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Autore: Summerbest    28/01/2010    1 recensioni
La città non sempre è un posto tranquillo, infatti pullula di vampiri, streghe e altri esseri soprannaturali. Di conseguenza noi umani dovremmo difenderci, giusto? E se per una volta la risposta a questa domanda non fosse “si”?
In questa fanfic intendo narrare dalla parte dei “cattivi”, perché anche loro reagiranno in qualche modo agli attacchi, giusto?
Per farla breve, ho intenzione di presentare alcuni “cattivi” ed alcuni “umani” che in seguito... beh se volete scoprirlo dovete leggerlo^^
PS: se leggendo questa trama avete giudicato male la storia, vi prego di darle un’altra possibilità leggendola, please^^
Genere: Dark, Azione, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve! Mi scuso per l’abnorme ritardo, mi dispiace! Anche adesso sono di fretta, ma in tempo per aggiornare con un nuovo capitolo^^
Ringrazio DarkViolet92 e Gaea per aver recensito, vi adoro, grazie^^
Buona lettura(:
XOSummerbestXO


Fear Of Voids






"A volte mi sento un po’ strano,
Un po’ in ansia quando è buio,
Ho costantemente paura che ci sia qualcosa qui vicino,
Ho la fobia che qualcuno sia sempre qui."



[da “Fear Of The Dark” degli Iron Maiden]
* * * *

Billie rimase dietro Liam, mentre insieme scendevano cauti le scale. La giovane non aveva abbastanza coraggio da farsi avanti e precedere il ragazzo, ed in ogni caso era sicura che la virilità di Liam l’avrebbe comunque spinta a farsi da parte. I suoi occhi vagavano per la stanza spaesati, incontrando e catturando tutto il male che giaceva attorno a loro. La brutta sensazione di prima era aumentata, ed ora pervadeva nell’animo, facendola impazzire.
Liam avanzava facendo strada, il suo lato cavalleresco lo aveva spinto a precedere la ragazza, pronto ad affrontare per primo ogni avversità. L’unico problema era che lui stesso aveva bisogno di una guida, poiché la sua poca conoscenza della zona lo spingeva ad andare avanti seguendo solo il suo intuito. Liam si voltò verso Billie, notando subito la sua paura dall’espressione preoccupata che portava sul viso.
Billie puntò il dito davanti a sé, invitando Liam a seguire il suo sguardo. In un attimo il ragazzo capì il perché del suo tormento: corpi umani privi di vita erano legati contro i muri, insieme ad altri uomini, vivi, con ancora un briciolo di speranza che li spingeva a lottare per la salvezza. Questi ultimi si dimenavano urlanti, inondando l’aria con le loro suppliche disperate. I loro corpi erano segnati da ferite e lividi, mentre i polsi e le caviglie erano tenuti fermi da delle manette. Quella visione non rassicurava per niente i due giovani, che si scambiarono uno sguardo preoccupato.
Billie si dovette tenere a Liam per non cadere a terra, tutto quello che provavano quelle persone veniva intercettato dal suo “dono speciale”. Il loro terrore, il loro dolore… tutto veniva riversato sulla ragazza. Quell’afflizione la stava opprimendo, come se la radio che aveva in testa fosse stata portata la volume massimo. Doveva spegnere quella radio, non poteva sopportarlo ancora.
Liam sostenette la ragazza prima che potesse toccare il pavimento, aiutandola poi a rimettersi in piedi.
<< loro… è troppo per me! >>
Mormorò Billie, lanciando un’occhiata ad una delle persone legate. Liam, allora, si parò davanti a lei, sbarrando la strada tra la giovane e quell’uomo. Billie fu costretta ad incontrare gli occhi del ragazzo, ed una forte scossa lo fece scattare indietro. Liam abbassò subito lo sguardo. Con tutte quelle sensazioni da percepire, il suo “doppio udito” si era messo in azione, quindi, quando aveva incontrato lo sguardo di Liam, lo specchio dell’anima del ragazzo si era rivoltato verso di lei. Naturalmente Liam, che aveva capito quali fossero le sue intenzioni, aveva negato subito l’accesso, interrompendo quel contatto. La ragazza aveva appena ricevuto una porta in faccia, e, dopotutto, non poteva biasimarlo. Continuava a chiedersi se porgere la propria fiducia su quel giovane scapestrato fosse una buona idea, ed ogni volta giungeva al punto in cui si rendeva conto di non avere scelta, e che, rispetto alle persone che aveva incontrato fino ad ora, meritava la sua fiducia più degli altri.
Liam diminuì la sua vicinanza, allontanandosi di poco. Continuò a mantenere lo sguardo basso, temendo di un’altra intrusione da parte della ragazza. Evitò di aprir bocca, mentre la porta a pochi passi da loro attirava la sua attenzione.
Billie rimase con le spalle contro il muro, permettendo a Liam di prendere le distanze da lei. Imbarazzata da quella situazione, preferì guardare davanti a sé, piuttosto che fissare ancora il ragazzo.
Uno degli uomini legati scambiò il suo sguardo, sorrise, per poi balzare in avanti, venendo però trattenuto dalle catene che lo riportarono subito indietro. Billie fu sul punto di urlare, spaventata da quella inaspettata reazione dello sconosciuto.
Liam la trattenne dall’emettere un urlo, mettendole una mano davanti alla bocca. Veloce compì alcuni passi indietro, con ancora la ragazza tra le braccia, nascondendo entrambi dietro un velo d’ombra. Dalla porta era appena comparsa una strana creatura, che caparbia andò avanti di alcuni passi prima di rigirarsi in direzione del luogo da cui era appena uscito. Si guardò intorno circospetto, per poi nascondere la stanza chiudendo la porta. Non si curò di dare una mandata di chiavi, continuando però a dare un occhiata intorno a sé.
Liam iniziò a pregare nella speranza che quell’essere non notasse i loro corpi nascosti nel buio. Vide la creatura restare a pochi metri da loro, ancora scrutando la zona.
Billie lasciò che la mano del ragazzo restasse ben serrata contro la sua bocca, temeva che anche il più piccolo movimento potesse attirare l’attenzione dell’essere.
La creatura si decise ad abbandonare i controlli, sicuro che non vi fossero intrusi in quel piano. I due giovani attesero di veder sparire la figura dietro l’angolo, per poi uscire dal nascondiglio. Liam continuava a fissare la porta da cui aveva fatto il suo ingresso l’essere, desideroso di scoprire cosa vi fosse nascosto. Era nato impulsivo, e di certo una situazione come quella non avrebbe interrotto il corso del suo essere.
Billie non si accorse del ragazzo che andava avanti, da quando aveva tolto la sua mano dalla bocca della ragazza, l’unica cosa che aveva fissato erano state le sue scarpe. Quel posto non le piaceva, e la rendeva sempre più confusa.
<< ehy Billie.. vieni qui! >>
Le sussurrò il ragazzo, facendole cenno di raggiungerlo. Era accovacciato contro il legno della porta. Teneva l’orecchio appoggiato, nel tentativo di udire qualche suono. Il silenzio dominava la stanza, cosa che rese Liam ancora più deciso ad accedervi.
<< Liam! Cosa..?? >>
Non fece in tempo a finire la frase che il ragazzo stava già aprendo la porta, pronto ad entrare nella misteriosa stanza. Billie allora compiette alcuni passi verso di lui, rifiutandosi comunque di scoprire cosa nascondesse quella porta.
<< è meglio andare via di qui, ho una brutta sensazione… >>
Concluse la frase in un sussurro, massaggiandosi le spalle, a disagio. Liam non l’ascoltò, lasciando che la porta emettesse un suono stridulo prima di aprirsi del tutto. La ragazza era ancora più preoccupata, notava gli occhi dei “dannati” che continuavano a fissarli.
<< oddio >>
Quell’esclamazione la costrinse a voltarsi. Liam era entrato, la ragazza fece lo stesso. A pochi passi da loro, un uomo, all’apparenza privo di conoscenza, sedeva con il capo inclinato in avanti. Liam si avvicinò di più allo sconosciuto, allungando la mano. L’uomo si mosse non appena il ragazzo gli sfiorò la spalla, non aprì gli occhi, si limitò ad un borbottio, tornando subito ad essere immobile. Il giovane, che era accanto al tavolo pieno di strane boccette, balzò indietro spaventato, dando un colpo ad una delle bottigliette. Questa cadde a terra dividendosi in mille pezzi, ora il pavimento era pieno di vetro e di uno strano liquido scuro che si espandeva nel legno.
Billie, che nonostante fosse entrata, rimaneva comunque sulla soglia a controllare che l’essere non facesse ritorno, si girò preoccupata. Notò subito Liam che indietreggiava e la boccetta che finiva a terra. Fu presa dall’istinto di gettarsi sul pavimento a raccogliere quelle che, in ogni caso, erano prove della loro invasione in una stanza segreta.
<< secondo te cosa gli hanno fatto? >>
Domandò Liam, mantenendo lo sguardo sullo sconosciuto. Billie rimase a distanza di sicurezza dall’uomo, raggiungendo il ragazzo.
<< vista l’enorme quantità di sostanze sul tavolo.. devono avergli dato qualcosa.. >>
Liam annuì, prendendo una di quelle boccette e studiando il liquido all’interno.
<< sono stati loro a fargli questo.. dobbiamo andarcene da qui >>
Decise il giovane, posando la bottiglietta al suo posto. La ragazza esitò per un attimo.
<< io dico di portarlo con noi, è una vittima di quelle creature >>
Esclamò, ricevendo un occhiataccia da parte di Liam.
<< sei impazzita?! E se si trasforma in chissà quale mostro? >>
Gettò uno sguardo verso l’uomo, immaginandosi la scena.
<< ma.. >>
Il loro discorso venne interrotto da un rumore proveniente dal corridoio, erano sicuri non si trattasse degli uomini legati, poiché fu seguito da delle voci chiare e possenti.
<< stanno arrivando >>
I due ragazzi vennero presi dal panico, e Billie iniziò a cercare un oggetto con cui rompere le catene. Il panico del ragazzo si manifestò esageratamente, iniziando a far rompere le boccette di vetro attorno a sé. Ora di sicuro coloro che stavano per scoprirli sarebbero giunti nella stanza, cogliendoli sul fatto. Tutto attorno a loro si rompeva, e le catene dell’uomo si staccarono all’estremità in cui iniziavano, permettendo alla ragazza di alzarlo dalla sedia. Liam dominò il panico, dando una mano a Billie per scappare da lì. Intanto coloro che poco prima erano fuori dalla stanza, ora si incamminavano rapidi verso di essa.
<< presto, nascondiamoci lì! >>
Billie prese l’uomo da un lato e Liam dall’altro. Insieme raggiunsero la porta accanto a quella principale, una volta aperta scoprirono che si trattava di un semplice sgabuzzino. Erano costretti a nascondersi in attesa di avere campo libero per scappare. Liam e Billie si fecero spazio nel piccolo stanzino, ponendo l’uomo in mezzo a loro.
La porta principale si aprì con uno scatto, in contemporanea con la loro che si chiudeva avvolgendoli nel buio, tre figure fecero il loro ingresso.
<< dov’è il prigioniero?! >>


   
 
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