, annuendo convinta. -Sai, dicono che allunghi la speranza di vita.- 
Okay, questa era proprio stupida.
Garrett sollevò un sopracciglio, prima di scoppiare a ridere. Quindi chiese: -Comunque resta strano. Voglio dire, i Cullen non ti avrebbero mai permesso di avvicinarti a loro, no? Come poi si è dimostrato, correvi il rischio di notare troppe cose su di loro.-
-Mh, lo so, ma le circostanze nel mio caso erano diverse. Il punto era che mia sorella - ho una sorella, Bella - ha, diciamo.. Ha preso una cotta per Edward. E la storia sarebbe finita lì se non fosse che anche Edward l'ha trovata meravigliosa, e si sono sposati. Ora sono in luna di miele.- 
Uh, avrebbero potuto darmi il premio per Miglior Sintetizzatrice dell'anno 2005. 
Garrett pareva sbalordito: -Ma come, si sono sposati?-
-Sì,- confermai, - Una settimana fa. Hanno fatto una specie di patto intricatissimo, ma alla fine lei ha ottenuto di esser trasformata in vampira, di ritorno dal viaggio.-
Ora non riusciva più a seguirmi: -Lei voleva diventare vampira??-
Mi sentivo stupida a dare quella risposta mielosa, ma dopotutto corrispondeva alla verità: - A-ha. Sai, per star con lui per sempre.-
-Ma lui non ha paura di cedere? Insomma, una piccola svista e..- Lasciò la frase in sospeso.
-In realtà sì, ma sappiamo tutti che sono solo paranoie sue. Insomma, lui non farebbe mai male a Bella.- tagliai corto io.
Garrett mormorò un verso d'assenso, e rimase un poco assorto nei suoi pensieri. Quindi mi chiese: -E tu cosa ne pensi?-
Mi agitai un pochino sul divano: -In realtà all'inizio ho dato fuori di matto. Voglio un bene dell'anima a mia sorella, e l'idea di non poterla vedere per tutto quel tempo.. Sai, il tempo in cui lei da neonata diventa vampira. Non possiamo correre il rischio che mi morda.- 
Garrett sembrava molto interessato. Aggrottò appena le sopracciglia, annuendo, e stava per dire qualcosa quando lo interruppi: -Scusa, puoi sederti? Mi mette ansia vedere che stai in piedi.-
-Ma io non ho bisogno di..- attaccò lui, disorientato.
-Oh, no, tranquillo, lo so benissimo,- lo assicurai arrossendo appena, -E' solo che.. Insomma, mi mette ansia. Siediti.-
Se per un attimo avevo sperato che si sarebbe seduto accanto a me, l'attimo dopo mi ero già resa conto che non era possibile: lui non aveva certo l'autocontrollo dei Cullen, non poteva correre il rischio di starmi troppo vicino. Infatti si sedette di fronte a me, mettendo il tavolino di legno lucido a dividerci, e con un ghigno mi chiese: -Va bene così?-
Devo dire che sono stata bravissima. Ci misi solo tre secondi ad uscire dallo stato di iperventilazione in cui quel ghigno appena accennato mi aveva catapultato. Notevole, ammettetelo. 
Sbattei un poco le palpebre, rispondendo: -Uh? Certo, benissimo.- I miei occhi corsero un momento sulla sua figura, tentando di non soffermarsi sul suo petto ancora nudo. Dio mio! 
-Solo.. Poggia le mani sulle gambe. Così.- Mimai il gesto. -E intreccia le dita.- Lui ubbidì, ridendo sommessamente, e poi scomparve dalla mia vista. Dov'è finito?, mi stavo chiedendo, prima che l'istante successivo apparisse di nuovo sulla stessa poltroncina su cui prima era seduto, stravaccato da morire, con i capelli di nuovo sciolti e la bocca spalancata, simulando un sonno incredibile.
-Così sono abbastanza rilassato?- chiese poi scoppiando a ridere, e rimettendosi nuovamente composto.
Scoppiai a ridere, annuendo: -Oh, vedo che hai afferrato il punto.-
-Cosa vuoi che ti dica, la natura mi ha dotato di una singolare intelligenza.- rispose lui guardandosi con finto distacco le unghie annerite dalla terra.
Continuai a ridere, e stavo per rispondere se non che Carlisle rientrò nella stanza. Quanto era stato via? Sicuramente più del tempo necessario a prendere una Coca dal frigo. Ci sorrise fiducioso, probabilmente rincuorato nel constatare che l'amicizia tra uomini e vampiri non era impossibile, e mi porse la lattina. Porse anche una maglietta a maniche corte di cotone a Garrett, che con un sorriso imbarazzato la indossò.
Quindi osservò: -Carlisle, vedo che continui con la dieta a base di fieno e carote. Da quanto dura, ormai?-
-Secoli,- replicò Carlisle. -E' davvero un sollievo poter vivere una vita normale.- disse sorridendo.
Qualcosa nello sguardo luminoso di Garrett e nel mezzo sorriso che faceva con l'angolo della bocca mi fece pensare che magari anche lui, chissà, avrebbe potuto provare. 
-Potreste portarlo con voi a caccia, ogni tanto.- proposi, ringalluzzita all'idea che Garrett venisse a far parte del gruppo dei Cullen. 
Entrambi si voltarono a guardarmi un po' stupiti. Carlisle fu il primo a riprendersi, e commentò allegro: -Mi sembra un ottima idea. Non vogliamo subito convertirti al nostro stile di vita, però..-
-No, affatto!- rispose precipitosamente lui, gli occhi rosso scuro che brillavano entusiasti. -Mi sembra un'idea fantastica! Domani va bene?-
-Va bene,- rispose Carlisle, sorridente. Seguì una breve pausa, e poi domandò: -Tu, invece, continui con la tua vita da vagabondo?-
Garrett ridacchiò, una risata roca e meravigliosa come la sua voce, e si passò una mano tra i capelli. -Se così la vuoi chiamare..-
-Da quanto tempo è che stai qui?- 
-Direi nove, dieci mesi in Sud America, e uno solo qui. Mi piace molto, in realtà - ancora non pensavo di trasferirmi.-
Carlisle annuì. -La Francia non ti manca?-
Io stavo in silenzio, cercando di capire il più possibile da quei discorsi. 
-Ho fatto un passaggio a Parigi un po' di tempo fa - non conto il tempo che passa da un bel po', ormai. E' stato bello tornarci, non la visitavo dalla Rivoluzione.- 
Feci mente locale sulla politica attuale. Di che rivoluzione stava parlando?
-Gli anni d'oro della tua vita, quelli della Rivoluzione Francese, mh?- commentò sorridendo complice Carlisle.
O-ho!, aspetta! Stavano davvero parlando di quella rivoluzione?
-Garrett, quanti anni hai?-
Lui si voltò verso di me, rivolgendomi un sorriso ammaliante: -Steph, come vampiro ne ho fatti 290 l'anno scorso. E di nascita effettiva.. Credo 312, forse più, forse meno. Non so esattamente l'anno della mia nascita- non ricordo molto della mia vita prima di essere morso.-
Gli sorrisi automaticamente in risposta, spostandomi un ricciolo dietro l'orecchio, registrando il modo stupendo in cui aveva soffiato il suono "ph" del mio nome. -Oh, wow.- riuscii solo a dire, sentendo di nuovo quella sensazione che avevo provato nella foresta - quella che i nostri occhi si stessero incatenando e che il resto del mondo scomparisse gradualmente.
Fortunatamente ci pensò Carlisle a farmi riprendere. - Ti dai 20, 21 anni, eh?-

Garrett sorrise in direzione del dottore, e precisò: -Forse diciannove, Carlisle. Non lo so con esattezza.-
A-ha!, pensai io. Un ragazzo più grande! Di due, forse tre, forse quattro anni. Diciamo anche di duecento novanta e passa. Va bè, meglio se la piantavo.
Solo un argomento era stato affrontato troppo velocemente, senza soddisfare la mia curiosità: -La Rivoluzione Francese, Garrett? Woah!-
Sorrise del mio entusiasmo, inclinando un po' di lato la testa: -Già. E' stato un periodo meraviglioso della mia vita. Era l'aria che girava, capisci? Si respirava libertà, vittoria, giustizia. Si respirava 
aria di cambiamento! Tutte quelle persone così diverse tra loro che agivano in una sola direzione, spinti da un unico desiderio più elevato dei bisogni di ciascuno..! Non puoi capire cos'è stato.- Si stava entusiasmando; gesticolava appena con le mani, spalancava spesso gli occhi e sorrideva, nel ricordo di quel periodo meraviglioso - doveva essere meraviglioso.
-Ho conosciuto i grandi di quel tempo. Ho marciato per le piazze di Parigi, ho..- Sollevò gli occhi al cielo, -Ho perfino cercato di non uccidere, in quei giorni. Come potevo togliere la vita ad un cittadino che grazie alla forza delle sue braccia e dei suoi ideali aveva lottato per ottenere la libertà? Non potevo, o sarei diventato io stesso uno di quei tiranni che tanto odiavamo.-
Lo stavo ascoltando affascinata, poggiando il mento sul pungo della mano destra, tentando di immaginare quel periodo meraviglioso - doveva essere meraviglioso. 
Carlisle, pazientemente rispose: -Capisci il mio punto di vista, allora. Capisci il perché di questo mio, e nostro stile di vita: non potrei mai uccidere innocenti solo per l'egoismo di impormi sugli altri come predatore. La persona a cui io ho tolto la vita, potrebbe essere così: una persona libera, con speranze e desideri e progetti. Anzi, lo è di sicuro. Chi sono io per interrompere il corso naturale della sua vita?-
Garrett si esibì in quel sorriso solo accennato di poco prima, e scosse la testa: -Ma poi ho capito, Carlisle. Ho capito. E' questa la nostra natura. Il nostro destino - non ci possiamo ribellare. E' semplicemente contro natura. Chi siamo noi per decidere se la natura ha fatto bene o ha fatto male a creare esseri come noi? Noi siamo succhiatori di sangue - scusa la brutalità, Stephanie, ma è così.-
A quel punto mi sollevai anche io, tornando con la schiena dritta, e osservai: -Scusa te, Garrett, ma il termine succhiatori di sangue non mi sembra escludere il sangue degli animali, o cosa. E perché poi parli del vostro "destino", come se il vostro destino fosse cibarsi?-
-Non hai capito,- replicò lui. -Il nostro destino è uccidere gli umani. E' quello per cui siamo nati. Non uccidiamo certo per rimanere in vita, non trovi?-
Carlisle rimase in silenzio, studiando le espressioni del mio volto, curioso di sapere cosa avrei risposto. 
-Non sono d'accordo. Tu bevi sangue umano perché questo ti soddisfa come persona, soddisfa il tuo fisico e le tue esigenze primarie. Certo, non ti tiene in vita ma è molto importante per il tuo organismo - Carlisle, correggimi se sbaglio. E allora perché non soddisfare queste tue esigenze in maniera non dannosa? Quando dici che sarebbe contro natura la fai sembrare una cosa al di là della tua portata, ma non è vero. Come vedi 'è gente che vive così, e sta benissimo.- Mi voltai un momento verso Carlisle per vedere se aveva altro da aggiungere, ma ottenni solo un sorriso compiaciuto da parte sua.
Garrett in compenso sembrava molto interessato da quella conversazione - veva assunto un'espressione meditabonda, e i suoi denti bianchissimi stavano torturando leggerissimamente il labbro inferiore, piegato in una curva mozzafiato. Decisamente non mi aiutava a restare lucida, proprio no. Arrossii un poco, e lo vidi ritrarsi, improvvisamente attento.
-Ecco, non vedi?- esclamò. -Non vedi l'effetto che mi fai? Insomma, che mi fa il tuo sangue? Ti faccio un esempio più vicino a te: tu hai denti per strappare e mangiare la carne, giusto? Non, quindi, solo per macinare l'erba. Tu sei progettata per mangiare la carne! Mi spiego?-
Sì, si spiegava. So che non era la cosa giusta da dire, ma la carne era così buona! Non potevo smettere di mangiarla. Che era esattamente il punto a cui voleva arrivare lui. 
Ah! Fregata! Non ci potevo credere. 
Con una puntualità ammirevole, Esme entrò nella stanza portando un piatto che emanava il delizioso profumino di carne perfettamente cotta.
-Yay, Esme! Hai fatto anche la salsina!- osservai gongolante, impugnando la forchetta. Quindi poi la puntai minacciosa verso Garrett e, prima che avesse il tempo di dire qualunque cosa, lo apostrofai: -Non dire niente. Fino a prova contraria, questa mucca non pensava. Cogito ergo sum, giusto? Penso quindi sono. Questa mucca non pensa, quindi non è. Io posso assicurarti che sto pensando, per quanto possa sembrare poco credibile, quindi tu uccidi gente che è. Io no. E ora lasciami pranzare.-
Sia Esme che Carlisle che lo stesso Garrett rimasero un po' interdetti, quindi scoppiarono a ridere. -Accidenti, Steph!- disse ammirato Carlisle. -I miei complimenti.-
Volevo sorridere con falsa modestia, ma avevo la bocca piena di squisita carne al sangue.

***

-E' stato un piacere averti con noi, Garrett. Scusa se sono stata così poco di compagnia.- Alice gli rivolse un incantevole sorriso di scusa, e poi si voltò di scatto verso di me. -Potrai tornare quando vorrai. Che ne pensi, Steph? Non sei d'accordo?-
Se non fosse che mi sentivo felice come una Pasqua l'avrei ammazzata sul posto, sono seria.
Sorrisi in direzione di Garrett: -Ci farebbe piacere rivederti.- 
Insomma, una prima persona plurare strategica. Alla faccia di Alice - che stava gongolando come non mai.
-Farebbe piacere anche a me, non penso di aver molto da fare per il resto.- Ero fissata io, o stava guardando me, mentre lo diceva? Ma no che stupida; era perché io l'avevo invitato a tornare, anche se a nome di tutti.
Quindi in successione gli altri si sporsero verso di lui, chi per dargli una pacca di familiare cameratismo, chi per un bacio cortese sulla guancia - in quel momento più che mai volevo essere Rosalie. Noi due ci sorridemmo, e io alzai e agitai una mano, impacciata, prima che scomparisse.
-Vieni in camera mia!- sibilò Alice, cosa del tutto inutile dato che il resto della famiglia era dotata di un udito supersonico.
Una volta nella camera, e una volta che si fu seduta, sotto mio ordine, per terra, Alice attaccò, esaltata: -Sai, credo che tu gli abbia fatto una buona impressione.-
Non dissi nulla che potesse compromettermi, e sorrisi.
-Dai, non mi vorrai dire che non  stata una giornata fantastica!- mi esortò lei, delusa per la mia mancanza di reazione.
Stesi le braccia all'indietro, sul suo letto, e con un sospiro soddisfatto e un sorrisino compiaciuto mi limitai a dire: -Sai Alice? Avevi ragione. C'è davvero un gran bel... paesaggio, qui.-


*-*-*

¤ Angolo dell'Autrice ¤

Buon Nataleeee!!Buon anno!!! Buone feste!! Buon compleanno!! Auguri e figli maschi!! Tante cose.
Insomma, tantissime cose, mie adorate *-*

Ancora una volta sono così in ritardo che quai mi vergogno a postare questo capitolo - quasi. ^^'
Vorrei sbrodolarvi addosso tutte le scuse a cui la mia mente ha fatto appello quando non scrivevo nemmeno una riga al giorno, ma so che ormai ne avete abbastanza, e siete così brave che probabilmente me le potrete dire voi.
A-hem! *me tira fuori bacchettino da direttore d'orchestra* Un, due, trè!

LETTRICI: *tutte in coro, tono da litania*
Troppi compiti, cose da fare, impegni imprevisti, qualche viaggio!
Braaave!! *clap clap clap*
Nel dettaglio, compiti di latino, vistitare qualche altro sito dove sono iscritta, dei GdR, impegni imprevisti quali Impegni da Feste, che come tutti sanno si accavallano l'uno sull'altro in maniera odiosa, e un viaggio in Germania :D

Ma questo non importa, perché finalmente, e FINALMENTE davvero per chi mi segue dal primo capitolo (sembrano passati secoli, *sniff*), siamo arrivati all'arrivo (si può dire? Bof,) del nostro vampiro!! *Standing Ovation stile football americano* Yeeeaaaahhh!! Evviva il signor Guglielmo!! No, scusate, questo non c'entra O.o
Ci siamo arrivate! Qualcouna di voi ci era già quasi arrivata, ma la mia *sorriso ammiccante da presentatore televisivo* incredibile astuzia, e lungimirante intelligenza, per non parlare di un certo carisma e fascino naturale.. *botta da parte di Joe* A-hem xD Insomma, ero riuscita a distrarvi dalla soluzione.
Qualcuno credeva che avrei eliminato dal quadretto Jacob-Renesmee il semi vampiro Nahuel, o come diamine si chiama.
Qualcuno credeva ancora che ci fossero speranze per Jacob.
Qualcuno credeva che avrei fatto vampirizzare Will.
Qualcuno credeva che Stephanie avrebbe strappato Jasper dalle bracca di Alice, creando una situazione così incasinata e così poco piacevole da costringermi a scrivere altri quaranta capitoli.
Qualcun'altro credeva semplicemente che avrei creato un personaggio a mio piacere...

MA NON è ANDATA COSì!!!

*La Resa dei Conti* -tanananàààà!-
Fatto
Doveva essere un vampiro per forza? Fatto!
Doveva essere già esistente nella saga? Fatto!
Doveva essere sapolo, e non mettersi con nessuno nel corso della saga? Fatto!
Doveva apparire nel Sud America? Fatto!
Ecco a voi...

Garrett!!! YEAAAHHH!!

Lo amo *O*

Per adesso non sono ancora riuscita a caratterizzarlo bene, ma abbiamo qualche settimana per riuscirci. ^^
Lo so già cosa state pensando: Ma lui si mette con Kate, dei Denali! Bè, volete sapere una cosa? Kate è un personaggio così marginale, e la loro storia è così poco raccontata, che non mi sono sentita in colpa per averglielo tolto. Oltre al fatto che accade solo alla finissima del quarto libro! Dai, non me ne vorrete mica. Io adoro Garrett *O*
xD

Spero vi piaccia, e spero non siate deluse. Quello con Garrett è il tipico "Colpo di Fulmine" O "Imprinting", chiamatelo come vi pare. (:
Bè, a dilungarmi a questo modo mi annoio, quindi passo a ringraziare le SEI, MERAVIGLIOSE RAGAZZE che hanno recensito lo scorso capitolo *-*


Hale Lover:Mi hai quasi illusa di aver ricevuto tre recensioni, invece erano tre tue che continuavi a sbagliare xD xD Non farlo più! v__v Comunque tu non hai idea di quanto ho riso quando ho leto la tua recensione, davvero xD Non ci posso credere, sei riuscita a trovare il tuo capitolo preferito? Io quando leggo una fanfiction non ci riesco mai ^^' Guarda, se ti fa sbavare Jasper, non vedo l'ora di sapere cosa ne pensi di Garrett! No, perché - nel caso non si fosse capito - io lo aaaamooo!! *.* Mi fa piacere che ti piaccia l'attrice di Zafrina! Oddio, che scema! A proposito!

Ecco a voi... Garrett!! *______*



Porei fare solo una galleria, di foto di Trent Ford. *Q*
Lo so che non ha l'esatto colore di capelli.. Ma per il resto era troppo perfetto per non metterlo <3

Ma tornando a noi, Hale!! Non ci posso credere, la tua frase dei gatti mi ha buttato giù dalla sedia dal ridere. Direi proprio di sì, dovremmo consigliarla come cura AntiDepressiva! Davvero, si fanno delle gran risate, qui xD Ti dirò, Ale ha scritto più di te, nella recensione, ma eran così tante ca-A-HEM!!-ate che.. *tono solenne* Ti nomino nuovamente RCdqp!! *alone angelico che scende su Hale Lover*
ANGELI: Ooooohhh!!
xD Oddio, la frase che hai scritto dopo mi mangia di sensi di colpa: a quanto dice il tuo nerissimo umorismo, sarete morte tutte!! >.>" *Còff* Tutte le mie adorabili lettrici, uccise per colpa mia!! NNNOOOO!!*me si dispera* ç___________________ç
*dopo anni*
JOE: A-hem.. Guarda che qualcuna è rimasta, comunque.
*si inquadrano diversi cadaveri, morti per il troppo aspettare, per la depressione, o per la pioggia*
ME: Per la pioggia?! ò__O
JOE: Ha colpito le teste che tu avevi reso instabili, e le ha uccise u___ù
ME: ç___________________ç
xD xD Ma a parte scherzi... {Lo so, non ci crede più nessuno -.-"}  Non hai idea di quanto mi faccia piacere ricevere i tuoi commenti! E' proprio di questo che ho bisogno, soprattutto adesso che scrivere si sta rivelando sempre più difficile.. Ma spero - anzi, sono certa - che supererò questo scoglio, e allora andrà tutto bene! ;) Ahahah, anche io adoro Jacob. Però lo adoro come amico, non come sfasciafamiglie >.<" Ma non importa.. xD Perdonami, ma ho visto solo ora a che ore hai scritto: tu all'una e trentasei di notte fai latino?! Io non reggerei >.>" xD Ah, a proposito: se ho ritardato è stato solo per via della tua minacia di scrivere di nuovo una recensione come questa... Lo sai che le adoro #D Comunque tranquilla, a parte le due recensioni illusorie, la terza è venuta benissimo!! ^^ Un bacione, carissima, e a presto!! *me agita la manina*
Saretta___Trilly___: Ahaha, secondo me se c'era anche Edward sarebbe rimasto tutto sconvolto, della serie
EDWARD:"oMmioddio non ci posso credere che state facendo questi scherzi, queste cose non sono divertenti OKAY?! SONO SCHERZI DI PESSIMO GUSTO!! Quella donna, Jasper, è una LAVORATRICE!! Okay?? E tu devi rispoettarla per questo! Stephanie, non ne faccio una colpa a te perché tu sei la sorella di Bella, quindi presumo che tu non l'abbia fatto di tua volontà, ma sappiate che io LO SAPEVO CHE MI SAREI VERGOGNATO TANTISSIMO A VENIRE CON VOI!! DOVEVO RESTARE A FORKS A SPIARE BELLA DORMI-- Cioè, volevo dire, non che la spii per davvero, eh.."
EMMETT sarebbe tipo: "Ahahah, che pedofilo pazzo maniaco!! Uahaha! Che non ci crede nessuno che stai sono a guardare, eh?.. Vecchio volpone!"
EDWARD: "Emmet ma che cosa.. EMMETT GUARDA CHE LO VEDO COSA STAI PENSANDO!! E sei una persona orribile!! Oddio, ma che cosa.. NO!! NO, povera Bella, no!! Lei è così buona e cara, e dolce e comprensiva non farebbe mai... NO! Non è anatomicamente possibile fare.. Che SCHIFO!! Oooh, no! La mia vista sarà compromessa per sempre!! Povero me! Se solo Bella sapesse... Voglio che tu le chieda scusa, Emmett. Guarda che sono serissimo, non accetterò un no come risposta! Non posso sopportare una simile maleducazione! E Rosalie, se fossi in te sgriderei per benino il Signor Malacreanza qui accanto! Mi chiedo come fai a sopportarlo come maito. Devi essere davvero paziente, non so come tu faccia."
ROSALIE: "Santo cielo, che palle".
Okay, la smetto, scusate xD xD E' che io Edward, cioè, l'ho capito che è figo e tutto, ma è il più noioso di tutti, in Casa Cullen! Io tifo per Emmett :D :D Grazie mille per aver recensito! Un bacione, a prestoo!! :)
just my immagination: Lo sooo! Perdona il mio ritardo ç.ç Ahahah, avrei voluto vederti, ballare l'hula stile Timon e Pumbaa!! xD xD Certi spettacoli è un peccato perderli v__v Perché hai cambiato idea su Jasper? Prima non ti piaceva? A meno che tu non abbia visto solo il film.. Nel film senbra uno schizzato uscito da una lavatrice con un gatto morto in testa ò___O Detta senza offendere nessuno xD xD La tua prof di inglese mi spaventa °-° Spero che tu non abbia davvero intenione di portare a termine il tuo piano malvagio, perché forse non ti ho detto quanto mi dispiace di questo ritardo e..
JMI: *appare alla porta di casa Marta con una mazza da baseball in mano e uno sguardo satanico*
JOE: °-° La chiudo fuori?
MARTA: C'è una sola parola alla quale sto pensando, e questa parola e SI.
JOE: SLAM! *chiude la porta facendola sbattere*
MARTA: *suda freddo*
Ahahah, scusa, ti lascio andare, Un bacione, grazie per aver recensito! A prestoooH <3
Eli87: Ciao!! Che bello sentirti! Come stai? Ahaha, grazie sia per i complimenti che per.. I complimenti. ò__O Cioè. xD Mi fa davvero piacere quando so che un capitolo vi piace più di altri! Dovreste vedere come gongolo davanti al PC =3 Comunque con il "suo indianino" ci eri quasi... Ma non era evidente che qui avrebbe incontrato il suo fantomatico vampiro? Bho, forse no. Comunque per la gravidanza c'è tempo ancora due settimane.. Eeeh, ne succederanno di cose, nel frattempo!! *me gongola vedendo quanto riesco a incuriosire le lettrici* Mbuahahahah xD xD Come non credi sia legale? Guarda che se li espatri la polizia potrebbe rintracciarti.. Non credo di averti detto che lì dentro ci sono certe sostanze che se la polizia trovasse.. *gomitata da Joe*
JOE: Scema, ormai li hai venduti! Responsabilità scaricata!
ME: Ooo.
Ah, già, senti.. Per quelle scatole.. Tutto a posto :D Ci vediamo al prossimo capitolo!! ... O forse no. xD Ciaoo!!
Ashleys: Non ci posso credere che alla fine hai fatto tre righine per la mia ff e diecimila sui cazzi tuoi >.>" xD xD Ma dove sei finita, poi? A Milano non sono riuscita a contattarti, il tuo telefono sembrava rotto: "Tre: informazione gratuita. Il telefono della persona chiamata, non è al momento raggiungibile. Riprova più tardi! Grazie". Penso che avrei potuto ucciderlo >.< Non sapevo se saresti venuta o meno, per via della neve, e temevo anche che mi avessi dato il numero sbagliato.. >.< Come stai, hai passato buone vacanze? Spero di sì :D Mi sa che state tutte allagando le rispettive scrivanie, con questa cosa di Jazz xD xD Anche io lo adoro.. Ma di più Garrett u.u Fammi sapere che ne pensi di lui, a proposito!! Un bacione, a presto =* {A proposito: con un ragazzo di ventisei anni?!? Oh, mio dio O.O}

Ross_ana
: Figurati se devo scusare il tuo ritardo quando io ho fatto un'assenza del genere!! xD Non sei perdonata, di più :D Sono stra felice che ti sia piaciuto il capitolo! Recensisci anche questo, dai. xD Che ne pensi di Garrett? Voglio che piaccia a voi, soprattutto - voi siete le mie editrici migliori! Quando mi dite che vi piace un mio lavoro, io continuo su quella linea, quindi sii sincera, sempre! Promesso? ;) A presto, cara!!
Giuliii 
: Giuli, amore mio quanto mi sei mancata *O* Questa volta la spiegazione per la mancanza ce l'ho, ma è patetica. Vale comunque?? *occhi sbrilluccicosi* xD Oh, mi dispiace di averti offesa così tanto, mancando! Se mancare così tanto ti porta a recensioni corte&scazzate allora cercherò di impegnarmi un po', lo prometto ç__ç Ahaha, dimmi se sei ancora viva, dopo esserti imbottita di pasticchette varie - controlla la provenienza di OGNA DI LORO, mi raccomando O__o xD Ahah, sono felice che ti piaccia Zafrina! Spero sia lo steso per quel figo della madnna di  Garrett!! ^^ You are my twin, too!! <3 <3 Vediamoci presto *abbraccione molto sentimentale & musica strappalacrime* Un bacio!! 

E anche oggi ho finito con le Risposte alle Recensioni!! =D Ci ho messo quattro giorno, ma ho finito u.u
xD Perdonate questo ulteriore ritardo, ma l'ho fatto per voi *O*
VOI: Non attacca -.-
ç__ç
Ahaha xD

Bene, quindi vediamoci alla prossima puntata, che vi anticipo già arriverà tra un po', perché non ho ancora finito di scrivere ^^"
Il prossimo capitolo non so ancora come si chiamerà u__ù Quindi non ve lo posso dire per motivi pratici xD

A presto, carissime! Vogliatemi bene, e state sicura che io ve ne voglio! Okay, citare Goldoni è davvero squallido ò__O
Ciao!! xD
<3




  
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