Debolezze
-Per favore Giusy, calmati! Lo sai che non sopporto di vederti in questo stato!- esclamò Patty, sul punto di piangere anche lei, nel vedere la sua migliore amica in quelle condizioni.
Giusy
era seduta alla sua scrivania, e mentre
raccontava a Patty ciò che era accaduto con Gonzalo, non
riusciva davvero a
trattenere le lacrime.
Ci
aveva davvero creduto, lei, in quella storia. E
ci aveva messo tutta se stessa, nella speranza di dimenticare la brusca
fine
della sua precedente storia, quella con Guido.
-Lo
so, Patty, ma lo sai che…per me non è facile.-
rispose sommessamente la ragazza, fra i singhiozzi.
-Meriti
di più di un ragazzo che ti ha trattata in
questo modo, fidati!- disse Patty, nel tentativo di consolare
l’amica.
Le
ragazze si abbracciarono.
-Oh,
grazie Patty, ci sei sempre per me! So di
poter contare sempre su di te!- disse Giusy, asciugandosi le lacrime
con il
palmo della mano.
-Ma
Gonzalo non la passerà liscia, no di certo.-
esclamò, il tipico sguardo fiero di nuovo fiammeggiante
negli occhi.
Giusy
stava camminando per i corridoi della Pretty
Land, diretta verso il suo armadietto, quando improvvisamente si
sentì
afferrare da dietro per un braccio.
Sobbalzò,
voltandosi.
Rimase
impietrita. Era Gonzalo.
Si
scrollò la sua mano di dosso.
-Che
cosa vuoi?- disse, le mani sui fianchi, fiera
e altezzosa, nonostante la bassa statura.
-Giusy,
voglio parlare…Ti prego, devi ascoltarmi.-
la implorò il ragazzo.
-Devo?
Io non devo proprio niente a nessuno,
Gonzalo! Tanto meno a te!-rispose lei.
-Voglio
semplicemente spiegarti tutto quello che è
successo…Giusy, io non amo davvero Guadalupe, io amo solo
te!-
-Tu
non mi ami? Tu ami lei?- una terza voce
sbucò nella conversazione.
Giusy
e Gonzalo si voltarono, per vedere chi aveva
parlato.
Gudalupe
era proprio dietro di loro, e nessuno dei
due si era accorto della sua presenza prima di quel momento.
-Guadalupe,
non è il momento…Ne parliamo dopo…-
disse Gonzalo, portandosi le mani alle tempie, lo sguardo confuso.
-No,
Gonzalo. Tu ti stai approfittando di me. E tutte
quelle belle parole, dove sono finite? Hai sempre detto di amarmi. Ed
io ti ho
creduto, ma sono stanca di essere la ruota di scorta, la ragazza di
serie B.
Non ci sto più. Se sono davvero importante per te,
dimostramelo. Lasciala,
Gonzalo, e vieni con me.-
Guadalupe
pronunciò quelle frasi con estrema
intensità, gli occhi cerulei che cercavano costantemente
quelli del ragazzo,
che, indeciso sul da farsi, distoglieva lo sguardo, lanciano di tanto
in tanto
lunghe occhiate interrogative a Giusy, che quasi non ci vedeva
più dalla
rabbia.
-Guadalupe,
ti prego…- cercò di fermarla debolmente
Gonzalo.
-Gonzalo,
lascia stare! Vai pure con lei! Ma per
favore, sparisci dalla mia vita!- gridò Giusy, girando i
tacchi e andandosene,
senza voltarsi a guardare indietro.
Questo
era davvero troppo.
Oltre
al danno anche la beffa.
Eppure
ci stava male, lei avrebbe davvero voluto
stare con Gonzalo, ma…
I suoi
pensieri si interruppero di colpo, quando,
persa nella sua mente, andò a sbattere contro qualcuno.
-Scusami,
io…- si bloccò. Era Guido.
Fece
per andarsene, ma la voce profonda di lui
pronunciò il suo nome con tanta intensità che lei
non seppe resistere, e tornò
sui suoi passi, guardandolo fisso negli occhi.
-Giusy,
so quello che è successo. Matias mi ha
raccontato tutto.- iniziò lui.
Matias,
quel traditore, pensò Giusy; come fratello
era bravo, ma non poteva dire altrettanto come confidente.
Si
annotò mentalmente di non rivelare più cose
così
importanti al fratello, sicura che tanto ci sarebbe ricascata ben
presto.
-Voglio
solo dirti che io non ti farei mai, mai,
una cosa del genere.
Sei
stata la persona più importante per me, Giusy,
e lo sei ancora, nonostante tutto. Voglio solo dirti che potrai sempre
contare
su di me, sempre.
Io ti
amo Giusy.- e lo disse con tanta fermezza,
con tanta sicurezza, come se fosse la cosa più naturale del
mondo, come se in
quei giorni non avesse aspettato altro che pronunciare quelle tre
semplici
parole.
Giusy
sentì un tuffo al cuore.
No,
non sarebbe ricaduta di nuovo nella trappola, i
ragazzi erano tutti uguali, lei lo aveva imparato a sue spese.
Eppure,
eppure…Eppure Guido era diverso, e anche se
la sua mente non voleva ammetterlo, il suo cuore lo sapeva, lo aveva
sempre
saputo.
-Guido,
noi non…-iniziò lei, ma fu troppo tardi.
Guido
l’aveva già attirata a sé, i loro visi
erano
vicini, sempre più vicini, vicinissimi…
E in
quell’istante Giusy si rese conto che non
poteva fare nulla.
Il suo
destino era quello.
Chiuse
gli occhi e si lasciò andare.
Le
loro labbra si unirono, in un bacio dolce, ma appassionato
e lei si sentì trasportare in un mondo lontano, lontano da
tutto e da tutti,
dove le uniche due cose importanti erano lei e Guido.
Note
dell’autrice
Ed
eccoci al terzo capitolo!
Che ve
ne pare?
Grazie
a fataflor e a G_g96 per le recensioni!
Fatemi
sapere in tanti che ve ne pare di questo
nuovo capitolo!
Kisses
Tay<3