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Autore: beat    23/01/2010    2 recensioni
Shino voltò lentamente – molto lentamente – la testa.
Stravaccato impunemente sul suo letto c'era Sabaku no Kankuro.
Il ragazzo assottigliò lo sguardo, un silenzioso e inequivocabile avvertimento. La mano ancora sulla maniglia della porta.
Kankuro percepì il pericolo che Shino sapeva irradiare con una semplice occhiata, ma lo ignorò in maniera piuttosto plateale.
“Oh, ma allora per fare la doccia li togli gli occhiali! Sai, ho sentito delle voci che dicevano che voi Aburame non vi toglievate quei cosi di dosso nemmeno per dormire!”
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kankuro, Shino Aburame
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Happy Birthday Shino!'
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Disclaimer: i personaggi non mi appartengono e questa fiction non è stata scritta a scopo di lucro.

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Happy Birthday Shino! - Idiotic version


Shino uscì dal bagno, strofinandosi un asciugamano sulla testa.
Se c'era una cosa che il ragazzo amava davvero, con tutto il cuore, era la doccia calda dopo una lunga giornata di allenamento, specie in quelle fredde giornate invernali.
Passò in fretta lungo il corridoio, non voleva prendere troppo freddo. Superò la porta della stanza dei suoi genitori, per poi infilarsi nella sua.

“Alla buon'ora Aburame!”

Shino voltò lentamente – molto lentamente – la testa.
Stravaccato impunemente sul suo letto c'era Sabaku no Kankuro.
Il ragazzo assottigliò lo sguardo, un silenzioso e inequivocabile avvertimento. La mano ancora sulla maniglia della porta.
Kankuro percepì il pericolo che Shino sapeva irradiare con una semplice occhiata, ma lo ignorò in maniera piuttosto plateale.

“Oh, ma allora per fare la doccia li togli gli occhiali! Sai, ho sentito delle voci che dicevano che voi Aburame non vi toglievate quei cosi di dosso nemmeno per dormire!”

Shino sospirò appena.
A quanto pareva Kankuro non aveva intenzione di togliersi di torno con le buone.
Si allontanò con studiata lentezza dalla porta, dirigendosi verso la cassettiera. Dal piano, raccolse gli occhiali scuri, che inforcò immediatamente.
Kankuro rise sotto i baffi a quel gesto, ma non disse più nulla, visto che Shino si era di nuovo voltato verso di lui, finalmente pronto ad affrontarlo. Con le buone o le cattive. Il suo sguardo era fin più cattivo in quel momento, anche se era stato celato agli occhi dell'altro con quelle lenti scure, impenetrabili.
Kankuro si rimise seduto, i piedi di nuovo appoggiati per terra e non sul copriletto di Shino. Ma continuava a tenere sulle labbra quel sorriso impertinente.

“Posso sapere come sei entrato in camera mia?”
“Dalla finestra. Era aperta.”
“Il fatto che fosse aperta non ti autorizza certo ad usarla come ingresso.”
“Pignolo.”
“Teppista.”

Shino scoppiò a ridere di gusto a quel termine.
Quando Shino se ne saltava fuori con cose del genere era davvero uno spasso.
Adorabile.

“Su, non vuoi nemmeno sapere perché sono qui?”
“No.”
“Ahahah. Lo sai che sei divertente?”
“No, non lo sono. Sparisci.”

Aburame permaloso
. Kankuro ghignò, sempre più divertito.
Era oltremodo buffa quella situazione, con lui sul letto dell'altro, e Shino ostinatamente immobile, braccia conserte e cipiglio inflessibile, appoggiato alla cassettiera alle sue spalle. In accappatoio.
Con un movimento improvviso, Kankuro sfilò da sotto il letto una scatola, avvolta in una sgargiante carta regalo rossa, con tanto di fiocco dorato in cima.
Le sopracciglia di Shino si alzarono di un millimetro verso l'alto.

“Buon compleanno, Shino!” gli sorrise Kankuro, allungandogli il regalo.

Shino rimase per altri tre secondi netti immobile.
Stava valutando la situazione.

“E dai, non fare il solito puntiglioso. È un regalo. Si scarta.”
“Lo so che cosa bisogna farci con un regalo.” puntualizzò Shino, impercettibilmente piccato.

E allungò una mano per afferrarlo.
Era una scatola parallelepipeidale, abbastanza sottile, approssimativamente 25 per 70 centim...

“Non è una bomba. Puoi aprirla senza paura.”

Shino gli lanciò l'ennesima occhiata infastidita.
“Non si sa mai” ribatté, sminuendo la sua esitazione.

Kankuro ridacchiò di nuovo.
E Shino si trovò costretto a dover aprire il regalo.
Tolse il nastro, e lo appoggiò sul piano della cassettiera. Fece lo stesso con la carta.
Poi aprì il coperchio.
Kankuro aveva seguito tutto quel rituale di gesti precisi e calcolati con il sorriso stampato in faccia. Ci aveva scommesso che Shino avrebbe tolto tutti i pezzi di nastro adesivo, invece di avventarsi sulla carta e strapparla senza pietà, come invece avrebbe fatto lui. E non poté non allargare ancora di più il sorriso quando vide un genuino stupore dipingersi finalmente sul volto dell'Aburame.

“...” fu il pregnante commento alla vista del regalo.

Shino prese in mano l'oggetto sopracitato, poggiando al contempo il resto della scatola alle sue spalle.
Se lo rigirò tra le mani. Dire che era perplesso era poco.

“È un retino!” esclamò Kankuro, felice come un bimbo.
“Questo lo vedo, Sabaku. Perché mi hai regalato un retino?”
“Ma per catturarci le farfalle, mi sembra ovvio!”

Shino alzò lentamente – troppo lentamente – lo sguardo dal retino a Kankuro.
Era una maschera impassibile.
Spaventosamente terrificante.

“Mi stai prendendo in giro?” chiese, la voce fin troppo piatta che mandava una sorta di sibilo metallico.

Kankuro sorrise, spavaldo di fronte all'evidente pericolo.
Infilò una mano in tasca, tenendola poi chiusa a pugno davanti a sé quando la estrasse. Shino aspettò di vedere che cos'altro voleva fare, prima di prenderlo di peso e gettarlo fuori dalla finestra da cui era entrato.

“Non ho mica detto che quello era il vero regalo. È solo uno strumento. Se vuoi il vero regalo, devi acchiappare tutte le farfalle!”

Aprì la mano, e una dozzina di piccolissime farfalle di plastica prese il volo.
Kankuro le fece svolazzare per tutta la stanza, facendole danzare ovunque.
Osò perfino guidarne una che si posò sul naso di Shino, che era rimasto come pietrificato al suo posto.

“Non vuoi giocare con me?” chiese, fin troppo malizioso.

Shino afferrò con malagrazia la farfalla che gli svolazzava sul naso. Un paio di falcate ed era praticamente addosso a Kankuro.
Il ragazzo gli sorrise, quel maledetto sorriso pieno di strafottenza su quella faccia da schiaffi.
Allungò una mano e gli afferrò saldamente la maglietta, strattonandolo.

“Tu..!”
“Ehi, ma sono nuovi quegli occhiali?”

La determinazione di Shino evaporò come neve al sole.
Sbatté le palpebre velocemente due, tre volte, prima di rispondere.

“Sì. Ad ogni compleanno mio padre me ne regala un paio nuovo.”
“Questi sono più belli di quelli vecchi. Dì a tuo padre che approvo la scelta! Ti stanno decisamente meglio!” e sorrise.

Quel maledetto sorriso strafottente a cui - ma perché proprio a lui?! - non sapeva resistere.
La presa sulla maglietta si allentò quanto bastava perché Kankuro potesse allontanarsi. Ma il ragazzo non si mosse: rimase immobile a fissare Shino.
Con un gesto sicuro allungò le mani verso il viso dell'Aburame, sfilandogli lentamente gli occhiali. Shino chiuse istintivamente gli occhi, per cui non poté schivare l'attacco che ne seguì. Si ritrovò con le labbra di Kankuro poggiate delicatamente sulle sue.
Shino si allontanò qualche secondo dopo. Lentamente – troppo lentamente.

“Tu invece non sei portato per i regali, Sabaku.” si trovò costretto a puntualizzare Shino, per una volta imbarazzato da un silenzio.

Kankuro sorrise.
Sorrideva un po' troppo quel maledetto.
Piegò appena le dita, e le farfalle finte presero a volare attorno alla testa di Shino.

“Sbaglio, o avevo detto che non è questo il regalo?”

Kankuro si sporse, e baciò di nuovo Shino. Ma questa volta non si limitò ad un lieve sfiorarsi di labbra. Lo baciò veramente, con passione, stringendogli le braccia attorno la vita, per farlo sedere sulle sue gambe e tirarselo più vicino. Fece anche scivolare una mano fin troppo intraprendente sotto l'accappatoio quasi del tutto aperto.
Si allontanò da quelle labbra solo l'indispensabile.

“Il mio regalo è farti sfogare la rabbia per tutti i regali idioti che gli altri ti hanno fatto!”

Shino lo guardò, occhi negli occhi.
Una delle farfalle di plastica passò nel suo raggio visivo.

“Allora avrai un bel daffare, visto che prima ho ricevuto un regalo davvero idiota!”
“Non chiedo di meglio” e sorrise, con quel suo sorriso strafottente e pieno di dolcezza.

E Shino gli baciò il sorriso.




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Angolo dell'Autrice:

E di nuovo: buon compleanno Shino! *C*
Ecco a voi la fic che originariamente avevo scritto per l'evento.
Le altre due (
HBS! - Fail version, HBS! - Infancy version) le ho scritte dopo. Questa è quella che avevo ideato all'inizio.
Ovviamente c'è Kankuro! <3 Non può mancare se c'è da festeggiare il caro Entomologo. XD
Ah, che belli che sono questi due!
Li adoro.
Li adoro presi di per loro, e insieme li adoro ancora di più! <3
Bene, e con questo ho concluso le storie per il compleanno di Shino.
Su, tutti in coro: Tanti auguri! *C*


Fatemi sapere i vostri commenti, pareri o critiche!

Grazie a chi vorrà lasciare una recensione e a quanti leggeranno e basta.

Beat




   
 
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