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Autore: Elisa0123    27/04/2010    1 recensioni
Ho deciso di scrivere questa Fan Fiction in un momento d'ispirazione.. Avrà 100 capitoli, e narrerà l'intera vita di Lily Evans Potter.. dai 12 anni in poi. La storia è basata sulla Big Damne Table, che mi aiuterà molto.. Spero che voi leggiate.. e io continuerò più incoraggiata! Ecco un piccolo "Spoiler", tratto dal 1° Capitolo: "Pioggia. Solo pioggia. Solo acqua che scende dal cielo! Perché tutti hanno paura della pioggia? Può solo bagnarti. Può solo rinfrescare l’aria. (...) ily andava in una Scuola di Magia, la più famosa del mondo: Hogwarts. Aveva ricevuto la lettera pochi anni prima, e adesso era al 2° Anno. Non vedeva l’ora di indossare la divisa, e non quel maglioncino di seta color porpora, regalo di una zia." Beh, vi dico solo.. Buona LETTURA! ;)
Genere: Romantico, Fantasy, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Harry Potter FF'
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001.

Inizio.

002.

Intermezzo.

003.

Fine.

004.

Interiorità.

005.

Esteriorità.

006.

Ore.

007.

Giorni.

008.

Settimane.

009.

Mesi.

010.

Anni.

011.

Rosso.

012.

Arancione.

013.

Giallo.

014.

Verde.

015.

Blu.

016.

Porpora.

017.

Marrone.

018.

Nero.

019.

Bianco.

020.

Senza colori.

021.

Amici.

022.

Nemici.

023.

Amanti.

024.

Famiglia.

025.

Estranei.

026.

Compagni di squadra.

027.

Genitori.

028.

Figli.

029.

Nascita.

030.

Morte.

031.

Alba.

032.

Tramonto.

033.

Troppo.

034.

Troppo poco.

035.

Sesto Senso.

036.

Olfatto.

037.

Udito.

038.

Tatto.

039.

Gusto.

040.

Vista.

041.

Forme.

042.

Triangolo.

043.

Diamante.

044.

Cerchio.

045.

Luna.

046.

Stelle.

047.

Cuori.

048.

Quadri.

049.

Fiori.

050.

Picche.

051.

Acqua.

052.

Fuoco.

053.

Terra.

054.

Aria.

055.

Spirito.

056.

Colazione.

057.

Pranzo.

058.

Cena.

059.

Cibo.

060.

Bibite.

061.

Inverno.

062.

Primavera.

063.

Estate.

064.

Autunno.

065.

Mezze stagioni.

066.

Pioggia.

067.

Neve.

068.

Lampo.

069.

Tuono.

070.

Tempesta.

071.

Rotto.

072.

Riparato.

073.

Luce.

074.

Oscurità.

075.

Ombra.

076.

Chi?

077.

Cosa?

078.

Dove?

079.

Quando?

080.

Perché?

081.

Come?

082.

Se.

083.

E.

084.

Lui.

085.

Lei.

086.

Scelte.

087.

Vita.

088.

Scuola.

089.

Lavoro.

090.

Casa.

091.

Compleanno.

092.

Natale.

093.

Ringraziamento.

094.

Pianto.

095.

Capodanno.

096.

Primo amore.

097.

Odio.

098.

Simpatia.

099.

Imbarazzo.

100.

Bacio.


 
Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima. (Einstein)

2° Capitolo – Petunia è in pericolo!
Lily sgranò gli occhi.
No!
Non poteva essere..
L’aspetto della pozione creata da lei, era l’OPPOSTO di quello descritto sul libro!
Il professore aveva SICURAMENTE sbagliato qualcosa!
- Non è possibile.. – sibilò, sfogliando violentemente 10 libri di Pozioni.
- 5 scarabei, una radice di Zenzero.. bile di armadillo.. Gli ingredienti sono esatti! Cosa c’è che non va.. -
Prese la fialetta contenente un liquido rosso, la sua Pozione, che creava bollicine purpuree.
- Secondo i miei appunti, la Pozione dovrebbe essere nera come la pece.. e le bollicine non ci dovrebbero essere! – strillò.
Aprì gli occhi di scatto.
Fradicia di sudore, si guardò intorno, sollevata.
- Solo un sogno.. – sospirò, passando una mano sulla fronte, grondante di sudore.
Guardò l’orologio a pendolo. Segnava le 2 di notte.
Diamine!
Aveva dormito così tanto?
Si era addormentata in soffitta.
Sul vecchio tappeto.
Riscaldata dai raggi del sole che filtravano dalla finestra.
Adesso il sole non c’era più, ovviamente.
Aveva lasciato il posto ad una luna piena, grande quanto un Bolide.
- Per tutti i Boccini d’Oro! – esclamò, con voce soffocata.
La porta era chiusa.. a chiave!
Ma quando si accorse che questa era per terra, vicino al bauletto più piccolo, sospirò sollevata.
L’afferrò e la infilò nella serratura.
Girò velocemente e abbassò la maniglia.
Si ritrovò nel Corridoio.
Cercando di non far rumore, andò in Cucina.
Con un leggero soffio, spense la candela e, con altrettanto silenzio, entrò nella sua Camera.
Chiuse la finestra e la coprì con le tendine beige.
Prese un fiammifero e lo accese.
Lo avvicinò alla lampada ad olio, ed essa si illuminò.
Lily si sdraiò sul letto e ripensò alla vecchia casa, in Inghilterra.
Viveva lì dalla sua nascita..
Si era trasferita a New York da solo 2 anni.
Quando le arrivò la lettera da parte di Hogwarts, lei era appena arrivata nella nuova casa e, mentre i genitori traslocavano, lei si accorse della busta, indirizzata proprio a lei.
C’era scritto:

SCUOLA di MAGIA E STREGONERIA di HOGWARTS
Direttore: Albus Silente

( Ordine di Merlino, Prima Classe, Grande Esorcista, Stregone Capo, Supremo Pezzo Grosso, Confed. Internaz. Dei Maghi)

Cara Mrs. Evans,
Siamo lieti di informarla che Lei ha diritto a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui accluso troverà l’elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie.
I corsi avranno inizio il 1° Settembre. Restiamo in attesa della Sua risposta via gufo entro e non oltre il 31 luglio p.v.
                                                               

Con ossequi,
Minerva McGranitt
Vicedirettrice”

Socchiuse gli occhi.
Lei odiava la notte..
Notte..

Notte..
Notte..
NOTTE..
-----------------------------------
Il richiamo della sua civetta la svegliò.
Una lettera!
La giovane slegò il leggero nodo di una fascia argentata, intorno al collo di Wad, e srotolò la pergamena.
Era un foglio pieno di chiazze d’olio.
Vicino alla lettera, c’era un piccolo scatolino di legno, con un lucchetto e una chiave minuscola, d’oro.
Per fortuna che prima di aprire il bauletto lesse la lettera:

“Cara Mrs. Evans,
Siamo lieti di informarla che sua sorella Petunia è stata presa in ostaggio.
Se vuole rivederla, ABBANDONI UFFICIALMENTE la Scuola di Hogwarts, e diventi un membro della Scuola di Magia Nera.
Se non farà questo, sua sorella verrà UCCISA all’istante.
E non dica tutto questo ad una SOLA persona, o lei farà la stessa fine.
Ci dia la risposta entrò le ventitré di domani. Intesi?

Distinti saluti, 

                                                                               Il suo peggior nemico”

Lily ebbe un sussulto.
Sbiancò dal terrore.
Prese la lampada ad olio e diede un calcio alla camera di Petunia.
La finestra era aperta e il letto era in disordine.
- Non può essere.. – sibilò.
Si arrampicò sulla finestra e vide New York deserta.
Nessun’anima viva.
Scoppiò in lacrime.
- Noooo! – urlò, affranta. – E’ tutta colpa mia.. -
Mille voci la soffocavano.
Soffocavano la sua, flebile e dolce.
Dolce..
Dolce..
CRACK!
 Urlò dallo spavento.
La finestra si chiuse con un boato.
Rabbrividì.
Non riusciva ad affrontare quella situazione da sola..
In fondo, era solo una dodicenne.
- Aiuto! – urlò.
Si sentì l’eco, che la fece terrorizzare ancora di più.
Si alzò e cercò di individuare, tra le coperte, il viso paffutello della sorella.
Era debole.
La lampada le scivolò dalla mano e si spaccò in mille pezzi.
Rimase al buio, col rischio di tagliarsi per i vetri a terra.
Per fortuna che portava sempre la bacchetta con sé.
La estrasse dalla tasca e la impugnò stretta tra le dita.
- Mamma.. dove sei, ti prego vieni! – gridò.
Silenzio.
Si sentiva soltanto il cicalio di un grillo.
- Lily, Lily Evans. -
Gemette.
Si voltò di scatto.
Una donna alta, pallida, con una mascella squadrata, capelli neri e abiti lunghi, color pece, sorrideva, mostrando i denti gialli.
- Chi sei tu.. – disse Lily, con voce rauca, flebile.
- Merope Gaunt. – disse l’altra, con voce squillante.
Lily non riusciva a ricordare chi fosse..
Merope ..
Merope Gaunt..
Ma certo..
La madre di Voldemort.
Ma.. era morta dopo aver fatto nascere Tom Riddle!
- Non puoi essere tu.. – bisbigliò – Lei è .. morta da molti anni. -
- Senti, piccoletta. Io sono Merope Gaunt. Che tu ci creda o no, a me non importa. Ti dico soltanto che Petunia è stata rapita già. -
La ragazza rimase pietrificata e Merope afferrò la sua bacchetta.
La spezzò in due metà e le conservò in una piega del mantello.
Lily si sentì finita.
Le tempie le dolevano tantissimo, inoltre dal braccio destro usciva molto sangue.
Tremava d’orrore.
Merope tossì.
Passò le mani sul ventre, poi sulle spalle e sul viso.
Poi si accasciò a terra.
Lily si voltò.
Un’ombra maschile, nascosta da un mantello, teneva la bacchetta in mano, puntata sulla donna.
Il ragazzo si avvicinò a Lily e scoprì il volto.
Un viso preoccupato, dolce e terrorizzato le sorrideva.
- James.. James Potter.. – sussurrò, meravigliata.
Il giovane annuì e avvolse le braccia sulla vita della ragazza.
La sollevò e pianse.
Pianse di gioia.
Lily ricambiò l’abbraccio e si lasciò sollevare, contenta.
- James.. – sorrise – Grazie mille.. non te ne sarò mai grata. -
Il ragazzo arrossì.
Prese la mano di Lily ed entrambi si sedettero sul lettino.
- Non preoccuparti. Stai bene? – chiese.
Lily annuì.
- Merope è morta? -
- No – rispose dolcemente James – E’ solo svenuta. Si sveglierà tra qualche mese, tranquilla! Il professore Vitious serve a qualcosa, alla

fine! -
Sorrise.
- Che caldo! – disse poi, spogliandosi dalla maglietta, e rimanendo a petto nudo.
Lily divento rossa dall’imbarazzo, e si voltò verso la parete.
James si accorse del sentimento di Lily, e rindossò la T-Shirt.
Dovevate vedere che scena!
James avvolse il ventre di Lily con le braccia, magre ma agili.
La ragazza si intenerì e ridivenne rossa come un peperone.

Questa volta, però, James la strinse a sé e le diede una serie di baci sul collo.
La ragazzina sorrise, al settimo cielo.
- Puoi.. togliere la maglietta – sussurrò.
James, senza pensarci due volte, l’accontentò.
Lily si accoccolò, appoggiando il viso sul petto del giovane, che le sbottonò la camicetta.
Lily divenne viola, ma si accorse che James si limitò solo alla camicia.
Rimase, così, con una maglietta intima a bretelle, molto aderente.
Si era accorta solo adesso, di quanto fosse innamorata di James..
Prima lo odiava, perché ci provava sempre con lei e cercava ininterrottamente di alzarle la gonna della divisa scolastica.

James le accarezzò un ciuffo dei capelli.
Rannicchiato sul cuscino, tenendo gli occhi ben serrati e le labbra cucite, finse di dormire profondamente.
I riccioli castani, più sul biondo, nascondevano il suo leggero sorriso.
Lily lo fissò per un istante: era così carino..
La ragazzina si alzò lentamente e, senza far rumore, chiuse la finestra.
Poi guardò la donna stesa a terra.
Se n’era quasi dimenticata

Sua sorella era in pericolo..

James la guardava, in silenzio.

Guardava il suo onesto sorriso, il suo viso innocente..

I suoi rossi capelli.
E anche il suo cuore.
Un cuore d’oro.
----------------------------
Il giorno dopo, Lily invitò James a colazione, per discutere della questione “Petunia e Merope”.
Lily prese lo scatolo di latte parzialmente scremato.
Lo versò in un pentolino, che lasciò bollire sulla fiamma del cucinino.
- Bene. James, questa sera dovrò scegliere! O mia sorella, o la scuola di Magia Nera! -
Poi si ricordò della lettera: non doveva dire il contenuto a nessuno!
Che errore mastodontico!
- Che rimanga un segreto – aggiunse.
James annuì.
Lily versò il latte in due grandi ciotole rosse.
James aggiunse lo zucchero e lo bevve in un sorso.
- James, aiutami! Non so cosa devo fare.. -
- Dimmi esattamente cos’hai trovato nella lettera.. – esclamò James.
Aveva l’aria di chi sapeva la soluzione.
- Un bauletto.. -
- Prendilo! -
Lily si alzò e corse in camera sua.
Dopo pochi secondi, ritornò in cucina.
James lo studiò attentamente, poi prese la chiave e la mise in tasca.
- Seguimi! – disse.
Il ragazzo si guardò intorno.
Prese dalla tasca del mantello un sacchettino e lo aprì.
Prese un pugnetto di polvere grigiastra e lo lanciò in aria.
Diede il sacchetto a Lily ed urlò: - Hogwarts! Fa’ come me! –
Così fece.
I due si ritrovarono nel Dormitorio Grifondoro.
- Casa! – gridò Lily, emozionata.
James la zittì.
Insieme andarono, silenziosamente, in una specie di giardino buio, con pipistrelli e alberi secchi.
Qualcosa luccicava, in fondo al sentiero.
James prese la chiave e la infilò in una serratura dorata.
Coincideva.
- Ho capito tutto.. – sospirò James.
Lily si coprì con un vecchio mantello del ragazzo.
Lì fuori si gelava.
 James girò la chiave e i due giovani entrarono.
- Non dovremmo essere qui.. – bisbiglio Lily.
- Se vuoi salvare tua sorella, dobbiamo! – disse, quasi rimproverandola.
Un sentiero lungo, spezzato da un fiume, li aspettava.
James accese un fiammifero.
Lily chinò il capo.
Avanzò a passo lesto, guidata dal ragazzo che un tempo credeva stupido.
Fece un debole sorriso.
James s’immobilizzò.
- Cosa succede, Jam? – chiese Lily, ansiosa.
Le mani di James divennero grigie e molto fredde.
Lily versò una lacrima.
- James! – urlò.
Il ragazzo estrasse a rallentatore la sua bacchetta della fodera.
In quel silenzio incombente, si sentiva il lieve respiro del giovane.
Lily lanciò uno sguardo meccanico all’amico.
Lily fece un passo indietro, prima che un abete cadesse davanti a lei.
La terra cominciò a tremare.

Una forte bora li avvolse, spingendoli verso il fiume.
Il mantello di Lily volò e rimase impigliato nel ramo di un albero.
James si era ripreso, e adesso cercava di recuperarlo.
Lily notò un fiore enorme, rosso, dalle sfumature dorate.
Alzò la gamba per avvicinarsi ad esso, ma la bora la ‘rapì’ e la ragazza fu travolta da un uragano dalle dimensioni abnorme.
Cominciò a barcollare, perché non riusciva a mantenere una certa stabilità sul vuoto pieno di terrore..
James cercò di invertire il percorso che il vento determinava.
Afferrò la mano di Lily e la spinse a sé.
Ma l’uragano non lo tollerò: così lo avvolse e i due si ritrovarono avvolti dall’enorme tifone.
Lily lo abbracciò, tra le lacrime.
James ricambiò il gesto d’affetto e la tranquillizzò:
- Non avere paura. Ti proteggo io –

 

 

   
 
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