EVEN IN DEATH Cap.4
Give
me a reason to believe
That
you are gone
I see
your shadow so I know
They
all are wrong
Moonlight
on the soft brown heart it leads me to where you lay
They
took you away from me
But
now I’m taking you home
I will
stay forever here with you, my love
The
softly spoken words you gave me
Even
in death our love goes on
Some
say I’m crazy for my love,
oo, my
love
but no
ones can hold me from your side
oo my
love
they
don’t know you can’t leave
they
don’t hear you singing to me
I will
stay forever here with you, my love
The
softly spoken words you gave me
Even
in death our love goes on
And I
can’t love you anymore than I do
I will
stay forever here with you, my love
The
softly spoken words you gave me
Even
in death our love goes on
And I
can’t love you anymore than I do
Evanescence,
even in death (origin)
Eccomi,
Lyra.
Inseguo
il tuo fantasma biondo da tutta la vita.
Ora lo
raggiungerò.
La mia vita è stata un
inseguimento.
Del resto
non sono mai scappato da niente.
Me lo hai
detto tu.
Ti vedo
tendere mani.
I tuoi
capelli ondeggiano come raggi di sole arricciati dall’amore.
Mi ami
ancora, mia dolce Lyra?
O il mio
è stato solo un sogno, una dolce illusione?
Mi hai
giurato amore eterno.
Me lo hai
detto, Lyra.
Hai detto
che mi avresti cercato.
E allora
perché non mi trovi?
Perché
mi lasci ardere nell’attesa della mia vita nella morte?
Di te?
Mio angelo?
Mio amore?
Mia Lyra.
Abbiamo
rinunciato a noi.
Non solo
a Noi, a noi due insieme.
Io ho
rinunciato a me stesso lasciandoti.
Io sono
rimasto in quel luogo.
In modo
che i miei occhi dannati ti possano ancora vedere.
E allora
perchè tu non vieni?
Mi hai
detto che mi stavi aspettando.
Mi stavi
aspettando!
Io ti ho
aspettato tutta la vita, e ora tu non mi aspetti dopo di essa.
Lyra.
Ly-ra.
L.
y.
r.
a.
Dove sei?
Perchè
non ti trovo?
Io ti
avrei aspettato.
Io ti amo
ancora.
Tu non mi
ami più?
Sono
passati troppi anni?
Troppi
anni da quando due ragazzi si sono amati con ogni fibra del loro essere?
Io ti
amavo così.
Ogni
parte del mio corpo e della mia anima ti amava disperatamente, dolorosamente,
infinitamente.
Anche
ora.
Anche
nella morte.
Anche
nell’oblio.
Io non ti
dimentico.
Non posso
dimenticare ciò che ha inciso e scavato e marchiato il mio cuore.
Anche se
non esisto.
Anche
nella morte.
E se tu
non verrai ti aspetterò.
Qui.
Per
sempre.
Passerò
l’eternità nell’attesa.
Ho
passato la vita ad aspettare.
Ci
passerò anche la morte.
Perché
io ti amerò per sempre, mia Lyra, mia vita, mia morte.
Brucerò
per sempre consumandomi ogni minuto ogni secondo ogni attimo pensando a
te e a
ciò che ho perso.
È
questa la mia dannazione.
Il mio
dolore perfetto.
Per tutte
le parole.
Per tutti
i gesti.
Per te.
Per tutti
i ricordi.
Una volta
un poeta disse: siamo fatti solo di passato.
Sei tu il
mio passato.
Io sono
fatto di te.
Del mio
amore per te.
Di te.
E ti
amerò per sempre.
Come un
giardino gelato che aspetta la sua primavera personale per fiorire.
E sei tu
il mio fiore, la mia primavera.
Con
quella tua risdata piena di vita.
Con
quelle tue bigie sfacciate, quel sorriso malizioso e bambino mentre le dicevi.
L’hai
conservato?
Sei
ancora l’adorabile bambina bugiarda che ho lasciato?
Hai
ancora quell’espressione che adoravo, quella miscela di curvature del
viso che
creavano
quel sorriso da rondine?
Perchè
è una rondine che mi ricordavi.
Allegra e
leggiadra.
Primaverile.
Giovane.
Sarai
diventata bellissima, Lyra.
Come tua
madre.
Ma in
modo diverso.
Tu non
avrai mai quella bellezza cattiva.
Tu sarai
sempre bella come una rondine.
E volerai
per sempre nel cielo della mia non esistenza.
Anche se
non vieni a cercarmi.