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Autore: RuinNoYuki    28/02/2010    3 recensioni
Era ormai da due anni che Naruto Uzumaki frequentava il liceo Scientifico Z. Momochi,
ed era dall’ inizio dell’anno, suo ultimo anno, che puntualmente arrivava in ritardo ….
-Mi scusi professor Yakushi,ma il pullman era in ritardo e … -
un uragano biondo fece il suo ingresso in classe spalancando la porta e facendo sobbalzare tutta la classe.
-Non ti preoccupare Uzumaki, vai pure a sederti.- lo interruppe il giovane professore
- Ma vedi di inventarti scuse migliori … lo so che abiti dietro la scuola … - disse sospirando, scatenando l’ ilarità di tutta la classe.
- In ogni caso sei entrato appena in tempo per apprendere una bellissima notizia … -

[ SasuNaru ]
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Itachi, Kisame Hoshigaki, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Itachi/Kisame, Naruto/Sasuke
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo 3_Chi cerca non trova, chi trova non cerca

Alla ricerca delle stelle


Risposte alle recensioni:

marynana89: Sono felice che questa fanfic ti piaccia e che ti piacciano anche i due gemelli Uchiha e i loro battibecchi! Metto tutto il mio impegno quando scrivo delle stronzate che fanno!! Grazie mille per la tua recensione! Baci baci XXX

ryanforever: Naruto deve la vita a un casino di persone, ma non a Sas’ke, non direttamente almeno. Orochimaru … io lo adoro, per questo è tanto simpatico … bhè, adoro anche Kabuto, ma sono solo dettagli … … … per sapere cosa c’è scritto sul fogliettino basta che leggi questo capitolo!!! Grazie per recensire ogni volta, che costanza che hai!!!!^^ baci XXX

madychan: (tralasciando che ti ho già risposto a voce .. =>=) Ovviamente esiste un gioco che si chiama RAGE, è un gioco di Zombi e tu li devi seccare tutti (almeno credo sia così..) ovviamente era tutto ben calcolato per farla sembrare una cosa sparata lì a caso, ma come ben sai c’erano riferimenti occultati ad un’altra cosa.. (sono molto vago ù-ù)… il sottotitolo era effettivamente un casino, solo le menti auliche riescono a comprenderlo!!( con questa frase mi sono vantata e al tempo stesso ti ho denigrato! Sono proprio un figo *o*) Come ben sai io provo una grande passione per Orochimaru, quindi il fatto che in questa storia stia piacendo a tutti è puramente voluto!!!!!! Insomma, chi non vorrebbe un uomo figo come Orochimaru come professore?! Cioè, è da sbavo!! Cmq credo che tu non possa capire ù-ù ..Per quanto riguarda Itachi, lui è sì un po’ stronzo, ma non lo fa per cattiveria ma per natura! E poi non mi dire che Itachi sembra una ragazzina solo perché salta al collo di Kisame!! Uffa ci è solo molto affezionato!! In ogni caso, parlando di finanza, è a Ukon che non gliene frega niente, in verità Sakon stava semplicemente iniziando una frase che è stata storpiata da Ukon. Sakon voleva dire che loro non se ne intendevano molto, è una persona gentile e premurosa lui ^^Le scuole di Naruto e Sasuke distano circa un chilometro, non sono molto distanti, basta prendere la metro o il taxi e vai da una all’altra in cinque minuti! Credo di aver risposto a tutto ! ^^ baci XXX

Vorrei ringraziare nuovamente tutti quelli che leggono questa storia e che mi hanno messo nei seguiti e nei preferiti!

Grazie per la vostra infinita pazienza e scusatemi per il ritardo nella pubblicazione ….

E ora, finalmente, buona lettura.


Capitolo 4

Errare è umano, perdonare è divino.

Architettare un piano con probabili risvolti positivi, facendogli assumere connotati esilaranti o quantomeno di svago, è semplicemente Uchiha.


Ciao Naruto,
mi dispiace essermi comportato in quel modo alla sala giochi.
A dire la verità all’inizio avevo pensato di spillare un po’ di soldi a quell’idiota di un biondino che mi trovavo davanti … ma poi non era più un biondino qualunque, eri tu .
Mi sono divertito molto con te e vorrei scusarmi per il mio comportamento.
Sono pronto a restituirti tutti i soldi che hai speso per me.
Mi piacerebbe diventassimo amici … per questo alle quattro ti aspetto all’ Aati Park, vicino alla fontana.
Spero ci sarai … Sasuke


Naruto stava rileggendo per la centesima volta quel foglietto.

- Ma chi è che te l’ha dato? – chiese ancora Naruto.

-Ma la vuoi piantare, sto cercando di ignorarti. Non mi vuoi rendere più facile questo compito?!- sbottò Iruka alterato, cercando di seguire l’elaborato problema che Deidara stava risolvendo alla lavagna.
Poi continuò, vedendo la faccia in catalessi del biondo – me l’ha dato quel tipo, l’Uchiha. Capelli e occhi scuri, pelle chiara, manico di scopa su per il culo … ti ritrovi??-

Naruto a sentire l’ultima affermazione si mise a ridere.

- Ma dai!! Non è vero!!!!Hahahaha!-

- Uzumachi!Alla lavagna!- gridò esasperato il professore mentre Naruto si faceva piccolo piccolo.

“Che merda la matematica …”

***

-Ah!Sììì! Il bigliettino, certo!!- fece un Sasuke scettico con tanto di sopracciglio alzato, ma annuendo in modo convinto.

Era da circa un quarto d’ora che Itachi aveva abbandonato l’aula, tirandosi appresso un Sasuke confuso.

A nulla erano valse le proteste del professore sul fatto che non si potesse andare più di uno in bagno, quando Itachi aveva affermato con decisione:

-Lo so professore, ma Sasuke non ha ancora imparato ad allacciare la patta dei pantaloni, lo perdoni se può-

E poi erano state le lamentele di Sasuke ad essere inutili, quando aveva replicato arrabbiato che lui sapeva benissimo allacciare la patta dei pantaloni; infatti la risposta era stata:

-Lo so otooto, lo so. Non devi dimostrare niente al tuo niisan, perché lui ti vorrà bene lo stesso.-

Forse era stato il fatto che l’aveva trattato come un bambino a sconcertarlo, anche se forse l’aveva scioccato di più il CHE COSA Itachi pensava lui volesse dimostrare.

Cioè, non è che si facciano molte cose con la patta dei pantaloni …

Ma la cosa veramente più inquietate era stata la terza persona.

Itachi aveva parlato di se stesso in terza persona, e ci sono poche persone che lo fanno, ovvero gli squilibrati, i malati mentali ( che è quasi la stessa cosa), i rincoglioniti ( che è ancora lo stesso) e infine chi ha commesso una grande cazzata e cerca di renderla pubblica facendola passare per qualcosa di minimale, quando in verità ha un’importanza maggiore di quella che ha un pacemaker per un malato di cuore a rischio di arresto cardiaco …

E se poteva ancora esserci un piccolissimo dubbio, sul fatto che Itachi appartenesse sicuramente a tutte le categorie sopra citate, venne messo da parte da Sasuke dopo che suo fratello, spintonandolo nel bagno, aveva incominciato a parlare di uno strano fogliettino.

E se è vero che ai pazzi si da sempre ragione, non stupitevi molto se Sasuke, con le spalle al muro, aveva continuato ad annuire forsennato, sperando che la parlantina del fratello avesse una sorta di tregua; una pausa per prendere fiato, un arresto momentaneo della vibrazione delle corde vocali, un colpo di tosse … un piccolo infarto? No, così esagerava … era pur sempre suo fratello.

Forse allora una piccola botta in testa con la scopa che c’era lì di fianco …

-Sasuke mi stai ascoltando di grazia?- fece un Itachi scocciato.

-Certo che sì, Itachi. Come non potrei ascoltare il suono soave della tua voce a tre millimetri dal mio orecchio?- rispose sorridendo Sasuke.

Sì, avete capito bene, SORRIDENDO.

Chi è che aveva detto che sorridere era il miglior modo per farsi amico di una persona ed evitare i guai?

Itachi sospirò rassegnato.

-Non ti voglio uccidere otooto, anche se il pensiero di dividere il MIO patrimonio con una mia copia uscita male è abbastanza seccante …- poi vedendo la faccia arrabbiata di Sasuke si affrettò ad aggiungere - … ma d’altronde non è di questo che stavamo parlando, giusto otooto?-

- ‘Giusto otooto’ un emerito cazzo!- gridò Sasuke rabbioso – E’ da circa 15 minuti che continui a blaterare frasi senza senso!-

Aveva detto tutto velocemente e , non possedendo le capacità sovrannaturali del fratello, dovette fermarsi a riprendere fiato prima di continuare.

-Quindi- cominciò- se oggi hai deciso che devi impazzire … - e qui bloccò il fratello, già pronto a replicare, con un gesto spazientito della mano- … fallo pure, ma evita di coinvolgermi!-

Finito di parlare, Sasuke fece per abbandonare la cabina del bagno, quando Itachi lo afferrò per le spalle, facendolo delicatamente schiantare contro il muro, schiacciandolo tra la parete e il suo corpo.

La testa di Sasuke produsse un suono sordo contro la parete biancastra.

-Adesso il mio otooto ascolterà le importanti parole che ha da dirgli il suo niisan, vero otooto?- aveva un che di inquietante Itachi in quel momento.

-Sappi che non ti tiro un calcio nelle palle solo perché sei mio fratello e so che non mi vuoi violentare.- disse Sasuke ghignando divertito alla presa di posizione di suo fratello; non ci avrebbe messo niente a ribaltare le posizioni ma d’altronde prima iniziavano e prima finivano!

Itachi si avvicinò a Sasuke, scoccandoli un bacio rumoroso sulla guancia.

-Bravo otooto!-disse annuendo felice, poi continuò- come stavo cercando di dirti prima, durante l’intervallo sono andato a riportare il libro a quel ragazzo di nome Neji, ricordi?-

-Sì, Itachi, mi ricordo- lo cantilenò Sasuke.

-Bene otooto, e sai anche chi ho incontrato nella sua classe?- replicò Itachi sorridendo astuto.

Sasuke lo guardò curioso.


Inizio flashback


-Vado!- fece Itachi al suono della campanella, afferrando la sua cartella e alzandosi dal suo posto.

-Dove vai?- fece Sasuke, mentre non gli prestava la minima attenzione, intento com’era a cercare il suo panino in cartella, poi, trovandolo subito, riportò l’attenzione al fratello e disse:

-Se non te ne fossi accorto, manca ancora molto alla fine delle lezioni- e addentò un morso.

Itachi, guardando divertito Sasuke che faceva strane smorfie schifate per il contenuto del panino, rispose-Lo so fratellino, ma devo andare a restituire questo libro- e mostrò a Sasuke il fantomatico libro che l’ultimo aveva trovato nella cartella- … sicuramente lo starà cercando il proprietario-

-Fa come vuoi- fece Sasuke, e Itachi uscì dall’aula.



Pochi minuti dopo, avendo preso un taxi, Itachi stava camminando per i corridoi affollati dell’istituto maschile Momochi, schivando i vari ragazzi che trovava sul suo cammino, diretto alla classe 3 sezione F; aveva precedentemente chiesto informazioni sulla sua ubicazione alla segreteria, quindi non rischiava di perdersi.

Notando finalmente l’aula, si avvicinò calmo alla porta aperta, finché una voce lo face bloccare.

-Naruto?! Ma dove vai? Ti ho detto che daremo il mio libro a Neji-kun! Smettila di agitarti così!- Itachi osservò un ragazzo moro alzare le braccia per poi farle ricadere sui fianchi, in un gesto esasperato.

-Zitto!- disse un ragazzo biondo con l’aria da cospiratore- potrebbe tornare da un momento all’altro-

Poi, calmandosi, riprese -Neji si accorgerebbe che non è il suo libro ma il tuo! Tu hai tutti gli appunti segnati, mentre lui non li prende!- fece un sospirone-Non ti preoccupare Iru, grazie di tutto, ora vado a schiarirmi le idee per affrontare la mia morte- e mogio mogio si diresse verso la porta.

Itachi, da bravo e intelligente Uchiha, avendo intuito la situazione e avendo ricordato il nome del biondino che aveva fatto star male il suo otooto, aspettò che Naruto fosse uscito dalla porta, poi, entrò nell’aula e si mise davanti al banco del ragazzo moro, che nel frattempo si era seduto e stava rileggendo degli appunti.

Itachi ghignò divertito, poi sempre più divertito incominciò la sua recita.

-Ciao, sto cercando Neji-kun della classe terza sezione F, mi potresti indicare dove posso trovarlo?- ovviamente la classe era deserta.

Iruka, alzando lo sguardo, restò incantato dai due occhi color onice che si trovò davanti, poi, riprendendosi rispose gentile – Neji-kun è al comitato studentesco in questo momento, aveva degli importanti fascicoli da consegnare-

-Grazie – esordì Itachi, poi, facendo finta di cadere dalle nuvole, esclamò – ma che stupido che sono! Non mi sono neanche presentato! Mi chiamo Sasuke Uchiha, felice di fare la tua conoscenza ..-

-Iruka Umino- rispose l’altro, spiazzato dalla rivelazione.

“Quindi questo è il tipo che ha fatto star male Naru?”pensò Iruka, ma venne interrotto, nei suoi pensieri, dalla voce di Itachi/Sasuke.

-E’ che gli devo restituire questo!- fece, sventolando davanti gli occhi di Iruka il libro di cui prima stavano parlando lui e Naruto, poi continuò, assumendo un’aria triste-Credo sia caduto a un ragazzo che ho conosciuto ieri e che mi sta molto a cuore! Si chiama Naruto, lo conosci?-

Iruka, abbastanza intontito, rispose – Sì, è un mio compagno di classe..- per poi osservare dubbioso l’Uchiha, pensando “molto a cuore?!” ma interrotto ancora una volta dalla voce dell’altro.

-Che fortuna! Allora mi puoi fare un favore?- e , prendendo un fogliettino e una biro dal banco davanti a quello di Iruka, scarabocchiò velocemente della parole, poi lo consegnò al moro, che lo guardava ancora interdetto, appoggiandogli anche il libro di Neji sul banco.

-Puoi consegnare quel foglio a Naruto?Te ne sarei molto grato!- poi adocchiando l’orologio- Accidenti, si è fatto tardi! Grazie di tutto Iruka-kun, buona giornata!- e uscì velocemente dall’aula, lasciando un Iruka, più confuso che mai, ad osservare la porta, con la mano ancora in aria a stringere il foglio nelle mani.

-Molto a cuore?- sussurrò, per poi sorridere divertito.


Fine flashback


-Che cosa hai fatto?- sussurrò un Sasuke stravolto dalle rivelazioni.

-L’ho fatto solo per aiutarti otooto!- fece sorridente Itachi.

-Aiutarmi? Ma tu sei completamente pazzo! Come hai potuto scrivere a nome mio delle cose tanto, tanto…- e si bloccò, non riuscendo ad andare avanti.

-Carine? Gentili?- lo aiutò Itachi.

-Fraintendibili!- ringhiò Sasuke per poi proseguire sempre più in panico- Robe così melense non le scriverei neanche a Sakura!-

- … Sakura - fece Itachi facendo una smorfia schifata – Comunque- si riprese- Hai capito quello che devi fare? Oggi alle quattro devi andare all’Aati Park!-

-Ma alle quattro ho gli allenamenti per il club di pallavolo!- fece Sasuke, ma si zittì osservando la faccia seria di Itachi.

-Sasuke … - fece infatti l’altro seriamente – Non era importante per te, Naruto?-

A quelle parole Sasuke arrossì spiazzato, mentre Itachi, osservando la reazione esagerata del più piccolo, domandò fintamente incurante:

-Piuttosto otooto, quand’è che molli Sakura?- beccandosi poi un forte pugno sul braccio, intuito da Sasuke il chiaro riferimento.

-Molto presto – sussurrò comunque il più piccolo, visibilmente imbarazzato, facendo scoppiare Itachi in lacrime per il troppo ridere.

***

Continuando a guardare il cielo, Iruka ripensava all’incontro fatto quella mattina.

Si ricordava ancora i profondi occhi pece, che lo fissavano intensamente, e i fluenti capelli neri che ricadevano sulle spalle di quel bellissimo ragazzo.

-Chissà come sono morbidi … - sussurrò incantato, ma una voce lo riportò sulla terra.

-Qualche problema Umino?-

Iruka si girò di lato, osservando dapprima l’ambiente, la biblioteca locale, e successivamente il compagno di fianco a lui.

Arrossì imbarazzato.

-No, no, Neji-kun, è che pensavo che fossero morbidi!- dopo aver detto ciò si maledì.

Neji alzò un sopracciglio, portando la sua attenzione sul libro di Fisica, rileggendo ciò che aveva letto un attimo prima:

-“Nello stesso anno in cui si introdusse la teoria della relatività ristretta, Einstein avanzò una nuova spiegazione della natura della luce: essa viene emessa a assorbita in forma di pacchetti di energia, successivamente chiamati fotoni” – poi si interruppe e guardò Iruka – Il fotone è una particella priva di massa Umino, non credo lo si possa toccare …-

Poi, vedendo che Iruka assumeva un’ espressione confusa, aggiunse :

-Se non puoi toccare i fotoni, non puoi dire che siano morbidi …- l’aveva detto sorridendo in modo carino, come quando si sorride a un bambino non capisce qualcosa di elementare.

Iruka sbiancò di fronte a quella brutta figura, per poi balbettare delle scuse a Neji.

Questo guardò Iruka intensamente, per poi sospirare.

-Continuiamo a ripassare, la verifica di domani sarà molto importante per la prima valutazione …-

-Sì, scusami- sussurrò imbarazzato Iruka, mentre Neji riprendeva a leggere.

Iruka abbassò lo sguardo sulle proprie mani, ripensando al tocco di quelle di Sasuke, che le avevano avvolte quando gli aveva consegnato il biglietto da dare a Naruto.

-Mi sta molto a cuore-disse un Sasuke sorridente nella sua testa.

Sospirò affranto.


Ecco! Il capitolo è concluso!!!! Spero vi sia piaciuto, visto che avete dovuto attendere così tanto per leggerlo ^o^Se non vi è piaciuto risparmiatemi la vita, please ç.ç Vi avviso in precedenza che ci metterò millemila anni a scrivere il prossimo, quindi pazientate … meglio tardi che mai, no? Tanti bacioni da RuinNoYuki XXX

Visto che l’avevo promesso … ci terrei a fare un po’ di pubblicità occulta …

Quindi, mi raccomando che se no mi ammazza, andate a leggere “The Seventh Seal” di niebo; è una bellissima storia originale di cui vi innamorerete senz’altro! ^.^

Ovviamente, tanto che ci siete, andate anche a dare una sbirciatina a “The legend behind the Blue Rose” un’ altra storia originale, ma scritta da me ^.^

Grazie per l’attenzione! ^*^ baci XXX

   
 
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