Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Freya Crystal    15/03/2010    3 recensioni
Stringevo i denti, la mascella contratta, le mani incrociate a pugno sotto al mento, i gomiti appoggiati alle ginocchia. Non riuscivo a non pensare ad altro.
Fissai intensamente mio fratello. - Dovremo allontanarla con la forza, lo sai? -
L'ombra del sorriso scomparve dal suo volto, lo sguardo si fece serio. - Non dovremmo litigare fra di noi. E non parlare così, devi cercare di capirla... Si sta aggrappando alla sua ultima speranza effimera. -
- Lo so. Non intendo farle del male. Ma non possiamo lasciare che... quel coso prenda vita nella pancia di Bella: non sappiamo cosa dobbiamo affrontare, è un rischio enorme. Bella... potrebbe morire. - mormorai con voce dolente.
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Carlisle Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Rosalie Hale
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: New Moon
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'L'Eternità alle porte'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Vi aiuteremo

Bella era ancora a Forks,me lo sentivo. Con quella certezza, avrei voluto tardare il più possibile il mio incontro con lei.

Era passato quasi un anno dalla fine della nostra storia, ma il dolore persisteva come se fosse trascorso un solo mese. Sapere Bella felice accanto a Carlisle era la sola cosa che mi avesse permesso di andare avanti, non potevo pretendere di separarla da colui che le faceva battere il cuore, perché le avrei fatto del male. E non volevo fare del male alla persona che amavo.

Mentre sfrecciavo silenziosamente tra gli alberi della foresta, percepivo una strana calma interiore. Voltai la testa a sinistra, insospettito. Jasper mi rivolse un sorriso appena accennato. Nascondere le emozioni a mio fratello era un’impresa. Fra noi c’era stata una sorta di muto dialogo da quando eravamo saliti sull’aereo. Rosalie aveva intuito qualcosa, ma si aspettava che fossimo noi a mettere le carte in tavola. Emmett invece pensava solo a trovare Bella; era sempre stato impaziente e precipitoso, non c’era da stupirsi del suo comportamento.

Io e Jasper arrivammo per primi davanti a casa Swan. Scrutai con attenzione ogni singolo centimetro dei muri, ogni singola sfumatura di colore baciata dalla luna. La finestra della camera di Bella rivelava che la luce all’interno era spenta. Mi lasciai avvolgere da una dolce nostalgia nel ricordare cosa avesse significato per me quella finestra, negli otto mesi più significativi della mia esistenza.

Rosalie ed Emmett arrivarono dietro di noi e ci raggiunsero di passo.

-La stanza è vuota. Non si sente il respiro di Bella.-, sentenziò mio fratello.

La cosa non mi meravigliò. Ero convinto che Bella fosse alla riserva Quileute, ma dovevamo controllare le condizioni di Charlie.

-Qui fuori c’è puzza.-, borbottò Rose storcendo il naso. Le lanciai un’occhiata perforante, ma Emmett la difese. –Ha ragione, c’è odore di cane.-

-E non solo. Li sentite i respiri provenienti dal primo piano? Uno lento, l’altro forte e fastidioso. E ci sono due voci, probabilmente quelle dell’ispettore Swan e di un uomo di mezza età.-

Jasper aveva sentito bene. Era proprio Charlie che stava parlando, con tono di voce debole e affranto. “E’ colpa mia, non le sono stato vicino.” diceva .

E quel respiro…No, non poteva essere il suo… Eppure era inconfondibile per le mie orecchie. Lento e delicato, e quella notte anche agitato.

Bella era lì, dentro casa sua. A convincermene fu l’aroma del suo profumo nell’aria. 

-Incredibile. Non riesco a capire.-, ammise Jasper scrutando il cielo con aria pensierosa.

-Un momento… - Anche Emmett aveva compreso chi fosse la persona che stava dormendo.

-Meno male che non siamo dovuti impazzire per cercarla.-, mormorò Rosalie con tono affettato.

Feci il giro attorno alla casa e mi fermai sulla porta dell’entrata. I miei fratelli mi seguirono immediatamente.

-Bella sta dormendo sul divano. Jacob Black è sulla poltrona vicino a lei.-, dichiarai.

-Quindi è lui che russa e puzza.-

Rose diede uno scappellotto dietro al collo di Emmett.

-Cosa facciamo Edward? Torniamo quando sarà giorno o…- Jasper s’interruppe quando udì un grugnito. Jacob si stava muovendo, era sveglio.

-Adesso.-, sentenziai in un sussurro. Non avevo intenzione di aspettare ancora, avevo tentennato abbastanza quella notte. Oltre la porta di quella casa, c’era un licantropo che avrebbe potuto fornirci delle risposte.

Jasper mi si avvicinò, fissandomi per un lungo istante, poi annuì. Con un rapido movimento delle mani ricoperte di cicatrici aprì la maniglia senza fare il minimo rumore. Entrammo nell’ingresso, e subito dietro di noi venne Emmett. Rosalie, i cui pensieri stavano iniziando ad indispettirmi, dovette pensarci su alcuni secondi prima di decidersi. “Sei tu quello che non si fa gli affari suoi. Se ti do fastidio, smettila di leggermi come fossi un libro aperto.” pensò acida mentre mi passava oltre. Richiusi la porta scoccandole un’occhiata infastidita. Non era certo il momento più adatto per litigare con mia sorella.

-Ci ha sentiti.-

Mi soffermai a guardare la scala che portava al secondo piano. Il ricordo di Bella che scendeva i gradini con una gamba ingessata e il viso rosso d’imbarazzo m’investì. Quel giorno lontano secoli dal mio presente, Bella era arrossita per me ed io ero rimasto incantato ad osservarla in tutta la sua timida bellezza, in attesa di portarla al ballo della scuola.

L’amara realtà mi colpì come uno schiaffo: lei non era più mia.

-Edward?- ,mi richiamò Rose impaziente.

-Lo so che ci ha sentiti. Facciamoci vedere.-

Entrai nel salotto e la prima cosa che vidi fu un ragazzo dai capelli neri e la pelle abbronzata ritto in piedi che mi sferrò un’occhiata carica di ostilità, sorpresa e sospetto.

-Tu!- sibilò fra i denti, le pupille scure accese di rabbia e illuminate dalla languida luce lunare che filtrava dalla finestra.

I miei occhi si spostarono su una cascata di capelli castani che spuntavano da sotto una coperta sul divano.

Bella.

Jacob si accorse cosa stavo guardando e si parò protettivo davanti a lei.

-Di sopra.-, intimai. In cucina c’erano Charlie e un altro uomo, non potevamo rimanere lì.

-Sei troppo rumoroso. -

Jacob rivolse un sorriso sardonico a Emmett. Quei due erano pressoché della stessa stazza. Era incredibile quanto i muscoli dei licantropi si sviluppassero velocemente; per un fisico come quello di Jacob, un ragazzo avrebbe impiegato quattro anni di allenamento intensivo in palestra.

-Immagino che tu non sia da meno. -

-Mi spiace, cane, ma io ho molta più classe di te.-, lo contraddisse Emmett con aria compiaciuta.

-Basta.-, mormorammo io e Jasper all’unisono. – Andiamo di sopra. Non devono sentirci.- Diedi una rapida occhiata alla porta della cucina per far capire a Jacob, ma lui serrò i pugni con aria contrariata.

-Bella…-, sussurrai.

Esitò, gli occhi che saettavano da me ai miei fratelli. Fece un verso infastidito e si chinò per prendere Bella in braccio, avvolta nella coperta.

-No.-, lo fermai. –Lasciala dormire.-

-Non voglio perderla di vista. Le sanguisughe italiane potrebbero essere in agguato.-, replicò con tono perentorio.

Mi intrufolai nei suoi pensieri e ciò che vidi mi scalfì dolorosamente.

-D’accordo. Però la porto io, tu la faresti svegliare.- Emmett avanzò verso Jacob, le braccia protese.

I muscoli del volto di Jacob si contrassero in una smorfia. – D’accordo.-, scimmiottò rivolto a mio fratello.

Jasper teneva gli occhi fissi sulla porta chiusa della cucina, in ascolto. Rose e Jacob si guardavano in cagnesco mentre Emmett cercava di prendere Bella in braccio con il massimo della delicatezza. Io osservavo mio fratello con la mente e gli occhi che vagavano altrove. Non sarei stato capace di prendere quel fragile corpo tra le mie braccia. Un istante dopo fui in camera di Bella, chiusi gli occhi e presi un grosso respiro per buttare fuori ciò che avevo dentro. Li riaprii quando sentii Jasper dietro di me posarmi una mano sulla spalla.

Mi sentivo vicino a lui come mai prima d’allora: il mio dolore era paragonabile al suo, l’unica differenza era che almeno Bella stava bene, mentre di Alice non si era più saputo niente. Forse quest’ultima non ci aveva informato delle sue visioni affinché Aro non potesse leggere nella sua mente che noi ne eravamo al corrente.

Rosalie sbucò dentro la stanza con andamento leggiadro e spalancò la porta per far entrare Emmett, che dovette restringersi per passarvi con Bella in braccio. Jacob fu l’ultimo a fare il suo ingresso, una mano premuta sul naso.

-Sarete contenti ora. Dunque, per cominciare, avrei una domanda: che diavolo ci fate voi qui?-

-Siamo venuti per Bella-, risposi con tono tranquillo.

Jacob trattenne un’imprecazione e andò ad aprire la finestra facendosi aria al viso come se stesse soffocando.

-Davvero divertente. Qui l’unico che puzza sei tu.-, mise in chiaro Rose.

-Mi spiace, barbie raperonzolo, il tuo odore è davvero sgradevole. Non ti offendere, ma è la verità: quindi accettala.-

-Fatela finita.-, li rimproverai.

- D’accordo. Che ne dici di ricominciare da capo, bionda? Salve, sono Jacob. Tu ti chiami…?-

Rosalie non lo degnò nemmeno di uno sguardo e si appoggiò con la schiena al muro in un angolo della parete.

A giudicare dai suoi pensieri, Jacob trovava antipatica Rosalie, e nettamente diversa da Carlisle, il quale gli era quasi simpatico.

-Jacob, siamo tornati perché siamo in una situazione d’emergenza. Bella è in pericolo. Noi tutti siamo in pericolo.-, esordii.

-Sai quanto gliene potrebbe importare a lui di noi.-, aggiunse Emmett, che aveva adagiato Bella sul letto e si era avvicinato a Rosalie cingendole la vita.

Jacob inarcò un sopracciglio con aria sarcastica. -Hai azzeccato, scimmione.-

-Devi dirci ciò che sai, ciò che Bella ti ha detto. Come mai ti trovi qui in casa sua?-

-Senti senti. Ripiombate qui all’improvviso per farvi un viaggetto a Forks aspettandovi che io vi racconti cosa è successo negli ultimi tempi? Cosa c’è, lo stile di vita europeo vi ha stancati, forse?-

-Jacob, per favore. Vampiri e licantropi si detestano dal principio, ma quando c’è in gioco la vita di una persona, bisogna mettere da parte questi dissapori.-, cercai di farlo ragionare.

- L’uomo che sta parlando con l’ispettore Swan è tuo padre, vero? Sembra che siamo arrivati in un momento di lutto.-, s’intromise Jasper.

Jacob stava perdendo la pazienza con tutte le domande che gli stavamo rivolgendo. Mio fratello gli si avvicinò ed esercitò il suo potere su di lui per precauzione.

-Si, sanguisuga, è mio padre. Oggi un amico di famiglia ha avuto un infarto. Sospettiamo che la causa sia stata la trasformazione del figlio in un licantropo. Deve essere stata colpa vostra. Voi eravate nei paraggi e Seth ha avuto l’istinto di trasformarsi. Portate dolore ovunque andiate.-, ci redarguì Jacob con espressione sdegnata.

-Se Bella non vi avesse mai incontrati…ora ci vedrebbe, sarebbe una ragazza normale, e soprattutto sarebbe felice.-

Fu Jasper a chiarire la situazione. - Rilassati. Noi oggi pomeriggio eravamo in aereo. Siamo arrivati qui un’ora fa, quindi non puoi accusarci se un ragazzo Quileute si è trasformato.-

Jacob si accasciò sul pavimento scuotendo la testa, poi di scatto, come se avesse preso la scossa, balzò in piedi e si sedette lentamente sul letto vicino a Bella.

-Voi non c’eravate quando il clan italiano è venuto a prendere la nana e-

-Si chiama Alice.-, sibilò Jasper divenuto improvvisamente minaccioso.

-Si…Alice e il dottore.-, concluse Jacob.

-Non c’eravamo perché nostra sorella non ci ha dato informazioni, come invece eravamo d’accordo. Lo ha fatto per proteggerci. Alice vede il futuro, evidentemente avrà visto qualcosa che le ha fatto decidere di lasciarci all’oscuro.-, intervenne Rosalie.

La bocca di Jacob si aprì in una smorfia di incredulità. –La na-cioè, Alice vede il futuro?-, farfugliò.

Rosalie fece un sorrisino derisorio.

-Dannate leggende… Niente sa di leggenda… - ,prese a farneticare Jacob. –Leggende? Leggende!Oh si, certo, leggende! Poi si scopre che è tutto vero.-

-Si, Jacob. Alcuni vampiri hanno facoltà extra. Io so leggere nel pensiero, Jasper può percepire e controllare le emozioni di chi gli sta attorno, poi c’è Alice, che, come ti ha detto Rosalie, è in grado di vedere le conseguenze future di determinate decisioni.-, lo informai.

Jacob si prese la testa tra le mani. –Okay, facciamo finta che questa parte del discorso non sia mai esistita. Ora rispondete alla mia domanda, che vi ripeto gentilmente: che diavolo ci fate voi qui?-

Un verso d’impazienza mi fuoriuscì dalle labbra. –Te l’ho detto. Siamo qui per Bella. Adesso spiegami come hai fatto a trovarla svenuta nel bosco mentre pioveva.-

Emmett sussultò. –Edward, che storia è mai questa?-

-Chiedilo a Jacob. L’ho visto nei suoi pensieri quando eravamo nel salotto.-

-E va bene.-, sentenziò Jacob, altamente infastidito all’idea che mi fossi intrufolato nella sua mente, - Vi dirò tutto ciò che Bella mi ha raccontato oggi. Sembra che due giorni fa lei abbia chiamato il nuovo arrivato della vostra famiglia e che lui le abbia detto che una dei vostri era stata rapita. Il giorno dopo lei, il dottore e la na-…Alice, sono andati in una radura. Ora capisco il perché : vostra sorella aveva visto dove sarebbe avvenuto l’incontro con un clan di vampiri italiano. Bella sapeva che questo clan voleva Carlisle, ma a sorpresa i succhiasangue nemici hanno detto che volevano Bella ed Alice. Carlisle ha chiesto di essere preso al posto di Bella per parlare con un certo Aro ,Bella ha cercato di opporsi, ma Alice le ha fatto una scenata dicendole che sarebbe tornata a prenderla tra un mese. Il clan italiano ha impedito a Carlisle di portare Bella al sicuro, così lei è rimasta a vagare sola per la foresta. Io quel giorno avevo litigato con Sam, il nostro alfa, perciò ero andato a girare nella foresta per conto mio e avevo oltrepassato il confine senza rendermene conto. E’ stata una fortuna per Bella, pioveva ed era sera. Quando l’ho vista ho pensato che fosse morta. Mi sono trasformato per poterla prendere in braccio e l’ho portata a casa mia. Non credo sia in ottima salute, ha poco appetito e ha anche vomitato una volta. Questo è tutto ciò che so, non credi di averci capito molto al riguardo. Maledetto clan italiano… Ci mancavano solo loro.-

-Un mese… - Perché Alice aveva detto a Bella che sarebbe tornata a prenderla tra un mese? Lei dava sempre indicazioni precise, non aveva scelto quell’arco di tempo a caso. Io e Jasper ci fissammo a lungo per l’ennesima volta.

-Voi come facevate a sapere che Bella era a casa sua?- Jacob interruppe la mia fase meditativa.

-A dire il vero eravamo passati a controllare. Alice ci aveva detto che si sarebbe consegnata ai Volturi con Carlisle, e che Bella sarebbe rimasta sola. L’unica speranza di salvezza per lei eri proprio tu secondo Carlisle. Credevo l’avessi portata alla riserva, non ci aspettavamo di trovarvi qui.-, spiegai.

-Che confusione… -, borbottò Emmett.

-Ma se Alice ha deciso di consegnarsi ai Volturi deve avere un piano. Un piano che tuttavia non ha voluto svelarci… - ,mormorò Jasper con amarezza.

All’improvviso un movimento inaspettato  fece sì che tutti puntassimo lo sguardo sullo stesso punto.

-Bella… - sussurrammo io e Jacob all’unisono. Pietrificato, la guardai muoversi debolmente nel letto e lasciarsi sfuggire un gemito.  -Chi c’è?-

Trasalii. La sua voce impastata dal sonno era suonata più roca di come l’avessi ricordata, e io la conoscevo perfettamente.

Jasper si avvicinò al letto fissandola con aria sconcertata. – Cos’è quel rigonfiamento che ha nella pancia? Hai detto che è stata poco bene da quando l’hai trovata nel bosco.-, domandò a Jacob.

-Jasper!?-  Bella balzò a sedere scuotendo la testa a destra e a sinistra. Jacob l’afferrò per le spalle. – Bella, non agitarti, ti prego. Siamo in camera tua. Ci sono… i tuoi amici qui.- Dovette fare un grande sforzo per pronunciare le ultime parole.

Non avevo la forza di farle sentire che ero a qualche metro di distanza da lei.

-Ciao Bella. Come ti senti?-

-Emmett…? Sei davvero tu?-

-Sì, siamo noi. –

Bella trattenne il respiro quando udì la voce di Rosalie.

-Come… come avete…?-

-Abbiamo preso l’aereo. Credevi davvero che ti avremmo abbandonata a Forks?-  Emmett era sempre il primo che riusciva a recuperare la sua naturale allegria.

Bella si massaggiò la testa, aggrottando le sopracciglia. –Che ore sono? Quanto ho dormito?-, domandò allarmata.

-Rilassati, sta per sorgere il sole. Come al solito i tuoi amici scelgono i momenti meno opportuni per tornare. – ,le rispose Jacob rifilandoci un’occhiataccia.

Jasper, Emmett, e Rosalie mi fissavano interrogativi. Si aspettavano che anch’io mi facessi sentire, ma rimasi in silenzio. Parlare al telefono era dannatamente più facile che farlo dal vivo.

-C’è anche Edward?-

Calò il silenzio.

-Sì, c’è anche lui. -, rispose Jasper al mio posto. Allora ritrovai la facoltà della parola. – Ciao Bella… –

Lei voltò la testa nella mia direzione, gli occhi chiusi, e sorrise timida.

-Perdonami se insisto, ma Jacob ci ha detto che non sei stata molto bene ieri. Puoi dirci esattamente come ti sei sentita? – Jasper la fissava con attenzione, soffermandosi soprattutto sulla sua pancia. Allora ricordai la domanda che aveva rivolto poco prima a Jacob. Osservai meglio anche io e fu allora che notai una piccola rotondità sotto la maglia . Bella non poteva essere ingrassata se aveva vomitato e non aveva avuto appetito. Doveva trattarsi di qualcos’altro... O forse ci stavamo preoccupando tutti più del dovuto, causa la serie di drammatici avvenimenti ancora freschi nella nostra memoria.

Quando Bella fece per rispondere, si bloccò improvvisamente, tappandosi la bocca. Alzò una mano per farci segno di aspettare. Tremante, l’espressione corrucciata, sembrava stesse cercando di contenere qualcosa dentro di lei. Deglutì e iniziò ad ansimare. Capii che stava trattenendo un conato. Jacob la fece subito scendere dal letto e si diresse verso la porta. Non volli sentire ciò che accadde dopo. Io e i miei fratelli rimanemmo immobili nella stanza, a guardarci negli occhi.

-Bella ha bisogno di un medico. Dubito fortemente che abbia preso una semplice influenza. Quel rigonfiamento sulla pancia non mi convince. - ,ammise Jasper.

Il cellulare prese a squillare in quel momento. Risposi dopo uno secondo e ciò che sentii mi diede un briciolo di speranza. –Edward, vi aiuteremo.-

*******



Spazio dell'autrice:
Finalmente i Cullen, o almeno quel che ne è rimasto, sono tornati a Forks. Adesso è tempo di riordinare insieme gli avvenimenti e trovare un modo per difendersi. Fuggire è fuori esclusione con i Volturi: primo,  sarebbe impossibile; secondo, ho voglia di vedere quei vecchiacci pietrificati fare una brutta fine! L'unica cosa da fare è difendersi e combattere. A quanto pare non solo Edward e Jasper stanno progettando qualcosa, ma anche Alice. La nana sapeva il fatto suo, e forse lo ha sempre saputo da molto tempo prima. Quattro Cullen sono a Forks, quattro sono a Volterra. E nessuno dei due gruppi avrà vita facile...
Ma Bella e Carlisle dovranno pur tornare insieme. Bisogna risolvere questo macello, per forza ;)
Grazie a tutti coloro che mi seguono ;)  E recensite!*_*
Ecco qui le risposte alle vostre recensioni:

 Aia Cullen [Contatta] Segnala violazione
 05/03/10, ore 21:01 - Capitolo 8: Capitolo 7.Morte inaspettata.
Eh già, povero Carlisle. Lo sto facendo passare per il cattivo uomo che ha abbandonato la sua donna ad un triste destino.  Invece non bisogna dimenticare che sta facendo di tutto per proteggere Bella *_* Poverini ç_ç
Beh, che dire, hope you liked the chapter! (spero ti sia piaciuto il capitolo) ;) Oggi ho la mania dell'inglese XD
 AshG [Contatta] Segnala violazione
 05/03/10, ore 20:34 - Capitolo 8: Capitolo 7.Morte inaspettata.
Oddio O_O Sei un'insensibile!! DUE BAMBINI PER BELLA? Ma la vuoi far morire sgretolata in mille pezzi da due paia di bocche voraci?
... Poi lei è quella che non la vuol far soffrire XD XD
A parte gli scherzi, la cosa veramente sovrannaturale di questa tua recensione è la comparsa di Mary Poppins *_* Mi hai illuminata, non sapevo di aver citato una sua frase, anche perchè non ho mai visto il film XD Devo rimediare mi sa, comunque ora grazie a te mi sento più colta in materia XD
Mi piace davvero tantissimo la tua riflessione su Jacob *_* La condivido, così come per quanto riguarda Edward, che è il più sfortunato della fanfiction per ora XD Quando ha trovato Bella nel bosco, non ha esitato ad aiutarla, e, consapevole che lei fosse rimasta sola, non l'ha abbandonata. Prima c'era Carlisle con lei. Adesso la situazione è diversa. E' vero, sono arrivati i Cullen, ma Jacob darà tutto se stesso per la sua migliore amica ;)
L'altra citazione che ho preso è proprio quella di Edward in Twilight. Questa frase da figo(XD) mi è rimasta impressa per la sua bellezza e per il tono usato da Edward. "Spero che la delusione non ti ferisca." L'ho modificata, dopotutto Jacob è Jacob, non può dire le stesse cose che dice un'altro XD
Mi spiace averti messo l'ansia della morte imminente di qualcuno, ma solo leggendo potrai capire XD Puoi uccidere me se muore qualcuno che volevi vivo, te lo consensto XD
Belle, davvero belle le tue ipotesi su chi trasformerà Bella. Ma se ti dicessi che non hai azzeccato in nessuna delle tre? XD Rimarresti così  O_O?
Anche per questo, non ti resta altro da fare che leggere e scoprirlo ;)
Scrivi pure quanto vuoi, i tuoi commenti "ben farciti" mi piacciono da  matti, li divoro volentieri ;)
 Rebecca Lupin [Contatta] Segnala violazione
 05/03/10, ore 20:30 - Capitolo 8: Capitolo 7.Morte inaspettata.
Credi davvero che le cose potranno mai sistemarsi?... Povera illusa! Uahahah!  Okay, la smetto. Dopo questa frase idiota ti concedo di pugnalarmi. Anch'io voglio dare pace e gioia a questa famiglia contagiata dalla sfiga di Bella... credimi, lo voglio davvero XD Non posso dirti niente riguardo la morte o sopravvivenza di qualcuno. Incrocia la dita XD
 Bimba sognatrice [Contatta] Segnala violazione
 05/03/10, ore 20:20 - Capitolo 8: Capitolo 7.Morte inaspettata.
La vampira del sogno ti ha terrorizzata? Beh, più avanti si scopriranno alcune cose di Bella riguardanti avvenimenti passati. E allora forse capirai che i sogni sanno essere pericolosi ç_ç
Mi fa piacere che tu abbia apprezzato la riflessione sugli abitanti di Forks, l'ho sempre immaginata così dal punto di vista dei vampiri e dei licantropi,o di un umano che sa tutto. Come sarebbe brutto essere nei panni di Bella e non poter dire niente a nessuno! Grazie ancora;)
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Freya Crystal