Anime & Manga > Sailor Moon
Segui la storia  |       
Autore: Mikayla    11/02/2010    2 recensioni
[Raccolta di Flash-fic per il Challenge di Carnevale di fw.it]
I. Haruka e i fiori non erano mai andati d'accordo: venivano sempre regalati dalla persona sbagliata alla persona sbagliata.
II. Il campo di battaglia non veniva scelto; lo scontro avveniva ovunque ci fosse quella congiunzione astrale.
III. Hotau non aveva mai amato essere la Regina della festa, lei era sempre stata una dama schiva e solitaria, distante nel suo ruolo di guardiana.
[ dalla serie: Tale of True Life]
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Haruka/Heles, Hotaru/Ottavia, Michiru/Milena, Nuovo personaggio, Setsuna/Sidia
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'e'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Battaglia


Hotaru arrancò sulla salita della collinetta con la mano sul cappello, gli occhi strizzati per la fatica, la mano a tirare su l’ampia gonna e il fiatone che le impediva di parlare.
Takashi, appena sopra di lei di qualche metro si voltò per guardarla, temendo d’averla persa.

«Hotaru-hime?»

Tomoe annaspò alla ricerca d’aria e si piegò sulle proprie ginocchia per non comprimere la cassa toracica e facilitare la respirazione. Se non fosse stata troppo giovane, il leggero pulsare sul collo e la fitta al petto le avrebbero suggerito un imminente infarto.
Purtroppo sapeva bene che era solo incapace di sforsi fisici prolungati, quali le scampagnate annuali per il compleanno di Michiru.

Una mano entrò nel suo ristretto campo visivo, e alzando lo sguardo incontrò il sorriso di Takashi.
Come potesse essere ancora fresco come una rosa, non riusciva proprio a capirlo.

Non fece però in tempo a formulare una frase - invero non riuscì ad emettere aria articolata in parole - che si trovò in spalla al ragazzo, le braccia attorno al suo collo e le gambe sulla sua vita, la gonna che le si arrotolava sui fianchi.

«Taka--!»
«Non mi dà fastidio, tranquilla.»

La sensazione d’averlo vicino era inebriante, tanto quanto il profumo del dopobarba sul suo collo.
Era sensazione di buono.

«Ti sei fatta male, Neko-chan?»

La voce preoccupata di Haruka attirò l’attenzione di Setsuna e Michiru, intente a preparare il tutto per il pic-nick.
Il genitore arrivò in un fulmine, coccolando i capelli corvini della figlia.

«La porto io.»

Allungò le braccia per prenderla, ma il ragazzo si scostò quel tanto per farle afferrare l’aria.

«Non è ferita; era solo stanca.»

La spiegazione gelò l’aria marzolina.
Hotaru intuì ciò che sarebbe successo di lì a poco, e impose al proprio ragazzo di posarla a terra, rivolgendo un sorriso solare al padre nell’intento di distrarla dalla competizione.
Da quanto Haruka aveva scoperto che Takashi sapeva la loro storia aveva ingaggiato una battaglia psicologica con il ragazzo; Tomoe l’aveva sentita dire che voleva dimostrargli cosa significasse davvero essere una guerriera Sailor, anche se le suggiva il motivo della cosa.

Hotaru, però, era convinta ci fosse qualcos’altro sotto; qualcosa che non volevano dirle.
Lo vedeva dallo sguardo preoccupato di Michiru rivolto ad Haruka, e le parole sussurrate in modo concitato a Setsuna.
Oh, le dava davvero fastidio non poter sapere cosa stava succedendo!

«Avanti, venite a mangiare!»

Il richiamo all’ordine di Michiru riportò la tranquillità; seguirono i brontolii degli stomaci di Takashi e Haruka che sciolsero la tensione accumulata in una risata da parte delle tre donne e il rossore dei due colpevoli.

«Takashi, ne vuoi ancora?»
«No, arigatou Michiru-san. Era ottimo!»
«Ne sei sicuro? Mangi così poco… e poi hai portato in spalla Hotaru!»
«Nee, kaa-chan, ne prendo io un’altra porzione!»
«Ma non starai mangiando un po’ troppo, Hota-chan?»
«Tou-chan! Non dirlo con quel tono tu sei al tris!»
«Io faccio sport, tesoro!»
«Anche io!»

Il silenzio scivolò minaccioso nel tranquillo boschetto.
Hotaru si era portata velocemente la mano alla bocca, nascondendo il principio di rossore che le imporporava il viso, Takashi era l’unico a non essersi scomposto - o almeno a non mostrarlo.
Il ragazzo, anzi, aveva un leggero sogghigno sul viso, e osservò con gli occhi lampone Haruka mentre stringeva la mano alla ragazza seduta al suo fianco.

Aveva vinto quella battaglia.




Chiacchiere d'autrice:
Non c'è molto da dire, dunque non vi annoierò con banalità.
Ringrazio mononoke, chiarucciapuccia e ellephedre (chiedo scusa per la mancanza del vocabolario giapponese, l'avevo scritto ma dimenticai di metterlo on-line! Ho provveduto ad inserirlo, grazie per avermelo fatto notare ^^) per le recensioni, davvero grazie.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sailor Moon / Vai alla pagina dell'autore: Mikayla