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Autore: Fairy Inn    22/01/2010    0 recensioni
Ecco a voi il tanto atteso sequel, anzi no, prequel delle Avventure di Katerella.
Seguendo la formula di Cenerentola 2, anche questa si prefigge essere una raccolta di tre One Shot, ambientate prime della vicenda originale e basate su tre differenti situazioni.
La prima racconta come si conobbero Katerella, e i dolci topini.
Mettete il Dvd nel lettore e riempitevi gli occhi con la narrazione
Genere: Commedia, Parodia, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Ledo Tales'
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LeDo Tales

Un compleanno particolare


- Nooooo! Maledetti topi - La Matrigna Devil non era affatto contenta quel giorno. Aveva scoperto ancora una volta quella spietata banda di roditori saccheggiarle il cibo.... direttamente nel piatto. Ovviamente non poteva che trovare una sola risposta a tutte le sue frustrazioni.
- Katerellaaaaa!- Urlò la bisbetica.
Intanto gli impellicciati si stavano dando alla fuga.
Nella stanza entrò a perdifiato la figliastra adibita a mansioni di sguattera e colf, ovviamente senza neppure uno stipendio, ma questo certo non impietosiva la matrigna, abituata a ben altri trattamenti da fame; la fuga del suo marito Fubo, tra l'altro, aveva gettato l'ombra della miseria sull'intera famiglia, e farsi carico di  una famiglia costringeva a grossi sacrifici: uno tra tutti, la rinuncia alla TV via cavo, ma questi sono altri dettagli.
Katerella era entrata armata di scopa, con l'ìntento di cacciare i maledetti roditori. In realtà era tutta una finta, e i topi lo sapevano, in quanto Katerella era una loro grande amica, e si sarebbe limitata ad agitare la scopa come un'ossessa, sperando nel frattempo, di non beccare per sbaglio nessuno.
I topi si dispersero, tranne uno: un pachidermico, grassissimo topo sfacciatamente intento a masticare la scamorza avanzata l'altro giorno.

Un topo si fermò, e corse indietro per andare a prelevare il suo adiposo compare. Troppo tardi si avvide della ramazzata che disgraziatamente Katerella gli diede in faccia. Il mondo si fece buio.

Il topo si svegliò. - Squit....Squitt Squitt???? -  Si domandò. A fianco a lui c'era una meravigliosa topina con un paio di occhiali e una parrucca bionda che gli rispose: "Squitt... Squitt!! Squitttit!!!
- Oh, squitto - Il topo sospirò.


(ehy un momento, queste scene hanno dei dialoghi, me li volete doppiare oppure no????? grazie. ndA)

Il topo sentì un dolore al volto, che gli ricordò la  botta ricevuta in faccia. Si tastò il muso con la zampina, e al tattò notò un solco.

- Cosa.... cosa mi è successo? -  Chiese Squatt Mousehart, questo il suo nome. La sua amica e mentrice bionda, si affrettò a porgergli uno specchio, dove l'inorridito topino scorse un orribile sfregio.
- E' stato un incidente - volle giustificare la topina - non voleva ridurti in questo stato.
- Non ti preoccupare Squistis - si affrettò a calmarla Squatt. - Non potrei mai portare rancore alla nostra amica umana e benefattrice Katerella -
Il modo particolarmente affezionato con cui parlava di Kate, portò una ventata di malinconia nel cuore di Squistis. Si sentiva un pochino gelosa di non poter rivestire un ruolo altrettanto importante nel cuore di Squatt. Sospirò, rassegnandosi al suo ruolo di "sorella maggiore" quando venne interrotta dall'arrivo del resto del gruppo.
Vi era Squitty, il capo e il più simpatico, con un musetto dolce stile Stuart Little. Poi vi era un topino tutto nero chiamato Squotty, che era la controparte lampadata del capo, e copiava tutto quello che faceva lui. Vi era un topino piccolino, la mascotte del gruppo, dal nome di Squincy: era il medico del gruppo, anche se con la gran moria di topi che avveniva di solito, poteva lavorare più che altro su cadaveri: infatti si considerava un medico legale.
Il Ciccione del gruppo, venuto per scusarsi, era seduto sul suo grosso sederone, e anche in quello stato dispiaciuto, non riusciva a non avere un pezzo di salciccia in bocca.

Squatt, che odiava le tristezze e i problemi, minimizzò il tutto - Non ti preoccupare Squisyt, non è colpa tua, il tuo appetito lo conosciamo tutti. E poi questo sfregio trovo che mi doni un'aria particolarmente cool. - disse il giovane topo guardandosi allo specchietto. - Sono piuttosto preoccupato per Katerella. -

- Katerella? Si sentiva molto in colpa nei tuoi confronti. Temeva di averti ucciso. - spiegò Squincy.

- Sgfnrigoermiwepmhrpwepo,mgqpij3ippomp5pom -

Parole incomprensibli giungevano dall'ultimo giunto sulla scena. Era una creatura caratterizzata da una fitta, fittissima peluria, tale da non sembrare nemmeno un topo, quanto piuttosto una palla di pelo. Inoltre, parlava in una maniera così veloce da risultare incomprensibile: lo chiamavano Cugino Squitt.

Per una qualche alchimia, Squistis era in grado di capirlo. E le notizia che Cugino Squitt portava erano molto interessanti.


Da qualche parte nella sua stanza. Katerella stava rimurginando sul suo senso di colpa. Fortuna voleva che la Matrigna fosse impegnata a fare indagini sulla strana vecchina  loro vicina di casa, mentre invece le due gemelline piccoline erano impegnate in giardino con una catapulta a giocare al Jet Scrander.

E pensare che oggi era un giorno speciale per Katerella, beh, certo, nessuno era lì con lei per festeggiare, ma dopotutto, considerate le parenti, era MOLTO meglio così.  In realtà si sentiva un pò frustrata, perché si sarebbe sentita di ballare e cantare come il suo ruolo sotto contratto Disney le avrebbe permesso. E allora avrebbe sgattaiolato per la casa con filastrocche bambinesche e liriche puerili per la gioia dei piccini, e con una minigonna per la gioia dei grandi. Purtroppo però i suoi gusti erano un tantino differenti, e già una volta aveva provato a cantare opere liriche danesi e finlandesi, ma il pubblico di bambini pareva non capire bene, e quindi sia la matrigna, sia la Disney stessa, le proibirono in seguiti di esibirsi in cotal modo. Ma il suo orgoglio giammai le avrebbe fatto sculettare con canzoni indegne del suo estro creativo,
Ma ancora più che quel vago senso di frustrazione, questa volta era angustiata dal senso di colpa che provava nei confronti di quel povero topino sfregiato dalla sua ramazza. Era la sua festa, ma non le riusciva di festeggiare.

- Noo, povero topino - sospirò la sventurata - Devo assolutamente farmi perdonare da lui.

L'occhio le ricadde su un vecchio filatoio. Era lo stesso che usava anni fa per cucirsi gli abiti di scena. Poi la miseria le fece mancare la disponibilità di tessuti da cucire, e oltre il suo vestito di stracci, non potè permettersi null'altro. Le balenò un'idea.

- Gli confezionerò un vestito! -

Le dimensioni ridotte del prodotto non avrebbero necessitato di un grande quantitativo di materiale. Aveva persino messo da parte una pelle di coniglio imboscata dallo stenditoio della vicina.

E così Katerella, ancora una volta dopo tanti anni, si sedette davanti al filatoio, e cominciò a muovere il pedale.....

Sulle note di "Dolce Katy"



È Kate una ragazzina
dall'aria sbarazzina
Odia i capelli corti,
di notte sogna i morti
Con la sua compagnia
Sta sempre in birreria
Servizio un pò scadente
Ma prezzi da pezzente

Dolce dolce dolce Kate
Tieni scritto sul profilo
"Son la venere di Milo"
Dolce dolce dolce Kate
I tuoi occhi maliziosi
Attiran sguardi lussuriosi
Dolce dolce Kate.



Sfinita dalla stanchezza, Katerella si assopì con la sua nuovissima creazione.

In quel momento fece capolino la banda dei topi, con in testa Squott. Il topino vide tra le mani della fanciulla una bellissima giacchetta in pelle, e istintivamente se la provò.

Era morbida e calda. Soprattutto, si sentiva con quanto affetto fosse stata creata.

Squatt si mise una zampina sulla faccia.

- E' il suo compleanno, e nonostante tutto, è lei a fare il regalo a me -

Frattanto Katerella si svegliò, e fu un gran sorpresa per lei trovare colui che aveva ferito, provarsi direttamente il regalo fatto da lei. Fu felicissima di trovare sul musetto di lui un'espressione fredda, ma serena.

- Molto bene - bisbigliò Squatt - vorra dire che il mio regalo sarà di confessare finalmente i miei sentimenti verso di lei, quello che provo nei suoi confronti, ma non mi è mai riuscito di dirle! -

Il topino alzò lo sguardo, esitò un instante, prese un bel respiro e aprì la bocca per dire:


- Squit! Squit! Squiiit! -

- Squatt! Sono contento ti piaccia la giacca! Mi perdoni vero? -

- Squitt!!! Squitt!!! Squitttt!!! - urlava incredulo Squatt: perché adesso squittiva?

(Grazie per il lavoro ragazzi, ma il budget non permette ulteriori doppiaggi. Potete andare a casa ndA)


- Squitt!!! Squittt!!! Squitttt!!!!- tentava di spiegarsi disperatamente Squatt.

Katerella, nel suo limitato linguaggio topino, credette che Squatt stesse squittendo di felicità per la sua nuova giacchetta. Alla fine Squatt si rassegnò alla sua condizione di topo, sia pur con una giacchetta figa.

Nel frattempo arrivò il resto della tribù dei topi, tutti saltellanti e felicitanti, per festeggiare quello che era una festa in onore di Katerella.... e del suo amico Squatt.

- Buon compleanno Katerella! -

E con questo augurio Katerella e i topi festeggiarono e si divertirono fino a notte fonda.

Tranne qualche particolare a parte.

- Squatt, mio topino preferito, è tutta la sera che hai l'aria imbronciata. Che hai? -

- Squitt- (*Lascia perdere*) - Squitt -

  
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