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Autore: ilaslife    20/04/2010    1 recensioni
Lui guarda lei. Lei guarda lui. E quei pochi istante sembrano durare un eternità. Un eternità a cui io decisi di metter fine. Appena passarono un gruppo di persone davanti a noi mi volatilizzai. Uscì su una specie di terrazzo e mi accesi una sigaretta. La fumai con avidità e finì troppo presto. Buttai giù il restante mezzo bicchiere di vodka e fragola che mi era rimasta e ne accesi un altra. "hai d'accendere?'" ok.. non mi ero volatilizzata abbastanza bene. Ama moderatamente. L'amore che dura fa così. Oppure ama, ama follemente, e se questo ti farà soffrire, ama il tuo dolore, e sarai felice.
Genere: Romantico, Malinconico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve!!! eccomi qui con una nuova storia! lo so lo so! forse dovrei finire prima l'altra.

Ma mi è venuta l'ispirazione per questa e non ho potutoto trattenerla *_*

è totalmente diversa, sia come storia che come modo di scrivere.

Mi piace molto e spero piaccia anche a voi!

Disclaimers: I tokio Hotel non mi appartengono,ne tanto meno le persone realmente esistenti nella loro vita. Non è  mia intenzione fornirvi una descrizione veritiera dei fatti, è tutto frutto della mia mente. Nessuno scopo di lucro.

In questo capitolo e nei prossimi sarà possibile trovare brevi tratti citati da altri artisti, verranno riportati a fine capitolo.

BUONA LETTURA

 

 [soundtrack http://www.youtube.com/watch?v=oi9oNeEdZNg&feature=related ]

 

PROLOGO

Amore. Una parola che è sulla bocca di tutti.

Ma se ci fermiamo un attimo a pensare, vale d'avvero la pena di amare? 

Romeo e Giulietta per esempio. Loro si amavano, e vedete che fine hanno fatto?

Come loro quanti altri? Quante guerre sono nate per amore?

Il fatto è che Amare è soffrire. Se non si vuole soffrire, non si deve amare. Però allora si soffre di non amare. Pertanto amare è soffrire, non amare è soffrire, e soffrire è soffrire. Essere felice è amare: allora essere felice è soffrire. Ma soffrire ci rende infelici. Pertanto per essere infelici si deve amare. O amare e soffrire. O soffrire per troppa felicità.

Come diceva William Shakespeare?

Le gioie violente hanno fini violente, e muoiono nel loro trionfo,

come il fuoco e la polvere da sparo,che si distruggono al primo bacio.

Il più squisito miele diviene stucchevole per la sua stessa dolcezza, e basta assaggiarlo per levarsene la voglia.

Perciò ama moderatamente. L'amore che dura fa così.

Ma allora che senso ha amare? Se devi farlo moderatamente tanto vale non farlo proprio no?

Oppure ama, ama follemente, e se questo ti farà soffrire, ama il tuo dolore, e sarai felice.

 



 

 

CAP 1

Il corpetto bianco aderiva perfettamente al mio addome.
Gli strass che contornavano il bordo mettevano ancora più in risalto la mia 3 piena.
Guardai le mie gambe snelle.
La fresca abbronzatura le metteva in risalto sotto la gonna bianca.
Presi il velo e con un gancetto me lo incastrai bene fra i capelli.
La porta alle mie spalle si aprì e comparve una ragazza mora, anche essa vestita di bianco.
"Sun siamo in rit..oh..oddio..sei..bellissima"
Megan. Ad oggi la persona più importante della mia vita.


*flashback*
"Sunshine Julie Woldorf vuoi tu prendere come tuo legittimo sposo Bill Kaulitz?"
feci si con la testa
"Bill Kaulitz vuoi tu prendere come tua legittima sposa Sunshine Julie Woldorf?"
"si lo voglio"
"bene..con il potere conferitomi da me stesso, puoi baciare la sposa."
"idiota hai mancato *vi dichiaro marito e moglie*" lo apostrofò il moro
"ok blablabla vi dichiaro marito e moglie! su baciatevi"
Ci guardammo quasi disgustati poi serrammo gli occhi avvicinandoci lentamente
kiss
"bleaaaa che schifo " mise il dito nella piaga il biondino
*fineflashback*


Impiegammo solo pochi minuti per arrivare all' arena, facilitati dall'avere l'hotel ha soli 2 chilometri.
All'ingresso c'era una fila di almeno diecimila persone.
Per fortuna avevamo l'ingresso Vip e la fine era povera e scorrevole.
Il palazzetto era pieno.
La scenografia ci fece rimanere a bocca aperta per un po.
Era tutto completamente bianco. Solo le luci coloravano l ambiente.
L'8 ottobre 2008 finalmente era arrivato.
Il mio diciannovesimo compleanno era arrivato
Anche se era una data che odiavo. Ne approfittai per festeggiare alla grande.
Da 1 anno e qualche mese avevo cominciato a lavorare come modella ed ero dovuta partire per una serie di Photoshoot con altre  3 colleghe ed amiche.
Melbourne.
Sensetion White. [ ndr. se vi interessa http://www.youtube.com/user/sensationvideo?blend=1&ob=4#p/u/73/897lIVkRmVM]


*flasback*
"tua madre ci ucciderà!e se sarà troppo buona ci penserà mia zia a finirci" gesticolai ansiosa
"ormai è fatta! pensiamo a divertirci se proprio dovremo morire" si intromise Tom
In effetti non aveva tutti i torti. Eravamo riusciti ad entrare miracolosamente tutti e 5 di nascosto.
Ormai valeva la pena divertirsi, poi, come sarebbe andata andata.
Il piano era rientrare di nascosto cosi come eravamo usciti. Ma teste calde come eravamo sarebbe successo sicuramente qualcosa.
La musica era assordante, gente che si buttava addosso, chi vomitava.
Uno ubriaco perso, ad un certo punto, voleva provarci con me. Ma Georg Gustav Bill e Tom mi accerchiarono e cosi fecero per il resto della serata.
Alle 3 dovemmo andare via perché Tom aveva leggermente esagerato.
Mi afferro per le guance e mi infilò la lingua in bocca. Quasi mi sfiorò le tonsille.
Come risposta ricevette un sonoro schiaffo, più 3 scappellotti dati a rotazione dai ragazzi.
Ma sapevo che era solo un gioco per lui, quindi non mi innervosì più di tanto.
Al contrario mio invece, Bill lo fece. Rimase con il muso fin casa sua e a stento mi diede la buonanotte.
Il pomeriggio seguente era ancora giù di morale, dondolava su una vecchia altalena.
Appena mi vide si alzo e mi venne vicino.
Mi disse che era arrabbiato perchè avevo baciato Tom. Come se fosse stata colpa mia.
Poi se ne usci con frasi assurde sul primo bacio e non so cosa gli saltò in mente.
Mi baciò.
Non come aveva fatto Tom. Lo fece con dolcezza.
Ci sorridemmo.
"sei tu il mio primo bacio... non ricordi?"
*fine flashback*

 

Lui guarda lei.
Lei guarda lui.
E quei pochi istante sembrano durare un eternità.
Un eternità a cui io decisi di metter fine.
Appena passarono un gruppo di persone davanti a noi mi volatilizzai.
Uscì su una specie di terrazzo e mi accesi una sigaretta. La fumai con avidità e finì troppo presto.
Buttai giù il restante mezzo bicchiere di vodka e fragola che mi era rimasta e ne accesi un altra.
"hai d'accendere?" ok.. non mi ero volatilizzata abbastanza bene.
Mi voltai lentamente. "non dovresti fumare" gesticolai fredda.
Poi gli porsi l'accendino.
Mi si avvinò troppo pericolosamente. Ma una strana energia mi impediva di muovermi, e forse anche di respirare, non riuscivo a rendermene conto.
"spesso faccio cose che non dovrei fare, lo sai no?" mi soffio in faccia
Mi poggiò una mano in testa e mi accarezzo con vigore,come se volesse penetrarmi nel cervello  e vedere cosa ci fosse dentro.
Avvicinò la sua fronte alla mia e prese a strusciare il naso sulla mia guancia.."
Odiavo tutto questo.
Odiavo lui, il suo modo di fare e odiavo ancora di più me, che restavo immobile, incapace di battere ciglio.
Senti un gemito. Quasi di sofferenza. Voleva baciarmi, lo vedevo. Ma almeno aveva la decenza di non farlo.


*flashback*
La maglia se ne va. Il pantalone se ne va.
Lentamente il reggiseno viene sfilato. Insieme a lui anche le mutandine.
Il contatto con le lenzuola fresche mi fa rabbrividire.
Il contatto con la sua pelle calda mi fa rabbrividire.
Tutto mi fa rabbrividire. Ho paura. Tanta. Troppa.
"se ti faccio male batti un colpo ok?"
La paura diventa dolore.
Il dolore diventa piacere.
Il piacere diventa felicità.
La felicità diventa amore.
*fine flashback*



Vorrei trovare la forza di urlare.
Ma evito di sprecare energie. So che è impossibile.
E' una forza che mi manca da 13 anni.
Calde lacrime cominciano a solcarmi il viso..
Bill si discosta leggermente.
Mi libero da quella stretta e mi avvio all'entrata.
Mi ferma. Mi afferra entrambe le braccia.
Lo respingo con troppa facilita.
Quasi vedo il mio sguardo riflesso nel suo.
Avrei fatto pietà al diavolo.
Era una supplica. Non un ordine.
*Auguri!" sento urlare alle mie spalle.
Mi blocco. Sento il sangue ribollirmi nel cervello.
Torno indietro. Siamo di nuovo li. Uno di fronte l'altro.
"voglio solo sapere..PERCHè?" gesticolo rabbiosa
"ho..dovuto."
"dimenticami. dimentica tutto di me! e ciò che non riesci a dimenticare, nascondilo per sempre"
dico sorridendo in modo quasi cattivo.
Vado via.
Prendo il cellulare e mando un messaggio a Megan. Meglio tornarsene in Hotel.
Bella festa.
Bella festa davvero.



*flashback*
Bill è davanti casa mia. Forse vuole farmi una sorpresa, è il mio compleanno.
Oggi compio 17 anni.
Mi vede. Mi viene incontro. Nessuna busta fra le mani, le tasche apparentemente vuote.
"vieni..facciamo due passi.."
Forse vuole farmi una sorpresa.
"dimenticami. dimentica tutto di me, e ciò che non riesci a dimenticare..nascondilo per sempre"
BOOOM
Non era una frase, era una bomba quella che continuava a riecheggiare nei miei timpani.
"Addio Sun."
Le ginocchia mi tremano fino a cedermi.
Mi ci ritrovo sopra con il capo basso.
Chissà per quanto tempo.
Forse un minuto, forse un ora, forse di più.
Non lo sapevo, non lo capivo.
Sentì solo due braccia prendermi per poi ritrovarmi davanti casa mia.
"mi dispiace Sun..addio" un bacio mi schiocca fra i capelli.
No. Tom.
No
no
no
*fine flashback*

 

 

___________________

Il brano citato è Le Onde - Ludovico Einaudi

[Sono presenti citazioni tratte da:

Guerra e Amore - Woody Allen

william shakespeare - Tomeo & Giulietta ]

  
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