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Autore: DreamGirl91    15/02/2010    3 recensioni
Murtagh è prigioniero a Uru'Baen nel castello di Galbatorix... ma una frase del re lo farà ritornare con la mente a tempi più felici. E forse il ricordo di una persona speciale sarà la chiave per riconquistare la libertà [Murtagh/Nasuada] POSSIBILI SPOILER DI "BRISINGR" NEI PROSSIMI CAPITOLI
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Murtagh, Nasuada
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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FATE&CHOICES

Il giovane Cavaliere, ancora una volta, non seppe resistere. La cinse con le braccia e la baciò. E questa volta, Nasuada rispose al bacio, felice e ormai pienamente consapevole di amare Murtagh, di amare tutto di lui, ogni più piccolo particolare.
Rimasero lì a baciarsi, per un istante, o un'eternità. Nessuno dei due avrebbe saputo dirlo con certezza.
Tutto ciò che sapevano era che si amavano, e per la prima volta nessuno dei due doveva preoccuparsi di nascondere all'altro i suoi sentimenti. E questa era l'unica cosa che contasse.

7. Una giornata... perfetta - prima parte

Quella era una giornata perfetta. Era stata perfetta fin dalla prime luci dell'alba, quando Murtagh si era risvegliato con il sorriso sulle labbra da un sogno particolarmente felice la cui protagonista era Nasuada, e lo sarebbe di certo rimasta fino alla sera, durante la quale avrebbe potuto trascorrere alcune preziosissime ore accanto alla regina dei Varden.
Murtagh era completamente, straordinamente felice. Non credeva che si sarebbe mai potuto sentire così in tutta la sua vita. Nasuada gli aveva detto di amarlo, si era lasciata baciare da lui, gli aveva donato tutta la gioia di cui avesse bisogno.

Il Cavaliere sospirò, chiudendo gli occhi e lasciandosi accarezzare dolcemente dal vento. Era una bella giornata. Il Sole splendeva nel cielo e una brezza leggera soffiava rinfrescando l'aria. Era piacevole per il giovane poter finalmente stare un po' all'aria aperta, seduto sull'erba verde e al riparo da occhi indiscreti. E di nuovo, se stava bene lo doveva solo a Nasuada. Sorrise pensando a lei. Poteva quasi vedere davanti ai suoi occhi il sorriso luminoso e un po' imbarazzato che lei gli aveva rivolto dopo il suo bacio. Un sorriso carico di promesse e di amore. Un sorriso che mai Murtagh avrebbe pensato di meritare dalla regina dei Varden.
Riaprì gli occhi e volse lo sguardo alla sua destra. Castigo lo stava scrutando con quei suoi occhi color rubino, mentre le sue bellissime squame scarlatte risplendevano alla luce. Murtagh allungò una mano e accarezzò con affetto il drago.
Per tutto il tempo non smise mai di sorridere, e questo non sfuggì a Castigo.
-Sei felice.- constatò il drago.
-Moltissimo.- rispose semplicemente il Cavaliere, mentre il suo sorriso si allargava ulteriormente.
Castigo annuì in segno d'approvazione.
-Bene.- disse. -Un po' di felicità ce la siamo guadagnata entrambi.-
Il drago scarlatto non aveva dimenticato tutto quello che era stato costretto a sopportare quando ancora erano prigionieri di Galbatorix e ora, seppur legato costantemente fuori dalla tenda del suo Cavaliere, assaporava per la prima volta la felicità, la libertà. A molti sarebbe sembrato un controsenso, ma Murtagh, che aveva vissuto le stesse sensazioni quando era stato al Farthen Dur, lo capiva perfettamente.
-Sì, credo di sì.- rispose il Cavaliere. -Anche se non mi sembra vero di meritare una persona meravigliosa come Nasuada.-
Castigo accennò un sorrisetto. Era così da Murtagh non credere di meritare la donna che amava. Eppure lui se la meritava... lui si meritava di essere felice quanto e forse più degli altri... era una brava persona, anche se per tanto tempo non gli era stato possibile dimostrarlo. Era estremamente coraggioso, tenace, e aveva un cuore infinitamente grande, come Castigo sapeva meglio di chiunque altro. Al drago pareva quasi impossibile che gli altri non riuscissero a vedere le sue qualità, e ancor di più lo stupiva che lui stesso non riuscisse a vederne che una pallida ombra.
-Ma è così.- lo rassicurò. -E ora che hai conquistato la tua bella, che intendi fare?- domandò poi, con una lieve punta di sarcasmo nella voce. In fondo Castigo era sempre Castigo e adorava prendersi gioco del suo Cavaliere quasi quanto adorava lui.
-Per ora ci andremo cauti, Castigo... non è saggio far sapere ai Varden di noi, ora come ora. Poi, quando mi sarò riconquistato la loro fiducia, si vedrà.-
-Andarci cauti, sì, sì...- scherzò il drago con uno scintillio divertito e vagamente perfido negli occhi scarlatti -Potrai ingannare tutti quanti, ma non me... e io sento già aria di matrimonio tra voi due piccioncini.-
-E piantala!-
sibilò Murtagh. Non avrebbe voluto darla vinta a Castigo, che si divertiva a metterlo in imbarazzo, ma non poté fare a meno, ancora una volta, di sentirsi estremamente a disagio a causa dei suoi commenti.
Castigo rise, sapendo di essere riuscito nel suo intento.
-Ehi, senti... so che è un po' presto, ma voglio affrontare subito quest'argomento- continuò imperterrito. -Pretendo di essere io a dare il nome a uno dei vostri tre figli.-
Il Cavaliere divenne di un rosso accesso molto simile al colore delle squame di Castigo, e non fu in grado di pensare a nessuna risposta tagliente da dare. Il drago sembrò sul punto di infierire ulteriormente, ma improvvisamente voltò il capo, come se qualcuno l'avesse chiamato.
-Umpf, sei fortunato...- commentò, rivolto a Murtagh. -per ora dovrò lasciar cadere il discorso, sta arrivando Saphira, e pare che abbia un bel topo morto per me.-
Alle parole 'topo morto' gli occhi di Castigo brillarono, famelici.
Murtagh storse il naso, disgustato, ma non fece commenti riguardo ai dubbi gusti culinari del suo drago... aveva infatti intravisto un'occasione per farla pagare a Castigo, e non aveva intenzione di farsela scappare.
-Beh, io mi allontano un po'.- disse, alzandosi da terra. -Sai, per lasciarvi un po' di privacy... divertiti con la tua amichetta.-
Il Cavaliere ebbe cura di sottolineare la parola 'amichetta' e si voltò con un sorriso soddisfatto. Era sicuro di aver zittito Castigo, per una volta.
-Lo faro, grazie.- rispose a sorpresa il drago.
Murtagh si girò di scatto a guardarlo. Tutto si sarebbe aspettato, meno che questa risposta. Murtagh e Castigo si guardarono seriamente negli occhi per alcuni istanti, poi sul volto del drago si allargò un sorriso, che al Cavaliere non piacque affatto.
Castigo rise senza pietà.
-Non metterti a giocare con i professionisti, pivellino... non ne sei in grado.-
Maledetto drago! Gliel'aveva fatta ancora!
Murtagh si allontanò imbronciato. Quando si sedette nuovamente sull'erba, sentiva ancora la risata del drago nelle orecchie. Ma un giorno... un giorno gliel'avrebbe fatta vedere lui a Castigo! L'avrebbe messo in imbarazzo, oh quanto l'avrebbe messo in imbarazzo... il come e il quando erano ovviamente dettagli insignificanti nell'immensità del suo grandioso piano.
Il giovane si stese sull'erba e chiuse gli occhi, dimenticando i suoi propositi di vendetta e tornando a gustarsi la pace del primo pomeriggio.
Il Sole splendeva ancora nel cielo, tutto attorno a lui c'era il silenzio, e presto Nasuada sarebbe arrivata da lui.
Sì, era proprio una giornata perfetta.

Intanto Nasuada stava avendo una giornata altrettanto bella, e non aveva ragione di credere che si sarebbe potuta guastare, dato che presto sarebbe andata dal suo Murtagh.
Sorrise fra sé ripensando a quanto quella giornata fosse effettivamente stata perfetta. Il Sole splendeva nel cielo, e la mente della regina dei Varden si trovava in uno stato perenne di euforia, nella consapevolezza di amare e di essere amata da una persona speciale come Murtagh. Inoltre, non aveva ricevuto alcuna cattiva notizia dal fronte, Orrin e Jormundur si erano trovati d'accordo con ogni parere da lei espresso, Saphira si era complimentata per quanto particolarmente attiva e brillante fosse quel giorno Nasuada, e persino Eragon e i suoi interventi erano parsi vagamente meno ottusi del solito.
Ma il meglio era che Arya aveva preso da parte Nasuada quella mattina, e le aveva detto che forse, dopotutto, non aveva fatto male a fidarsi di Murtagh, e che nella prossima battaglia avrebbe potuto essere davvero prezioso per loro. La regina dei Varden dovette trattenersi dall'urlare dalla gioia quando glielo disse.
Come avrebbero potuto le cose andare meglio?
"...Nasuada?" la chiamò una voce femminile non meglio identificata.
Lei sbattè le palpebre per risvegliarsi dal suo sogno ad occhi aperti e si voltò nella direzione da cui proveniva la voce. Era stata Arya a parlare.
"Eh?" domandò la regina dei Varden, leggermente confusa.
"Tutto bene? Mi sembri un po' distratta." constatò l'elfa.
"Mai stata meglio," rispose sinceramente Nasuada sorridendo.
"E la tua felicità è dovuta a qualcosa in particolare, mia Signora?"domandò Jormundur.
"E' solo una splendida giornata," replicò lei.
"Lo sai? Hai ragione," concordò Arya. "Direi di sospendere qui per oggi, se per te va bene. Direi che ci meritiamo tutti," il suo sguardo indugiò per un secondo su Eragon, e per un istante sembrò sul punto di correggere quel 'tutti' in un 'quasi tutti'. "Un po' di riposo."
"Concordo pienamente. Orrin?"
"Per me va benissimo."
Anche Eragon e Jormundur non trovarono nulla da obiettare, e Saphira se n'era già andata da un po', dicendo che aveva una "faccenda da sbrigare", per cui l'assemblea fu tolta.
Arya uscì dalla tenda di Nasuada, e Eragon la seguì, guardandola come se fosse un'apparizione divina.
"Nasuada, posso parlarti un attimo un privato?" domandò re Orrin. "Ci vorrà solo un minuto."
Nasuada volse lo sguardo verso di lui, non particolarmente felice di doversi trattenere ancora, dato che bruciava dalla voglia di rivedere Murtagh.
"Certo," gli rispose comunque, sperando che si sbrigasse. "Parla pure."
Re Orrin lanciò uno sguardo incerto a Jormundur.
"Qualunque cosa tu debba dirmi, puoi dirla davanti a lui." lo incoraggiò lei, interpretando nel modo giusto la sua esitazione.
"Molto bene," assentì. "Nasuada, io vorrei chiedere la tua mano."
Nasuada spalancò la bocca, sconcertata. Per un minuto buono non riuscì a dire nulla.
"Potresti ripetere?" chiese alla fine, del tutto smarrita.
"Vorrei che tu diventassi mia moglie," ripeté il re senza battere ciglio.
"O-orrin, io..." balbettò, incredibilmente confusa, senza sapere bene che cosa dire. "Ecco, vedi, io... sono lusingata, ma..."
Lei non l'amava. Lei amava un altro, che la ricambiava peraltro. Lei non voleva assolutamente sposare Orrin. Ma come dirglielo senza ferire i suoi sentimenti e compromettere così i rapporti dei Varden col Surda?
Sbirciò il suo consigliere. Jormundur aveva un'espressione di pura felicità dipinta sul volto, sicuramente sarebbe stato entusiasta di vedere il re del Surda e la regina dei Varden convolare a giuste nozze. Nasuada, invece, rabbrividì al solo pensiero.
"Nasuada, temo che ci sia stato un fraintendimento..." la fermò Orrin. "Vedi, io non sono innamorato di te."
La regina dei Varden accolse questa notizia con sollievo, ma anche con una certa confusione. Perché mai le aveva chiesto di sposarlo se non sentiva niente per lei?
"Ah." commentò, senza sbilanciarsi. Il re dovette temere di averla offesa, perché disse:
"Ma ciò non toglie che tu sia molto bella, saggia e intelligente... sono certo che chiunque potrebbe dirsi fortunato a..."
"No, tranquillo, ho capito." lo rassicurò Nasuada. "E' solo che non capisco il significato della tua proposta, se non sei innamorato di me."
"Beh, ultimamente stanno succedendo varie cose... il ritorno di Murtagh, il re che diventa sempre più potente..."
"E questo che cosa c'entra?"
"C'entra moltissimo. Nasuada, tu sei un ottimo capo, ma credo che rischi di perdere irrimediabilmente la fiducia dei Varden, soprattutto da quando hai permesso a Murtagh di restare."
"Che cosa avrei dovuto fare?" chiese la giovane, aggressiva. Non le andava che qualcuno criticasse le sue decisioni, in particolare quella decisione. "Cacciarlo dopo che ci aveva coraggiosamente offerto il suo aiuto? Trattarlo come il peggiore dei nemici quando è una vittima quanto e forse più di noi?"
"No! Non intendevo affatto dire questo. Stavo solo cercando di fari capire come potrebbero averla presa i Varden. Calmati... te la sei presa proprio a cuore questa storia, eh?"
Nasuada si sentì avvampare, ma tentò di mantenere un contegno. Forse aveva parlato troppo.
"Va bene, forse il fatto che io l'abbia accolto può non essere andato giù ad alcune persone..." disse la regina dei Varden, cambiando velocemente argomento "Ma parlare di irrimediabile perdita di fiducia mi sembra eccessivo."
"A me no," replicò re Orrin, convinto. "Non è solo questa tua decisione a farmi parlare, ma il clima generale di sfiducia che sembra esserci tra i Varden negli ultimi tempi. Galbatorix che diventa sempre più forte e aggressivo, il timore di non essere all'altezza di sostenere la prossima battaglia, la paura di morire... sono nate insurrezioni per molto meno, e lo sai anche tu. Te l'ho detto, ti considero un buon capo, Nasuada, e credo che se mantenessi il controllo dei tuoi uomini sarebbe meglio per tutti. E penso che sposare il re del Surda, fortificando così il legame dei Varden con il mio paese, potrebbe essere un metodo molto efficace di rafforzare la loro fiducia in te."
Nasuada abbassò lo sguardo, non sapendo bene che cosa dire. Orrin aveva ragione, in teoria. Un'unione tra il re del Surda e il capo dei Varden sarebbe stata assolutamente auspicabile per risollevare gli animi del popolo e cementare il legame tra Surda e Varden... ricordava di averci pensato lei stessa più di una volta. Ma questo parlando di possibilità astratte. In pratica, la giovane sapeva che un eventuale matrimonio tra lei e Orrin sarebbe stato un fiasco. Un disastro su tutta la linea. Lui così intellettuale e poco incline al combattimento, lei così intraprendente e dinamica. Avevano caratteri troppo diversi per poter andare d'accordo. Per questo non aveva mai davvero desiderato sposarsi con lui, né affrontato con lui o altri quest'argomento. Era persuasa del fatto che il loro matrimonio avrebbe portato alla fine più guai che benefici.
Ma ora c'era molto di più. Lei aveva Murtagh ormai, lo amava e non voleva separarsi da lui per nessuna ragione.
Orrin sospirò.
"Ascolta, non sei obbligata ad accettare la mia proposta, ovviamente," le disse. "E non devi temere che se dovessi rifiutarla, questo danneggerebbe il legame tra i Varden e il Surda. Ho preso un impegno e lo onorerò, e poi sconfiggere Galbatorix è anche nel mio interesse. Voglio che sia chiaro che ti ho fatto questa proposta con il solo e unico scopo di aiutarti, ma se non vorrai accettarla, non te ne vorrò nel modo più assoluto. Solo... pensaci, d'accordo?"
Nasuada annuì.
"D'accordo." rispose. Poi, dopo che lui si fu voltato per andaresene ed ebbe sollevato leggermente la tenda per uscire, aggiunse: "Orrin? Ti ringrazio."
In fondo lui non sapeva che lei fosse innamorata di un altro e la sua unica intenzione era quella di aiutarla. Orrin le rivolse un breve sorriso e uscì dalla tenda.
Nasuada, rimasta sola con Jormundur, rimase in silenzio. Era certa che entro pochi secondi, il consigliere avrebbe espresso il suo parere, ed era pronta a scommettere che non le sarebbe piaciuto.
Tre, due, uno...
"Re Orrin ha ragione, mia Signora!"
La regina dei Varden represse a stento un sorriso amaro. Come volevasi dimostrare.
"Non lo so Jormundur... lui non mi ama, l'hai sentito anche tu. E di sicuro io non amo lui."
"Non si tratta di amore, c'è molto di più!"
"Forse," assentì Nasuada. "Ma non credo di potermi sposare per mere ragioni politiche."
"Dovresti! Per il bene dei Varden e delle sorti di questa guerra."
La giovane sospirò. Era sicura che Jormundur l'avrebbe detto.
"Senti, adesso non ho proprio voglia di affrontare questo argomento, Jormundur. Lascia perdere."
"Ma..."
"Ti prometto che ci penserò, d'accordo? Però ora, ti prego, lasciami sola."
Jormundur la scrutò per qualche secondo, e Nasuada pregò con tutte le sue forze che lasciasse cadere la questione. Fu esaudita.
"Come desideri, mia Signora," rispose il consigliere facendole un inchino, e uscendo dalla tenda.
Nasuada sospirò di sollievo. Sapeva già che avrebbe rifiutato la proposta di Orrin, non avrebbe mai potuto sposarlo, e di sicuro non ora che il suo cuore apparteneva ad un altro; ma non aveva particolamente voglia di discuterne con Jormundur, che di certo avrebbe tentato di persuaderla a cambiare idea.
La regina dei Varden scosse la testa, scacciando quei pensieri. Ora voleva solo concentrarsi su Murtagh. Sorrise mentre s'incamminava in direzione della tenda del Cavaliere. Nonostante gli ultimi, quasi infernali minuti, quella giornata poteva ancora essere perfetta.


DREAMGIRL'S NOTES
Salve a tutti!
Oh, mamma mia!! Ma avete visto?? No, no, no, Orrin, che cosa mi combini? E tu, Jormundur, che consigli del menga dai?? Non va proprio bene, ma devo spiegarvi tutto?? Nasuada è già impegnata! Ah, benedetti re/consiglieri... xD
Cooomunque, all'inizio la prima e la seconda parte di "Una giornata... perfetta" dovevano essere un unico capitolo, ma poi nel trascrivere l'ho allungato un bel po', e ho deciso di dividerlo in due... la colpa è di Castigo, che si è messo a prendere in giro il povero Murtagh... ormai non è più un personaggio della mia ficcy, sta prendendo vita, sta diventando un'entità su cui non ho alcun controllo! HELP ME!! xD
Comunque, ciò mi porta a comunicarvi che la persona che turberà l'idillio di Murtagh e Nasuada non è Orrin, come si potrebbe pensare... e men che meno Jormundur. Certo, i due a loro modo contribuiscono, ma almeno lo fanno inconsapevomente... la persona orribile che invece lo farà volontriamente (rabbia profonda!>_<) vi sarà svelata solo nel prossimo capitolo... o meglio, nella seconda parte di questo capitolo!
Ma bando agli indugi, passiamo ai ringraziamenti "ad personam"!
angela90: certo che sono determinata! E' la mia creatura!!^-^ Murtagh e Nasuada sono tenerissimi... anche io sono stata una fervente sostenitrice di questa coppia sin dai bei tempi del Farthen Dur... sono in assoluto la mia coppia preferita nel Ciclo dell'Eredità, benché non siano una coppia "canon" (o meglio, non ancora... manderò una lettera minatoria a Paolini, dovrà farli diventare una coppia "canon" e farli vivere felici e contenti insieme *-* xD). La penso esattamente come te su Eragon, mamma mia che ansia che mi mette quel ragazzo... è proprio ottuso -_-" non come Murtagh*-* Arya invece mi sta abbastanza simpatica, ma dipende molto dai momenti... anche perché lei è un personaggio molto dinamico, e parecchio scostante! Grazie del bel commento! *-*
Ifigenia: Sì, infatti :( Vabbé, per fortuna esistono le ficcy, dove noi autori/autrici possiamo sbizzarrirci e renderli smielati quanto vogliamo! ;) Comunque sappi che in origine volevo farla andare via, e lasciarla meditare sull'accaduto... scrivere giusto un capitoletto tra il bacio di Murtagh e la sua presa di coscienza dell'amore che prova per lui... ma poi non ce l'ho fatta a torturare così il mio povero Murtagh... e poi è troppo evidente che lei lo ama... almeno per me... e dico anche nei libri... sul serio, ci sono un sacco di indizi disseminati in tutto Ciclo dell'Eredità... o forse li vedo solo io perché li voglio vedere... boh, non so! xD L'acume di Eragon, carissima, è incommentabile. Giuro, non ce la posso fare. Sclero solo a pensarci! E l'ho scritto io! xD Ma a mia discolpa è Paolini che l'ha creato così ottuso xD Grazie del commentinooo!! :D
Amaerize: Sììììììììì si sono dichiarati finalmenteee!! E già sorgono i primi problemi! -.-" Poveri, hanno proprio una sfiga infinita!! xD Guarda, io sono del parere che persino la mia (bellissima e amatissima*-*) tazza di Neve e Gliz sia molto più intelligente di lui... e non credo di esagerare!xD Che Arya lo uccida è uno dei miei sogni proibiti... che putroppo non si realizzerà, dato che quei due si metteranno insieme (lo sanno tutti che Paolini lo farà succedere, è troppo ovvio...)...uffi però! >.< xD Per quanto riguarda la tua teoria, spiacente, ma non posso ancora esprimermi... non voglio dare anticipazioni... lo so che avevo detto che l'avrei svelato in questo capitolo... chiedo venia!:D Ma la scelta era tra questo e Castigo che prende in giro Murtagh... e io non ce l'ho fatta a rinunciare alla perfidia del mio amatissimo e preferitissimo drago! *-* xD Grazie del commento! ;)
ambretta peperina: Grazie! :D E' vero sono molto molto dolci... speriamo che se ne renda conto anche Paolini e che li faccia mettere insieme!!*-* Orrin però, per quanto inconsapevolmente, sta già turbando la loro felicità, poveri... :((( grazie del commento!! ^.^

Posterò la seconda parte il prima possibile!
Baciooo
DreamGirl :)))
  
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