Serie TV > Squadra Speciale Cobra 11
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Autore: Ater Chrysanthemum    27/03/2010    2 recensioni
( Sequel di " La vendetta è un piatto che va servito freddo " ).
La follia e l’attaccamento morboso alla morte da parte della persona apparentemente più buona del mondo. Chiunque si fidi di lui è,nella maggior parte dei casi,destinato a fare una brutta fine. Una mente tormentata di uno psicopatico darà filo da torcere alla Squadra Speciale Cobra 11 in quanto questi ha provocato un incidente stradale. [Jan/Semir]
Genere: Dark, Sentimentale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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La presenza non visibile di Chris era la sensazione più sgradevole che Jan avesse mai provato. Non parlava più ne si muoveva… che cosa aveva in mente? Semir si guardava attorno ma riusciva a scorgere solo qualche maniglia e altri oggetti nella penombra. Ne era convinto,era stato sicuramente Chris a staccare la luce del palazzo. Avrebbe potuto urlare per svegliare gli altri abitanti del condominio ma così avrebbe messo in pericolo altre persone.La gente non avrebbe potuto far niente oltre che chiamare la polizia…e loro erano la polizia << Credo che per voi sarebbe stato decisamente meglio starvene a casa vostra a dormire invece di commettere questo vero e proprio suicidio >> disse Chris maneggiando il machete,assaporando ogni secondo che lo separava dal compiere altri due omicidi << E’ inutile Chris,prima o poi ti prenderanno. E’ meglio per te se ti consegni e la smetti di ammazzare le persone! >> disse Jan che stava incominciando a sudare freddo. Mai avrebbe immaginato di morire in quel modo.Col lavoro che faceva pensava che una causa sicura sarebbe stato un incidente d’auto o qualcosa del genere. Semir si sentì tirare da un braccio e prima che potesse dire altro un’altra mano gli tappò la bocca. Jan sentì i mugolii soffocati del collega << Semir! >> gridò cercando invano nell’oscurità << E’ inutile che urli,tanto nessuno può aiutarvi >> disse Chris con la voce alterata da un qualcosa che Jan non riusciva a capire bene << Lascialo andare ti metterai solo nei guai! >> stava farneticando,ma non sapeva come doveva fare per aiutare Semir. Estrasse il cellulare ma riuscì giusto il tempo di accenderlo che Chris glielo scaraventò altrove. Rise di nuovo con gusto. Jan era preso dal panico. Il buio gli aveva dato alla testa. Si mise le mani fra i capelli in cerca di qualche soluzione ma,come aveva temuto,la paura prese il sopravvento. Chris impugnò meglio il machete e lo avvicinò alla gola di Semir che ne era tuttavia ignaro. La saliva gli inumidì il palato e incominciò a respirare con affanno,mano a mano che avvicinava il coltello verso Semir. Una luce comparve alle sue spalle e Brandon gli saltò addosso. Lo separò da Semir e lo buttò a terra. Porse la torcia a Jan e cercò di mantenere saldo a terra Chris che si agitava come un dannato. Jan era impotente di fronte a quella scena,avrebbe potuto colpire Brandon e per tanto tirò fuori la pistola solo per sicurezza. Semir prese le manette e si avvicinò ai due che stavano lottando con tutte le loro forze sul pavimento. Jan,nel tentativo di separarli fece cadere a terra la torcia che andò in frantumi spegnendosi. Erano di nuovo nel buio << Fate qualcosa! >> disse Brandon sforzandosi per riuscire a parlare. Jan si avvicinò incerto. Aveva visto che Chris aveva un’arma con se. Il tempo di sentire uno scalpitio e poi qualcuno gemette dal dolore. Semir e Jan tesero l’orecchio al massimo per cogliere ogni rumore possibile. Poi si udì il terribile rumore di una lama che fuoriesce da qualcosa che aveva infilzato prima. Nonostante fosse tutto in silenzio si sentivano ancora i lamenti di qualcuno, non si capiva bene se fosse Chris o Brandon ma la situazione stava precipitando << Brandon >> sibilò la voce di Chris prima che essa venne rotta dal pianto. Jan e Semir capirono all’istante quello che era successo. Jan afferrò di nuovo il cellulare e illuminò il volto sconvolto di Chris rigato dalle lacrime e sotto Brandon che gemeva mantenendosi la spalla che si stava sempre più inzuppando di sangue. Jan lo prese e lo fece alzare a fatica,Semir vide Chris avvicinarsi a lui. Si preparò a difendersi ma nella fioca luce del telefonino di Jan vide Chris correre giù nel fondaco << Tu chiama un’ambulanza e resta con Brandon io mi occupo di lui! >> disse Jan correndo dietro Chris per immergersi di nuovo nel buio pesto. Sentiva i passi veloci di Chris e il suo singhiozzare. Solo grazie a quei rumori riuscì a seguirlo fino al suo ripostiglio. La luna entrava da una piccola finestra e finalmente poteva vedere qualcosa. Vide l’ombra di Chris abbassarsi a terra e scomparire. Stupito corse sul punto in cui lo aveva visto sparire e sentì il vuoto sotto i suoi piedi prima di precipitare nella botola. Cercò di ricadere in piedi ma l’altezza da cui cadde lo fece sbandare. Sentì un dolore lancinante ad entrambe le gambe,ma nulla in confronto al dolore che sentì alla caviglia. Sicuramente si era fratturato qualcosa. Ma la cosa peggiore era un’altra. Chris lo stava fissando dall’altra parte della botola,con gli occhi lucidi spalancati,le guance bagnate e il machete insanguinato in mano. Ogni movimento che provava a fare lo faceva morire dal dolore. Si sentiva in trappola,senza vie d’uscita. Chiuse gli occhi aspettando la sua fine. Semir non sarebbe mai arrivato in tempo.

   
 
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