IL MIO PENSIERO
Cosa c’entra questo cielo lucido
Che non è mai stato così blu
E chi se ne frega delle nuvole
Mentre qui manchi tu
Alzai
lo sguardo al cielo, era di un blu intenso, con qualche nuvola banca qua e là.
Una brezza di vento mi colpì sul viso, catturando una lacrima che era scesa
tradimento.
Come
era potuto accadere?
Così,
di punto in bianco, tu te ne sei andata. Non ho potuto difenderti da me stesso.
Tu che ti sei messa in mezzo, difendo la mia vita per la tua.
Perché?
Io
non meritavo il tuo sacrificio, ero io che dovevo proteggerti, ero io che avrei
dovuto sacrificarmi per te. Ma non era andata così. Tu, sempre così testarda,
non mi hai dato ascolto, e non sei scappata quando dovevi.
Mi
guardai le mani, le vedevo ancora sporche del tuo sangue. Il tuo sangue, che mi
aveva ricoperto quando sei stata colpita.
Strinsi
le mani fino a far diventare lo nocche bianche.
“Perché?!!”
urlai con rabbia.
Pomeriggio spompo di domenica
Come fanno gli altri a stare su
Non arriva neanche un po’ di musica
Quando qui manchi tu
Un’altra lacrima mi solcò il viso,
sentendo la musica triste e cupa che arrivava dal violino di Brook. Sulla Sunny
nessuno aveva più fatto festa da quel giorno maledetto. Da quel giorno in cui
te ne sei andata. Il ricordo dei tuoi occhi fissi e senza vita mi colpì, erano
giorni che mi tormentavano insieme alle tue ultime parole.
“Mi dispiace,
Zoro”
Mi tappai le orecchie, tentando
inutilmente di non sentirti. Mi facevano troppo male quelle parole, perché,
l’ultima cosa che avevo visto nel tuo sguardo era stato solo semplice e puro
amore.
E adesso
che sei dovunque sei
Chissà se ti arriva il mio pensiero
Chissà se ne ridi o se ti fa piacere
Anche io ti amo, ti amo da impazzire,
ma sono stato sempre così stupido e orgoglioso che non te l’ho mai detto. Non
ti ho mai detto quante notti ho sognato di baciarti, non ti ho mai detto che
ogni giorno ti cercavo con lo sguardo, non ti ho mai detto che quando stavo con
te era come essere in paradiso. Ma ormai non posso più dirtelo, e questa è la
cosa più terribile.
Cosa
c’entra quel tramonto inutile
Non ha l’aria di finire più
E ci tiene a dare il suo spettacolo
Mentre qui manchi tu
Rialzai lo sguardo e vidi il sole che
tramontava sull’oceano. I colori erano accesi, ed era uno spettacolo
stupefacente. Qualche sera restavamo in silenzio a guardarlo, e tutte le volte
volevo prenderti tra le mie braccia e sussurrarti qualcosa di dolce
all’orecchio. Ma non l’ho mai fatto. chissà se tu l’avevi mai sognato, chissà
se tu volevi che io ti abbracciassi, chissà se tu sapevi che io ti amo. Il
tramonto mi parve triste, morente, il sole se ne stava andando, lasciando lo
spazio alla notte. Il sole stava morendo lentamente, come tu sei morta tra le
mie braccia.
“Non piangere”
Chiusi gli occhi, rivedendoti tra le
mie braccia coperta di sangue.
Così solo
da provare panico
E c’è qualcun'altra qui con me
Devo avere proprio un aria stupida
Sai come è manchi te
Il primo giorno senza di te era stato
il peggiore, mi ero sentito così solo, così solo da cercare un’altra donna. Una
cosa veramente stupida, ma quando avevo visto quella ragazza con i capelli
rossi persi la testa. Non riesco ancora a capire come successe, io che non
avevo mai avuto donne nella mia vita. Forse perché immaginavo di avere te
affianco, immaginavo di poterti accarezzare e baciare. Ma quando mi sono
svegliato con una sconosciuta al tuo posto, mi sono sentito sporco, vile, un
traditore, si, perché avevo tradito l’amore che provavo per te, che provo per
te. Il primo giorno era stato il più terribile, ma non sapevo che quelli che
l’avrebbero seguito sarebbero stati anche peggio.
E adesso
che sei dovunque sei
Chissà se ti arriva il mio pensiero
Chissà se ne ridi o se ti fa piacere
Chissà
cosa avresti detto se ti avessi confessato il mio amore. Forse ti saresti messa
a ridere, no non l’avresti fatto, lo sapevi che ti amo.
Sentì
il tuo indice sulle mie labbra
“Non dirlo”
Perché
mi avevi fermato?
Perché
non mi avevi fatto confessare?
Io
dovevo dirtelo, dovevo!
E adesso
che sei dovunque sei
Ridammelo indietro il mio pensiero
Deve esserci un modo per lasciarmi andare
Vorrei venire da te, vorrei averti di
nuovo affianco, vorrei poterti dire che ti amo. Vorrei incontrati anche solo
per un momento, non chiedo altro.
Cosa
c’entra questa notte giovane
Non mi cambia niente la tv
E che tristezza che mi fa quel comico
Quando qui manchi tu
Il sole morì nel il mare. Il silenzio
regnava sovrano sulla nave. Non ci crederai mai Nami, ma nessuno a più sorriso
da quando te ne sei andata, nemmeno Rufy.
Perché ci hai abbandonati?
Perché mi hai abbandonato?
E adesso
che sei dovunque sei
Chissà se ti arriva il mio pensiero
Chissà se ne ridi o se ti fa piacere
E adesso che sei dovunque sei
Ridammelo indietro il mio pensiero
Deve esserci un modo per lasciarmi andare
Non ce la faccio più, non riesco più a
sopportare questo vuoto nel petto, questa morsa che mi stringe il cuore ogni
volta che penso a te. Non ce la faccio, non ce la faccio.
Guardo la mia fidata spada e diventa
molto attraente.
Perdonami Kuina, perdonami Nami.
Sfilo la spada dal fodero, se davvero
esiste qualcuno lassù, ti prego, lasciamela incontrare per un’ultima volta, poi
dopo posso anche ardere vivo per tutta l’eternità.
Alzo la spada.
Perdonatemi amici, ma non posso più
vivere senza di lei.
Addio.
ANGOLO DI ROGI
Prima song fic della mia vita, e prima
fic triste. Ho ascoltato questa bellissima canzone di Liga e mi ha ispirato.
Non sono abituata a scrivere queste fic, ma spero comunque che vi sia piaciuta
almeno un po’.
Grazie a chi legge e chi recensisce.
Ciao!!
Rogi