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Autore: echelon1985    24/01/2010    7 recensioni
[SEGUITO DI EARTHQUAKE]
"Come si misura la distanza tra due persone?
Centimetri? Metri? O sorrisi mancati e parole non dette?"

Il tempo spesso è crudele. Scalfisce e cambia anche le cose più forti.
[Pairing:Jeph/Quinn (ovviamente) … con qualche sorpresina xD]
Genere: Generale, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Bert McCracken, Dan Whitesides, Jeph Howard, Quinn Allman
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angolino dell’autore:
Rieccomi, anche questa volta sono stata brava con l’aggiornamento, no?
Spero di non farvi aspettare troppo per il prossimo!
Comunque, questo capitolo chiarisce un po’ di cose, mi pare.
Fatemi sapere che ve ne pare!
Alla prossima!



New Ghosts. Old Ghosts




Bert P.O.V.


La consapevolezza non da nessun tipo di sollievo, non a me almeno
E’ più che altro un fastidio costante all’altezza del petto, una strana sensazione
di vuoto, che fa male, ma non abbastanza da uccidermi
Ogni giorno raccolgo i pezzi e me li trascino dietro fingendo come meglio
posso che tutto vada bene
A volte fa più male, a volte, come in questo momento, è un po’ offuscato da altre cose
Quinn è sparito dalla circolazione da almeno un paio di giorni, la stessa cosa
succede per Jeph
Ingoio il doloroso pensiero che magari adesso sono insieme, e busso alla porta
Il viso di Quinn quando mi apre mi fa davvero sentire una merda
Ho sperato che le cose non si rimettessero apposto, ho sperato che due
delle persone che amo continuassero a soffrire
Che schifo
Il racconto di Quinn è poco più che una successione di sussurri
Non piange neanche
La testa bassa e gli occhi asciutti e stanchi
Lo siamo tutti, siamo tutti esausti
A quanto pare la consapevolezza non porta nessun beneficio, a nessuno
Perfino io sono sconvolto dalla rivelazione di Quinn
In tutto questo tempo non mi sono mai chiesto chi fosse quella persona

“Cazzo Quinn, Branden?”
“Già”

Non ho mai voluto sapere
Non vorrei saperlo neppure adesso




Quinn P.O.V.


Resto qui seduto ai piedi del divano a raccontare a Bert quello che è successo
Ogni più piccolo ricordo mi fa male.
Dio, non posso credere di averlo fatto davvero

Quando ho incontrato Branden in quello starbucks non lo vedevo da anni
Da quando aveva mollato la band
Mai uno volta in quegli anni aveva messo piede nel nostro solito starbucks, lo stesso
dove tutti andavamo insieme una volta.
E non pensavo a lui da tanto di quel tempo che vederlo era stato una specie di
shock
Non per lui.
Lui mi aveva sorriso, come se fossero passati appena cinque minuti, nel solito modo che usava sempre
E mi mancava.
Cazzo, quello era Branden.
Mi mancava
Ci eravamo ritrovati a chiacchierare come ai vecchi tempi
Solo di noi, di quello che avevamo fatto.
Quando avevo fatto il nome di Jeph aveva inclinato la testa, uno strano scintillio
negli occhi, e mi aveva sorriso
Passando una mano tra i miei capelli, come se non mi avesse sentito

‘‘Sei bello moro, sembri più grande’’

Quando mi aveva accompagnato alla macchina mi ero chinato per salutarlo
Ma lui aveva voltato la testa e mi ero ritrovato con le sue labbra attaccate alle mie

“Bran, che diavolo fai?”

Ma lui aveva sorriso ancora, prendendo una ciocca di capelli tra le dita

“Sei proprio bello così. Mi sei mancato”

E cristo, non lo so come cazzo siamo arrivati a casa sua
So solo che era come trovarsi in una bolla di sapone
E’ stato tutto così sbagliato che non esistono parole per dirlo
Ho buttato tutto via
Dio, mi faccio schifo per questo





Bert P.O.V.
 
Quando Quinn mi chiede di lasciarlo da solo me ne vado un po’ restio, e
decido che è il caso di parlare con Jeph
E’ giù buio quando arrivo alla porta della casa di Dan
Le luci del portico sono accese, ma in casa sembra tutto spento
Ma io so che è lì dentro
So bene che cosa si prova, la sensazione che la luce ti ferisca, che tutto
quel chiarore intorno sia ingiustificato, che il buio ti permetta di non
vedere i fantasmi che ti trascini dietro
Non è così purtroppo
Loro non ti lasciano mai solo
Busso una volta senza ottenere risposta, così insisto
Non sono sicuro di fare la cosa giusta, non sono certo che saprò dire
le cose che so di dover dire
Il fatto è che fatico a trovare un colpevole oramai
Siamo solo tutti dei perdenti
La terza volta che suono la porta si apre, ci metto qualche secondo a
focalizzare i contorni della figura di Jeph in tutta quella oscurità
Lascia la porta aperta senza dire una parola e sparisce all’interno della casa
Lo seguo, assottigliando gli occhi per orientarmi, solo le  fioche luci del
portico accese fanno si che non sia completamente buio
Jeph è seduto sul divano, la stanza odora di chiuso e delle sigarette di Dan
Mi siedo accanto a lui senza suscitare il minimo movimento
So che immagina che io sappia già tutto
‘mi dispiace’, questo è tutto quello che riesco a dire

“Si lo immagino”
“E’ così”
“Hai campo libero adesso, dovresti esserne entusiasta”
“Lo sai che non lo farò”
“Beh è stupido, a quanto pare tutti hanno una possibilità con Quinn”

Mi aspettavo una reazione ostile, eppure non sono pronto quando succede


“Stronzate. Nessuno a parte te ha una possibilità con lui”

La risata che segue le mie parole ha il potere di farmi venire la pelle d’oca
Così disincantata e spettrale, sembra quasi folle


“Tu proprio non vuoi vedere come lui è veramente”
“Io so esattamente com’è, e lo sai anche tu”
“Già lo so, e mi fa schifo”

Non sono preparato ad ascoltare quelle parole riferite a Quinn, l’immediata
sensazione di rabbia fa si che il mio tono di voce si alzi, non può parlare
di lui in questo modo
Nessuno può

“Non ti faceva poi così schifo visto che hai continuato a scopartelo.
  Era il tuo ragazzo, ed ora cos’è, la tua puttana?”
“Adesso non è più nemmeno quello”


Non so cosa rispondere a questa cosa
Non so come fronteggiare il dolore nella sua voce
E probabilmente quando ricomincio a parlare la mia non dev’essere
poi così diversa dalla sua
Non sono nemmeno certo di parlare a lui, piuttosto mi ritrovo a pensare ad alta voce
 
“Non sai quanto sei fortunato”

Per la prima volta in quella serata Jeph esce dalla sua immobilità
Si volta così velocemente verso di me che posso quasi sentire lo spostamento
d’aria al mio fianco
Non lo guardo, non posso dire quello che mi passa per la testa fronteggiando
i suoi occhi velenosi

“Tu non sai quello che stai dicendo”
“Lo sei, sei fortunato solo ad averlo nella tua vita”
“Tu non sai niente. Non hai idea di cosa si provi ad essere traditi in questo
  modo”
“Ti assicuro che ho una certa dimestichezza col dolore. So cosa vuol dire
  non avere una speranza”
“Non ho intenzione di fare questo discorso con te”

So che ascoltarmi lo farà sentire ancora più arrabbiato con me
Più arrabbiato e basta
So che non vorrebbe che fossi io a dirgli queste cose
Ma nessuno può dirle a parte me, chi altro potrebbe capire?
Io lo amo, proprio come lo ama lui
Ma devo dirle comunque, perché non sono più in grado di tenermele dentro
Perché Jeph deve sentirle
Così continuo a parlare come se non avesse detto niente

“So cosa vuol dire svegliarsi ogni mattina sapendo che l’unica cosa che
  vuoi è l’unica cosa che non avrai mai. Mentre tu puoi averlo, e lo stai
  buttando via”
“Sembra che nessuno di voi abbia notato che non sono io quello che ha
  fatto del male a lui”
“L’hai fatto anche tu”
“Già. E Quinn non se lo merita perché è dolce e carino, giusto?”
“Cristo Jeph, Quinn è umano, come tutti noi. Ha commesso un errore”
“Sbagliare strada è un errore, scoparsi un altro è una fine”
“Non sono tutti perfetti come te, anzi nemmeno tu lo sei. Anche tu l’hai ferito.
  L’unica differenza è che tu l’hai premeditato”

La stessa risata di prima segue le mie parole, ma questa volta riesce solo
a farmi arrabbiare


“E’ Branden, la persona con cui è andato a letto è Bran”
“Che differenza fa?”
“Come fai a dire una cosa del genere? Lo sai quello che ha significato per me.
 Tutti sapevate”
“Non dovrebbe più avere importanza adesso. E’ passato tanto tempo.
 Devo supporre che ti ferisca ancora? Perché se è così Quinn non è l’unico
 che mente”

Questa è l’ultima provocazione.
Il mio ultimo tentativo di fargli capire quello che sta facendo
Quello che rischia di perdere
Che Quinn non è Branden, che Quinn lo ama sul serio

“Quindi sono io il cattivo, è così Bert?”
“Io credo che tu non voglia perdonarlo. Non perché non puoi, ma perché
 vuoi solo fargli del male adesso.
 Ma ad un certo punto Quinn si stancherà di essere massacrato, e allora
 l’avrai perso sul serio. Sarà finita
 E lascia che ti dica una cosa, perché nessuno meglio
 di me la sa, la vita senza Quinn fa schifo.”


Mi alzo dal divano senza un’altra parola ed esco dalla porta.
Ora è lui a dover combattere con i suoi fantasmi
Da solo
Non posso più fare niente per lui







Jeph P.O.V.


Gli studi della Warner hanno un non so che di pretenzioso, qualcosa che ti
fa sentire come in soggezione quando attraversi quelle porte scorrevoli trasparenti e lucide
Guardo nella direzione che una giovane ragazza alla reception mi ha indicato
La porta in legno scuro davanti a me è semiaperta, le persone dentro stanno
parlando di qualcosa che non riesco a capire
Non me ne frega niente e non mi pongo il problema, entrando nella stanza
e guardandomi intorno per trovare quello che sto cercando
Tutto si sblocca in una frazione di secondo
Branden al centro della stanza cade a terra, toccandosi il labbro spaccato e
sanguinante, mentre i suoi amici mi si avvicinano minacciosi
Bran gli fa segno di fermarsi, e gli dice di non preoccuparsi
Già ride, mentre i suoi nuovi amici si stanno allontanando chiudendosi la
porta alle spalle
Bran si rialza e fissa i suoi occhi nei miei

“Dio, come sei diventato prevedibile Jeph”

Ed è come se tutta la rabbia fosse uscita dal mio corpo attraverso quel pugno
Sono solo tanto stanco

“Non era ancora abbastanza quello che mi avevi fatto Bran?”

Ride ancora una volta, pulendosi il sangue sulla manica della felpa
Una risata fredda e senza allegria

“Non ti fai le domande giuste. Dovresti chiederti perché per la
  seconda volta non sei stato in grado di tenerti il ragazzo”
“Perché mi fai questo?”
“Sai Jeph, mi sono sentito in colpa per anni. Tu mi hai fatto sentire colpevole
 perché avevo lasciato la band, e te. Invece ti consolavi con Quinn”
“Che cazzo dici? Non c’era niente tra me e lui allora”
“Ma tu lo amavi già, e fingevi di soffrire per me mentre me ne andavo”
“Non è così. Io amavo te”
“Non ti credo”
“Non importa più oramai. Mi hai spezzato il cuore allora e ci sei riuscito
 ancora una volta adesso. Non importa più”

Gli volto le spalle e mi dirigo verso la porta, non è più la persona che conoscevo io
Nessuno di noi lo è più oramai
La sua voce ironica mi raggiunge mentre sto attraversando la porta

“Porta i miei saluti a Quinn”
“Sta lontano da lui”
“Perché dovrei? L’ultima volta che mi sono avvicinato non mi pareva
 che gli dispiacesse”
“Sta.Lontano.Da.Quinn”
“Non credo che lo farò”
“Tu non lo avrai mai”
“L’ho già avuto”
“Non significhi niente per lui”
“E tu si, Jeph? E’ per questo che è venuto a letto con me?”
 Sei patetico, lui si è scopato un altro e tu vieni qua a difenderlo”
“Hai messo in mezzo Quinn per prendertela con me?”
“Non l’ho certo costretto a scopare”
“Stai facendo male anche a lui oltre che a me, non te ne frega niente?”
“No, io ho solo dato l’avvio, ora sei tu a fargli del male, non lo trovi
 divertente?”


No. Non è divertente







Grazie mille per le recensioni! Vi adoro!
Grazie molte anche a chi legge soltanto! Ma potreste lasciarmi un commentino se vi piace xDD




Xx_ImJustAKid:
Eh si avevi indovinato!! Che ne pensi? La tua opinione di Bert è migliorata?
                         Ha fatto il bravo in questo capitolo! Ecco la spiegazione alla reazione del nostro
                         Jeph, qualcosa dietro c’era! E smettila di trattare male il mio Quinn!! xDDD

SweetPandemonium: In questo capitolo si capisce qual cosina in più su Branden eh, honey?
                                  Sai, ci provo a prendermi cura di Bert, ma in questa storia gli tocca una
                                  brutta parte, poverino *-*

Akura: Ecco il seguito! Non voglio che tu muoia di astinenza!! xD
           In effetti stanno tutti abbastanza male, poveri... ma la situazione non è per nulla semplice.
           Si hai ragione, Branden è uno strano ritorno dal passato.. succede, a volte.

Friem: Si, Branden è l’ex batterista dei The Used, che ha mollato (o è stato cacciato, non si sa bene)
           durante la registrazione di Lies for the liars.
           Ora hai un buon motivo per recensire, no? xD

MarsFreiheit: Grazie! Mi fa piacere che la storia continui a piacerti! Già Branden è stato un gran
                      brutto colpo, povero Jeph! E non posso confermare il tuo presentimento, ma certo
                      le cose non si mettono bene.. Fammi sapere che te ne pare di questo capitolo!                                                                                                                                

   
 
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