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Autore: luis    03/02/2010    14 recensioni
Edward e Bella umani. Lei dolce sensibile e desiderosa di essere amata per ciò che è. Lui il più popolare della scuola che si nasconde dietro una maschera di apparente superficialità. Riuscirà la nostra Bella ad abbattere le barriere per arrivare nel profondo della sua anima?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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PERDONO, PERDONO, PERDONO.......

Perdonate questa mia mancanza... La mia è stata un'assenza forzata... purtroppo mio papà è stato un mese in ospedale e non ho avuto nè tempo e nè concentrazione per scrivere..... vi chiedo infinitamente scusa per avervi fatto attendere così a lungo..... per farmi perdonare il capitolo è piuttosto lungo (ben dieci pagine di Word) non uccidetemi se sara noioso... l'ho riletto più volte e non mi convince molto... ho deciso di pubblicarlo lo stesso per non farvi attendere oltre.... attendo con ansia un vostro giudizio.......

Non vi trattengo oltre vi lascio alla lettura

baci

Luis

Amare oltre le Apparenze

Capitolo VENTIDUESIMO

                                                         POV BELLA

 
Inspira, espira. Forza Bella puoi farcela. Davanti l’aula della prima ora di lezione sto cercando di calmarmi. Uno a causa degli occhi che sono puntati sulla sottoscritta, due a causa di Edward. Ma è impazzito o cosa?  Non che mi sia dispiaciuto il suo comportamento, anzi, ma forse non si rende conto che così facendo ha maggiormente attirato gli sguardi su di me, su di noi. Ora lui è lontano e io sono sola. Devo cercare di farmi forza, ignorare tutto e tutti. Forza Bella, puoi farcela. Mi avvio lentamente verso il mio banco, mi siedo. Fortunatamente a questa lezione sono sola, non ho nessun compagno di banco. Ripensandoci, però, forse non è un bene. Vedo i miei compagni entrare e lanciarmi occhiate. Le ragazze sembra vogliamo seppellirmi viva, probabilmente perchè mi hanno vista in compagnia del loro idolo, i ragazzi mi lanciano occhiate di fuoco poco rassicuranti e poco caste. Qualcuno bisbiglia alle mie spalle e cerca di capire chi sia. Possibile che non mi abbiano riconosciuta? Sono ciechi loro o sono io che sembro totalmente diversa? Possibile che si facciano condizionare in questo modo dalle apparenze?

Finalmente entra la signora Johnson, la professoressa di letteratura. Una volta giunta al suo posto alza lo sguardo verso la classe che nel frattanto è entrata in religioso silenzio. È sempre così con lei, sa essere molto carismatica e soprattutto temibile quando si arrabbia. Il suo sguardo si posa su di me. Mi fissa qualche secondo, sorride.

“Signorina Swan, ben tornata. Spero che non abbia altri problemi di salute d’ora in poi” esordisce. Alle sue parole tutte le teste si voltano nella mia direzione e mi fissano a occhi sgranati. Incredibile quanto possa essere ottusa la mente umana a volte.

“Grazie, Mrs Johnson. Lo spero vivamente anche io” rispondo timida.

“Ha completato il lavoro che le avevo assegnato?” chiede

“Certo” rispondo con entusiasmo. Sono stata sveglia quasi tutta la notte per completarlo. L’uscita con Edward mi ha particolarmente ispirato.

“Bene. Me lo consegni, allora”

Estraggo i fogli dalla borsa, mi alzo e con passo incerto mi dirigo verso la cattedra. Per fortuna sono al primo banco, per cui non ho dovuto fare molta strada. Consegno il lavoro alla professoressa, la quale lancia una rapida occhiata ai fogli e mi sorride.

“Sono sicura che sarà un ottimo lavoro, signorina Swan”

Sorrido timida, arrossisco. Quando mi volto per raggiungere nuovamente il mio posto il sangue mi gela nelle vene. Tra i vari sguardi perplessi intravedo quello pervertito di Mike Newton che mi fa una radiografia integrale a raggi X per la cupidigia che posso leggervi, e quello ancora più pericoloso del suo degno compare Tyler. Una smorfia di disgusto si dipinge sul mio viso. Chino il capo e mi dirigo al mio posto.

Il suono della campanella mette fine al mio supplizio. La prossima ora è in compagnia di Angela. La parte problematica sarà raggiungere l’aula di trigonometria ignorando ciò che mi circonda. Vorrei sapere dov’è finita la mia maschera di sicurezza, quella che mi ha caratterizzato finora. Ah, sì. A casa Swan con tutti i miei abiti. Sospiro pesantemente, prendo il mio zaino e me lo porto su una spalla. Mentre sto per giungere all’uscio dell’aula una presa ferrea mi blocca e qualcuno con forza mi schiaccia contro la parete. Quattro occhi famelici mi fissano. Due ghigni orribili  di fronte i miei occhi.

“Bene, bene. Cuore di ghiaccio Swan, hai deciso di scioglierti un po’?” chiede sibillino Mike scrutandomi con lussuria e il suo compare non è da meno.

Afferro tutto il mio coraggio e gli rispondo per le rime.

“Se anche fosse di certo non mi scioglierei con te, Mike. Né tanto meno con il tuo compare” digrigno furiosa tra i denti. Odio questi atteggiamenti.

“Suvvia, Bella. Sono sicuro che ti piacerà”

“Non essere ridicolo Tyler. Tutto ciò che può venire da te sicuramente non è piacere. Sei solo un viscido e un codardo, fai fare il lavoro sporco al tuo compare” sbotto sempre più irritata e nel mentre cerco di divincolarmi dalla presa del viscido.

Tyler allunga una mano e mi accarezza una guancia.

“Mi piacciono le sfide, danno più sapore alla vittoria”

Un moto di nausea pervade il mio stomaco.

“Toglimi le mani di dosso, hai capito? Non ti azzardare mai più a toccarmi”

Due ghigni maligni si disegnano sui visi dei miei aguzzini. Mi sento persa. Già singolarmente sono troppo forti per me, figuriamoci in due.

“Toglile subito le tue zampacce di dosso” una voce amica e meravigliosa illumina la speranza ormai persa di liberarmi di loro.

“Cosa vuoi, Cullen?” sibila Mike al mio salvatore.

“Quello che ho detto: toglile le mani di dosso. IMMEDIATAMENTE” acutizza con tono minaccioso l’ultima parola.

Mike gli obbedisce e io appena libera mi fiondo tra le sue braccia.

Edward mi fissa con occhi dolci e preoccupati e non posso fare a meno di sorridere per rassicurarlo che sto bene.

Mike scoppia in una risata sguaiata, Tyler lo guarda perplesso, Edward torvo.

“E così Cuore di ghiaccio hai deciso di darla a Cullen, eh?” a quelle parole inorridisco. Il mio corpo è scosso da tremiti di rabbia, pura e semplice rabbia.

Edward mi stringe maggiormente. Il mio viso è completamente immerso nel suo petto e la mia mente è offuscata dalla fragranza del suo profumo mascolino. Dolce come il miele.

“Se anche fosse non sono affari tuoi Newton” sibila con tono quasi omicida il mio protettore.

“Hai ragione, Cullen. Magari però dopo potresti farla assaggiare anche ai tuoi amici”è proprio un viscido.

“Non ci penso nemmeno. Vi avverto non azzardatevi più a importunare Bella altrimenti farete i conti con la mia furia”

“Tsz” Mike schiocca la lingua tra i denti in segno di disaccordo e si allontana dall’aula non prima di essersi lanciato occhiate di sfida con Edward. Il suo viscido compare, invece, non ha fatto altro che lanciarmi occhiate di pura lussuria. Disgustoso. Non posso soffocare la smorfia di disgusto dipinta sul mio volto.

Edward mi avvolge le spalle con la mia giacca. Mi stringe maggiormente a sé, mi sfila i libri e lo zaino. Con sguardo profondo e preoccupato mi scruta con attenzione. Non posso fare a meno di perdermi nei suoi occhi: meravigliosi è l’unico aggettivo che si può assegnare, eppure è troppo poco.

“Stai bene, Bella?” mi chiede premuroso.

“Sì, sto bene, ora. Grazie, Edward” riesco a dire con voce flebile. Sono ancora un po’ scossa, ma tra le sue braccia non potrei sentirmi meglio.

Mi regala il suo sorriso sghembo, quello che mi mozza il respiro e mi fa tremare le gambe.

Non può fare così, vuole uccidermi? Il mio povero cuore non può sopportare tutto questo!

Sospira e il suo alito fresco e profumato inonda le narici: sono completamente andata.

“E’ meglio che andiamo, altrimenti faremo tardi. Che lezione hai ora?” chiede

“Oh… ehm… sì….. trigonometria…. Due ore di trigonometria” riesco a farfugliare in modo confuso. Inarca un sopraciglio e comincia a incamminarsi nel corridoio con una mano attaccata alla mia vita.

Durante il tragitto non pronuncia parola, sembra immerso nei suoi pensieri. Lo osservo attentamente è così bello nella sua espressione seria e pensierosa, gli conferisce un fascino nuovo, sembra una creatura leggendaria avvolta dal mistero. In tutto questo turbinio di pensieri arriviamo dinanzi l’aula di trigonometria, senza accorgermene. Perdo completamente il senso del tempo e dello spazio quando sono con lui. Mi chiedo se tutto ciò è un bene.

“C’è Angela con te a lezione?” chiede dopo aver visto la mia amica seduta in un banco.

Annuisco. Non ho la forza di dire una sola parola. Troppo presa da lui.

“Bene, così almeno qualcuno ti farà compagnia e spero vivamente che nessun altro ti dia fastidio” pronuncia le ultime parole tra i denti.

“Lo spero anch’io” sussurro debolmente facendo fuori uscire un sospiro dalle mie labbra e chinando il capo.

Edward mi alza il viso con due dita poste sotto il mento. Mi fissa intensamente negli occhi.

“Non pensare che sia colpa tua. Sono loro che hanno la mente perversa, Bella. Non dimenticarlo” soffia sulle mie labbra.

Lo fisso ipnotizzata, le labbra leggermente dischiuse per assaporare la sua dolce fragranza. Sono proprio una drogata. Lentamente avvicina il suo viso al mio e quando sembra avvicinarsi alle mie labbra ecco che devia il percorso e mi sfiora una guancia. Io vado in fiamme. Non c’è centimetro del mio corpo che non bruci. Il respiro è irregolare. L’ho detto che ha intenzione di uccidermi?

Si sposta da me. Mi sorride.

“A dopo” dice e si allontana. Sono di nuovo sola. Mi volto e cerco di ignorare tutto e tutti. Mi siedo al mio posto accanto ad Angela. Pone una sua mano sulla mia. Mi volto e mi sorride, compiaciuta credo. Le sorrido di rimando. Adoro Angela, perché non è pettegola, si interessa sinceramente alle persone e soprattutto non è invadente.

“Mhmmm, Mhmmm” qualcuno alle mie spalle si chiarisce la gola.

Mi volto e mi ritrovo una Jessica con gli occhi di fuori e una Lauren indignata che cercano di sovrastarmi dalla loro altezza.

Le guardo interrogative. Cosa vogliono, adesso queste due?

“Si può sapere cos’è questa storia?” sbotta infine Lauren.

“Quale storia?” chiedo con finta aria innocente. Odio le cheers di Forks.

“Cosa ci facevi in compagnia di Edward, stamattina? Cosa significa questo improvviso cambio di look?”

“Non sono affari vostri” sibilo minacciosa. Mi stanno facendo arrabbiare.

“Non penserai, vero che una minigonna e un po’ di tette al vento possano farti competere con noi, vero? Probabilmente Edward sta solo giocando con te, quindi non illuderti  mia cara. Tu per lui non conti nulla” esplode Jessica.

Sebbene non condivida il loro pensiero, quelle parole mi fanno male. Sono una stilettata al cuore. Perché in fondo so che per Edward conto poco, magari quanto un’amica e basta. Non potrò mai essere degna di lui. Questo però è un pensiero che tengo per me. Ora ho voglia di prendermi una piccola rivincita.

“Prima cosa la mia è una gonna e non una mini come quella che indossi tu” e la squadro da capo a piedi. Se la mia è una mini allora la sua è uno slip per quanto è corta.

“Secondo non mostro le tette al vento, ma sono ben coperte” altro sguardo stavolta a Lauren che indossa una maglietta con una scollatura dalla quale si vede interamente il pizzo del reggiseno a balconcino. Patetico.

“Terzo quello che c’è tra me e Edward non è affar vostro e per vostra informazione so badare a me stessa. Inoltre non è mia abitudine darla al primo che capita” altra leggera allusione.

“Quindi siete pregate di sparire” sibilo minacciosa le ultime parole. Le due si allontanano e si rifugiano al loro banco con la coda tra le gambe. Impossibilitate dal rispondermi anche per l’ingresso del professore in aula.

Angela mi rivolge un sorriso di assenso e ammirazione se riesco a interpretare bene la luce che brilla nei suoi occhi.

Questa giornata sta diventando piuttosto pesante. Cos’altro mi riserverà?

Il professore spiega e come al solito non capisco un’acca. Odio la trigonometria. Sono un po’ indietro con questa materia, urge un aiutino altrimenti penso proprio che prenderò un brutto voto. Il che guasterebbe la mia media. Potrei chiederlo a Angela. Appena ho l’occasione lo farò.

Sospiro pesantemente guadagnandomi uno sguardo curioso dalla mia compagna di banco. Le sorrido. Cerco di essere evasiva e mi perdo di nuovo nei miei pensieri. Le parole di quelle due arpie risuonano ancora nella mente. Non voglio credere che sia come dicono loro. È vero Edward fino ad ora si è sempre comportato così con le ragazze. Nonostante stesse con Tanya la tradiva con chiunque non preoccupandosi che magari così facendo poteva ferire i sentimenti della poveretta di turno. Quell’Edward non è l’Edward che è al mio fianco. Lo leggo nei suoi occhi. Sono sinceri. Probabilmente non mi ama, prova per me un sentimento di amicizia e di protezione come con una sorella. Sono io che a volte mi illudo o mi faccio del male pensando che forse qualche speranza c’è di arrivare al suo cuore. Io so che Edward è dolce, sensibile, premuroso; non arrogante, glaciale, cinico quale dimostra agli altri. Quella è una maschera. O almeno è quello di cui provo a convincermi. Ho bisogno di sapere che questa sia la realtà.

“Bella, Bella” Angela al mio fianco mi scuote.

“Sì?” chiedo ridestandomi dai miei loschi pensieri.

“Bella è suonata. Dobbiamo andare alla prossima lezione” mi dice sorridente Angela.

“Sì certo” rispondo laconica.

 Raccolgo le mie cose e ci avviamo all’uscita. Arrivata nei corridoi mi fermo. Edward mi ha detto “A dopo” forse viene a prendermi anche ora. Mi giro intorno, ma non vedo la sua figura. Angela, che prima era andata avanti, è tornata indietro non vedendomi al suo fianco.

“Chi cerchi Bella?” mi chiede sorniona la mia amica che credo abbia capito un po’ di cose.

“Nessuno” rispondo evasiva. Non c’è. Cosa ti aspettavi Bella? Mica può starti sempre appiccicato stile cozza? Avrà avuto da fare. Non è detto, poi, che intendesse che sarebbe venuto a scortarti, probabilmente voleva dire ci vediamo a mensa.

Mi avvio con Angela, mi guardo comunque di nuovo indietro e intorno, ma di Edward nessuna traccia. Arriviamo nel corridoio adiacente gli armadietti dove poco distante c’è l’aula di storia. Una risatina acuta e fastidiosa giunge alle mie orecchie. Mi volto verso quel suono e il mio cuore si ferma di colpo.

Appoggiato al suo armadietto se ne sta il mio sole personale e una Tanya in stile gatta in calore gli sfiora il petto in modo provocatorio. Una sua mano scende fino alla patta dei pantaloni e lui non la ferma. Chiude gli occhi a quel gesto. Anche i miei si chiudono il respiro diviene irregolare e calde lacrime vogliono uscire da essi. Deglutisco per ricacciare indietro il magone che mi ha assalita. Indosso la mia maschera di indifferenza e con Angela entro in aula. Una sorridente Alice mi saluta avvinghiandosi in un abbraccio caloroso. La ricambio con un sorriso amaro.

Lei mi guarda perplessa. Posso leggere una  muta domanda nei suoi occhi. Le rispondo scuotendo il capo in senso di diniego e un velo oscuro copre i suoi bellissimi occhi.

In questo momento vorrei tanto essere nel mio rifugio felice. Nella mia stanza a sfogare tutto il dolore che sento. Di cosa ti lamenti Bella. Lo hai detto anche tu che lui non ti considera in quel senso, che ti vede come una amica o come una sorella. E allora perché ti meravigli se cerca compagnia dalle altre? Lui non è il tuo ragazzo. Smettila di illuderti.

Volevo tanto far smettere la voce nella mia testa, ma non ci riuscivo. Più passa il tempo e più la consapevolezza di quei pensieri diviene realtà.

Sono solo una stupida e un’illusa.

 
POV EDWARD

Dopo aver lasciato Bella davanti la sua classe, ho raggiunto la mia e mi sono seduto accanto al mio compagno di banco e di vita Ben. Mi rivolge uno sguardo carico di domande. È proprio come la sua ragazza discreto e poco invadente. Ci credo che quei due vanno tanto d’accordo.

“Che c’è?” chiedo.

“Non è che hai da dirmi qualcosa?” chiede lui di rimando.

“Non c’è niente da dire. A cosa ti riferisci? Sii chiaro” so esattamente cosa vuole sapere, ma voglio che sia lui a chiedermelo.

“Ho notato una ottima intesa con Bella stamattina. C’è niente che il tuo vecchio amico sia degno di sapere?” sorride sornione.

Alzo gli occhi al cielo e sorrido divertito della sua curiosità.

“Non farti film amico. Bella e io siamo amici. Punto” chiarisco.

“Mhmmmm” mugugna pensieroso al mio fianco.

“Non so perché questa storia non mi convince”

“E perché mai?”

“Sarà per il tuo comportamento, forse? Sei stato molto protettivo con lei. Inoltre, dal modo in cui la guardi ho la sensazione che vorresti mangiartela, neanche fosse un bignè”

“Si vede così tanto?” chiedo perplesso.

“Più o meno. Per chi ti conosce veramente sì. Comunque spero che tu non voglia giocare con i sentimenti di Bella. Lei non è come le ragazze che frequenti di solito. È una ragazza molto sensibile e sono sicuro che se ti cedesse sarebbe solo perché è coinvolta veramente da te e non per uno sfogo di ormoni. Non so se mi capisci” mi guarda serio.

“Non ho mai pensato di giocare con lei. Credo di conoscerla abbastanza da concordare con te. Se mai dovesse esserci qualcosa di più dell’amicizia tra noi sarà perché entrambi lo abbiamo voluto e non per uno sfogo come dici tu” ribatto altrettanto serio.

“Ti piace proprio, eh?” chiede sorridente.

Inutile girarci intorno. Ben è uno dei miei migliori amici con Jasper e mio fratello. Non posso mentirgli.

Annuisco. Non c’è nient’altro da dire e ritorniamo a seguire la lezione. Per tutto il tempo non faccio che pensare a Bella e a come stia affrontando da sola questa prima ora.

Quando odo il suono della campanella mi dileguo sotto gli occhi di un divertito Ben. Mi precipito verso l’aula di letteratura. Sento degli sghignazzi e la voce della mia stella adirata e spaventata.

Cosa diamine sta succedendo?

Inorridisco allo spettacolo che mi  si presenta davanti.

I due viscidi hanno chiuso in una morsa la piccola e fragile creatura che cerca di districarsi da quella gabbia. I loro sguardi famelici non mi piacciono. Inoltre, quel viscido di Tyler ha osato mettere le sue luride mani sulla mia piccolina. Non resisto ed intervengo. Bella riesce a liberarsi e si fionda dritta tra le mie braccia. Le chiedo se sta bene e lei mi sorride per incoraggiarmi. Poi la risata sguaiata di Newton risuona nella mie orecchie così come le parole orribili che ha osato pronunciare. È proprio meschino e porco. Quando esce dall’aula ci sfidiamo con lo sguardo deve solo osare posare di nuovo lo sguardo su ciò che è mio e lo riduco a voce bianca. Parola mia. Non mi sono neanche sfuggite le occhiate lussuriose dell‘altro porco. Stesso discorso vale per lui.

Perso in questi pensieri bellicosi nei confronti di quei due, accompagno Bella alla sua lezione di trigonometria. Sospiro di sollievo quando seduta in aula intravedo Angela. La saluto e le do appuntamento a dopo. Andrò a prenderla e l’accompagnerò alla lezione successiva che se non sbaglio è storia, con Alice. Questo lo ricordo.

Queste due ore sembrano non vogliano passare mai. Al termine dell’ora di spagnolo Mrs Goff mi richiama trattenendomi più del dovuto in aula. Vuole che prepari una tesina per la sua materia, in modo da migliorare il mio voto già ottimo. La ringrazio per la fiducia e esco. È passato troppo tempo Bella avrà già raggiunto l’aula. Cerco di raggiungerla per vederla almeno entrare e capire se sta bene o meno.

“Edward, caro” una voce stridula mi fa fermare all’altezza degli armadietti.

“Cosa vuoi, Tanya?” chiedo un po’  brusco.

“Nervosetto, eh? Cos’è quella scialba della Swan non sa soddisfarti come facevo io?” chiede sibillina fiondandosi su di me e accarezzandomi suadente il petto. La sua mano mi accarezza con tocchi lascivi lungo il ventre fino a raggiungere la patta dei pantaloni. Al quel tocco chiudo gli occhi. È tanto che non faccio sesso e Tanya sa come prendermi. Subito il volto di Bella si materializza ai miei occhi e ogni pensiero poco casto in quel momento si dissolve come neve al sole.

“Non vedo cosa c’entri Bella con le mie soddisfazioni fisiche. Inoltre gradirei che non le attribuissi aggettivi che non le si addicono. Bella è tutto fuorché scialba” e con queste parole la scosto con poco garbo da me.

“Cos’è ti ha fatto il lavaggio del cervello o te l’ha data come ha fatto con tutti i ragazzi di Phoenix?” sorride maligna per le sue parole e per l’espressione del mio viso.

“Sorpreso? Santa Isabella Swan non è altro che una sgualdrina della peggior specie” continua la sua tortura.

“Smettila” sbotto irritato come una furia. Cosa ne sa lei del passato di Bella?

“Cosa vuoi saperne tu del passato di Bella?” chiedo furioso.

“Ne so molto più di te a quanto vedo”

“Ringrazia che sei una donna altrimenti ti avrei fatto rimangiare le tue parole a suon di schiaffi. Sparisci, ora. E non azzardarti ad avvicinare  Bella e parlarle con la tua lingua biforcuta. Chiaro? Se scopro anche solo che l’hai avvicinata non rispondo più di me. Sparisci” urlo le ultime parole.

I ragazzi che sono rimasti nel corridoio mi guardano con un misto di perplessità e paura. Intravedo anche Jasper che mi guarda comprensivo. Deve aver capito qualcosa, forse.

“Come vuoi. Ma la verità verrà a galla. Sappi che quando aprirai gli occhi sarò qui ad aspettarti, Eddy” detto ciò si allontana con fare felino. Come ho fatto  a mettermi con una serpe del genere? Quello che mi preoccupa maggiormente sono le sue parole. Cosa sa lei del passato di Bella? E soprattutto come lo ha saputo? Questa storia non mi piace per niente. Spero solo che Bella fosse già in aula e non abbia sentito le cattiverie di Tanya. Le ha dette con tono basso, per far sentire solo a me, però non si sa mai.

Trascorro questa ultima ora in piena crisi d’ansia. Tanya mi ha veramente irritato a morte. Ho bisogno di Bella, solo lei può calmarmi. Ho bisogno solo di lei e di nient’altro. Jasper al mio fianco sembra percepire il mio stato d’animo.

“Smettila, Edward. Non sei di aiuto a nessuno se ti agiti in questo modo” sibila in tono basso il mio quasi fratello. Lo guardo con gli occhi di fuori.

“Non dar peso alle parole di Tanya. Lo sai che in quanto a cervello sta messa male”

“In quanto a cervello può darsi, in quanto a velenosità non direi. Sa essere pericolosa quando vuole. E poi come sai quello che mi ha detto. Qualcun altro ha sentito?” chiedo ansioso.

“No. Non ho ascoltato niente. Ho solo capito che ti ha detto qualcosa di spiacevole riguardo Bella. Nient’altro. Non preoccuparti per questo. Ho solo intuito il resto.” Annuisco.

Jasper è sempre molto attento allo stato emotivo delle persone, soprattutto quelle a cui tiene.

Al suono della campanella cerco di sgattaiolare via per raggiungere Bella e accompagnarla a mensa. Jasper mi trattiene per un braccio.

“Che....?” Jazz mi fa cenno di no col capo.

“Non essere così oppressivo. Dalle un po’ di fiducia. Ci sono Alice e Angela adesso con lei. Non essere soffocante. Poi hai bisogno di calmarti. Non puoi farti vedere da lei in questo stato. Andiamo a mensa” chino il capo alle sue parole. Jazz sa essere molto saggio e io invece troppo impulsivo. Ha ragione lui. Se continuo così rischio di allontanarla per troppo soffocamento. Non riesco a trovare pace se non con lei accanto, però.

Arriviamo a mensa ci sediamo al solito tavolo. Ben ci raggiunge. Mi guardo intorno alla ricerca delle ragazze. Ma dove sono finite? Dall’ingresso vedo spuntare mia sorella e Angela. E Bella? Dov’è finita? Comincio ad agitarmi sulla sedia. Jasper mi blocca. Lo guardo ad occhi sgranati.

Ben si accorge del mio stato d’animo e quando arrivano le ragazze

“Tesoro, come mai da sole? Bella dov’è?” chiede.

Le ragazze si guardano complici, non mi sfugge la luce oscura negli occhi di mia sorella.

“Alice, cosa è successo? Dov’è Bella?” chiedo con tono acido.

Per tutta risposta l’insolente di mia sorella fa spallucce.

“Alice ti ho posto una domanda, gradirei una risposta” stavolta sono arrabbiato decisamente.

“Non lo so” risponde laconica.

“Come non lo sai? Avete trascorso l’ultima ora insieme”

“Non lo so. Bella è stata strana tutta l’ora. Quando è suonata la campanella ci ha detto che non sarebbe venuta a mensa, che aveva un altro impegno”

“E in cosa consiste questo impegno?”

“Non lo sappiamo. Non ha voluto dircelo” interviene Angela

Forse è con Steven. All’ingresso ha detto che voleva parlarle. Forse è con lui. Un moto di rabbia mi invade. Mi alzo e faccio per andare.

“Fossi in te non andrei a cercarla” dice Angela

La guardo perplessa. Lei non mi avrebbe mai detto una cosa del genere, se non sapesse qualcosa. Forse Bella non mi vuole?

“Come mai?” chiedo gentile.

“Beh, ecco, non so se dirtelo” arrossisce e china il capo.

“Per favore, Angela. Se sai qualcosa parla. Mi state facendo impazzire con tutti questi misteri” cerco di mantenere un tono gentile, ma risulto solo quasi isterico.

“Sembri davvero molto preoccupato per lei!” esclama meravigliata

“Perché non dovrei?” chiedo confuso.

“Dopo quello che è successo… beh, pensavo che loro avessero ragione… ma forse mi sbaglio…”

“Ti prego Angela sii chiara”

“Ecco prima che iniziasse l’ora di trigonometria Bella è stata letteralmente assalita – in termini verbali – dalle cheers”

“Cosa le hanno detto? E chi di loro?” non so quale di quelle streghe sia in classe con Bella.

“Jessica e Lauren. Hanno detto diverse cattiverie alla povera Bella. In primis denigrando il suo aspetto mi vergogno solo a ripetere le allusioni che hanno usato. Poi le hanno detto che tu la prendevi in giro che l’avresti solo usata e poi buttata via. Che  per te lei non conta niente”

“Quelle…. Quelle….” Tremo dalla rabbia come hanno osato e Bella come ha potuto crederle.

“Se ti può consolare Bella si è difesa molto bene. Le ha letteralmente ammutolite. La ammiro tantissimo ha tanto grinta la mia amica”

Immagino la mia gattina cacciare le unghie.

“Grazie Angela per avermi riferito. Comunque vado a cercarla”

Mi precipito fuori prima che qualcun altro m fermi. Dove sei mia dolcissima Bella?

La cerco nell’aula di chimica: ho pensato che si fosse già rifugiata lì dato che dopo abbiamo lezione insieme. Non c’è. Nell’aula di musica, nel bagno delle ragazze, nello sgabuzzino. Niente. Sembra essersi dileguata nel nulla.

Dove potrebbe essere andata? Poi un’illuminazione.

Mi dirigo nel luogo che ha partorito la mia mente. Entro. C’è solo silenzio e pagine di libri che si sfogliano. Sono in biblioteca. Anche l’altra volta si è rifugiata qui con la scusa della sua ricerca di letteratura. Mi inoltro tra gli scaffali. Seguo la categoria dei classici. Sento un sospiro familiare provenire dallo scaffale alle mie spalle.

Con passo felino e silenzioso seguo quel sospiro. E finalmente la vedo. Intenta a raggiungere uno dei libri troppo in alto per lei. Mi sistemo alle sue spalle. Cerco di capire quale sia il libro. Incastro il suo corpo tra lo scaffale e il mio sfioro la sua mano delicata e sfilo il libro dallo scaffale.

“Ma..?” dice Bella. Quando si gira la vedo sgranare gli occhi.

Sono un po’ arrabbiato con lei. Perché è venuta qui invece che da me?

Sospira.

“Questo mi sembra proprio un deja-vou (non so se si scrive così correggetemi se è sbagliato)” sussurra, la sento ugualmente.

Le sorrido.

“Come mai non sei venuta a mensa?” chiedo

Mi fissa il suo sguardo è vuoto e assente. Non mi piace.

“Non credo ti interessi” risponde laconica. Cerca di svincolarsi dalla mia presenza. Perché? Percepisco la sua freddezza. La distanza tra noi.

“Si può sapere cos’hai?” sbotto adirato. Non ne posso più di sentirla lontana. Perché se facciamo un passo avanti sento che succede qualcosa e ne facciamo due indietro?

“Niente, Edward. Niente” abbassa il capo e sospira.

“Bella, guardami negli occhi e dimmi cosa c’è che non va” ordino come un generale. Con le buone o con le cattive mi dirai tutto!

Alza il capo e il suo sguardo glaciale mi fa fremere di paura.

“Non c’è niente che non va. Lasciami in pace e torna dalle tue distrazioni” il suo tono è duro.

“Possibile che tu credi a quello che dicono quelle streghe e non …”

“No, io non credo a quello che sento, ma a quello che vedo” m interrompe furiosa.

“Si può sapere cosa hai visto?” stavolta sono io a non capire.

Lei distoglie lo sguardo e volta il capo dall’altra parte, interrompendo il contatto. Le braccia abbandonate lungo i fianchi e  le mani chiuse a pugno. Sembra turbata.

“Bella, per favore. Rispondi”

“Lasciamo perdere” mormora.

“No che non lascio perdere. Voglio sapere cosa ti ha turbata, ora”

“Tu mi hai abbandonata. Mi hai lasciata sola. Ti ho aspettato e tu non sei venuto” dice infine con voce tremante.

Le avevo promesso che le sarei stato accanto, che l’avrei protetta. Invece non ci sono stato.

“E’ questo che ti ha ferita. Perché non sono venuto? Bella” faccio un passo per avvicinarmi. Lei ne fa uno per indietreggiare.

“Bella non sono venuto perché sono stato trattenuto”

“Sì certo, ho visto come sei stato trattenuto” sbotta sarcastica. Apre maggiormente gli occhi e si porta una mano alla bocca.

Ha visto come sono stato trattenuto? La consapevolezza di quello che ha visto  si fa strada dentro di me.

“Hai visto Tanya” le parole mi escono senza pensarci. La sua reazione mi fa capire che ho centrato il punto. Cosa ha visto esattamente, cosa ha sentito?

“Cosa hai visto Bella, cosa hai sentito?” furioso mi fiondo su di lei e le afferro le esili braccia. I miei occhi bruciano nei suoi. Devo sapere.

“Bella” continuo infierendo su di lei, che mi guarda impaurita per la mia reazione.

“Io…io…io… ho visto lei che ti toccava e…. sono andata via” spiega timorosa.

Allento la presa.

“Nient’altro?”

“No…. Lo so che è stupido da parte mia… che non sono nulla per te… tu sei libero e puoi dedicarti a tutte le distrazioni che vuoi, puoi avere tutte le ragazze che vuoi, però mi sono sentita tradita, ecco…” mi guarda timorosa di sottecchi.

L’abbraccio di slancio e la stringo forte. Affondo il mio viso tra i suoi capelli morbidi e profumati.

“Perdonami le soffio tra i capelli” lei ricambia il mio abbraccio e affonda nel mio petto.

“Sono stato trattenuto da Mrs Goff, l’insegnante di spagnolo” spiego “Quando mi ha lasciato libero era tardi per raggiungerti. Mi stavo dirigendo verso l’aula di storia per verificare che stessi bene. È stato allora che ho incontrato Tanya. Ha cercato di sedurmi, ma l’ho respinta. Non voglio più avere niente a che fare con lei”. Le ultime parole le proferisco con astio.

“Davvero stavi venendo da me? Come facevi a sapere che avevo storia?”

“E’ una lezione che hai in comune con Alice. Per questo lo so”

La sento sospirare.

“Scusami” dice

“E di cosa?”

“Per aver frainteso. A quanto pare non ne combino una giusta” sembra un po’ frustrata.

Sghignazzo. Lei si scosta per guardarmi e mi guarda accigliata.

“Pace?” dico

“Pace” annuisce.

Le do un bacio sulla fronte e la tengo stretta ancora un po’. Mi è mancata così tanto.

“Credo sia ora di andare”

Lei annuisce.

La prendo per mano, raccogliamo le sue cose e ci dirigiamo verso l’aula di chimica. Al nostro ingresso tutte le teste sono voltate verso di noi, in particolare sulle nostre mani intrecciate. Bella se ne accorge e tenta di districare la presa. La guardo contrariata e lei accigliata. Non mi importa dei commenti, tra me e lei esiste un legame e voglio che sia ben chiaro a tutti. Angela, invece ci guarda con aria sorridente. Ci avvciniamo al suo banco.

Sorrido in direzione di Angela. Poi mi rivolgo alla mia compagna di banco.

“Ti dispiace?” lei mi guarda smarrita e piuttosto contrariata si sposta e prende posto accanto a Angela.

“Ma….?” Chiede Bella.

“Niente ma… questo è il tuo posto. Era il posto fin dall’inizio, ricordi? Non protestare e siediti” sghignazzo per la colorazione che ha assunto il suo viso. Decisamente adorabile.

Lei siede al mio fianco. Steven fa il suo ingresso in aula e guarda nella nostra direzione. Lo vedo perplesso.

Non te l’aspettavi, vero?

Prendo la mano di Bella tra le mie. Mi guarda esterrefatta. Le sorrido. Ho bisogno di sentirla al mio fianco. Lei si rilassa e si lascia andare. Quanto la adoro quando si abbandona totalmente a me. Steven fissa le nostre mani intrecciate e un cipiglio contrariato spunta sul suo viso.

Al termine delle due ore le più belle in assoluto di questa giornata, io e Bella ci dirigiamo verso l'uscita, ma Steven ci interrompe.

"Bella, scusami, dovrei parlarti. E' importante" . Si fissano negli occhi. Lo sguardo di entrambi è serio. Capisco che è giunto il momento di lasciarle la sua privacy. Anche se la cosa non mi piace per niente.

"Bella,  ora ho gli allenamenti. Se ti va dopo puoi raggiungermi in palestra"

Lei annuisce.

"Ok, a dopo, allora" la abbraccio di nuovo con impeto e le sussurro tra i capelli "Sta attenta"

"Non preoccuparti. Te l'ho detto: Steven è innocuo" sghignazza.

Sì come no, proprio innocuo.

Le bacio la fronte e la lascio sola. Con lei lascio anche un pezzo di me stesso.

POV BELLA

Edward è andato via. Ora sono sola con Steven.

"Allora, cosa hai da dirmi di così importante?" chiedo un po' stizzita. Ha rovinato il mio pomeriggio con il mio principe. Sembra non avermi ascoltato e guarda un punto lontano davanti a sè.

"Steven" lo chiamo.

Sobbalza. "Piuttosto possessivo il ragazzo. State insieme?" chiede d'un tratto.

"Steven hai fatto tutto questo mistero solo per sapere cosa c'è tra me e Edward?" mi sto cominciando ad arrabbiare.

"No, non è per questo. Però non ho potuto fare a meno di notare il suo atteggiamento. Cosa c'è tra voi, Bella?"

"Niente. Siamo solo amici" alza un sopracciglio.

"Sarà, ma non credo che le cose stiano esattamente così, o sbaglio?"

Ora comincio ad irritarmi seriamente.

"Se l'argomento di discussione è questo allora non abbiamo niente da dirci" cerco di uscire, ma mi trattiene per un braccio. Il suo sguardo è divenuto serio.

"Bella, quello che ho da dirti è piuttosto importante. Gli altri non vogliono che te ne parli. Penso, però, che sia giusto che tu sappia"

"Non capisco, di cosa stai parlando e chi sono questi altri?" sono confusa

"Sto parlando di Sarah, Jennifer e Jacob. Loro non vogliono che ti dica questo, invece sono dell'opinione che tu debba sapere. Non è giusto tacerti un fatto così importante"

"Mi stai facendo preoccupare. E' successo qualcosa di brutto?" chiedo con voce tremante e visionando dinanzi ai miei occhi tuti gli scenari più terrificanti possibili che coinvolgano i miei vecchi amici.

"Ecco, Bella, questo fatto ha diverse sfaccettature. Può definirsi bello o brutto a seconda dei punti di vista"

"Non tenermi sulle spine. Cosa è successo?"

"Si tratta di Cheryl"

Il sangue si gela nelle vene. Cheryl. Cosa è capitato ancora alla mia dolce amica? Sento le forze venir meno e la mente vagare nei ricordi dolorosi che ci hanno accomunato. Vuoto percepisco solo questo. Un terribile e spaventoso VUOTO.

aspettavi, vero?

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 Risposte alle Recensioni:

 anto_cullen [Contatta] Segnala violazione
 11/01/10, ore 17:33 - Capitolo 1: Capitolo 1 Ciao carissima, sono onorta delle tue attenzioni.... spero che questo capitolo sia di tuo gradimento.

 piccolinainnamora [Contatta]

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 31/01/10, ore 16:01 - Capitolo 21: Capitolo 21

Eccomi qui.... Non preoccuparti la continuo... Scusa per il riardo....

 bella cullen89 [Contatta]

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 24/01/10, ore 16:32 - Capitolo 21: Capitolo 21

Sono contenta che ti piaccia la storia.... per quanto riguarda quando aggiorno... beh di solito cerco di aggiornare almeno due volte la settimana, ma non ho giorni fissi, in quanto ogni capitolo si scrive volta per volta.... questa lunga pausa è stata dovuta ai motivi personali che ho spiegato  in testa alla pagina....

 samy88 [Contatta]

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 06/01/10, ore 22:08 - Capitolo 21: Capitolo 21

Carissima è sempre bello avere la tua opinione.... spero che anche questo capitolo accolga la tua benedizione.... purtroppo per sapere cosa ha da dire Steven a Bella dovrai attendere ancora un altro capitolo.... a presto e scusa tanto per il ritardo.... baci...

 lisa76 [Contatta]

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 04/01/10, ore 11:31 - Capitolo 21: Capitolo 21

Sono con le lacrime agli occhi per il tuo commento... Grazie per la tua analisi dettagliata... sono felice che tutte le sfaccettature anche psicologiche vengano fuori... a volte penso di essere troppo prolissa, però a volte sono i personaggi che insistono per  venir fuori... io li assecondo.... grazie ancora....

 rodney [Contatta]

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 04/01/10, ore 03:20 - Capitolo 21: Capitolo 21

Come vedi Eddy sta già cominciando a esplodere..... il loro legame si sta solidificando e maturando abbastanza..... per il resto poi.... tra un po' arriveranno le scintille... promesso....

 erika1975 [Contatta]

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 01/01/10, ore 18:44 - Capitolo 21: Capitolo 21

Ti posso assicurare mia cara che quello che si espone di più è proprio vero.... come vedi si comprende già da qst chappy.... concordo pienamente sul fatto che Bella sia una grande tonna....  Mi dispiace per eddy, ma toccherà fare tutto alui.... ihihihih.... non so se a Bella convenga tanto.......

 vyvya [Contatta]

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 31/12/09, ore 13:31 - Capitolo 21: Capitolo 21

Felicissima del tuo entusiasmo... edward marcare il territorio penso che lo stia facendo in maniera molto esplicita e Bella da tonna quale è non si accorge di niente...... staremo a vedere.....

 RenEsmee_Carlie_Cullen [Contatta]

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 30/12/09, ore 22:57 - Capitolo 21: Capitolo 21

Sì Sì Eddy è un grande e lo dimostra sempre di più.... ma anche Bella fa la sua parte ...... 

 twilighterpazza [Contatta]

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 30/12/09, ore 22:44 - Capitolo 21: Capitolo 21

Appronfondire la loro conoscenza... sarà un po' difficile che li lascino in pace.... abbiamo ancora la cara tanya in giro... come vedi più agguerrita che mai.... 

 lilly95lilly [Contatta]

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 30/12/09, ore 22:41 - Capitolo 21: Capitolo 21

Che dici delle nuove attenzioni su Bella?.... è come te l'aspettavi?...... continua a seguirmi.....

 grepattz [Contatta]

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 30/12/09, ore 22:19 - Capitolo 21: Capitolo 21

Concordo sul fatto che Alice sia ingegnosa... direi astuta.... per quanto riguarda le intenzioni di jacob nel prossimo capitolo ti anticipo ci sarà un bel faccia a faccia tra Edward e Jacob..... e si scopriranno gli altarini e ciò che Steven vuol dire a Bella... o si è già capito?????

 alice_very_love [Contatta]

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 30/12/09, ore 21:03 - Capitolo 21: Capitolo 21

eccomi qui anche se decisamente in ritardo.... spero che anche dopo questo chappy la storia continui a piacerti....

 Sara90 [Contatta]

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 30/12/09, ore 21:00 - Capitolo 21: Capitolo 21

Come vedi Eddy di guai non ne combina.... sa essere coerente.... sono le coincidenze ad essergli contro... per fortuna sa subito come rimediare.....

 Sognatricecoipiediperterra [Contatta]

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 30/12/09, ore 20:55 - Capitolo 21: Capitolo 21

Wow, sono onoratissima dell'attenzione che dedichi alla storia..... che mi dici della suspance di qst chappy... forse ce n'è un po' troppa?.....

 ada90thebest [Contatta]

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 30/12/09, ore 20:38 - Capitolo 21: Capitolo 21

Adoro eddy possessivo..... mi è sempre piaciuto questo aspetto di questo personaggio..... anche se la possessione è di ambedue.... che dici di questo chappy? ..... a presto....

 

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Se volete potete dare un’occhiata anche ad un’altra mia storia: L’Angelo Oscuro (Aggiornata il 18/01/2010)


   
 
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