Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Elos    18/03/2010    1 recensioni
- Kami! - Geme lui, più sconcertato che seccato, alzando la testa quel tanto che serve per guardarla in faccia. - Parli più di Naruto, e non credevo fosse umanamente possibile! -
Lei protesta lamentosamente, inchiodandolo nuovamente tra le gambe per impedirgli di ritrarsi:
- Sei troppo vestito! Se tu fossi meno vestito io starei più zitta! -
[...]
- E' un bel problema. Però credo si possa risolvere. -

Prima classificata al concorso "Kakashi loves... sorpresa!" indetto da Verolax.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kakashi Hatake, Nuovo Personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



24 anni - Konoha - Ricordi, mani. Occhio.




Ricorda che toccarla era stato naturale, la prima volta: ricorda che Yoru gli si era come sciolta sotto le dita, liquida e fusa, ma che quello sciogliersi era stato combattivo e divertito, uno sciogliersi salace in una risata che non l'aveva disturbato nemmeno un po'.
Yoru era un corpo forte e uno spirito sereno che si piegavano senza rompersi. Aveva avuto paura d'aver esagerato - l'aveva morsa in un attimo di desiderio ed il segno violaceo le era rimasto sul fianco, spingendola contro la testiera del letto le aveva fatto sbattere la testa con forza - ma Yoru si lamentava in una risatina o in un sogghigno.
E' diverso, adesso, averla davanti che pare stringersi in sé stessa anche mentre se ne sta con le braccia lungo i fianchi: tutta la postura parla di rigidità e di panico e di angoscia, ed è desolante. Non sorride e lo guarda come aspettasse qualcosa.
Kakashi si rende conto solo adesso che è stata sempre Yoru a iniziare: Yoru a piombargli addosso a Konoha, Yoru a scorrergli davanti nei cunicoli di Kusa e a guardarlo con un'espressione che pareva portarlo scritto sopra, desidero, Yoru a spogliarlo e Yoru a baciarlo sulla maschera, a salirgli addosso e a stuzzicarlo, a portarlo fuori casa.
Gli piace - piace? - anche per questo. Ma, adesso che lei non può, non ne sembra più in grado, la mano è passata a lui.
La fa sedere sul tavolo: piano, la solleva reggendola sotto le ginocchia e la mette sul bordo. Fa scorrere le mani sulle gambe - sente sotto la stoffa della sinistra qualcosa di spezzato - e le ferma sui fianchi, alla fine, chinandosi per sfiorarle il mento con la punta del naso.
L'odore è sempre quello, lo ritrova con piacere: sa un po' di camomilla, ha il profumo di qualcosa che cresce selvatico nei campi e ingentilisce il vento nella fioritura, ha il colore delle corolle bianche e dei cuori gialli. Si mescola con quello di cui sa la pelle.
Yoru esita contro la sua gola, per un attimo, prima di chinarsi a baciargli la spalle, lieve lieve, a fior di labbra. C'è la stoffa della maglia tra la bocca di lei ed il suo collo, e Kakashi si tira indietro quel tanto che gli serve per armeggiare con la giubba da jonin, sfilandola e lasciandola cadere a terra senza cura.
Alza le mani per passargliele sulle guance: sono lisce, tutte e due, come velluto sotto i calli dei polpastrelli.
Yoru si lascia maneggiare con espressione cauta. Non si scansa, ma gli tiene le mani sulle spalle in punta di dita, senza muoverle. Lui le abbassa il collo della tunica per sfiorarle la gola con le labbra e la sente irrigidirsi, pietrificarsi, ogni volta che si accosta alla cicatrice.
Prende un respiro profondo, Kakashi, come prima di un tuffo: le passa le dita sotto la veste, facendole scorrere lungo i fianchi fino alle gambe, e la solleva, poi, cercando di sfilargliela. Yoru lo asseconda inarcando la schiena, e la tunica che viene via lascia in vista la fascia scura che le stringe il seno e quell'imbracatura fitta di lacci e cinghie sottili che le tiene su la manica e il gambale.
La cicatrice scorre giù per la gola, si intreccia sul seno, sul fianco, e sparisce sotto la stoffa proprio dove comincia a farsi più profonda.
Il brivido della ragazza quando la accarezza con il palmo aperto è tanto violento da parere un accenno di convulsione: e quando cerca di stringere la manica per sfilarla, Yoru gli serra il polso con forza.
- Lasciala lì. - Mugola sordamente. - Lasciala. -
- Perché? -
- Giochi scorretto, Kakashi. Io non ti faccio domande sulla maschera, tu non farne a me su... sul braccio. Per favore. Lasciala lì dov'è. -
- Vuoi che la levi? -
- Ma se ti ho appena detto di no...! -
Kakashi si decide a riformulare la domanda, pazientemente:
- Vuoi che levi la maschera? -
Esita, Yoru, con le tracce dell'interesse sulla faccia:
- Lo faresti? -
- La maschera in cambio della manica. - Puntualizza Kakashi. - E del resto. -
C'è da prenderla prima che cambi idea, gli viene da pensare, o prima che la cambi io. Allunga la mano e, frettolosamente, fa per cercare di tirarsi giù la stoffa dalla faccia.
Yoru gli si aggrappa alle braccia, trattenendolo:
- No! Io non... aspetta, Kakashi, miseria! -
La vede stringere i pugni sulle ginocchia, serrare le labbra e guardarlo combattiva e infelice - e meglio quello che l'apatia, pensa, meglio quello che la paura, la preferisce arrabbiata piuttosto che desolata.
Yoru emette un verso strozzato che suona insieme come un sospiro e come un gemito d'esasperazione, mentre fa salire le dita per cominciare a slacciare le cinghie:
- Me la levo. - Bofonchia. - E' più giusto adesso che dopo aver cominciato, comunque, ma io ti ho avvisato, d'accordo? Te l'avevo detto. Te l'ho detto, no? -
Kakashi si impone di star fermo: di tenerle le mani accanto ai fianchi ma non addosso, posate con i palmi sul tavolo, di restarle vicino ma non troppo. Yoru è visibilmente rigida già così, e le dita sembrano tremare a ogni nodo che scioglie.
Viene via prima il gambale, e la cicatrice lì è profonda come un fiume che taglia la carne, bianchissima, con il fondo che si riempie d'azzurro nei punti dove scorrono le vene sottopelle, tutta diramazioni sottili che si allargano sul ginocchio e la caviglia - le giunture, valuta Kakashi, i punti più fragili.
Ma quella è niente a confronto di quel che ha sul braccio.
Sembra che abbiano cominciato a scarnificarle l'osso senza avere il tempo di finire l'opera, perché da una parte manca un pezzo di carne grosso due dita, sotto la spalla c'è un buco, e la cicatrice scorre come una gola, una voragine, fin quasi al polso. La pelle è pallida e frastagliata, tesa sulle ossa, sottilissima.
- La pelle non è la mia. - Gli spiega Yoru in un orecchio, pianissimo: - E' di Korui. E anche il muscolo, parte delle fibre, sono sue. Siamo rimasti bloccati nei tunnel per quasi tre giorni, ed io non c'ero molto con la testa, però ogni tanto mi svegliavo e lo trovavo che operava. E' un genio, sai? L'hanno detto anche quelli delle squadre mediche, quando ci hanno tirati fuori. Mi ha salvata. -
Kakashi fa scorrere un dito in corrispondenza della cicatrice, senza sfiorarla. Sente l'occhio pulsargli nella cavità, il sangue che batte contro l'osso quasi dolorosamente, l'occhio, quello di Obito, e pensa guardando la pelle bianca che quello è un regalo.
La voce di Yoru sembra fatta di vetro sottile, pronta ad andare in pezzi:
- E' rimasta la cicatrice anche a lui. Si vede appena, però c'è, io lo so. Avremmo dovuto stare più attenti. Avremmo dovuto prevederlo. Averne cura. - Quando il vetro si infrange, però, non lo fa nel pianto, ma in una risatina nervosa. - Be', adesso non c'è rischio che ci scambino l'uno per l'altra, no? Non c'è più nessuno che possa confonderci, a guardarci in faccia. -
Se la sente scivolare contro, ma non lo sta abbracciando; è semplicemente scesa dal tavolo, mettendosi in piedi, e adesso cerca di passargli sotto al braccio:
- Io vado, caposquadra. -
Senza una parola, Kakashi l'afferra di nuovo per le ginocchia e la rimette a sedere sul piano di legno. Si piega per bloccarla, mentre la ragazza lo guarda stupita, e poi china la testa e fa una cosa che sembra inchiodarla sul posto, gelarla, spezzarle il fiato in gola: le poggia il viso sul braccio e bacia la voragine che ci passa attraverso.
Fa scorrere le labbra piano, su e giù, dalla spalla al gomito. Le solleva un polso per poterci strofinare contro una guancia, e Yoru rabbrividisce, e poi di nuovo a baciare la cicatrice, tutta, ogni graffio e riga e taglio e sfregio e piega e segno, delicato sul tessuto rimarginato e mordendo piano i bordi.
- Aaaah... - Nel silenzio, la voce di Yoru sembra ancora rotta, il sorriso dolorante. - Così non vale, Kakashi, però. -
Ghiacciolo, pensa Kakashi, ghiacciolo alla menta. Ha le labbra più sottili, Yoru, sul viso scavato di stanchezza e tensione, però sono ancora rosse e sembrano morbide, morbidissime, da baciare. Come da copione, continua:
- No? -
- Direi di no. - Subito Yoru lo butta via, quel copione, e socchiude gli occhi e bisbiglia senza smettere di sorridere di quel sorriso rannicchiato e tutto curvo: - Mi spezzi dentro, così. -
Non ti rompo. Non ti rompo, io.
Si allunga per baciarle le labbra. Con la maschera non sente che sapore ha quella bocca morbida che deve essere piegata solo per la gioia, e per ridere e per ciarlare, per essere Yoru, così propone con noncuranza:
- Me la togli, adesso? -
E Yoru lo fa.

Le tengo le mani sul braccio e la gamba finché lei non torna ad essere fusa. Si scioglie piano, liquidamente, e non mi guarda più come in attesa d'un colpo.
Quando decido che forse è il caso di spostarci verso il letto, la sollevo e lei, agitandosi goffamente per la sorpresa, dà una ginocchiata alla testiera del letto. Mugola e si lamenta e scoppia a ridere, tutto ad un tratto, e quella risata mi scende nello stomaco come alcool, calore, è bollente e vorrei solo baciarla per berle il sorriso, che è tornato ad essere quello giusto.

Si stanca facilmente: il braccio è debole, la gamba fragile. Sul letto la sorreggo e me la passo sullo stomaco: pesa ancora, ma meno di quanto ricordassi. E' dimagrita. Si sentono le costole sotto le dita, a passarci sopra i polpastrelli.
- Mi spiace. - Mormora. - Non è come prima. -
- Va benissimo così. - E' perfetto così. - Sei bella. -
Non ne sembra convinta, mentre ride ancora in quel modo un po' dolente:
- Cosa vedi con quell'occhio, Kakashi? -
Ed io non lo so bene che cosa vedo adesso, precisamente, se non che c'è Yoru.
So, però, cos'è che
non vedo.
Non vedo nessuna faccia sorridente di tredicenne, né il viso di Minato buono e dolce e a darmi il senso della perdita.
E' quasi strano.


Al mattino glielo racconto, a Yoru, dopo averci rimuginato su un altro po' mentre lei dormiva:

- Quella nella foto è la mia squadra. La mia vecchia squadra, ed il ragazzo al centro si chiama... -
- E' Obito Uchiha. - Mi interrompe lei immediatamente, a disagio. - Io, uhm... io lo so già, caposquadra, ecco. -

Ed è così che scopro che Yoru conosceva tutta la storia da anni, da sempre, da prima ancora di conoscermi: perché io ero famoso e Obito era famoso e Minato era famosissimo, e la sua squadra era rimasta a Konoha con una storia di morti che poi è diventata anche quella del mio occhio, la mia storia.
- Me l'avevano già raccontato ed io l'avevo capito subito chi erano quelli nella foto. L'ho presa apposta, quella volta, perché volevo vedere cosa mi avresti detto. Scusami tanto, Kakashi. -
- Mh. Sai una cosa? -
- Cosa? -
- Che non è molto importante. -

Prima o poi, sì, mi scuserò per quella doccia.





Note

slice: Mi piace la cosa dell'animale maltrattato... xD Ecco, Yoru è uno di quei personaggi che mi piace. Se per Hanako ho una vaga intolleranza, per Yoru nutro accese simpatie: mi diverte, è piacevole scriverne perché ride, miseria, e dice cose talmente sceme da essere perfino intelligenti. A me piacciono le tue recensioni, mi sanno di chiacchierata... ^^ Grazie!

Salice: Sì, però, mia Sal, Kakashi certe volte è molto, molto tonno. E' tanto tonno da sembrare balenottero, più che tonno, non so se mi spiego... Cioè, quando nel fumetto invece di prendere Sasuke per una spalla e sbattergli la testa contro il tronco si limita a sorridergli e a dirgli che sono tutti morti? Sorride! Non è che gli smonta la capoccia, sorride! ... verrebbe da ammazzarlo.
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Elos