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Autore: echelon1985    08/02/2010    5 recensioni
[SEGUITO DI EARTHQUAKE]
"Come si misura la distanza tra due persone?
Centimetri? Metri? O sorrisi mancati e parole non dette?"

Il tempo spesso è crudele. Scalfisce e cambia anche le cose più forti.
[Pairing:Jeph/Quinn (ovviamente) … con qualche sorpresina xD]
Genere: Generale, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Bert McCracken, Dan Whitesides, Jeph Howard, Quinn Allman
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angolino dell’autore:
Con un giorno di ritardo ecco qua il nuovo capitolo!
Vi avviso già da ora che non so quanto dovrete aspettare per il prossimo,
perché l’università mi sta uccidendo!
Spero di non farvi aspettare troppo.
Non sparirò dei mesi però, promesso!



Take the red for what it's worth






Jeph P.O.V.



Il parco intorno all’albergo è deserto, comprensibile, dato che fa un freddo
incredibile e sta piovendo
Nessuno a parte un idiota verrebbe in questo posto ad un orario così assurdo e con quel tempo
Mi siedo su una panchina, è fredda e bagnata
I vestiti mi si attaccano addosso e i capelli alla fronte
Un’immagine davvero patetica
Infilo le mani nelle tasche del giubbotto per tentare di far fermare il
tremore, o forse solo perché non voglio vederle
Vorrei avere il mio basso adesso, vorrei solo chiudere gli occhi e sentire
la musica quando pizzico le corde.
Vorrei solo poter riempire questo fottuto silenzio intorno, e coprire
le voci dei miei pensieri nella testa
Che genere di persona sono diventato?
Sento il mio cellulare vibrare nella tasca dei jeans continuamente, ma
non ci presto attenzione
Non so nemmeno quanto tempo sono rimasto in questo posto, so solo
che è buio pesto quando Dan prende posto accanto a me su questa
panchina gelida
Alzo la testa e mi accorgo che ha smesso di piovere

“Ti sto cercando da ore”
“Sono sempre stato qui”

Faccio un grande respiro prima di voltarmi ed incontrare il suo sguardo
Anche lui mi guarda, per dei minuti che mi sembrano interminabili, e non
dice una parola
Sono io a rompere il silenzio, credo che tocchi a me, in fondo

“Lui sta bene?”

L’espressione della sua faccia è indecifrabile, forse si sta solo sforzando
di non mostrare la delusione che prova nei miei confronti

“Solo qualche livido intorno ai polsi”

Abbasso ancora una volta la testa, prendendomela tra le mani
Lividi
Il suono di questa parola mi fa salire un conato di vomito
su per la gola
E’ come se non parlasse di me
Io non sono così
Io non farei mai una cosa del genere


“Gesù, come mi sono ridotto”

La mia voce trema così tanto che perfino io riesco a stento a capire le parole
Non posso credere di averlo fatto
E non è la cosa peggiore, quella che mi fa stare peggio

“Non è niente di grave, tra due giorni saranno spariti”
“Non è questo il punto. Io gli ho fatto male, gli ho messo le mani addosso.
  Io desideravo fargli male. Lo voglio ancora”
“Questa cosa è andata troppo oltre Jeph”
“Credi che non lo sappia? Non riesco più a ragionare”
 “Ascolta...”
“No, non dirlo. Mi sono stancato di sentirmi dire che ha fatto solo un errore.
 Non fate altro che dirmelo”
“Che hai intenzione di fare?”
“Non lo so. Vorrei solo che non mi mancasse così tanto”
“Beh una soluzione va trovata, voi dovete trovarla. Perché se non ci riuscite
  siamo fottuti, tutti quanti”
“Non buttarmi anche questo peso addosso Dan”
“Mi dispiace, ma solo voi potete. Torniamo su adesso, sei gelato”

Il suo sguardo è di nuovo preoccupato e protettivo, come sempre.
Sul suo viso un piccolo sorriso di incoraggiamento
Mi limito a scuotere la testa, silenzioso
Non posso tornare là dentro, non posso affrontare lo sguardo di Quinn
Con che coraggio?
Come al solito Dan sembra leggermi nel pensiero

“Quinn è in camera con Bert. Ho portato le mie cose da te”

Annuisco muovendo impercettibilmente la testa, per tenermi occupato
e interrompere il nostro contatto visivo

“Bert non sa quello che è successo. Gli abbiamo solo detto che te ne sei
 andato”
“Perché?”
“Non farmi dire cose ovvie. Avrebbe reagito male, lo sai.
 Quinn non ha voluto dirglielo”







Quinn P.O.V.



Mi stendo sul letto, dando le spalle alla stanza, rivolto verso il muro
Non voglio affrontare lo sguardo inquisitore e preoccupato di Bert
Non voglio rispondere alle sue domande
Sento il materasso abbassarsi sotto il suo peso quando si siede
al mio fianco
Resto immobile ed in silenzio, sperando che mi lasci in pace, che non
mi chieda niente
Mi sistemo meglio le maniche della felpa fin sopra le mani, non voglio
che veda
E’ stupido e impulsivo almeno quanto me, so già come reagirebbe
E non deve prendersela con Jeph
E’ solo colpa mia. L’ho spinto io a tanto
Non mi volto nemmeno quando una sua mano calda si posa sulla
mia schiena e mi accarezza piano, né quando l’altra mano sale ad
accarezzarmi i capelli dietro la nuca
E’ un tocco confortante che non mi merito, ma ne ho un disperato
bisogno

“Mi dispiace, piccolo”

Dice solo questo, prima di stendersi accanto a me e circondarmi con
le braccia
Anche stavolta non rispondo nulla, mi addormento così, con la guancia
di Bert attaccata alla mia schiena e col ritmo del suo respiro


Il secondo giorno di festival scivola via senza che io me ne accorga neanche
Le mie mani si muovono sulla tastiera della chitarra in automatico
Non sento neanche la sensazione delle corde e del plettro sotto le dita
Non sento più niente
Voglio solo tornarmene a casa e bere fino a svenire per non pensare
a quello che mi aspetta, a quello che so di dover fare
So bene che non è una cosa ammirevole, ma niente di quello che ho fatto
negli ultimi mesi lo è
Passo un'altra notte in camera con Bert, e nessuno dei due trova una sola
parola da dire
E’ meglio che stia zitto, come ha detto Jeph, perché ormai non faccio altro
che causare dolore a tutti quelli che amo
Quando finalmente torniamo a casa devo insistere perché Bert mi lasci solo
E’ questo che sono adesso, solo.
Ed è esattamente quello che mi merito

Le mie dita si muovono a scatti sul coperchio di questa scatola colorata
di cartone senza avere il coraggio di aprirla
Quando apro la porta di casa e attraverso il vialetto fino alla macchina
sono già alla seconda bottiglia di vodka, i miei passi sono incerti e
rischio di cadere più di una volta
Se qualcuno mi vedesse penserebbe di certo che è una scena pietosa
Ci metto qualche secondo di troppo ad aprire la portiera del passeggero
con le mani che mi tremano.
Non salgo nemmeno, quando ci riesco, apro solo il cassettino del cruscotto
e prendo quello che devo, poi torno in casa
Finisco le ultime gocce di alcool facendomi bruciare la gola e lacrimare gli
occhi, prima di trovare il coraggio di aprire quella fottuta scatola
Poggio il coperchio per terra accanto a me, senza guardare all’interno,e mi rigiro questo oggettino di plastica tra le mani
Mi ritrovo anche ad annusarlo, come se ancora potesse portare il suo
odore sopra dopo così tanti anni
Poggio con cura il CD tra gli altri oggetti, con le mani che tremano ancora, più
forte, poi richiudo la scatola





Jeph P.O.V.


Ogni singolo, dannato centimetro di questa città mi fa male
Vorrei lasciare questo fottuto posto e non dover vedere più nessuno
Ma l’ho già fatto una volta, me ne sono andato già in passato, e non è servito
a nulla, mi sono solo spostato ed i miei problemi sono rimasti esattamente
dov’erano
Quindi resto esattamente dove sono, pregando che mi lascino in pace
una volta per tutte
Dan bussa alla porta della mia camera solo per i pasti, e dopo ogni risposta
negativa da parte mia chiude la porta ed esce senza una parola
Ho come l’impressione che non sappia cosa dirmi


Mi accorgo che oramai è ora di cena quando sento Dan bussare piano
Le persiane sono chiuse da giorni ed è l’unica cosa che scandisce il
tempo delle mie giornate
Stavolta non mi chiede di raggiungerlo per mangiare, quando entra ha già
un piatto di cibo tra le mani
Sposta il pc dal comodino accanto al letto e ve lo poggia sopra


“Non ho fame Dan, grazie”
“Se non la pianti sarò costretto a ficcarti il cibo giù per la gola personalmente”

Il suo tono di voce è solo per metà scherzoso
Prende posto accanto a me, incrociando le mani sulle sue gambe
In attesa
So che a questo punto tutti si aspettano una decisione da parte mia
So che ogni cosa è nelle mie mani, e vorrei non avere anche questa
responsabilità da portare
Non è giusto, niente di quello che è successo negli ultimi tempi lo è
Ho solo bisogno che qualcuno mi dia una mano, perché non sono così
forte come tutti credono, non adesso, in ogni caso.

Prendo qualcosa dal piatto, cercando di arginare il senso di nausea
Ma Dan non se ne va come mi sarei aspettato, mi osserva immobile
Penso che nonostante tutto lui è sempre qui per me, ed è l’unico che
può darmi una mano, il solo con cui posso parlare


“Sono andato alla Warner e ho preso a pugni Bran”
“Che hai fatto?”
“Si, prima che partissimo”
“L’avrei fatto anch’io. E ti è servito?”
“Tu che ne dici?”
“Perché non me l’hai detto?”
“Non lo so”

Scuoto la testa senza guardarlo, mi sono chiuso, ho tagliato fuori anche
gli amici, non volevo sentire, non volevo parlare
Come per la strana sensazione che se pronunci una cosa ad alta voce
diventa reale
Se lo dico sarò davvero il fallito che penso di essere


“Significavo così poco per lui, Dan? Noi significavamo così poco?”
“Lo sai che non è così Jeph”
“E com’è? E’ stato così semplice per lui finire nel letto di qualcun altro”
“Se stai cercando una spiegazione razionale a quello che ha fatto Quinn
 non posso aiutarti perché beh, non c’è. Ma non è colpa tua”
“Forse io non ero abbastanza”
“Non capisci? Non ha niente a che fare con la vostra storia”
“Come può essere?”
“Ha fatto una cosa stupida, immatura, crudele, spinta dagli ormoni, chiamala
 come vuoi. Ma non ha a che fare con voi”
“Dan...”
“Non lo sto difendendo credimi. Quello che ha fatto è terribile. Ma io so
 che lui ti ama”

Resto in silenzio cercando di assimilare le sue parole
Lui mi ama ancora? Lo ha mai fatto?

“Forse lui non mi ha mai amato”
“Quello che ha fatto non cancella quello che c’era tra voi. Forse sarebbe
 più semplice, ma non è così”
“Mi sento un idiota, lui mi manca”
“Lo so”
“Com’è possibile? Non ho nemmeno un minimo di amor proprio?
 Ogni mattina quando apro gli occhi, prima che il mio cervello si riattivi
 del tutto, la prima cosa che penso è che mi manca svegliarmi con lui.
 Mi manca quando si sedeva a gambe incrociate al centro del letto, con la sua chitarra
e tutti i suoi fogli. Non restava nemmeno un po’ di posto per
sedermi, ma mi piaceva, così restavo in piedi e lo guardavo suonare.
Dio, mi sento come se mi mancasse un pezzo”
“E’ così. Lui è una parte di te. Dovrai farci i conti prima o poi”


Non ho il coraggio di fare i conti con nessuna delle cose che mi perseguitano
Adesso no






Quinn P.O.V.


La testa e lo stomaco mi fanno un male pazzesco.
E’ quasi consolatorio, come se per un attimo coprissero tutto il resto del
dolore
Resto immobile tra le coperte ancora per un po’
Fuori fa freddo e la stanza è gelata, ieri sera ero troppo ubriaco per
ricordarmi di accendere i riscaldamenti
Peccato che nemmeno con tutto quell’alcool in corpo io sia riuscito a dimenticare quello che avrei voluto
Non si scappa da certe cose, alla fine di tutto l’unica cosa che conta è
quello che hai fatto.
Né litri di alcool e neppure tutti i tuoi sforzi possono cancellarlo
Mi scosto le coperte di dosso e per un attimo il freddo mi impedisce di
muovermi, o forse sto ancora rimandando l’inevitabile
Mi sposto in bagno ed apro l’acqua calda infilandomi nella doccia
Nemmeno questo riesce a farmi prendere calore
Quando salgo in macchina mi sembra che la scatola colorata che porto
tra le mani pesi cento chili
Quella scatola colorata pesa quanto tutta la mia vita









Grazie per le recensioni, as usual! Vi adoro, spero che lo sappiate!


Xx_ImJustAKid: Sono riuscita a farti piacere un po’ Bert!! Mi sento molto soddisfatta xD
                       Riuscirò anche con Quinn ù.ù (se se come no xD)
                       Jeph è disperato, hai ragione, e ne ha diritto, ho voluto mostrare quanto
                       lo fosse. Povero. xD

Friem: Forse la tua idea su Quinn non era del tutto sbagliata, qualcosa in questo capitolo
          succede, che te ne pare?

Akura
: Si in effetti l’idea di Bert e Dan non ha avuto grande successo xD, ma almeno ci hanno
          provato. La situazione è difficile per tutti, hai ragione. In questo capitolo ne trovi un
          accenno. Fammi sapere!

SweetPandemonium
: Honey, si è stato un capitolo triste, e mi sa che questo non è da meno.
                               Sei la prima che prova un po’ di tenerezza per il mio Quinn! Ti adoro!
                               E si, la scena finale era molto sensuale nel contesto, era voluto.
                               Giusto per sbavare un po’ xD

   
 
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