Mi
risvegliai a pomeriggio inoltrato,non sapevo
esattamente che ore fossero,sollevai un attimo la testa per guardare
nel buoi il
display verde fosforescente che baluginava nel buoi della camera da
letto di
Jasper,le diciassette e trenta del pomeriggio,mi stiracchiai
soddisfatta e
riposata al mio fianco Jasper mugolò per il
disappunto,probabilmente stava
ancora dormendo anche lui non aveva riposato granché in
questi ultimo giorno e
mezzo.
Mi
chinai sul suo orecchio destro e con lievi baci
cercai di svegliarlo,ma non sembravano sortire nessun effetto sulle sue
palbebre che rimanevano sigillate,sorrisi.
<<
Jazz … dobbiamo prepararci … sai tua
madre? Il party? Il disastro industriale scampato? >>
<<
uhm umh …
>>
<<
dai pelandrone! >>
<<
giurami che quando questa storia sarà
finita c’è ne andremo insieme da qualche parte per
una settimana! >>
<<
un intera settimana ,te lo giuro >>
risi e scostai le lenzuola per alzarmi dal letto,poi continuai
<< dov’è
che vuoi andare,meglio prepararci un programma così
potrò prenotare i voli il più
in fretta possibile! >>
<<
te l’ho detto,voglio portarti a Parigi,ci
sono stato un paio d’anni nel periodo in cui frequentavo il
college,me ne sono
innamorato >>
<<
è Parigi sia allora! >> apriì le
tapparelle epr far entrare la debole luce pomeridiana e fissai lo
sguardo su
jasper che se ne stava ancora comodamente sotterrato sotto le
coperte,mi
guardava con le mani dietro la testa e un sopraciglio inarcato.
<<
la luce del tardo pomeriggio dona un
riflesso argenteo che si sposa divinamente con la tua pelle
d’avorio mio inestimabile
tesoro! >> decantò poetico <<
l’unico modo che hai di farmi alzare
da questo letto e convincermi con una buona razione di baci che ci
torneremo presto
questa sera! >>
<<
no,no,no se solo mi avvicinassi a te
adesso >> aggiunsi ridendo << non
parteciperemo affatto al party,anche
perché non sono del tutto certa di riuscire ad avere la
volontà per riuscire a
staccarmi da te >>.
Raggiunsi
il bagno sorridendo ancora per i mugugnii
di protesta che Jasper lanciava dal letto,sul fatto che fossi dispotica
e
incline al comando e che forse si sarebbe ritirato dal lavoro per
lasciarmi la
direzione dell’azienda.
Doccia,shampoo
e una veloce passata di make up e in
mezzora ero pronta,avevo scelto un semplice abito da coktail color
crema gonna
e giacca con top nero ,scarpe e pochette in vernice nera,mi fissai allo
specchio della cabina armadio di Jasper e approvai con una cenno della
testa,era abbastanza sobrio ed elegante,indossai le orecchine e uscii
dalla
stanza,il mio cavaliere,non in armatura,ma in abito da sera mi
aspettava nel
salotto.
<<
sono pronta,possiamo andare >>
<<
tesoro,stai benissimo lo sai? Credo di
cominciare ad essere ripetitivo,dovrò far ricorso ad un
elenco di complimenti,e
alla fine rimarrò comunque senza parole di fronte alla tua
bellezza >>
<<
io invece credo di stare cominciando a
montarmi la testa >> lo baciai e uscimmo di casa.
La
macchina correva veloce per la strada,il caotico
andirivieni di macchine era la normalità per
quell’ora della sera,voltai la
testa a guardare Jasper,apparivca serio,quasi preoccupato.
<<
cosa dirai a tua madre? >>
<<
credo che le dirò esplicitamente di
piantarla di mettersi a seminare zizzania nella mia vita …a
desso ne sono veramente
stufo,poi credo che papà le avrà già
parlato e spero per lei che non abbia
invitato Francine alla festa altrimenti stavolta non mi
rivedrà più >>
<<
no dire così jazz, è pur sempre tua madre
>>
<<
lo so … ma dovrò farle capire in qualche
modo che le sue azione mi stanno allontanando da lei >>
Scossi
la testa rammaricata,ma intanto eravamo
arrivati alla grande casa della famiglia Whitlock,già
diverse macchine erano
parcheggiate nell’ampio giardino,una volta scesi,tirai un
grosso respiro per farmi
coraggio jasper mi prese per mano e ci incamminammo verso
l’entrata,mi sembrava
di dover scendere nell’arena a combattere contro le tigri,non
appena entrati il
maggiordomo ci tolse i soprabiti ed entrammo nel salone,gli invitati
parlavano
tranquillamente in un piacevole brusio di sottofondo,non avevamo fatto
che due
passi che Victoria ci venne incontro.
<<
Jasper … Alice,siete arrivati,senti
>> disse rivolta al fratello << mamma
è papà sono nello studio,papà
mi ha detto di dirvi di raggiungerlo lì,io
rimarrò qui a badare agli invitati
>>
<<
grazie Vichy >>
Salimmo
al piano superiore dove era ubicato lo
studio,prima ancora di entrare il suono di voci concitate ci giungeva
dall’esterno.
<<
Gertud tu no capisci quando sia stato
grave ciò che hai fatto,qui non si tratta di perdere una
partita a ramino con
le tue amiche del cuore,si tratta di un contratto di milioni di
dollari,che
poteva rischiare di metterci in ginocchio >>
<<
senti la stai facendo un po’ troppo grave
davvero! >>
<<
GERTRUD se non ti conoscessi da una vita
penserei che ti abbiano succhiato il cervello alla nascita,forse
frequentare Francine
non ti ha fatto bene !! stiamo parlando del futuro di nostro figlio e
tu lo
stavi facendo andare in banca rotta solo perché non ti va a
genio la sua nuova
compagna ti rendi conto?! >>
A
quanto pareva nulla di quello che poteva dirle il
marito sembrava scalfire la sua convinzione di aver fatto la cosa
giusta,Jasper
entrò nella stanza e lo seguii d’appresso.
<<
papà,mamma … >> salutò
laconicamente,mentre io feci un cenno con la testa in direzione del
padre di
Jasper,mi sembrava sciocco fingere di salutare allegramente quando
sapevamo tutti
perché eravamo lì.
<<
Jasper non mi va che questa donna assista
alle nostre discussioni,sono affari privati! >>
<<
forse non hai capito una cosa mamma,Alice
è la mia fidanzata e fa parte della mia vita quindi ha ogni
diritto di stare
qui per il semplice fatto che glielo chiesto io,per non parlare di come
sei
caduta in basso con le tue subdole azioni,niente di ciò che
possiamo dirti
potrà mai farti cambiare idea,quindi ti facilito le cose
… non mi vedrai più finché
non avrai riflettuto abbastanza da capire i tuoi errori,quando e se
rinsavirai
chiamami , allora sarò disposto a parlare con te,
ARRIVEDERECI >>
Mi
prese per mano e trascinandomi letteralmente
uscimmo di casa,non mi diede nemmeno il tempo di dire che i nostri
cappotti
erano rimasti nell’ingresso, che la Aston aveva il motore
acceso e a tutta
velocità percorreva il viale d’ingresso per
ritornare verso casa.
<<
caspita! Non avevo mai partecipato ad un party
così rapido … deve essere una nuova moda
>> cercai di sdrammatizzare per
alleggerire la tensione,Jasper mi lanciò uno sguardo di
sottecchi poi mi chiese
<<
non sei arrabbiata!? >>
<<
arrabbiata? Ma no Jasper e poi a cosa
servirebbe,spero solo che mi dia la possibilità di farmi
conoscere,magari
potremmo anche andare d’accordo >>
<<
sei troppo ottimista Alice,al massimo
possiamo sperare in un minimo di tolleranza >>
<<
vedremo,magari tuo padre riuscirà a farla
ragionare >>
<<
ne dubito >>
Le
giornate passavano,ma dal fronte materno non
trapelava nessuna novità,la settimana successiva incontrai
Vichy per pranzo da “Ginger
“.
Entrai
nel locale piccolo e accogliente dall’aria
un po’ vintage,aveva dei tavolini in legno consumati dal
tempo e tarlati ad
arte,ovviamente tutta opera dell’uomo,e dei sedili in pelle
color amaranto,dai
soffitti bassi pendevano sopra ogni tavolo dei mini candelieri che in
quel
momento erano spenti,immaginai che di sera dovessero fare un
bell’effetto
<<
Alice!! >> Victoria mi fece cenno da
un tavolino a destra dell’entrata sorrisi e mi avvicinai.
<<
Victoria,che piacere vederti! >> mi
sedetti
<<
è stato un epopea per te riuscire a
trovare un ora libera,Jasper mi ha detto che siete presissimi per il
contratto
con la Diamond alla fine l’avete spuntata >>
<<
decisamente è stato difficile ma c’è
l’abbiamo
fatta,grazie anche a tuo padre ,a proposito Victoria che si dice dalle
tue
parti,Jasper non me lo da a vedere ma è ovvio che
è amareggiato per questa
situazione >>
<<
è molto strano,quando Jasper è andato via
una settimana fa la mamma è scesa al party è ha
continuato a parlare
amabilmente con tutti come se nulla fosse,durante la settimana seguente
non ha
dato segno di cedimenti sulla stessa linea di comportamento,anche
papà trova
strano tutto questo,lui crede abbia un altro piano diabolico per
attirare di
nuovo il figlio nelle sue grinfie >>
<<
spero che non sia così perché Jasper ha
già sofferto abbastanza per questa storia non vorrei che si
allontanasse ancora
di più dalla sua famiglia >>
<<
non lo so,ma no preoccupiamocene per
adesso,cosa ne pensi di andare in centro settimana prossima per un giro
di
shopping >>
<<
direi che la trovo un idea eccellente!
>> sorrisi soddisfatta,avevo trovato una cognata shopping
addicted,quando
si dice le fortune della vita non arrivano mai separate!! Ma
l’accenno di
Victoria ad un piano diabolico,mi metteva i brividi solo immaginare
cos’altro
avrebbe potuto escogitare e quali conseguenze ne potevano derivare.
<<
Pronto Sarah … sono Getrud la madre di
Jasper ti ricordi di me? >>
<<
si signora Whitlock,come sta è da un po’ che
non la vedo! >>
<<
hai ragione cara,dobbiamo porre
rimedio,cosa ne pensi di vederci per un tè domani pomeriggio
>>
<<
va bene,io sono libera per le cinque e
mezza non prima,il lavoro in ospedale è frenetico in questo
periodo >>
<<
va benissimo anche per me,a domani cara
>>
Chiusi
la comunicazione e un enorme sorriso mi
spuntò sulle labbra,il mio piano avrebbe funzionato ed Alice
Cullen sarebbe
ritornata dal buco dal quale era uscita.
N.d.a:
scusate tanto per il ritardo,ma fra un cosa
e un'altra,a volte mi capita di essere talmente assorbita da una storia
da
pensare ed escogitare sotterfugi solo per una alla volta,prometto di
aggiornare
più di frequente e portare presto a termine questa ff.
Per
cussolettapink: pardon pardon pardon!! ^^ ecco
l’aggiornamento spero ti sia piaciuto il capitolo .ciao
Ornella J
Per
vannagio:come vedi la suocere mostruose restano
mostruose,cos’altro si starà inventando la vecchia
sorella di Adolf!!? Al prossimo
capitolo l’ardua sentenza!! Spero che questo capitolo ti sia
piaciuto bacioni
ornyJ
Per
violetgirl: Eccoti il nuovo cap … buona lettura
^^