Nell’unica
stanza da letto del terzo piano della vecchia casa di Grimmauld place numero
dodici, un raggio di sole mattutino fece capolino tra le tende, facendo
svegliare l’uomo che dormiva placidamente.
Sirius grugnì per quel risveglio,secondo lui poco ortodosso, poiché finalmente
dopo ben due anni dalla sua evasione dalla prigione di Azkaban, i soliti incubi
che attanagliavano la sua notte, l’avevano completamente abbandonato e
finalmente era riuscito a concedersi un buon sonno ristoratore.
Sorrise al pensiero di chi fosse riuscita a farlo stancare così tanto da farlo
addormentare come un bambino che ha passato un’intera giornata al parco giochi.
Avrebbe voluto stiracchiarsi ma il suo braccio destro era completamente
immobilizzato.
Gli scappò un ghigno beffardo, poiché voltatosi alla propria destra potè vedere
solo un’enorme massa di ricci capelli neri, ma era pronto a giurare che la
ragazza che stava dormendo accanto a lui, gli avesse bloccato il braccio con
tutto il peso del suo corpo e stesse sognando con un’espressione innocente
dipinta sul volto pallido.
Si chinò a baciarle la testa e riuscì ad ispirare tutto il suo dolce profumo di
lavanda mischiato ancora all’acre odore di sudore, poiché la sera prima non
aveva voluto sapere di farlo alzare per andarsi a fare una doccia, diceva che
gli piaceva tutto sudato, lo faceva sembrare ancora più maschio, peccato che
dicesse tutto ciò solo per avere le coccole sindacali prima di addormentarsi.
Cercò di mettersi a sedere senza svegliare la ragazza, che mugugnò nel sonno
scontenta per il cambiamento di posizione, ma subito dopo diede un piccolo
suono d’approvazione quando appoggiò la propria testa sull’addome dell’uomo che
intanto aveva cominciato ad accarezzarle i capelli.
Sirius non potè far a meno di pensare a come la sua espressione fosse cambiata
in meno di poche ore. Adesso aveva un’aria da bambina innocente che avrebbe
potuto ancora chiedere ingenuamente ad una persona adulta come nascessero i
bambini, mentre solo la sera prima era inginocchiata davanti a lui e lo
guardava con aria maliziosa mentre gli procurava piacere percorrendo con la
lingua tutta la lunghezza del suo membro.
Era la prima volta che ,dopo due mesi dall’inizio della loro ‘relazione’ ,
facevano l’amore su un letto, in una camera ,senza la paura di essere scoperti
dagli altri abitanti dell’ antica casa, ormai adibita a quartier generale
dell’Ordine della Fenice. Il loro era uno strano rapporto fatto di baci rubati
e sveltine nel peggior sgabuzzino dell’abitazione, il tutto coronato dalla
paura di essere scoperti da un membro dell’Ordine o peggio da uno dei ragazzi.
Sirius pensò che tutto sommato gli piaceva quella tensione, gli produceva
un’adrenalina pari solo a quando per la prima volta ,dopo 12 anni di prigionia,
era stato costretto a scappare dai Dissennatori.
Aveva paura di essere scoperto, ma felice come non lo era da troppo tempo.
Era cominciato tutto la prima settimana di giugno, quando Silente accompagnò la
ragazza a casa Black.
Sirius era subito rimasto stupito piacevolmente dalla nuova arrivata e anche
lui sembrava non esserle indifferente, testimonianza di ciò stava nelle
occhiatine fugaci che gli rivolgeva durante i pasti o mentre aiutavano Molly a
rendere vivibile il quartier generale.
La loro conoscenza fu resa possibile grazie all’insonnia di lui e al continuo
chiacchiericcio di Hermione e Ginny,con le quali la ragazza condivideva la
stanza.
Dopo un primo imbarazzo, durato un paio di giorni, restavano tutta la notte a
parlare di qualsiasi cosa passasse loro per la testa, davanti ad un bicchiere
di thè freddo al limone ed una coppa di gelato.
Durante una di queste chiacchierate notturne, Sirius si ritrovò a parlare della
sua prigionia e latitanza, cosa che non aveva fatto con nessuno, neanche con
Remus il suo più caro amico.
Si stupì nel trovare in lei una persona matura capace di ascoltare, dare ottimi
consigli e fargli recuperare la stabilità emotiva e mentale che Azkaban gli
aveva rubato.
Di solito lui le augurava la buona notte scompigliandole i capelli mentre lei
si alzava sulle punte per stampargli un breve bacio sulla guancia,ma quella
sera non andò esattamente così, poiché lui la prese in braccio mentre lei gli
allacciò le gambe lunghe ed eleganti,che lo facevano letteralmente impazzire,
attorno la vita e ,dopo un breve sguardo complice, lui cominciò a baciarla con
foga e con un pizzico di quella disperazione che prova l’amante nel sapere che
prima o poi la sua amata sarà costretta ad interrompere il loro bacio.
Ed ancora una volta lei lo stupì.
Baciava benissimo,anche se gli aveva detto di non avere avuto molte storie.
Forse era uno di quei doni che la natura fa a diverse persone, forse si
allenava con il cuscino, anche se lei rossa in viso e terribilmente imbarazzata
gli aveva negato quest’ultima possibilità.
Dopo quella notte, non facevano altro che bearsi uno del corpo dell’altra,
rimandando le conversazioni a più tardi. Frase che detta con la solita ironia
che contraddistingueva Sirius, faceva scaturire la dolce risata cristallina
della ragazza Sbadigliò ancora tutto assonnato mentre ripensava ai primi passi
che la loro storia aveva compiuto.
Dal canto suo la ragazza cominciò a strofinare la fronte contro i suoi
addominali, segno chiaro che si stava svegliando, infatti dopo essersi
puntellata con i gomiti sul materasso, soffocò uno sbadiglio contro il suo
petto e ,guardandolo con i suoi occhi a mandorla di un azzurro cielo, gli
sorrise stancamente mentre gli rivolgeva un timido buongiorno labbiale e dopo
essersi seduta sul letto cominciò a legarsi i lunghi capelli in una treccia
lenta,che un sbadiglio e l’altro
Sirius riuscì solo a pensare che fosse adorabile, mentre le accarezzava la
schiena bianca e volendo far l’audace,arrivava fino a sfiorarle la linea del
seno grande.
Non era mai riuscito a capire come un corpicino tanto minuto riuscisse a
sopportare il peso di un seno tanto grande e quando glielo faceva presente, lei
gli dava un buffetto ben assestato dietro alla nuca, completamente rossa in
viso.
Adorabile.
Adorava vederla arrivare velocemente verso di lui, guardare furbescamente se
qualcuno li stesse guardando, per poi baciarlo a fior di labbra.
Adorava vederla genere sotto di lui mentre gli stringeva le cosce contro la
propria vita.
Adorabile era l’unica cosa che riusciva a pensare quando la guardava.
<
E dai Sirius smettila! >
Gli
disse leggermente scocciata.
<
Bhè pensavo che ti piacesse quando ti tocco. Vorrà dire che non lo farò più!
>
Le
rispose Sirius tra il divertito e il risentito.
Lei allora altrettanto divertita si girò verso di lui e molto lentamente si
stese ai piedi del letto, toccandogli languidamente il petto con un piede.
<
Allora vorrà dire che adesso tu non mi salterai addosso anche se io sono qui
indifesa stesa sul tuo letto nuda come una linfa del bosco? >
Sirius
non si potè trattenere dal saltarle addosso, impulsivo com’era lo fece senza
pensargli addosso, strappandole un piccolo urletto divertito.
E baciandole languidamente un capezzolo le rispose.
<
No hai ragione. Non potrei mai stare senza di te! >
Lei
lo guardò un attimo con espressione seria e gli prese la faccia tra le mani,
mentre lui la guardava con un’espressione beata come se si trovasse alle porte
del paradiso.
< Dici sul serio? Non mi prendi in giro vero? Mi ami sul serio? >
Sirius
annuì con un cenno del capo, mentre lei felice gli arricciava la punta dei
lunghi capelli con le dita lunghe e sottili.
<
Finito l’interrogatorio? Posso continuare con il mio sport preferito? >
Continuò
Sirius con fare divertito mentre cominciava a morderle la clavicola.
Lei sbuffò rassegnata.
<
Sirius ti prego basta! Puzzi una capra! Basta! Uh-uhuh >
<
Ma non avevi detto che mi faceva sembrare più maschio??? >
<
Si ma era solo per farmi fare le coccole >
Gli
disse facendogli la linguaccia, mentre lo spingeva indietro e recuperava una
camicia del suo uomo per poi dirigersi verso il bagno.
Sirius si stese a pancia giù e si allungò per aprire il cassetto del comò per
poi estrarre un sottile astuccio e chiamò la bella ragazza mentre si sedeva a
bordo del letto.
<
Bambolina aspetta vieni qui! >
La
ragazza gli sorrise e si sedette sopra le sue ginocchia.
Con fare dolce e romantico che non gli addiceva le disse
<
Voglio stare con te e non voglio che tu mi lasci >
Detto ciò la baciò dolcemente mentre lei emozionata gli rispose
<
Se era una proposta ti è venuta benissimo >
<
Bhè credo che però dovremo aspettare almeno altri 3 anni per questo. Però
voglio darti questo. Visto che oggi è il tuo compleanno volevo darti questa
sciocchezza, visto che non posso uscire da questa casa, ho dovuto spedire
l’ordine sotto falso nome. >
Le
confessò Sirius mentre estraeva dall’astuccio un sottile bracciale d’oro bianco
tempestato da piccoli diamantini celesti che raffiguravano le lettere S e M
incatenate, mentre sul retro era scritto in Antiche Rune ‘Per sempre tuo’.
Lei rimase piacevolmente sorpresa anche se Sirius lo riteneva una sciocchezza
non aveva mai ricevuto un regalo così costoso. Lo abbracciò e cominciò ad
accarezzargli qualche ciocca di capelli.
<
Un anello era troppo impegnativo, non te lo saresti mai messo. Ma adesso
scendiamo prima che Molly venga a chiamarti e mi spedisca a calci ad Azkaban
per pedofilia. >
<
Giusto pedofilo! Lo sapevi che mi hanno preparato una festa a sorpresa! Sono
molto segreti >
<
Bhè 15 anni si compiono solo una volta e cosa c’è di meglio di una festa a
sorpresa senza sorpresa?? >