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Autore: Ili91    14/03/2010    4 recensioni
La storia è ambientata nei primi anni dell'1800 in Inghilterra. Sana è una nobile sposata con Naozumi, ma suo marito una notte viene assassinato. E se di risolvere il caso si occupasse Akito, che sviluppo prenderebbe la storia? Sana riuscirebbe a trovare l'amore che non ha avuto in cinque anni di matrimonio con Nao?
Genere: Mistero, Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith, Un po' tutti | Coppie: Sana/Akito
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Omicidio di un nobile - XXIX capitolo Omicidio di un nobile

Premessa: Posate le asce, le bombe e scendete dai carri armati. Ehm, ammetto di avere un ritardo spaventoso, ma io ho avuto anche tre settimane da dimenticare. Una verifica dietro l’altra (tra cui la simulazione di topografia giovedì scorso) e un nuovo impegno che mi tiene impegnata il venerdì pomeriggio. Dopo dieci giorni ero riuscita a scrivere solo mezza pagina… sono indietro con un sacco di cose…Con questo non voglio dire che continuerò a pubblicare in ritardo. Spero che questo non si ripeta di nuovo. Ora vi lascio al capitolo... BUONA LETTURA!

XXIX

La mattina successiva, nello studio illuminato dalla luce del giorno, Akito stava riflettendo sugli avvenimenti del pomeriggio precedente e di tutto quello che era avvenuto da quando aveva messo piede in quella casa.
Il giorno prima, insieme a Sana, era riuscita a trovare le tanto sospirate miniere dopo una lunga e faticosa ricerca. Akito aveva poi raccolto dei pezzi di legno e alcune pietre con cui aveva acceso un fuoco - dopo parecchi tentativi falliti - e l’aveva sfruttato per creare due torce e illuminare il passaggio di una delle miniere.
Insieme a sua moglie aveva percorso un centinaio di metri all’interno della miniera e Akito era certo che scavando al suo interno si potesse guadagnare parecchio. Quel luogo doveva far gola a molti.
Che qualcuno fosse arrivato ad uccidere per questo?
“Molto probabile”, pensò l’uomo.
Non ne aveva ancora la certezza, ma le possibilità che il movente fosse il denaro ricavabile dalle miniere erano molto alte.
Sospirando di frustrazione poggiò i gomiti sulla superficie della scrivania, chiuse gli occhi e si coprì il viso con le mani.
Non riusciva a capire. C’erano troppo cose che non avevano senso. Prima di tutto… le lettere minacciose. Con un gesto quasi distratto, aprì il primo cassetto alla sua destra e tirò fuori i tre messaggi minatori che posizionò aperti davanti a sé. Li lesse più volte, ma i dubbi nella sua testa non fecero che aumentare. Le frasi contenute nei tre biglietti erano troppo strane. Non avevano senso. Non riusciva a trovare il nesso tra il contenuto dei messaggi e il primo delitto, sennonché entrambi avevano a che fare con Lord Kamura.
Poi c’era il passaggio segreto a cui pensare e che era certo fosse per quello che erano nati i messaggi minatori. Gli tornò in mente il giorno in cui Tsuyoshi gli aveva raccontato della sua scoperta, lo stesso in cui Sana era stata aggredita.

Aveva voglia di vederla e assicurarsi di persona delle sue condizioni di salute, ma ormai aveva deciso che avrebbe atteso il giorno dopo per parlarle e chiederle di sposarlo. E aveva intenzione di rispettare il suo proposito.
Con passo lento si avviò verso la sua stanza, ma prima che potesse entrarvi venne fermato da Tsuyoshi, che lo chiamò - milord! Devo parlarvi, milord. -
- A che riguardo, Tsuyoshi? Non puoi attendere fino a domattina? Sono stanco. -
Il ragazzo si passò una mano fra i capelli, imbarazzato e incerto. - Beh, ecco, milord. Mentre eravate via ho scoperto alcune cose riguardo a questa casa. - Le ultime parole le pronunciò sussurrando. Non voleva rischiare che qualcuno potesse sentire la loro conversazione.
Akito annuì lievemente, aprì la porta della camera e gli indicò di entrare. Quando ebbe richiuso la porta alle loro spalle, disse - allora? Cosa hai scoperto? -
- C’è un passaggio segreto, signore. E’ possibile accedervi premendo la parte inferiore della libreria nello studio. E’ un corridoio molto lungo da cui è possibile spiare l’interno di alcune stanze - gli spiegò.
- Un passaggio segreto? - ripeté. - Bravo, Tsuyoshi. Questa è un informazione utile.

La mattina successiva era andato a vedere il famoso passaggio e lo aveva percorso tutto, illuminando il tragitto con un candelabro. Effettivamente, per molte stanze era possibile spiarne l’interno; chi lo conosceva poteva aver scoperto i segreti del conte Kamura e aver deciso che meritava di morire. L’omicidio di Gomi era, invece, piuttosto ovvio. Probabilmente lo stalliere aveva scoperto qualcosa che inchiodava l’assassino e per questo era diventato una minaccia. Accidenti, perché non era venuto a parlargliene? Se Gomi avesse svelando ogni cosa, forse non sarebbe morto e non ci sarebbe più un mistero.
Basta! Più pensava, più la confusione nella sua mente aumentava. Ripiegò i tre foglietti e li ripose al loro posto, all'interno del cassetto. Si alzò in piedi e decise che sarebbe andato ad esercitarsi con la spada. Un sorriso gli piegò le labbra. Sapeva già chi sarebbe stato il suo avversario.

Era stato difficile e molto doloroso, ma finalmente aveva deciso di lasciare Rei e non vederlo mai più.
Era stanca di quella storia senza futuro, i segreti, gli incontri clandestini… All’inizio erano anche stati stimolanti, ma ora Asako era stufa.
Aveva molte volte implorato Rei di svelare la verità a tutti, di vivere il loro amore alla luce del sole, ma lui non aveva mai nemmeno preso in considerazione la possibilità.
Era ora di finirla.
I passi che risuonavano nel corridoio buio si fecero più svelti, più determinati, anche se le lacrime di disperazione non accennavano a smettere di scorrerle lungo le guance.
Adesso sarebbe andata nella stanza di Rei e lo avrebbe lasciato, poi avrebbe preparato le valigie e il giorno dopo sarebbe partita. Era giunto il momento di tornare nella casa dei suoi genitori.
La voglia che aveva di rivederli tuttavia, era pari a quella che aveva di andarsene. In altre parole… nessuna.
Ma aveva un’altra scelta? Se c’era, non riusciva a vederla. Lasciare quella casa e Rei le pareva la soluzione migliore per dimenticare.
Non sarebbe stato facile, lo sapeva bene, ma forse un giorno avrebbe potuto essere felice anche senza Rei. Magari avrebbe trovato un buon marito e sarebbe arrivata ad affezionarsi a lui, se non addirittura ad amarlo.
Giunta davanti alla porta della sua stanza, Asako si asciugò le lacrime con un candido fazzoletto di seta finemente ricamato e, sperando di non avere gli occhi rossi, bussò lievemente.
Ci vollero alcuni secondi prima che la porta si aprisse, durante i quali Asako si torturò le mani, nervosa.
La donna vide l’uomo che amava sorriderle dolcemente, vedendola.
Rimase per un istante incapace di dire o pensare nulla. Poi la tentazione di lasciar perdere i suoi propositi si fece strada in lei, ma questa volta resistette al bisogno impellente di buttarsi tra le sue braccia e posare le labbra sulle sue.
Questa volta non si sarebbe lasciata incantare.
- Vieni, entra - le disse, stringendole piano un polso e trasportandola con sé all’interno della stanza.
Asako captò poi il momento in cui lui si chinò per baciarla e lo fermò, posandogli due mani sul petto e spingendolo via.
Sorpreso, le chiese - qualcosa non va? -
Spostò lo sguardo su di lui - fino a quel momento lo aveva tenuto fisso sul pavimento - e annuì. - Tra noi è finita - disse decisa.
- Cosa? - replicò l'uomo, sgranando gli occhi.
Rendendo la voce meno tremante possibile e sbattendo le palpebre più volte per fermare le lacrime, Asako continuò - voglio che ci lasciamo. H-ho deciso di tornare a casa e non mettere mai più piede qui. Credo che molto presto prenderò in considerazione l’idea di sposarmi. -
Il viso di Rei sbiancò ed aprì e chiuse più volte la bocca, prima di dire - se è questo che vuoi, va bene. -
Avrebbe dovuto essere felice della sua arrendevolezza che rendeva le cose più semplici, ma non fu così. Il pensiero che non gli importasse nulla di lei, le si formò in mente e l’irritazione la colse. - Non dici niente? Non t’importa? Questo è un tuo lato del carattere che non ho mai sopportato. Perché non mi dici di restare, di non lasciarti? - cominciò ad urlare, ignorando il fatto che qualcuno potesse sentirla.
- Asako, io ti amo, lo sai. E proprio per questo motivo non ti chiederò mai di rimanere qui per me. Era da molto che pensavo che era ora di lasciarti andare. Mi hai solo battuto sul tempo. -
La donna non ci vide più e lo schiaffeggiò forte sulla guancia. - A me non è mai importato degli altri. Tu eri la cosa più importante, solo che non l’hai mai capito. - Asako si voltò e uscì dalla camera sbattendo la porta. Corse verso la sua e, una volta entrata, si appoggiò sulla liscia superficie, prima di lasciarsi cadere sul pavimento. Dei singhiozzi convulsi spezzarono il silenzio nella stanza.


Spazio autrice: Scusate di nuovo per il ritardo e per questo capitolo che non mi soddisfa per niente. Riguardo la prima parte, qui ho voluto riportare un riassunto di quello che è accaduto il giorno prima e una scena che non avevo inserito in precedenza. Quando Akito era ritornato dal suo viaggio, volevo mettere di Tsu che gli racconta della sua scoperta, ma poi c'era l'aggressione di Sana e la proposta di matrimonio a cui pensare, allora quel piccolo particolare l'ho volutamente saltato. Non ero convinta della mia decisione, allora ho deciso di aggiungerla qui come ricordo di Aki. La seconda parte, invece, fa tornare un pò in gioco l'amore contrastato di Asako e Rei. Già nello scorso capitolo volevo metterla, ma siccome non mi veniva l'idea di come impostarla l'ho posticipita al chappy successiva. Ho finito per scriverla a scuola, mentre alcuni miei compagni stavano tentando di far funzionare il proiettore per vedere un film...
Manca Sana, ma è sempre comunque presente nei pensieri di Akito!
Spero che il chappy vi sia piaciuto, anche se a me non convince (soprattutto la prima parte). Mi raccomando... COMMENTATE!!!
E ora i ringraziamenti:

Oo_Stefania_The_Best_Oo: Ciao! Scusa se ci ho messo così tanto a scrivere questo capitolo. Spero ti sia piaciuto! Ahah... le minacce a Fuka... se lo merita quella brutta strega! Sì, Aki e Sana sono troppo carini insieme! Mi piace scrivere scene di loro due! Al prossimo capitolo! Kiss

92titti92: Ciao! Mi fa piacere se recensisci, ma se non lo fai... pazienza. Io non recensisco tutto quello che leggo, perchè non ne ho il tempo e ho una lenta connessione a internet, quindi sarebbe ipocrita da parte mia pretendere che ogni persona lo faccia sempre. Lo sapevo che quella scena dovevo aggiungerla, era da un pò che ci pensavo, ma hai fatto proprio bene a farmelo notare, così mi hai spinto a farlo. Molte grazie! No, la storia non sarà ancora molto lunga. Ci vorranno ancora un pò di capitoli, perchè ci sono parecchie cose da risolvere, ma comunque ho preventivato di finirla entro giugno, forse prima. Spero ti sia piaciuto il chappy! Alla prossima! Kiss

_DaNgErOuS_ChIlD_ : Ciao! Finalmente ho scritto il tuo Nick nel modo giusto! Scusa se non l'ho mai fatto. Grazie per i complimenti. Questo capitolo non mi convince molto, ma spero che comunque ti piaccia. Al prossimo chappy! Kiss

Deb: Ciao, carissima! Finalmente riesco a pubblicare! Chissà se tu e Akito avete ragione e non sono quei due gli assassini... ci vorrà ancora un pò per scoprirlo!
Uffa, speravo di riuscire ad inserire della mini-storia di Fuka in questo capitolo, ma ho a stento finito il capitolo con un enorme ritardo inoltre. Sì, in effetti quel punto non l'ho fatto molto bene...
Grazie per i complimenti! Spero ti sia piaciuto il capitolo! Alla prossima! Kiss

Tin_Tin: Ciao! Sì, ha la vipera come vicina di casa, però le case sono parecchio distanti, quindi non si incontrano spesso (a meno che la vipera non si autoinviti a casa di Sana). Spero ti sia piaciuto il chappy! Al prossimo capitolo! Kiss

Brando: Ciao! Sono contenta che la mia storia ti piaccia! Già, Sana che rimane buona e zitta in casa... impossibile!!! Sai, ad un erede nascosto di Kamura ci ho pensato, ma anche se lo aggiungerò non avrà per niente a che fare con l'omicidio. A questo punto della storia posso dirti una cosa... tra tutte le considerazioni che hai fatto una è assolutamente vera, ma non ti dirò nè quale, nè se le altre sono vere o no. Ho aggiornato tardi e mi dispiace. Spero ti sia piaciuto il capitolo! Al prossimo chappy! Kiss

Grazie mille per le recensioni!

Grazie per le visite, le preferite, le seguite e le ricordate!

Al prossimo capitolo!
Ilaria





   
 
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