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Autore: KikiWhiteFly    29/01/2010    4 recensioni
Ed in quel momento fu ancora più difficile andarsene per sempre, pensava di essersi giocato tutto, eppure non aveva capito che l'unica cosa che non valeva perdere era proprio lei. L'aveva liquidata con una frase suggerita dal suo orgoglio, e, mentre la vedeva fuggire via, un bisbiglio non riuscì ad arrestarsi tra le labbra: «Anche io, Buffy»
Se ne andò, come un vero eroe. Due parole nel cuore, le più agognate; non erano molte, invero, ma erano quelle che gli sarebbero bastate per riposare in pace.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Buffy Anne Summers, William Spike
Note: Raccolta, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Così vicini, così lontani.





[Raccolta SpikeBuffy – Missing Moments]






La prima volta che la vide ne rimase folgorato; non era una bellezza rara oppure speciale, semplicemente una liceale come tante. Eppure nel suo sguardo c'era qualcosa che subito gli fece capire che non sarebbe stato in grado di intendere e di volere con lei: la verità era che già aveva suscitato il suo interesse, anche quando gli aveva dichiarato morte certa.




Alla fine se ne era innamorato... Non riusciva ancora ad ammetterlo a se stesso ma, sì, la cacciatrice – un'infima umana – aveva stuzzicato il suo interesse nella maniera più sbagliata possibile. L'aveva tentato con la sua presenza, l'aveva ammaliato coi suoi sguardi e l'aveva addomesticato, suo malgrado. Spike capì una cosa, quando realizzò nella propria mente lo stato pressoché incosciente in cui si trovava: da quel giorno William il sanguinario era morto.




Non poteva credere di averla tra le braccia, men che meno di riuscire a far sì che la sua pelle toccasse la propria, finché, presi da una vorace passione, non avevano provocato volontariamente l'urto tra i loro corpi e, a quel punto, la natura aveva fatto il suo corso.

In modo animalesco si erano amati, posseduti, fino a farsi male e a soffrire angosciosamente... Forse era bene, forse era male, chissà poi quale divisione può veramente esistere tra le due controparti.

Non potrebbero sposarsi?





L'aveva usato, come uno straccio. In quel momento, anche se non lo volle ammettere, Spike si sentì profondamente ferito e ora esprimeva il suo odio nella sola maniera in cui poteva: tirava calci e pugni a vuoto, la sofferenza aumentava ad ogni colpo.

Tuttavia il volto pulito, il tono saccente, l'atteggiamento irrispettoso verso di lui gli sovvenivano alla mente, lacerandogli l'animo; voleva solo farle provare lo stesso patimento, era un desiderio che covava con profondo egoismo dentro di sé. Poco dopo, però, si corresse: non le avrebbe mai fatto del male, nonostante tutto.





Non riusciva a capire quali sentimenti albergassero nel cuore della ragazza. Prima credeva che lo odiasse, lo disgustasse e poi, un attimo dopo, ecco che in lacrime gli chiedeva di abbracciarla. E, cosa ben più grave, lui era corso da lei come un fedele cagnolino, stringendola tra le proprie braccia e avvertendo la sua fragilità. L'aveva vista per la prima volta, si erano visti per la prima volta. Avevano dormito insieme, semplicemente dormito, perché non sempre l'amore deve essere necessariamente legato al sesso... Esiste un legame inscindibile tra due anime che, atto fisico o meno, non è possibile distruggere. Ora Spike non mirava a tanto, chiedeva davvero troppo, ma quanto meno quella sera si era ricreduto: forse non le era poi così indifferente come voleva far credere.





Un eroe, un vero eroe.

Da quando compieva quei gesti così... umani? Ci avrebbe riso su almeno cento anni prima, avrebbe sghignazzato e dato del perdente a qualcuno, se solo avesse visto una scena simile davanti i suoi occhi. E ora, cosa stava facendo? La medesima cosa.

Offriva la sua vita su un piatto d'argento, in cambio di una cosa come un'altra... la salvezza dell'umanità. Sentì il pugno di Buffy che si univa al suo, le lacrime della ragazza scendere a fiotti sulla sua pelle, e qualche parola bisbigliata sottovoce: «Io ti amo» diceva.

Ed in quel momento fu ancora più difficile andarsene per sempre, pensava di essersi giocato tutto, eppure non aveva capito che l'unica cosa che non valeva perdere era proprio lei. L'aveva liquidata con una frase suggerita dal suo orgoglio, e, mentre la vedeva fuggire via, un bisbiglio non riuscì ad arrestarsi tra le labbra: «Anche io, Buffy»

Se ne andò, come un vero eroe. Due parole nel cuore, le più agognate; non erano molte, invero, ma erano quelle che gli sarebbero bastate per riposare in pace.



Fine.





Ossessionata? Forse **

Però, sono così belli, e si sono meritati un finale così triste ç_ç. Gli episodi si rifanno alle varie stagioni, a parte l'ultimo pezzo in cui la frase proferita da Spike (Anche io, Buffy), è stata aggiunta da me <3.

Ringrazio AliH per aver commentato “Sii felice, cacciatrice”, una piccola drabble Spuffy, tanto per mettermi alla prova. Grazie mille, io su quella puntata ancora ci piango, ogni volta che la rivedo.

E, siccome ci ho preso gusto, ne ho scritta un'altra, intitolatasi: “Tra le braccia del destino”, grazie a Melmon (Grazie, speravo vivamente di esser riuscita a render l'introspezione ^^) e kikky (Sei ovunque, peggio di me XD... Mi fa piacere che ti sia piaciuta, sono così perfetti l'uno per l'altra loro * fantastica sullo Spuffy * ) e a kikky per aver messo tra le preferite ^^

Alla prossima **


Kiki.

   
 
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