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Autore: LilyProngs    19/02/2010    11 recensioni
Rin è una bambina di dieci anni che è cresciuta in un orfanotrofio ed aspetta, con speranza, di poter trovare un giorno una famiglia.
Kagome è una giovane che ha appena finito il suo apprendistato ed è pronta al suo primo lavoro come assistente sociale.
Kagome e Rin si incontreranno all'orfanotrofio e questo segnerà l'inizio d una nuova vita per entrambe. Ma se il passato di Rin tornasse a galla all'improvviso precludendole ogni possibilità di gioia?
Una fic all'insegna dell'amore in tutte le sue sfumature!
E' principalmente una Sesshomaru-Rin ma anche una Inuyasha-Kagome e inizia principalmente con la storia di quest'ultima coppia per poi dedicarsi pian piano completamente alla prima.
ATTENZIONE RATING ARANCIONE DAL CAP 32!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 27 Rieccomi!
No, dai non uccidetemi, so che sono in super ritardooooo!Posso dire a mia discolpa che la 5^ superiore mi sta ciucciando l'energia come una sanguisuga, chiedo perdono!^^
Buona lettura!


La bambina alla ricerca di un sogno


Stava passeggiando tranquilla sulla stretta stradina che portava alla casa di Yumi. Aveva trovato un libro che sicuramente le sarebbe piaciuto e voleva farle una sorpresa. Intanto la musica continuava a fluire ritmicamente, irradiando energia dagli auricolari neri. Canticchiava fra sé le parole e guardava il cielo quel giorno di un triste color grigio, portatore di pioggia, ma riusciva ancora a distrarsi e posare la sua testolina color ebano tra le nuvole.

Fu però strappata da quella sensazione di leggerezza all'improvviso. Sentì una mano forte afferrarla per un gomito per poi sbatterla violentemente contro un muro. La ragazza fu pietrificata dalla paura e l'urlo che sembrava essere nato spontaneo in lei si smorzò in mezzo alla sua gola, impedendo alla sua voce di uscire.
Terrorizzata alzò lo sguardo e si vide semplicemente davanti a due occhi neri ma poteva scorgere tra essi dei riflessi vermigli. Il resto era coperto da un pesante passamontagna.
"Chi sei?" avrebbe vouto chiedere ma la paura, come già tempo fa con lei aveva giocato, le aveva rubato il suono candido della sua voce sostituendola ad un solo, silenzioso, respiro muto.
Così prese a dimenarsi e a scalciare, ma lei così piccola poteva fare ben poco per difendersi. L'uomo la sbattè ancora contro la parete.
"Fermati ragazzina, non ho intenzione di sfiorarti con un dito" disse sprezzante il malfattore.
Dopo quell'affermazione la ragazza sentì i suoi muscoli flettersi leggermente, seppur allerta, più sollevati. La violenza era una delle cose che temeva di più al mondo.
"Ora tu mi devi stare bene a sentire, e non farmi scherzi sennò vedi come passo questo coltellino sul tuo bel collo, intesi?" sibilò. Rin annuì inerme e indifesa.
"Brava...Ora: sono qui da parte di Naraku, oh sì bambolina, proprio lui!No, non scappare...Dimentichi già cosa ti ho appena detto?" ridacchiò guardandola con scherno.
Naraku, ancora Naraku! urlava una voce disperata nella sua testa. Avrebbe voluto urlare, desiderava ritrovare la forza che in quel momento sembrava essersi volatilizzata tra la nebbia.
Era inutile.
Sospirò e si impose di calmarsi. L'uomo continuò: "Al capo non è piaciuta la tua testimonianza sai?E' stata un po' troppo...Sincera!Eh no cara, non si fa così!In fondo, se hai scoperto il piccolo segretuccio celato in te è anche un po' merito suo, non trovi?" chiese, per quanto il suo viso fosse nascosto Rin potè giurare che stesse sorridendo malignamente. Ma ciò che la sconvolse di più furono le sue parole: sapevano del suo segreto.
"E sarebbe scortese da parte tua non ricambiare, non trovi?...Magari ritrattando la tua testimonianza e procurandone una nuova, che dici?".
Rin si dimenò forte e per un attimo riuscì a liberarsi ma subito si sentì presa per i capelli e tirata nuovamente indietro. Le lacrime calde iniziarono a scendere bollenti sul suo viso fine. Tremiti e singhiozzi iniziarono a percorrere la sua schiena esile. Sentì la punta di un coltello freddo sulla sua gola.
"Eh no, devi collaborare...Non mi ci vuole niente a farti fuori!O, se sei davvero così coraggiosa come vuoi far credere, allora vorrà dire che non sarai tu a pagare ma qualcun'altro...Un tuo amico, un fidanzato...La tua famiglia" disse inclinando la voce in una folle gioia.
"No.." sussurrò Rin. La risposta era uscita gracchiante e flebile, ma comunque udibile.
"Ora si ragiona! Ragazzina, tu domani ti rimangi tutto quello che hai detto o quanto è vero iddio qualcuno dei tuoi si farà male...Mortalmente male, ci siamo capiti?" chiese strattonandola.
Rin rimase in silenzio a lungo e poi annuì, arresa.
"Molto bene" esclamò l'uomo lasciandola andare con violenza tanto che stramazzò a terra. Lui si piegò alla sua altezza e le sussurrò: "A te non avrei fatto niente comunque, la tua testolina è troppo preziosa. Ma ricordati bene che non mi ci vorrebbe niente a far saltare quella di qualcun'altro" concluse per poi andarsene. La sua figura nera si mischiò fino ad inghiottirlo nel vicolo in cui era scomparso.
Rin rimase a lungo accasciata a terra, immobilizzata e dolente. La sua mente aveva preso a galoppare veloce.
Era inutile, ovunque sarebbe andato, Naraku sarebbe sempre stato il suo incubo.Fin quando fosse stata la sua maledizione avrebbe ancora potuto reggere. Ma non avrebbe perso una persona a lei cara per una faccenda che riguardava solo lei.
Se il prezzo da pagare era rinunciare alla libertà e continuare a tenersi la sua maledizione, be', si sarebbe tenuta la sua maledizione.
Lentamente ritrovò un po' di forze e si alzò. Provò a ricomporsi e riprese a camminare, con andatura tranquilla, verso la casa di Yumi. Non doveva destare sospetto e non avrebbe detto a nessuno della minaccia e dell'aggressione.
Voleva comunque raggiungere Yumi, sennò l'agonia l'avrebbe fatta ammattire.
Finalmente raggiunse la casa e suonò al campanello. Nessuno rispose. Fece un altro tentativo.
"Chi è?" chiese Yumi dal citofono.
"Rin" rispose soltanto. Il cancello si aprì con uno scatto. Entrò nel vialetto. Dopo un po' Yumi aprì la porta con un sorriso, sembrava un po' scarmigliata.
"Rin, tesoro com...Che è successo?" chiese facendosi subito guardigna.
"Niente, posso entrare?" chiese Rin, l'altra si fece da parte per farla passare.
La prima si guardava attorno guardigna, quasi si sentisse osservata. In quel momento però sembrava essere al sicuro. La casa di Yumi era lontana dal centro, quasi protetta.
"Rin, sei strana..." disse l'amica avvicinandosi con circospezione. Rin si girò verso di lei e quando incontrò le iridi azzurre e sincere di Yumi le sue difese si frantumarono e le lacrime che fino a quel momento aveva orgogliosamente cercato di trattenere, sgorgarono come un irrefrenabile fiume in piena.
"Oddio..." sussurrò Yumi avvicinandosi, avvolgendola tra le sue braccia.
Rin si lasciò abbandonare a quell'abbraccio e posò su di lei tutto il suo peso ed anche la sua frustrazione.
Yumi la strinse forte e, anche se con un po' di difficoltà, riuscì a trascinarla sul divano e la fece sedere, seppur non lasciandola mai andare.
"Shh, è tutto apposto tesoro...Ora sei al sicuro, ci sono io con te" sussurò cullandola tra le sue braccia.
Rin pianse più forte. Yumi aveva la straordinaria capacità di essere un universo a sé per lei.
Per Rin poteva essere amica, sorella ed anche madre in alcune occasioni. A volte era l'unico porto sicuro a cui volesse affidarsi, per quanto anche Shiori e Shippo fossero più che importanti.
Ma tra le due c'era un rapporto di sorellanza unico tra gli altri.                    
La ragazza lasciò Rin piangere sulla sua spalla senza più interrompere o chiedere niente. Lasciò che i suoi singhiozzi fossero l'unico suono ad aleggiare nella stanza. Fin quando un rumore di passi si avvicinò sempre più. Rin sobbalzò terrorizzata staccandosi all'improvviso dall'amica e prese a guardarsi intorno tormentata.
Yumi la guardò curiosa fin quando qualcuno spuntò dalla porta del salotto.
Rin urlò forte.
"Aaaaaaaaah!" urlò anche la misteriosa figura nascondendosi dietro lo stipite della porta.
"Stupido esci fuori!Come diamine ti è saltato in mente di spuntare così all'improvviso?" chiese Yumi infuriata. Rin alzò titubante il viso dalla sua spalla, la paura si era affievolita sentendo la voce sicura della ragazza.
"Yumi, non ti ho più vista arrivare e mi sono preoccupato!" disse una voce da dietro la porta.
Rin si accigliò mentre Yumi arrossì violentemente.
"Emh...Suvvia ora esci fuori" sospirò rassegnata.
"Ma chi è?" chiese Rin che si era ripresa leggermente dallo shock.
"Ti...Ricordi il ragazzo della band che ho conosciuto?Be' è da qualche mese che stiamo ufficialmente insieme..." mugugnò Yumi timidamente per poi riprendersi: "Ma ora non è importante, fino ad un attimo fa mi stavi piangendo disperata su una spalla!" esclamò.
Rin: il volto bagnato di lacrime, con il terrore nel cuore, riuscì nonostante tutto a farsi spuntare un lieve sorriso.
Sembrerà assurdo ma Rin, in qualsiasi circostanza, rimaneva  un raggio di sole.
"Sapevo che se fossi venuta da te avrei smesso di piangere" disse. Yumi l'abbracciò nuovamente.
"La mia sorellina..." sussurrò con dolcezza.
"Emh-emh non vorrei interrompere  ma io sono ancora qui" esordì il ragazzo ancora nascosto.
"Esci!" esclamò Yumi.
Pian piano spuntò un bel ragazzo. Alto, dai lunghi capelli castani e vivaci occhi verdi.
Cadde un silenzio imbarazzante.
Yumi era mortificata perché non aveva più parlato agli amici di quella sua novità e, sopratutto, era preoccupata per Rin qualsiasi cosa le fosse successa e trovava quel piccolo intermezzo assai fuori luogo nella situazione.
Liam era immobile ed impacciato, dato che nessuno l'aveva mai presentato.
Rin...Aveva appena subito percosse e minacce eppure, assurdamente, aveva scorto in quel terribile momento un piccolo barlume di luce. La felicità trovata dell'amica riusciva a lenire, per quanto effimeramente e momentaneamente, la dilaniante agonia di cui era appena stata vittima.
"Io sono Liam..." spezzò così il silenzio il giovane da un forte accento anglosassone.
"Piacere, io sono Rin" disse non prima di essersi asciugata le lacrime.
"Liam è irlandese, è qui per un viaggio di studio. Si fermerà in Giappone per un anno" spiegò Yumi, sembrava mortificata. Non era certo il momento che si era immaginata per presentarglielo.
Il ragazzo rimaneva in piedi, immobile, guardava Yumi di tanto in tanto. Quest'ultima sospirò e si alzò dal divano.
"Sei sconvolta Rin, ti faccio qualcosa di caldo e poi mi racconti tutto" disse mentre metteva su l'acqua.
"NO!" esclamò Rin, forse con troppa foga, infatti Yumi si girò accigliata verso di lei.
"Rin così mi preoccupo ancora di più..." disse e Rin si raccolse la testa tra le mani.
"Io ora è meglio che vada, dovete parlare delle vostre cose..." esordì Liam ma Rin lo fermò. Se c'era lui Yumi non l'avrebbe coperta di domande.
"Non andare via!Sei il fidanzato della mia amica, ti devo conoscere..." disse, sorridendogli sincera.
"Ma Rin!" si lamentò Yumi.
"Ti prego, non posso dirti quello che è successo, ok?Non avrei neanche dovuto farti questa scenata. Ho solo bisogno della mia amica. Ho bisogno di non pensare, ti prego..." sussurrò guardandola implorante. Yumi per un attimo sembrò non voler cedere.
"Sei in pericolo?" chiese. Rin ingoiò il vuoto ma rispose: "No".
Yumi la guardò a lungo e disse: "Non ti credo...Ma se me lo tieni nascosto un motivo ci sarà. Stai solo attenta".
Rin le sorrise ed annuì.
Non doveva preoccuparsi. Doveva solo fare quello che le era stato detto e tutto sarebbe andato secondo i piano. Doveva resistere e nessuno si sarebbe fatto male per colpa sua.
"Io cosa faccio?" chiese Liam. Yumi gli sorrise.
"Tu rimani qui" gli rispose.
"Posso chiamare Shiori e Shippo?Anche loro devono sapere della novità" disse Rin. Sopratutto aveva bisogno dei suoi amici al completo.
Yumi arrossì ma poi annuì.
"Certo, qualsiasi cosa per renderti serena" le rispose. Rin sospirò.
Era impossibile tenere qualcosa nascosto a Yumi.


***

Percorreva la sua stanza avanti e indietro, a gran passi. Se fosse andata avanti ancora per molto avrebbe potuto bucare il pavimento.
"Rin, calmati!" si impose ma non riusciva ad impedire alle sue mani di tremare.
Era riuscita a trovare una nuova testimonianza, assurdamente falsa. Il problema successivo sarebbe stato spiegare a Kagome, Inuyasha e Sesshomaru la situazione. Loro conoscevano perfettamente la verità. Doveva riuscire a cogliere tutti di sorpresa, fin quando Naraku non fosse stato libero.
Doveva farlo...
Qualcuno bussò alla porta, facendola sussultare.
"Avanti!" disse con tono acuto, entrò Kagome.
"Tesoro sei pronta?Tra poco è ora di andare...Sei emozionata?" chiese avvicinandosi. Annuì soltanto, la voce stava iniziando a giocarle nuovamente dei brutti scherzi.
"Mamma...Qualunque sarà il verdetto non importa, andrà bene lo stesso" sussurrò fiebilmente. Kagome aggrottò le sopracciglia curiosamente.
"Be' non proprio, tu lo vuoi un Naraku a piede libero?Io personalmente no!E credo neanche tu dopo tutto quello che ti ha fatto passare quel maledetto!" rispose Kagome infervorata. Rin si sedette sul letto e Kagome la seguì e le cinse le spalle.
"E' normale che tu sia spaventata cuore mio, ma non devi temere!Tuo padre e Sesshomaru sono due ottimi avvocati, riusciranno a dargli quello che si merita!" le assicurò.
"E se la controparte trova un nuovo testimone?Può...Può capitare!".
"Dubito che si riesca a trovare qualcuno che possa fare una testimonianza positiva nei confronti di Naraku. Solo un bugiardo potrebbe e anche la falsa testimonianza è reato".
Rin sussultò e Kagome la guardò minuziosamente.
"C'è qualcosa che devo sapere?" chiese sospettosa. Rin dissentì ripetutamente.
"No, certo che no!Ora è meglio scendere" rispose alzandosi, seguita da Kagome.
Tutto, tutto purché a nessuno venga fatto del male!pensò tra sé.

Entrare in quell'ampia aula era stato un incubo per lei, sia dal primo giorno del processo ma, quel giorno in particolare, sembrò mancarle l'aria ed un'angoscia, indomabile, prese a salire sinuosamente fino ad annodarsi sulla sua gola. Ce l'avrebbe fatta, a dire la nuova testimonianza?
Avrebbe sopportato lo sguardo deluso dei suoi cari?
Tutti si sarebbero accorti della sua bugia?Sarebbe stata condannata per questo?
Quante infinite domande prive di risposte. Ma poi Rin si rese conto di non voler sapere, non osava più pensare. Quello che stava facendo non era per se stessa.
Stava barattando la sua libertà per la vita di una persona a lei cara. Nient'altro sarebbe importato.
Il giudice entrò e, come regola, tutti si alzarono.
Iniziò ripresentando il caso, erano agli ultimi momenti ormai; a meno che una delle due parti  non avesse ulteriori testimoni da interrogare.
Sesshomaru e Inuyasha dissentirono, il giudice spostò il suo sguardo su Onigumo che con le labbra piegate in un ghigno, annuì lentamente.
"Sì vostro onore, E' Rin Taisho Shinkon che chiamiamo al banco" rispose con la sua voce sottile, serpentina.
Fu assordante il chiacchiericciò che si alzò dopo quell'affermazione, mentre tutti osservavano Rin alzarsi dal suo posto e camminare lentamente sul banco degli imputati.
"Mi oppongo vostro onore, non è possibile che venga interrogata la nostra parte!" esclamò Inuyasha alzandosi di colpo, Sesshomaru, le sue iridi ambra fiammeggianti, lo fulminò con lo sguardo.
Il giudice lo guardò con una punta di ironia: "Certo che è possibile, signor Taisho, deve ripassare tutto il codice per saperlo?" chiese divertito. Inuyasha si scusò e si rimise al suo posto.
Da lontano Rin li guardò tutti e tre.
Inuyasha l'osservava smarrito, dissentiva lievemente, non capiva cosa le era saltato in mente.
Kagome le restituiva lo sguardo, nel suo un'ombra arresa; come se avesse capito, istintivamente, cosa stesse combinando sua figlia.
Ma ciò che le fece più male fu Sesshomaru che, al contrario, non la degnava di uno sguardo. Guardava altrove, eppure quell'aura di profonda delusione Rin potè sentirla arrivare fino a lei e per poco cedette ma il solo pensiero che con quella testimonianza avrebbe potuto salvare uno di loro tre, se non tutti, l'incitarono ad andare avanti. Mentire, a rischio di tutto.
"Signorina Shikon, lei la scorsa volta dopo la fine del processo è venuta da me e mi ha raccontato una storia totalmente diversa da quella che ha esposto qui il primo giorno, è giusto?" chiese Onigumo.
"Sì, è giusto" rispose Rin, la voce tremante ed una cantilena nella sua testa che le diceva: 'non farlo'.
"Può gentilmente riportare davanti a tutti il vero svolgersi dei fatti?" chiese, Rin annuì ancora.
"Certamente...Io, io non sono stata prigioniera di Naraku, ma una sua legittima figlia adottiva dato che era il compagno di Kagura Kaze, la mia tutrice ai tempi" rispose Rin, che cercava di dare un tono più convincente alla sua voce mentre sentiva la coscienza macchiarsi nella menzogna.
Lei, che non era mai stata in grado di dire bugie.
Anche quella testimonianza scatenò il putiferio nel foro.
Rin vide tutto passare di fretta, come un lampo.
Sesshomaru e Inuyasha si erano alzati contemporaneamente, per opporsi alla testimonianza, ma non fu quello che la colpì; fu la porta del tribunale che si aprì di colpo facendo un forte tonfo e proprio lì davanti i suoi tre amici: Yumi, Shiori e Shippo.
Cosa ci fanno qui?si chiese confusa ma tutto taque quando un'altra figura entrò in sala. Sembrò portarsi dietro il grosso spiffero che aveva creato la porta spalancata, ma era qualcosa di più forte, un vento di giustizia che seguiva quell'alta e diafana ragazza che stava in mezzo ai suoi tre amici.
Non l'aveva mai vista prima; i lunghi capelli bianchi, rittissimi, una pelle quasi cadaverica e due grandi occhi neri come l'abisso.
"Vostro onore, la signorina Shikon è vittima di una minaccia!" strillò Yumi dal fondo dell'aula.
Il gruppo si avvicinò dopo un cenno del giudice.
"Stava per esporsi a falsa testimonianza per eludere l'intimidazione!" esclamò Shiori.
"Non avete prove, giovanotti" rispose il giudice impassibile.
"Non è vero, vostro onore. Lei è Kanna Kaze, sorella di Kagura Kaze. Anch'essa vittima della prigionia con Naraku, proprio come la signorina Shikon!" concluse Shippo.
Un profondo, inquieto silenzio si estese nella sala, nessuno osò fiatare.
Rin guardò i suoi amici e diede un'occhiata dalla parte di Naraku: lui e Onigumo sembravano lividi. Si erano lasciati scappare una testimone decisamente scomoda.
Questo voleva dire che poteva essere libera?
"Signorina Kaze, è tutto vero?" chiese il giudice. La ragazza annuì freddamente.
"Signorina Shikon torni al suo posto, è stata interrotta in tempo. Ora vedremo di risolvere tutti questi misteri...Signorina Kaze, è pronta a testimoniare?" domandò il giudice mentre Rin si alzava, guardò verso Naraku che le sillabò qualcosa che non riuscì a capire, ma non volle darci peso: non in quel momento.
"E' ora che si scoprano tutti i dovuti misteri" disse Kanna con tono incolore, come un eco che veniva da lontano.
L'imponente e puro sospiro che scuoteva gli animi, che invocava la giustizia: la verità.


Anche questo è un capitolo di transizione e nonostante tutto è stato un vero e proprio parto!!Sono molto dubbiosa per come sia uscito, ma so che non posso fare altrimenti quindi spero che sia comunque di vostro gradimento...Nel caso non lo fosse sono pronta ad essere ricoperta di pomodori marci virtuali!XD
Ringrazio:

Kobato: Oh che bello, una nuova lettrice!:DFinalmente ho aggiornato!Guarda, sono davvero onorata per la tua recensione, ti ringrazio davvero per tutto i complimenti, che spero di meritare appieno. Mi fa piacere non aver distorto completamente i personaggi, non è facile renderli fedeli, ma sono contenta ti siano piaciuti. Mi auguro che questo cap non deluda le tue aspettative! Ti ringrazio ancora moltissimo, la tua recensione mi ha riempito di gioia! spero di risentirti presto!Baci

Lirinuccia: Ciao anche a te!E' sempre un piacere vedere un'ulteriore lettrice!XDGrazie millissime per i complimenti, sono davvero felice che la fic ti piaccia, per uno scrittore è bello sapere di essere riuscito a trasmettere la passione per la storia e coinvolgere completamente, almeno un pochino. Come dico spesso, gestire Sesshomaru non è affatto facile, temo spesso di cadere nell'OOC, sono grata di sapere che secondo te sono riuscita nel mio intento. Non so quanto possa piacere questo cap, sono dubbiosa, aspetto quindi il tuo parere!:)Baci

Mikamey: Mary mia carissima!Uff, è di nuovo un sacco che non ci sentiamo, ma temo che siamo entrambe impegnate con la fine di due anni scolastici molto importanti!;) Be' come al solito  ti ringrazio per il tuo bellissimo commento, so che ti piacciono i colpi di scena, spero con questo cap di averti stupita abbastanza - se sono riuscita nel mio intento. Non so se ci riuscirò, dato tutto quello che sai!;)Mi auguro di sentirti presto, o sulla mia fic, sulle tue drabble, su MSN, insomma, da qualche parte!XDUn bacione immenso cara!TVB

JhonSavor: Il buon vecchio Jhon, mi piace troppo salutarti così!...Non odiarmi per questo!XDOrsù, dunque, ebbene sì, si stanno accavallando sempre nuovi colpi di scena ed io sto impazzendo, non sono molto brava in questo genere e spero almeno un pochino di riuscire nel mio intento, anche perché questa fic aveva proprio bisogno del suo salto per una nuova fase della storia!...Ahah hai visto i due principi del foro?Altro che chiacchiere, ho smesso di farli bambanare!XDChe ne dici di questo cap?ci tengo al tuo parere, mi raccomando!:) Baci

HimeChan: We Hime, bello rivederti, dopo le nostre piccole chiacchierate su MSN!:)Ho preso la patente, era ora, immagino sia lo stesso anche per te dato che eri un po' più avanti di me, finalmente un po' di indipendenza!=)Sono felice che la fic continua a piacerti, ora il nostro Sessho è passato in secondo piano, ma presto lo rivedremo in ribalta!Baci

Dolcekagome: ciao cara, contenta di risentirti!:) Ti ringrazio moltissimo per i complimenti, eh sì, le cose si stanno facendo complicata in tutti i sensi...chissà come andrà a finire, non lo so neanche io!...Non è vero, scherzo!XD Mi sono fatta aspettare come al solito ma spero ne sia valsa la pena, anche con questo piccolo cap!A presto, baci!

Vale728: Ciao vale!Ahah sono felice che il vecchio cap ti sia piaciuto, la scenata di Rin ha fatto particolarmente scalpore, forse perché ha portato al primo contatto fra i nostri due protagonisti!:)Spero che anche questo capitolo possa essere di tuo gradimento!Baci


Un saluto,
by LilyProngs





  
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