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Autore: yuki21    20/03/2010    0 recensioni
Protagonista principale una Sakura tutta nuova. Segreti, amicizie e amori nel mondo di Naruto Shippuden. Vecchi e nuovi personaggi.Il potere della nove e della tre code.
Genere: Romantico, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il viaggio che doveva fare Sakura per tornare al suo villaggio era lungo. Doveva anzi tutto arrivare fino alle terre del villaggio del Te`. Li avrebbe incontrato un ninja della sua terra di origine che l’avrebbe scortata a bordo di un imbarcazione verso le terre del villaggio della Neve per proseguire poi verso l’isola del villaggio del Ghiaccio. Mentre saltava tra un ramo e l’altro le tornò in mente la missione nella terra della neve. Quella volta aveva rischiato davvero di essere scoperta.
Quando la principessa del villaggio della neve Fujikaze Yukie l`aveva vista, aveva fatto un commento molto significativo per Sakura, ma del tutto incomprensibile per i membri del suo team
(ricordi di Sakura)
Kakashi Hatake - Noi siamo ninja del villaggio della Foglia. Io sono Kakashi Hatake e loro sono Sasuke Uchiha, Naruto Uzumaki e Sakura Haruno.
In quel istante Fujikaze aveva guardato intensamente Sakura e sfiorandole i capelli aveva commentato - I tuoi capelli hanno il colore e il profumo dei fiori di ciliegio della mia terra. Sono identici a quelli della Signora. Sakura aveva temuto che quella fosse la fine della sua missione segreta, ma la principessa della neve non aveva aggiunto altro. Doveva aver capito. Sapeva anche lei del segreto della terra del Ghiaccio e fedele al governo del paese dell’Acqua aveva deciso di tacere nonostante avesse tanto timore di tornare nella sua terra di origine. Sakura ricordò tutti i dettagli di quella missione. Ricordò con particolare affetto i momenti passati accanto a Sasuke mentre Naruto era prigioniero con Fujikaze.
La battaglia contro i due ninja dall’armatura meccanica in perfetta armonia con il giovane Uchiha.
Le sue fenomenali carte bombe che Sakura tendeva sempre a caricare troppo di esplosivo. Anche quella volta l’esplosione fu devastante e mentre si alzava un cumolo di neve e di polvere, Sasuke le si era parato davanti e l’aveva avvolta nel suo mantello per proteggerla dalla deflagrazione.
Lui l’aveva sgridata perchè non riusciva proprio a trovare vie di mezzo con queste esplosioni, lei gli aveva sorriso dicendo un timido e poco convinto – Scusa Sasuke-kun, la prossima volta starò più attenta. Però abbiamo vinto no? Questo è l’importante. –
Sasuke parlava poco e quel poco che diceva era sempre riferito alle missioni che si svolgevano. Solo con lei era diverso, era più umano e meno ninja. Anche quella volta l’aveva osservata ancora avvolta nel suo mantello e le aveva sorriso lasciandola andare suo malgrado in modo da raggiungere i membri del loro team.
Questi erano i ricordi che più la ferivano. Più un ricordo era bello e più il dolore era forte nel suo cuore.
Ma proprio per combattere quel dolore lei doveva diventare più forte. Ora grazie a Tsunade era capace di difendersi e di guarire le sue e le ferite dei suoi compagni. Ma doveva imparare ad attaccare perchè contro Sasuke non avrebbe potuto arretrare nemmeno di un passo. E se non fosse diventata più forte, temeva che uno scontro tra Naruto e Sasuke si sarebbe risolto con la morte di entrambi. Doveva ritrovare tutto il suo vero chakra. Il chakra del Ghiaccio. E c`era solo una persona che poteva aiutarla a farlo: sua sorella Sasha. La Signora del Ghiaccio. L’erede dei misteri del Millennium.
Sakura pensava a tutte queste cose mentre continuava a correre veloce come il vento. Voleva crescere in fretta. Voleva rivedere presto il viso allegro di Naruto. In quei suoi occhi azzurri come il cielo, Sakura aveva imparato a trovare la pace. Voleva tornare presto da lui. Mano nella mano sarebbero andati insieme di nuovo in cerca di Sasuke. Il suo Sasuke-kun.
Ricordò la sera in cui Sasuke era andato via per sempre dal villaggio della Foglia. Ricordò di come si erano lasciati nella notte e di quante lacrime lei aveva versato.
Erano già due anni che non aveva notizie del giovane Uchiha. Al villaggio della Foglia si cercava ormai di fare il suo nome il meno possibile. Sakura sapeva che continuando così ben presto il ragazzo sarebbe stato etichettato come traditore, e questo voleva dire condanna a morte. Non poteva permetterlo, il solo pensiero la faceva impazzire. Continuava a chiedersi se Sasuke pensasse mai a lei e a Naruto. E continuava a chiedersi se mai avrebbe avuto risposta a questa domanda. Si fermò un attimo a riprendere fiato. La foresta era bellissima tutto intorno e una dolce brezza le smuoveva i corti capelli.
Un giorno Ino le aveva chiesto – Senpai Sakura, perché non ti fai ricrescere i capelli? Erano così belli..- Ino chiamava “maestra” Sakura, in quanto nell’ultimo anno l’aveva seguita nell’addestramento per diventare ninja medico. La biondina non era a livello di Sakura, ma ce la metteva tutta e così la loro conoscenza si era rafforzata in quel periodo. Sakura quel giorno le aveva risposto – Me li farò crescere quando non avrò più brutte cose da ricordare. Li ho tagliati in un momento di pericolo e l’ho fatto per salvare le persone che amo, quando queste persone non saranno più in pericolo mi permetterò di far ricrescere i miei capelli –
Chissà quando sarebbe stato possibile. Il villaggio del Tè era vicino. Sakura rovistò nel suo zaino, ne tirò fuori qualcosa avvolto in un fazzoletto. Verificò il contenuto e ne tirò fuori un kisetsubana, un tipico ornamento per capelli stagionale. Era formato da una serie di piccoli fiori di ciliegio rosa. Lo strinse forte nella mano. Le era stato regalato due anni fa da Naruto e Sasuke per la Festa di Primavere che tutti gli anni si svolgeva a Konoha. Lei lo aveva visto ad una bancarella ma non aveva abbastanza soldi così Naruto si era offerto di regalarglielo ma i suoi risparmi che erano stati abbondantemente usati per comprarsi cose da mangiare non erano sufficienti. La ragazza aveva ringraziato Naruto per il pensiero e si era allontanata. Allora Sasuke si era avvicinato al biondino e gli aveva chiesto quanto gli mancava per comprare quel coso…alla fine erano riusciti ad acquistarlo e lo avevano dato a Sakura quella sera stessa. Lei lo aveva indossato tra i capelli che erano ancora lunghi e raccolti in una graziosa pettinatura e Naruto l’aveva riempita di complimenti. Quella sera Sakura aveva preso sotto braccio entrambi i ragazzi mettendosi tra loro. Naturalmente Sasuke si era ritratto quasi subito, non gli piaceva tutto quel contatto lo faceva sentire…bisognoso di attenzioni. Naruto invece ne era stato più che contento e aveva scortato sotto braccio Sakura per tutta la serata.
La ragazza guardò ancora il fermaglio. Adesso non le andava più la sua acconciatura era troppo corta. Ma sorrise fra se al pensiero che un giorno i suoi capelli sarebbero cresciuti abbastanza da permetterle di indossarlo ancora una volta e che quel giorno due giovani ninja, uno biondo e lucente come il sole, l’altro scuro e profondo come la notte, l’avrebbero scortata in giro per le strade del villaggio della Foglia durante una festa di primavera.
In questo Sakura credeva, per questo Sakura avrebbe lottato fino alla fine. E con questo pensiero la ragazza era pronta finalmente a tornare a casa e a ritrovare quelle memorie che aveva perso.
   
 
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