Serie TV > Squadra Speciale Cobra 11
Segui la storia  |       
Autore: Ater Chrysanthemum    29/03/2010    2 recensioni
( Sequel di " La vendetta è un piatto che va servito freddo " ).
La follia e l’attaccamento morboso alla morte da parte della persona apparentemente più buona del mondo. Chiunque si fidi di lui è,nella maggior parte dei casi,destinato a fare una brutta fine. Una mente tormentata di uno psicopatico darà filo da torcere alla Squadra Speciale Cobra 11 in quanto questi ha provocato un incidente stradale. [Jan/Semir]
Genere: Dark, Sentimentale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Si sentiva quasi ridicolo a restare immobile da solo,al buio circondato da un cadavere,un poliziotto privo di sensi e un uomo ferito a una spalla nell’attesa dell’ambulanza che aveva chiamato. Brandon si lamentava sottovoce e Semir gli teneva premuta la ferita con la prima cosa che aveva trovato a portata di mano: la manica della giacca del poliziotto senza vita. Era talmente stordito da tutto ciò che a malapena si rese conto dell’orribile situazione in cui si trovava. Non poteva abbandonare Brandon ma Jan che tardava a tornare lo stava facendo preoccupare.Guardò con sguardo assorto l’ombra di un albero che si muoveva sotto la forza del vento che non aveva mai cessato di soffiare. Aveva perso la cognizione di tutto in quel luogo. Non aveva nemmeno idea di che ore fossero,oltre a sapere con certezza che era ancora notte,visto che la luna pallida era sempre alta in cielo,coperta di tanto in tanto da qualche nuvola che viaggiava velocemente. Un gemito di Brandon lo distolse dai suoi pensieri << Ce la fai a resistere? >> gli domandò cercando di stringere ancora di più la manica della giacca sulla ferita di Brandon. Lui rispose con un flebile e Semir tornò di nuovo ai suoi pensieri pessimistici.

A differenza del resto del palazzo,la botola di Chris era illuminata da una fioca luce proveniente dalla lampada più vecchia che Jan avesse mai visto. Sentiva la caviglia pulsante di dolore gonfiarsi ogni secondo di più. Ma cosa importava? Presto sarebbe stato ucciso… Chris aveva smesso di fissarlo e per qualche strana ragione aveva deciso di rimandare l’omicidio,pur avendo un occasione così allettante proprio sotto gli occhi. Dopo minuti che parvero ore si decise a parlare << Come sta? >> gli chiese con voce tremante. Jan lo guardò negli occhi senza capire a cosa si stesse riferendo << Brandon >> aggiunse poi << Non lo so. Sicuramente non bene visto che lo hai accoltellato >> rispose Jan con voce dolorante. Chris se ne accorse e si avvicinò a lui << Avreste dovuto lasciar perdere >> disse inginocchiandosi di fronte a lui,il machete ben stretto in mano. Jan sentiva la pistola fredda dentro la sua tasca. Se solo fosse riuscito a prenderla… << Hai fatto un bel volo. Scommetto che fa un male cane >> commentò Chris posando lo sguardo sulla caviglia che Jan teneva fra le mani << Siamo chiusi io e te da soli. Nel mio posto segreto. Come la mettiamo? >> gli tolse la mano e gli tastò la caviglia con forza. Jan non riuscì a evitare che un urlo di dolore gli scappasse dalla bocca. Chris sorrise mostrandosi in tutta la sua cattiveria. La sofferenza degli altri era la cosa che gli piaceva più di tutte << Probabilmente ti stai chiedendo perché ce l’abbia così tanto con te >> proseguì mentre Jan si era piegato in due dal dolore e si stringeva la caviglia. Alcune lacrime scesero dagli angoli dei suoi occhi << La verità è che non ho nulla di personale contro di te…è che ti sei messo in trappola da solo >> sogghignò provando piacere per la sofferenza che il volto di Jan dimostrava << Non è nulla in confronto a quello che stai per provare >> impugnò il machete e lo direzionò sull’addome di Jan che tentò con tutte le sue forze di muoversi. Con un dolore assurdo riuscì ad alzarsi e allontanarsi di qualche centimetro da Chris. Ma era inutile. Dove poteva fuggire? Si sentiva svenire per il dolore troppo forte e vagamente sentì Chris che lo immobilizzava contro il muro. Quando la lama lo penetrò sentì il mondo giragli a torno. Sentì un fluido caldo scivolargli dallo stomaco fino ai piedi. Il dolore alla caviglia passò in secondo grado. La vista si oscurò e sentì la voce di Chris pronunciare qualcosa,ma non riuscì a capire più niente quando sentì il pavimento della botola contro la sua guancia. Ogni senso si arrestò e prima di rimanere immobile l’ultima immagine che il cervello riuscì ad elaborare fu la figura di Semir che lo stava aspettando e il suono della sirena di un’ambulanza che si faceva sempre più ovattato,sempre più lontano fino a che furono il silenzio e il buio ad avere la meglio su tutte le altre sensazioni. E a rimanere come le uniche presenze nel nulla più assoluto.

 

 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Squadra Speciale Cobra 11 / Vai alla pagina dell'autore: Ater Chrysanthemum