A Red.
Perché è un po' in anticipo, ma vabbé, domani non sarei al pc, perché volevo farle avere un regalo che un po' mi rappresentasse, così che non si scordi tanto in fretta che io adoro il mio maggiordomostronzo
<3, e, beh, questa è la fanfiction che mi rappresenta
meglio, in quanto è un'introspettiva/nonsense di un
personaggio in cui mi ritrovo per buona parte.
E perché anche lei deve adorare il suo sesnsuale
Shinigami <3.
Perché è un po' in anticipo, ma vabbé, domani non sarei al pc, perché volevo farle avere un regalo che un po' mi rappresentasse, così che non si scordi tanto in fretta che io adoro il mio maggiordomo
E perché anche lei deve adorare il suo se
Lost [in a Lie]
Grell Sutcliffe ammira
il suo riflesso nello specchio.
Indossa il rosso scarlatto che tanto adora: la lunga veste avvolge il suo corpo irrimediabilmente maschile – eppure affusolato quanto quello d’una donna – si stringe sulla vita e di nuovo si allarga al di sotto, segue il contorno delle gambe e termina quasi alle caviglie.
Lo Shinigami si tende verso il vetro riflettente, di modo da poter osservare con cura dove l’estremità del rossetto va a posarsi, disegnando una scia di sangue sulle sue labbra, che si incavano in un sogghigno compiaciuto.
Calza le scarpe col tacco – scarpe color ciliegia e calze d’una tinta vermiglia quasi trasparente che svanisce nell’incontrare l’orlo della gonna – e nasconde le mani pallide, dalle unghie dipinte di smalto cremisi, nei guanti di pelle – il nero che li colorava un tempo oramai è stinto, quasi soffocato dal sangue che si è rappreso sul tessuto.
Poi strappa le ciglia finte, scalcia lontano le scarpe, straccia l’abito prezioso.
Rimane solo Grell Sutcliffe, solo Grell Sutcliffe, che ha gli occhi verdi offuscati dal colore del sangue che ha già divorato da tempo anche i capelli.
Si guarda allo specchio ed è s o l t a n t o Grell Sutcliffe.
Crolla il castello di vetro sotto i colpi violenti.
Non esiste più, l’illusione di ciò che non è mai stato.
Resta Grell Sutcliffe, che si nasconde pudicamente dietro la sua amata tinta vermiglia.
È tutto d e c a d u t o .
Ora è semplicemente lo Shinigami dagli scintillanti occhi di folle ed il ghigno che accompagna le vittime nell’Ade dopo che la motosega è calata sui loro corpi.
È il mostro che accarezza la lama d’acciaio con la lingua maliziosa per gustare ogni singola goccia di sangue, è l’attrice vanitosa che, per quanto a lui per primo possa non piacere solo Grell Sutcliffe – così poco signorile, così poco femminile –, si vendica di chiunque osi criticarla.
Si erge su di essi come potrebbe sovrastare dei cadaveri, quella bestia assetata di sangue. Egli non ama le persone, bensì la loro linfa vitale.
Inganna se stesso, sciorinando svenevolmente quanto sia attratto da loro, tuttavia è soltanto il loro sangue rosso che brama. Che esso sporchi i suoi vestiti, il suo corpo, la sua bocca dischiusa in un bacio d’addio: soltanto in questo modo lo Shinigami sarà realmente appagato.
Poi solleva lo sguardo e sorride allo splendido ghigno d’addio che scintilla sotto gli occhi scarlatti.
Infine l’arma scende su di lui con un brontolio metallico – oh, il suo sangue fa male.
Indossa il rosso scarlatto che tanto adora: la lunga veste avvolge il suo corpo irrimediabilmente maschile – eppure affusolato quanto quello d’una donna – si stringe sulla vita e di nuovo si allarga al di sotto, segue il contorno delle gambe e termina quasi alle caviglie.
Lo Shinigami si tende verso il vetro riflettente, di modo da poter osservare con cura dove l’estremità del rossetto va a posarsi, disegnando una scia di sangue sulle sue labbra, che si incavano in un sogghigno compiaciuto.
Calza le scarpe col tacco – scarpe color ciliegia e calze d’una tinta vermiglia quasi trasparente che svanisce nell’incontrare l’orlo della gonna – e nasconde le mani pallide, dalle unghie dipinte di smalto cremisi, nei guanti di pelle – il nero che li colorava un tempo oramai è stinto, quasi soffocato dal sangue che si è rappreso sul tessuto.
Oh, Grell Sutcliffe è
davvero una splendida dama.
Ma allora perché il suo Lord non l’ha mai voluto?
Il sorriso rovina in una smorfia adirata, una mano si leva a sfregare
la bocca, a cancellare il rosso che l’imbratta, incurante del
dorso del guanto che si macchia al suo posto.Ma allora perché il suo Lord non l’ha mai voluto?
Poi strappa le ciglia finte, scalcia lontano le scarpe, straccia l’abito prezioso.
Rimane solo Grell Sutcliffe, solo Grell Sutcliffe, che ha gli occhi verdi offuscati dal colore del sangue che ha già divorato da tempo anche i capelli.
Si guarda allo specchio ed è s o l t a n t o Grell Sutcliffe.
Forse, a Grell Sutcliffe non
piace vedere se stesso.
Grell Sutcliffe preferisce la menzogna, tuttavia essa, in quanto tale, non sarebbe mai potuta essere amata dal suo Lord – lui però non l’ha mai capitoo forse non lo sapeva?
Cammina sui cocci dell’infame illusione che disgusta tanto il suo Romeo e trova solo Grell Sutcliffe.
S o l o Grell Sutcliffe – ed un nero maggiordomo morto.
Scompare la maschera di trucchi, si dissolve il sogno di scarpe e di
calze, si squarcia il riflesso menzognero del bel vestito scarlatto.Grell Sutcliffe preferisce la menzogna, tuttavia essa, in quanto tale, non sarebbe mai potuta essere amata dal suo Lord – lui però non l’ha mai capito
Cammina sui cocci dell’infame illusione che disgusta tanto il suo Romeo e trova solo Grell Sutcliffe.
S o l o Grell Sutcliffe – ed un nero maggiordomo morto.
Crolla il castello di vetro sotto i colpi violenti.
Non esiste più, l’illusione di ciò che non è mai stato.
Resta Grell Sutcliffe, che si nasconde pudicamente dietro la sua amata tinta vermiglia.
E com’è,
com’è Grell
Sutcliffe?
Com’è il travestito senza travestimento? Com’è l’illusionista senza trucco?
Com’è la prostituta senza sorrisi ammiccanti e proposte lascive?
Non può più rimirarsi nello specchio, Grell
Sutcliffe, non adesso che i resti giacciono distrutti ai suoi piedi.
Non vuole vedere il proprio riflesso, perché non
è la falsità che ha impiegato tanto a costruire.Com’è il travestito senza travestimento? Com’è l’illusionista senza trucco?
Com’è la prostituta senza sorrisi ammiccanti e proposte lascive?
È tutto d e c a d u t o .
Ora è semplicemente lo Shinigami dagli scintillanti occhi di folle ed il ghigno che accompagna le vittime nell’Ade dopo che la motosega è calata sui loro corpi.
È il mostro che accarezza la lama d’acciaio con la lingua maliziosa per gustare ogni singola goccia di sangue, è l’attrice vanitosa che, per quanto a lui per primo possa non piacere solo Grell Sutcliffe – così poco signorile, così poco femminile –, si vendica di chiunque osi criticarla.
Grell Sutcliffe ha ammazzato
anche lei, l’unica donna che
avesse mai dichiarato d’amare.
Ha riso ed ha gioito della linfa vitale cremisi che è stillata dalle ferite mortali; ha sorriso agli occhi che si stavano spegnendo ed ha rimarcato la propria bellezza eterna, superiore a quella della creatura che stava morendo.
Eragelosia,
la sua?
Grell Sutcliffe è solo, adesso, circondato da frammenti di
vetro, trucchi ed indumenti stracciati.Ha riso ed ha gioito della linfa vitale cremisi che è stillata dalle ferite mortali; ha sorriso agli occhi che si stavano spegnendo ed ha rimarcato la propria bellezza eterna, superiore a quella della creatura che stava morendo.
Era
Si erge su di essi come potrebbe sovrastare dei cadaveri, quella bestia assetata di sangue. Egli non ama le persone, bensì la loro linfa vitale.
Inganna se stesso, sciorinando svenevolmente quanto sia attratto da loro, tuttavia è soltanto il loro sangue rosso che brama. Che esso sporchi i suoi vestiti, il suo corpo, la sua bocca dischiusa in un bacio d’addio: soltanto in questo modo lo Shinigami sarà realmente appagato.
M e n z o g n a che
si riduce in cenere.
Il travestito nell’abito d’una Lady, l’illusionista nelle sembianze di Dio.
La prostituta nel corpo di un mostro.
Nient’altro che una perfetta b u g i a .
Grell Sutcliffe ammira il suo riflesso nella lama della motosega.Il travestito nell’abito d’una Lady, l’illusionista nelle sembianze di Dio.
La prostituta nel corpo di un mostro.
Nient’altro che una perfetta b u g i a .
Poi solleva lo sguardo e sorride allo splendido ghigno d’addio che scintilla sotto gli occhi scarlatti.
Infine l’arma scende su di lui con un brontolio metallico – oh, il suo sangue fa male.
Chi è morto?
Grell Sutcliffe o la menzogna?
“Lost [In a lie]” di Saeko no Danna
Originalità: 10/10 punti
IC: 20/20 punti
Presenza di Angst: 10/10 punti
Presenza di nonsense: 10/10 punti
Presenza di introspezione: 10/10 punti
Stile e lessico: 10/10 punti
Giudizio personale(1): 5/5 punti
Giudizio personale(2): Sai di essere tremenda? (in senso buono xD) Ho cercato e ricercato per trovare un solo dannatissimo errore, ma non ce l’ho mica fatta!
Confessa! Tu in realtà sei Grell in incognito! Perché altrimenti non riuscirei a trovare una spiegazione per quanto tu riesci ad entrare cos affondo nell’essenza dello Shinigami in meno di due pagine!
Come si può intuire la fic la trovo perfetta sotto ogni punto di vista.
Anche questo giudizio è molto corto, ma non ho trovato mezza pecca. E’ bellissimo il modo in cui hai reso Grell. Sinceramente, la frase “Oh, Grell Sutcliffe è davvero una splendida dama. Ma allora perché il suo Lord non l’ha mai voluto?” la trovo una delle migliori. Tanto di cappello ^^.
Totale: 75/75
Non ha davvero il minimo senso.
Ho preso Grell e ho provato a descrivere la maschera che indossa, narrando del suo falso amore per Madame Red e Sebastian, dettato soltanto dal desiderio d’avere il loro sangue.
Alla fine, lascio molto all’interpretazione. Beh, che Grell muoia è chiaro – e la prima frase dell’ultimo paragrafo non in corsivo è la stessa del paragrafo iniziale, ovviamente cambiata con la motosega anziché lo specchio –, ma il resto è molto confuso: gli occhi scarlatti sono riconducibili a Sebastian, eppure lui è stato ucciso prima – ed è attorno a questo che gira l’avvertimento what if…? Voglio lasciare al lettore carta bianca per immaginare, ma allo stesso tempo dico la mia: è l’amore di Grell per Sebastian che muore, non il demone in sé, e dunque questo è perfettamente in grado di ammazzare lo Shinigami.
Se vi va di lasciare un commentino, ne sarei più che felice <3.
Oh, ma io sono troppo felice della mia posizione *_*
Chu.
Grell Sutcliffe o la menzogna?
“Lost [In a lie]” di Saeko no Danna
Originalità: 10/10 punti
IC: 20/20 punti
Presenza di Angst: 10/10 punti
Presenza di nonsense: 10/10 punti
Presenza di introspezione: 10/10 punti
Stile e lessico: 10/10 punti
Giudizio personale(1): 5/5 punti
Giudizio personale(2): Sai di essere tremenda? (in senso buono xD) Ho cercato e ricercato per trovare un solo dannatissimo errore, ma non ce l’ho mica fatta!
Confessa! Tu in realtà sei Grell in incognito! Perché altrimenti non riuscirei a trovare una spiegazione per quanto tu riesci ad entrare cos affondo nell’essenza dello Shinigami in meno di due pagine!
Come si può intuire la fic la trovo perfetta sotto ogni punto di vista.
Anche questo giudizio è molto corto, ma non ho trovato mezza pecca. E’ bellissimo il modo in cui hai reso Grell. Sinceramente, la frase “Oh, Grell Sutcliffe è davvero una splendida dama. Ma allora perché il suo Lord non l’ha mai voluto?” la trovo una delle migliori. Tanto di cappello ^^.
Totale: 75/75
Non ha davvero il minimo senso.
Ho preso Grell e ho provato a descrivere la maschera che indossa, narrando del suo falso amore per Madame Red e Sebastian, dettato soltanto dal desiderio d’avere il loro sangue.
Alla fine, lascio molto all’interpretazione. Beh, che Grell muoia è chiaro – e la prima frase dell’ultimo paragrafo non in corsivo è la stessa del paragrafo iniziale, ovviamente cambiata con la motosega anziché lo specchio –, ma il resto è molto confuso: gli occhi scarlatti sono riconducibili a Sebastian, eppure lui è stato ucciso prima – ed è attorno a questo che gira l’avvertimento what if…? Voglio lasciare al lettore carta bianca per immaginare, ma allo stesso tempo dico la mia: è l’amore di Grell per Sebastian che muore, non il demone in sé, e dunque questo è perfettamente in grado di ammazzare lo Shinigami.
Se vi va di lasciare un commentino, ne sarei più che felice <3.
Oh, ma io sono troppo felice della mia posizione *_*
Chu.