Sbuffò,
frustrato a livelli decisamente innaturali. Mancava poco meno di un mese al
ventiquattresimo compleanno di Draco e lui non aveva idea di cosa regalargli.
L’unico imput che aveva ricevuto dal suo fidanzato riguardava un orologio
Cartier in acciaio, oro rosa e pelle di coccodrillo di cui Draco aveva
decantato le lodi per un’intera settimana. Il prezzo di quell’aggeggino era
tutto fuorché modico, ottomila sterline di pura inutilità.
Ok,
probabilmente se fosse stato ricco come lo era Draco non avrebbe ritenuto
inutile un simile orologio, ma dato che aveva appena scoperto di essere rimasto
con un centinaio di sterline sul conto aveva tutto il diritto di considerare
inutile quel cazzosissimo orologio. Doveva sempre complicargli le cose Draco,
non poteva innamorarsi a prima vista di un plasticoso Swatch possibilmente con
un prezzo inferiore alle cento sterline?
Sfinito
dai suoi stessi pensieri si lasciò scivolare a peso morto sulla prima panchina
che gli capitò. L’ultimo stipendio del Gazet lo aveva speso quasi tutto per
sistemare il suo appartamento che ormai stava cadendo a pezzi.
-Che
palle…- bene, ora si riduceva pure a parlare ad alta voce con se stesso. Magari
i passanti lo avrebbero preso per un senza tetto un po’ matto e impietositi da
lui gli avrebbero lasciato qualche sterlina… Sì, facendo un rapido calcolo, per
racimolare tutti i soldi necessari a comprare l’orologio sarebbe dovuto
rimanere su quella panchina per anni e anni senza necessità di nutrirsi, perché
di certo non poteva permettersi di spendere un centesimo per mangiare o il suo
piano non avrebbe avuto una fine.
Si
immaginò quarantenne ancora ancorato a quella panchina e finì per scoppiare a ridere
come un cretino.
Per un
nano secondo rimpianse i regali che faceva a Ginevra, soprattutto gli economici
mazzi di fiori che alla sua ex ragazza piacevano tanto. Non poteva nemmeno
immaginare di regalare un mazzo di fiori a Draco, come minimo, dopo essersi
offeso a morte, non gli avrebbe più rivolto la parola per un mese.
-Harry?...-
Il moro
si voltò e incontrò, per uno strano scherzo del destino, lo sguardo sorpreso di
Ginevra.
Si
concesse un paio di secondi per osservarla, non era cambiata poi molto in
quell’ultimo anno in cui si erano persi di vista. I capelli erano sempre i
soliti, rossi e lisci come la seta, e il suo viso gli ricordò immediatamente il
perché si era innamorato così facilmente di lei.
-Gin, ti
trovo in ottima forma.- ed era vero dopotutto, la trovava radiosa come al suo
solito. Lei gli sorrise di rimando.
-Grazie,
anche tu non te la passi male a quanto vedo. Ma dimmi un po’, è vero quello che
scrivono i giornali su te e Draco Malfoy?-
Harry si
grattò la punta del naso abbastanza imbarazzato. Come doveva essere per una
ragazza scoprire che il suo ex dopo di lei aveva iniziato a frequentare un
uomo? Ginevra sembrava perfettamente a suo agio.
-Sì,
direi proprio di sì. Tu invece che mi racconti?-
Lei gli
mostrò tutta orgogliosa la mano sinistra e lo sguardo di Harry scivolò
immediatamente sull’anello che portava all’anulare. Una semplice fascetta in
oro bianco con incastonato quello che a prima vista sembrava essere un piccolo
brillante.
-Ti
racconto che mi sposo tra poco meno di due mesi e non sto più nella pelle!-
esclamò entusiasta. Harry spalancò gli occhi sorpreso ma si sentì davvero
felice per lei.
-Sono
davvero contento per te, lui chi è?-
-Jhon, è
il compagno di università per cui…- Ginevra si zittì improvvisamente.
-Per cui
mi hai lasciato? Tranquilla, non mi offendo se è quello che mi volevi dire.
Gesù, non ci posso credere. Tu stai per sposarti e io sono fidanzato con un
ragazzo, non la trovi paradossale come cosa?-
Gin
ridacchiò osservandolo di sottecchi.
-Già… Io
che sono sempre stata una sostenitrice della convivenza ho accettato di
diventare la moglie di qualcuno, mentre tu… Stai addirittura con Draco Malfoy!
Che strana la vita… Ma sai una cosa? Dovresti proprio venire al mio matrimonio!
Sarà una cosa abbastanza informale quindi tranquillo, niente smoking, mi
ricordo ancora quanto li odi.-
Harry si
ritrovò senza parole. Non gli sembrava così ridicolo andare al matrimonio della
sua ex ragazza, ormai la loro storia era chiusa da un pezzo e non poteva certo
dire di non volerle ancora più che bene.
-Non
sembrerà una cosa un pochettino ridicola? Sono pur sempre il tuo ex ragazzo,
forse Jhon non la prederà bene questa cosa.- azzardò.
-Oh, Jhon
è il ragazzo più in gamba che conosco, sa tutto di te e della nostra storia, di
quanto ci siamo voluti e ci vogliamo bene, per cui sono certa che non avrà
nulla da ridire.-
Harry gli
sorrise e si alzò dalla panchina.
-In
questo caso penso che accetterò il tuo invito, quando me lo manderai intendo.-
-Sono
così felice Harry!- esclamò Ginevra abbracciandolo. Harry ricambiò l’abbraccio,
felice per quella ritrovata amicizia. Dopo qualche secondo i due sciolsero
l’abbraccio e Ginevra ne approfittò per pizzicargli una guancia.
-Devo
andare ora, mia madre mi sta aspettando per la prova del mio abito da sposa. Ti
manderò l’invito il più presto allora.-
-Certo,
salutami tua madre quando la vedi.-
-Ovvio!
Oh, Harry, ovviamente l’invito è aperto anche a Malfoy.-
-Potter!
Posso sapere dove diavolo sei stato?! Sono quasi venti minuti che ti aspetto.-
-Ciao
anche a te Draco.- esclamò Harry, chinandosi appena per sfiorargli le labbra
con un bacio. Il biondo però si ritrasse infastidito e gli indicò con un cenno
del capo di sedersi al tavolo. Harry ubbidì senza protestare, odiava le scenate
di Draco quindi preferì non provocarlo ulteriormente e sorvolò sul suo incontro
con Ginevra.
-Scusa,
stavo facendo delle commissioni e non mi sono accorto che fosse già così tardi.
Cosa mangiamo?-
-Non
starai cercando di cambiare discorso spero, perché questo tuo tentativo è
abbastanza patetico. Che stavi facendo veramente? Tu non fai mai delle commissioni.-
-Ok,
stavo cercando il tuo possibile regalo di compleanno. Contento? Ora pensiamo a
cosa mangiare.- sbottò Harry, fissando seccato il Menù.
-Oh… Bè,
in questo caso mi trovo costretto a perdonarti.-
-Grazie
per la clemenza giudice.-
Draco
ridacchiò.
-A
proposito del mio compleanno, stavo pensando di organizzare il mio piccolo party
nella villa in Toscana che mi hanno regalato i miei.-
Harry
strabuzzò gli occhi e quasi non si strozzò con l’acqua che stava bevendo.
-Cos…I
tuoi ti hanno regalato una villa in Toscana??-
Draco
fece spallucce.
-Si, mi
hanno consegnato le chiavi proprio oggi per permettermi di organizzare la
festa.-
Harry si
sentì un perfetto, inutile cretino. Come poteva competere con una casa in
Toscana?... Ed era pronto a scommettere che tutti gli amici del suo ragazzo lo
avrebbero ricoperto di regali costosi facendogli fare così una figura barbina.
-Mh, sì,
carina come idea…-
Ma che
carina e carina, Harry aveva già le palpitazioni. Perché diavolo tutto quello
che riguardava Draco doveva essere sempre così difficile?
***
Rieccomi gente XD
Spero che questo primo capitoletto sia stato di vostro gradimento,
io come al solito mi sono divertita a scriverlo XD
E ora via verso nuove e fantastiche avventure!!
Un bacio grandeeeee
Cally