Scelte
“Light, non ti sei mai chiesto cosa succederà quando finirà il Death Note?” chiese Ryuk, curioso di sapere come mai una persona così previdente come l’umano a cui casualmente era stato destinato il suo Death Note non gli avesse mai chiesto se potesse averne un altro di riserva.
Annoiato e anche un po’ infastidito per
l’interruzione – doveva terminare di ricopiare la lista di ricercati che aveva
deciso di giustiziare quella sera – gli rispose: “Ovvio che ci ho pensato. Per
quando sarà finito avrò eliminato tutti i criminali e nel nuovo mondo tutti
avranno troppa paura per commettere un qualsivoglia crimine. Hai notato come il
tasso di criminalità sia diminuito drasticamente nell’ultimo periodo?”
Ritornò a scrivere, dosando con cura lo
spazio. Non voleva farlo capire a Ryuk, però preferiva far durare il quaderno
il più possibile, per avere un’arma contro eventuali sovversivi. Si era spesso
chiesto come facessero gli Shinigami, dopo aver riempito tutte le pagine.
Probabilmente avevano un modo per procurarsi un altro quaderno della morte.
Peccato che anche se fosse stato così, Ryuk non glielo avrebbe detto. Ci
avrebbe pensato a tempo debito, comunque. L’importante in quel momento era
scrivere.
“Quanti vuoi farne fuori, stasera?” domandò lo
Shinigami, che evidentemente quella sera era in vena di chiacchiere. Peccato
che Light non lo fosse.
“Voglio ammazzarne tanti, Ryuk. Tanti.”
Mormorò a denti stretti, sempre più convinto che lo Shinigami volesse
boicottare la sua opera. Forse non trovava il pericolo di L interessante e
voleva mettergli i bastoni tra le ruote in qualche altro modo, in modo da
rendere più interessante il suo soggiorno.
“E come farai ad ammazzarne tanti?” insisté
lui, con un mezzo sorriso.
Quella sera evidentemente voleva mettere a
dura prova la sua pazienza. Lui, comunque, non si sarebbe scomposto.
Sicuramente non avrebbe dato spettacolo per uno stupido Dio della Morte.
“Sono Kira, quindi posso farlo.” Disse in un
tono che annunciava che quella era la fine della loro conversazione e ritornò a
scrivere.
“Già, hai ragione. Ah, lo sai che tua sorella
sta origliando vero?” Allargò la sua bocca in un vero e proprio ghigno. Aveva
ottenuto ciò che voleva. L’imperturbabile Light Yagami aveva iniziato a dare
segni di cedimento.
“Mia sorella?” Ripeté lui, incredulo.
“Eh già, proprio lei. Adesso non è che
scenderesti a prendermi una mela?” Domandò lui, chiedendo a Light con lo
sguardo cosa mai potesse essere successo da averlo sconvolto a tal punto. Con
l’eccezione della volta in cui L aveva scoperto la regione in cui viveva, non
l’aveva mai visto così agitato.
Poverino, si trovò a
pensare ironicamente. L’aveva messo davanti ad una scelta.
***
Chissà cosa starà dicendo Light, si chiese Sayu, consapevole del fatto che non avrebbe dovuto
origliare, ma troppo curiosa per andarsene. Si posizionò un po’ meglio vicino
alla porta e appoggiò l’orecchio con fare circospetto. Era un po’ di tempo che
quando passava di lì sentiva dei rumori nella sua stanza.
Forse aveva una fidanzata segreta, ipotizzò.
Un motivo in più per ascoltare. Avrebbe potuto dirglielo!
Peccato che per quanto premesse l’orecchio
contro la superficie, non riusciva a sentire altro che un mormorio di
sottofondo.
L’unica cosa che era riuscita a cogliere
distintamente e che qualche secondo prima l’aveva fatta allontanare
precipitosamente, erano state le parole mia sorella.
Veramente le era anche sembrato di aver
sentito Kira, però dubitava che Light fosse uno di quei pazzi che
idolatravano quel criminale. Doveva aver sentito male. O forse lo stava insultando.
Dopo aver accertato che suo fratello non si
era accorto della sua presenza – perlomeno non era uscito a controllare e a lei
tanto bastava – si era di nuovo appostata lì e allo sguardo interrogativo di
sua madre, che passava di lì con la cesta del bucato, aveva risposto con un
cenno della mano che la invitava a spostarsi, lasciandole campo libero nella
sua ricerca. Doveva scoprire chi c’era con Light. Sicuramente il fratello non
parlava da solo, quindi qualcuno – o qualcuna - doveva esserci.
Certo che però era proprio scomodo stare lì. E
se avesse fatto irruzione in camera sua con una scusa? Poteva chiedergli di
aiutarlo in qualche materia! Però se avesse bussato avrebbe avuto il tempo di
far nascondere la sua nuova fidanzata. D’altronde lui teneva sempre la porta
chiusa…
Questo sì che è un problema! Esclamò mentalmente, lambiccandosi il cervello per cercare una
soluzione.
Come poteva fare? Non era lei la parte
intelligente della famiglia, non era portata per pensare a dei piani
complicati.
E se avesse semplicemente sfondato la porta
con un calcio?
Forse poteva forzare la serratura con una
forcina. No, non ne sarebbe stata capace, quella era più un’azione da film. E
se avesse provato con una carta di credito del padre? Sì! Poteva provare così!
Aveva quasi iniziato a scendere le scale, quando aveva realizzato che suo padre
di pomeriggio non era in casa e che, in qualunque caso, Light se ne sarebbe
accorto se qualcuno avesse tentato di forzare la porta.
Era davvero un caso difficile.
***
“E adesso cosa farai?” sussurrò lo Shinigami all’orecchio di Light, evidentemente divertito dalla situazione.
“Non sono neanche sicuro di crederti. Magari
mi stai raccontando una menzogna.” Disse lui, poco convinto.
“No, è davvero là fuori. Tu lo sai che io non
ti mentirei mai. Puoi andare a controllare se vuoi.” Così dicendo si
avviò dietro Light che si era alzato per uscire dalla stanza, subito dopo aver
riposto il Death Note nel cassetto. Una volta fuori, si rese conto che Ryuk non
aveva mentito, infatti si trovava davanti una Sayu leggermente spaventata, con
l’espressione di una che era stata colta sul fatto.
Light si chiuse la porta alle spalle e si
piazzò di fronte alla sorella che, a dispetto della sue aspettative, lo
fronteggiò con un’espressione ostinata.
“Light, ho scoperto il tuo segreto.” Disse
seria.
“Lo sto facendo per il vostro bene.” Disse
lui, altrettanto serio. Ormai aveva preso la sua decisione. Non aveva scelta.
Aveva tentato di tenerlo nascosto ai suoi famigliari e non poteva permettere a
Sayu di andare in giro a raccontare tutto.
“Non è vero!”
“Sayu, lascia stare. Non avresti dovuto
ascoltare.” Mormorò, ritornando in camera sua, lasciando Sayu basita davanti
alla porta, a chiedersi come mai facesse tante storie per una ragazza.
Decise che non le importava e che se voleva
nascondersi la ragazza sotto il letto poteva anche farlo. Dopotutto erano
affari suoi e le sembrava esagerato quello sguardo che le aveva lanciato.
Neanche avesse svelato un segreto di stato!
Bene, se non poteva scoprire cosa faceva Light,
allora avrebbe fatto qualcosa di costruttivo. Quella mattina, a scuola, Akane
le aveva detto che era riuscita ad avere Dolls, un film che voleva
proprio vedere, quindi sarebbe potuta andare da lei.
Erano mesi che aveva deciso di guardarlo, ma
non l’aveva mai trovato nei negozi e non si sarebbe mai perdonata se avesse
perso quell’occasione. Tra un paio di giorni doveva restituirlo all’amico che
gliel’aveva prestato, quindi aveva tempo solo fino a quel momento.
Così passò per la sua stanza, giusto per prendere
la sua borsa e si precipitò di sotto per telefonarle.
Nel momento in cui il piede poggiò sul primo
scalino, un dolore atroce la colpì al petto e la costrinse a portarsi le mani
su di esso, facendo cadere la borsa per terra.
In pochi secondi perse conoscenza e precipito
per i gradini, fino ad arrivare al piano terra senza vita.
Non avrebbe più potuto vedere quel film. Era morta ancora prima di toccare terra.
***
Light aveva fatto la sua scelta. Avrebbero tutti pensato che era la vendetta di Kira contro Soichiro Yagami che indagava tanto solertemente contro di lui.
Seduto alla scrivania, con una mano che gli
reggeva la testa e un’altra, munita di penna, in bilico sul quaderno, osservava
il bordo della pagina dove, affiancata al nome di schifosi criminali era
vergato Sayu Yagami.
Ed ecco a voi la mia ennesima cosa
nonché seconda storia sul fandom di Death Note. E se ve lo state chiedendo, sì,
io non sono felice se non faccio una storia in con qualcuno soffre o muore.
Che dire, mi è venuta in mente e volevo
scriverla. Se devo essere sincera l’idea che mi era venuta mi piaceva, poi se
sono riuscita a renderla non lo so._. Spero che vi piaccia!^^