Ed ecco qui il nuovo capitolo.
Ammetto che non lo considero un capolavoro... spero solo di rifarmi con i prossimi
@ Inuyasha_Fede: Mi fa piacere che ti sia piaciuto come capitolo. Però spero di rifarmi presto con qualcosa di ancora migliore
@ Giulia__chan: Beh, non lo faccio apposta… semplicemente è così la storia. Cmq si, l’idea di Roxas è stato un colpo di genio che ha sorpreso pure me XD
@ masterof dark: Beh, era necessario, credimi. Per quanto riguarda il prossimo incontro… presto lo saprai
@ Soruccio: Beh, se per te quando Riku viene impossessato da Ansem e diventa quella specie di mostro gigantesco non è barare, allora per me non lo è questo XD
Capitolo 23: Al VS Naruto
(Note dell’autore: contiene spoiler su Naruto. Ringrazio liberty89 per aver fatto da betareader)
“Come sarebbe a dire?! Perché?”
“Non c’è altro modo, mi dispiace”
“No! Mi rifiuto di accettarlo! Non se questo significa…”
“Lo so. Anch’io ho dovuto affrontare la stessa scelta in passato, è questo il nostro destino”
Dark aprì gli occhi.
“Perché… Era veramente impossibile evitarlo?”
“Cerca di non perdere, frattellino” disse Ed.
“Non ti preoccupare… Me la caverò!”
“AL!” urlò Winry, arrivando di corsa, tenendo in mano una valigetta.
“Che succede Winry?” chiese il minore dei due fratelli.
“Ce… Ce l’ho fatta in tempo… Ecco qui quello che mi hai chiesto…”disse riprendendo fiato e appoggiando la valigia per terra, aprendola.
“Sei sicuro?” chiese Ed. “Non ti sarà solo d’intralcio?”
“No, ne sono sicuro.” Rispose il fratello, prendendo dalla valigia un braccio metallico.
“Come mi avevi chiesto, funziona come un automail e ti permette libertà quasi assoluta nei movimenti. Ricordati che però non assorbirà nessun danno nel caso venissi colpito” disse Winry, osservando l’amico indossare il braccio.
“È perfetto!” disse, provando a muovere il braccio. “Vediamo se funziona…” continuò, battendo le mani.
Il braccio immediatamente si trasformò in una spada.
“Evvai! Posso tranquillamente usare l’alchimia e trasformare il braccio metallico come desidero” disse, riportando alla normalità la semi-protesi.
“Naruto… Cerca di fare attenzione…” gli disse Sakura.
“Non preoccuparti! Non perderò! Ho visto come combatte, riuscirò a tenergli testa.”
Naruto schivò il proiettile di terra pochi secondi prima dell’impatto, per poi dover evitare l’affondo di Al.
‘Accidenti… non pensavo sarebbe stato così difficile affrontarlo…’ pensò tra se e se il ninja, mentre si moltiplicava circondando l’alchimista.
“Tutto qui?” chiese lui, facendo sbucare dal terrena una serie di punte di terra che trafissero uno ad uno i vari Naruto, lasciando solo l’originale che riuscì a schivarli.
Questa mossa però gli costo cara.
Infatti non si accorse degli altri proiettili che si trovavano alle sue spalle, e che lo colpirono in pieno.
“Che ti succede, ragazzino?” chiese una voce dentro Naruto, una voce che lui conosceva bene.
Naruto si ritrovava di fronte al cancello che lo separava dallo spirito della volpe a nove code.
“Non vuoi vincere? Non vuoi affrontare colui che ha sconfitto il tuo avversario?” chiese la volpe.
“Non ti libererò, se è questo che speri” rispose Naruto. “Non commetterò lo stesso errore che stavo per fare in passato”
“Umpf. Come vuoi. Ma se perdi, non prendertela con me”
“Naruto non ha bisogno del tuo aiuto per sconfiggere quell’alchimista” disse un’altra voce, mentre una figura si avvicinava al ninja.
“Tu!” tuonò la volpe. “Hai anche il coraggio di apparire qui?”
“Ascolta Naruto…” continuò la voce. “Credo sia arrivata ora di usare quel potere che ti ho donato tempo fa… Credo che questa sia l’occasione giusta, dato che Sasuke è fuori gioco”
“Ma non so nemmeno che cosa mi hai donato…”
“Non preoccuparti, te ne accorgerai presto…” concluse la voce.
Naruto venne avvolto da una nuvola, lasciando al suo posto un tronco di legno.
Il ninja riapparve alle spalle di Al con gli occhi chiusi.
“Come hai fatto?” chiese l’alchimista.
“Niente di particolare… Una semplice tecnica della sostituzione” rispose il ninja, riapprendo gli occhi.
A Sakura venne un mezzo infarto, e non fu l’unica.
Anche gli altri spettatori rimasero stupiti nel vedere quello spettacolo.
“N-Naruto!” disse a fatica Sakura. “Come hai fatto?”
“Uh? A fare cosa?” chiese Naruto.
“A… Ad avere quei occhi!”
“Quagli occhi, scusa?”
“Lo Sharingan!
Naruto rimase un attimo fermo.
“Sakura, che razza di scherzo stai facendo? Sai benissimo che io non posso avere lo Sharingan! Non sono del clan Uchiha!”
“Ma Sakura non sta scherzando” intervenne Al. “I tuoi occhi… ora sono uguali a quelli che Sasuke ha usato contro Dark”
Naruto a quel punto fece un sorrisetto. “Capisco… così è questo il potere che mi hai lasciato…”
Detto questo, rimase fermo a fissare Al, e anche Al rimase immobile.
“D-Dove mi trovo?” chiese l’alchimista, guardandosi attorno, ma senza riuscire a vedere nulla.
“Ti trovi in un’altra dimensione… Una dimensione che ho creato grazie a questi occhi…” rispose Naruto.
“Dove sei?”
“Che succede, Alpholse?” chiese una voce. “Hai paura a ritornare in questo posto?”
“Chi parla?”
In quel momento davanti a lui apparve un uomo senza lineamenti, di cui si intravedeva solo il contorno.
“Non mi riconosci?”
Al cade a terra privo di sensi.
Naruto per tutta risposta chiuse gli occhi, e quando li riaprì essi erano tornati normali.
“Mi dispiace…” disse all’avversario. “Temo di aver esagerato con questo nuovo potere”
Mentre Al veniva portato via in infermeria, Sakura raggiunse Naruto.
“NARUTO UZUMAKI!” gli gridò dietro. “Tu ora mi spieghi per filo e per segno come accidenti fai ad avere lo Sharingan! Non doveva essere una prerogativa degli Uchiha?”
Naruto rimase qualche secondo in silenzio.
“È stato il dono che mi ha fatto Itachi prima di morire” rispose infine, per poi allontanarsi, mentre Dark lo guardava andare via senza però esserne troppo sorpreso.