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Autore: Opal636    14/01/2010    3 recensioni
Giocando con Jona, Nihal sentì una struggente nostalgia per Sennar: se l’avesse potuta vedere in quel momento, vestita da ragazza, a giocare con un bambino, forse l’avrebbe presa in giro. Ma sarebbe stato contento. Pregò con tutto il cuore che tornasse sano e salvo. Ora che non c’era, si rendeva conto di quanto avesse bisogno di lui. Di quanto gli volesse bene... E se Nihal decidesse di provare a scrivere a Sennar?
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nihal, Sennar
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ora sono io a dovermi scusare per il ritardo nella risposta… la tua lettera mi è arrivata nel momento in cui dormivo, per riprendermi da una magia estremamente stancante… ma andiamo per gradi… stavolta ho davvero molto da raccontarti!                                   

Circa quattro giorni fa, ci siamo imbattuti in una tempesta, ma ci siamo accorti fin da subito che non era un parto della natura, bensì una creazione magica. L’intensità dei venti, delle ondate e della pioggia, superava di gran lunga ogni orrore al quale un pirata è abituato.

Inizialmente mi sono ritirato nella mia stiva, confidando che l’esperienza dell’equipaggio riuscisse a battere la potenza delle nubi, ma mi sono ben presto reso conto che non avrebbero potuto nulla contro un incantesimo così possente, così mi sono fatto coraggio e sono risalito sul ponte.

Non mi sono perso a contemplare gli sforzi, inutili, della ciurma, ho raggiunto Aires, che faticava a tenere il timone, e mi sono fatto dare una corda. Me la sono legata in vita e poi, grazie all’aiuto del tuo pugnale, ho scalato l’albero maestro… tu lo sai che non sono mai stato un mostro d’agilità, ma ho stretto i denti e alla fine ho raggiunto la coffa.

Ho chiamato a raccolta tutte le mie forze e i miei poteri e ho avvolto completamente la nave con una barriera protettiva. Il moto ondulatorio, là sopra, era davvero insopportabile per il mio stomaco, ma, ben presto, l’intensità della magia che sgorgava dalle mie mani, ha cancellato ogni altro pensiero.

La tempesta non accennava a placarsi… è stato davvero difficile riuscire a mantenere la barriera dopo un certo momento. Sentivo l’intensità della natura, sollecitata dall’incantesimo, scontrarsi con forza distruttrice contro la barriera, che si restringeva di minuto in minuto, mentre le forze mi abbandonavano.

Sentivo le urla di Rool e Aires incitarmi, pregarmi di resistere, ma l’incoscienza iniziava ad essere un dolce sogno a cui abbandonarsi… quando ho sentito, tra le voragini della stanchezza, urlare che si vedeva uno squarcio di cielo limpido, la mia barriera si è infranta in mille schegge impalpabili, ma mi sono fatto forza, non so nemmeno io come, e ho usato le ultime gocce di energie residue, riuscendo ad avvolgere nuovamente tutta la nave… poi c’è stato solo il dolce buio dell’incoscienza…

Quando mi sono svegliato, mi sono ritrovato nella cabina del comandante, Aires era accanto a me e mi ha detto che ho dormito due giorni di filato e che, da più di una decina d’ore, il mio corpo era avvolto da quello “strano” fumo azzurro che ormai si erano abituati a vedermi addosso.

Prima di scriverti ho dovuto attendere di riprendermi, non avevo nemmeno la forza per tirarmi su dalle coltri, figurarsi mandarti un messaggio!

Ora ci troviamo, in attesa che la nave venga riparata, ospiti in un gruppo di isole chiamate Vanerie. Erano segnate sulla mappa, e questo mi da la speranza che quel gorgo esista realmente…

Stamattina ho avuto un incontro con la donna più anziana del villaggio, una veggente… e la sua previsione non è stata molto ottimistica… almeno non mi ha visto morire, è già qualcosa!

E’ stato davvero interessante ascoltare i suoi racconti sull’esodo della sua popolazione durante la Guerra dei Duecento Anni… ma è una storia troppo lunga, la pergamena non basterebbe! Mi riservo di raccontartela di persona… se mai tornerò…

Inizio ad avere paura Nihal…

Mentre dormivo ti ho sognata (e, al risveglio, Aires me ne ha dato conferma… ha detto che ho fatto il tuo nome spesso…), e i sogni si sono mescolati spesso ai ricordi…

Ti ricordi quella notte che abbiamo passato nella locanda a Makrat, il giorno prima che tu andassi all’Accademia per sentire se ti avrebbero accettata?

Ho sognato all’infinito il ricordo di quella sera, in tutti i suoi dettagli… è stata l’ultima volta che abbiamo potuto ridere e scherzare insieme…

La tua cuscinata, dopo la mia misera battuta, ha dato il via ad una guerra, ti ricordi?

Quando il mio cuscino è finito in mille piume sul pavimento ho voluto vendicarmi, sono saltato sul tuo letto e ho iniziato a farti il solletico! Quello sì è sempre stato il tuo punto debole! (Non preoccuparti, non lo dirò ai tuoi nemici in battaglia!).

Hai iniziato a ridere a voce alta, pregandomi di smetterla, piume d’oca ci svolazzavano tutt’intorno e le coperte erano finite a terra in un groviglio irriconoscibile. La voce di Soana è giunta inaspettata… era piuttosto adirata!

“Cos’è questa confusione?”.

Non dimenticherò mai l’espressione del suo viso quando si è accorta dello stato della camera e di noi due, accaldati e rossi in volto, scompostamente buttati sul letto. Ma non dimenticherò nemmeno le sue labbra, che si sforzavano di restare serie e arrabbiate, ma che, alla fine, hanno ceduto e la sua risata cristallina si è unita alle nostre. E’ un ricordo davvero dolce… e divertente. Fortuna che almeno mi hai accolto nel tuo letto, visto che mi avevi distrutto il cuscino!

E così sei tornata da Ido! (Perdona questo mio saltare di argomento in argomento, ma ho così tante cose da dirti…)

Lo sapevo che prima o poi sarebbe successo e, credimi, sono felice per te. Se credi che sia quella la tua strada, non importa se non hai ancora capito dove tutto questo ti condurrà e quale scopo avrà, l’importante è che tu abbia fatto la scelta che ti sembrava più giusta in quel determinato momento.

Anche io ti sono sempre accanto Nihal, lo sono sempre stato e sempre lo sarò, qualunque cosa accada.

Rileggo ora un  pezzo della tua lettera al quale prima non avevo prestato attenzione, perso com’ero a immaginarti di nuovo sul campo di battaglia… io innamorato di Aires? Nihal, che assurdità! Sto ridendo a crepapelle alla sola idea!

E’ innegabile che sia una bella donna, e che lei ne sia fin troppo consapevole, ma non ha mai scatenato sentimenti romantici dentro di me… al contrario, in certi momenti l’avrei strozzata volentieri! La cosa bella, dopo il salvataggio grazie alla mia magia, è stato scoprire in lei un‘alleata e, perché no, un’amica, anche se le nostre idee divergono in molti punti. Tutto qui…

Chissà come ti è venuta quest’idea…

Spero di sentirti presto Nihal, le tue lettere sono un faro di speranza in queste terre lontane. E in questo futuro sempre più incerto…

                                                                       Tuo Sennar

 

  
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